Anfiteatro Arte presenta A nudo, un progetto centrato sull'artista milanese Alfredo Rapetti. In mostra una ventina di opere scelte per mostrare il lato più intimo del suo lavoro e dell’artista. La scelta delle opere appare molto fisica, quasi “carnale” a detta dello stesso artista, evidenziando la volontà netta di suggerire una nuova lettura della sua opera. Un nuovo punto di vista, anticonvenzionale, mostra le sue famose lettere su un piano decisamente più terreno e concreto. In una complessa indagine tattile lo spettatore scopre così un nuovo livello di comunicazione, un invito a toccare letteralmente le opere esposte, o più precisamente, a farsi toccare. Fatale attrazione di materiali, alternanza di strati, diversità di superfici frapposte scavate nella materia. Un intercalare di parti lisce e scabrose che rivela mondi lontani e vicini al contempo. Dall’oro al cemento si scopre una lettura silente di un lavoro complesso, fatto di parole non dette e non scritte, eppure presenti. A volte isole all’orizzonte, a volte oceani in cui immergersi. Parole sfuggenti che corrono sulla materia e sui materiali senza guardarli, scrivendo il loro percorso per sopravvivere al tempo, lasciando sole tracce dei loro segreti senza mai svelarli completamente.
La mostra Rapetti, A nudo appartiene al progetto contemporaneo di Anfiteatro “I Quaderni di Milano”, pensato e curato da Mattia Munari. Alfredo Rapetti è il primo artista strettamente legato alla pittura che viene inserito all’interno della collana. La mostra costituisce un tassello del progetto “Anfiteatro Arte a Milano. Un anno nell’arte 2009-2010” a cura di Luca Massimo Barbero. Mostra che avrà luogo a Padova a dicembre 2010.
“Il lavoro di Alfredo Rapetti poteva essere raccontato anche a Padova, magari in una prestigiosa rassegna dedicata all’Arte Moderna. Le sue opere possono dialogare benissimo in contesti dal calibro internazionale per affinità intellettive con il gruppo Fluxus e Poesia Visiva, con eleganza e rigore ereditati dal gruppo Azimut. Credo tuttavia che il luogo più indicato sia qui a Milano, dove possono vivere all’interno di un progetto giovane e contemporaneo. E’ lui il ponte perfetto tra ieri e oggi, a cavallo tra passato e presente, tradizione e innovazione. Testimone che la bellezza nell’arte non ha tempo” Mattia Munari
Alfredo Rapetti (1961) vive e lavora a Milano. Le sue opere sono state esposte in prestigiose mostre collettive al Museo della Permanente di Milano (2002); al Salon d'automne Paris Espace Charenton (2004), a Mosca al Mar's Contemporary Art Museum (2006), a Palazzo Strozzi di Firenze (2006), al Riga Foreign Art Museum (2006), al Grand Palais "Comparaisons" di Parigi (2006), alla Biennale di Venezia (2007). Ha esposto personali presso: Galleria Ca' d'Oro, Roma (2003), Fondazione KPMG, Berlino (2003), Galleria Maretti Arte Monaco, Montecarlo (2004), Villa Olmo, Como (2004), Albergo delle Povere, Palermo (2005), Certosa di San Lorenzo, Padula (2006), Scuderie di Palazzo Moroni, Padova (giugno 2009), Palazzo della Ragione, Mantova (2009).