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Alfredo Rapetti – Primo Alfabeto
Dedicata ad un importante esponente dell’arte contemporanea, da sempre impegnato nella definizione di un linguaggio pittorico teso fra immediatezza espressiva e rigore compositivo e formale, fin dal titolo la mostra si preannuncia densa di rimandi storici e di suggestioni poetiche.
Comunicato stampa
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La galleria artesilva è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra personale di ALFREDO RAPETTI. Primo Alfabeto, sabato 17 ottobre 2009. Dedicata ad un importante esponente dell’arte contemporanea, da sempre impegnato nella definizione di un linguaggio pittorico teso fra immediatezza espressiva e rigore compositivo e formale, fin dal titolo la mostra si preannuncia densa di rimandi storici e di suggestioni poetiche.
Primo Alfabeto: dal primo uomo che tracciò un segno di sè su una superficie, alle sperimentazioni linguistiche delle avanguardie del Novecento, ancora oggi l’arte si interroga sul processo della scrittura, sul farsi del linguaggio, sulla metamorfosi del gesto in alfabeto e parola. Da sempre sorretta, come la scrittura, da regole compositive e canoni formali, può l’arte lasciarsi andare alla spontaneità dei sensi, delle emozioni? Sì, dichiara Alfredo Rapetti, perché essa deve essere, in fondo, un solo linguaggio fatto da tutte le lingue, un solo codice a tutti comune: quello dei sentimenti.
Milanese, nato agli albori degli anni Sessanta, quando la ricerca artistica era tesa al massimo delle sue potenzialità, fra prodromi pop e ultime filiazioni informali, asprezze monocrome e sperimentazioni spazialiste e cinetiche, Alfredo Rapetti, deve aver “assorbito” tali suggestioni: la sua opera infatti si compone di un linguaggio che egli stesso ci rivela, incidendo la superficie del dipinto, facendovi fuoriuscire la scrittura: una scrittura che diventa segno colante, reiterazione di senso, metamorfosi della parola; e, al contempo, analisi dello spazio, calcolo dell’ordine e del disordine della composizione, strumento raziocinante e riflessivo. Da queste premesse storiche, Alfredo Rapetti elabora un linguaggio personale, immediatamente riconoscibile, spesso prediligendo l’utilizzo di pochi, rigorosi colori – i bianchi, i neri, il beige della nuda tela – alla ricerca del silenzio spirituale nel monocromo.
Prevale il bianco, quale colore guida di questa sua mostra personale, un bianco che, dalle pareti della Galleria, s’infrange e discioglie sulle superfici delle sue opere, tra spazio fisico e spazio mentale, azione percettiva e contemplazione attiva.
Bianco: ovvero il colore che, da Malevich a Manzoni, ha rivestito con il suo silenzio assoluto le ricerche artistiche più metafisiche e concettuali. Elementare purezza artistica, dunque, che in Rapetti ben si confronta e relaziona con l’altrettanto elementare, ovvero prima e insopprimibile, necessità di scrittura. Non poteva dunque esserci location più adatta della galleria artesilva, i cui spazi espositivi diventano neutri contenitori, ampi e luminosi, per lasciar “parlare” le opere attentamente selezionate ed esposte.
Completata da un importante catalogo, disponibile in Galleria, la mostra sarà per il pubblico non soltanto un interessante appuntamento con l’arte contemporanea, ma anche una vera esperienza interiore, dedicata a chiunque desideri ascoltare, oltre che vedere, il farsi in opera del Primo Alfabeto di Alfredo Rapetti: opere che attendono soltanto di emozionarci, comunicando con noi nel profondo dell’anima.
Ilaria Bignotti
Primo Alfabeto: dal primo uomo che tracciò un segno di sè su una superficie, alle sperimentazioni linguistiche delle avanguardie del Novecento, ancora oggi l’arte si interroga sul processo della scrittura, sul farsi del linguaggio, sulla metamorfosi del gesto in alfabeto e parola. Da sempre sorretta, come la scrittura, da regole compositive e canoni formali, può l’arte lasciarsi andare alla spontaneità dei sensi, delle emozioni? Sì, dichiara Alfredo Rapetti, perché essa deve essere, in fondo, un solo linguaggio fatto da tutte le lingue, un solo codice a tutti comune: quello dei sentimenti.
Milanese, nato agli albori degli anni Sessanta, quando la ricerca artistica era tesa al massimo delle sue potenzialità, fra prodromi pop e ultime filiazioni informali, asprezze monocrome e sperimentazioni spazialiste e cinetiche, Alfredo Rapetti, deve aver “assorbito” tali suggestioni: la sua opera infatti si compone di un linguaggio che egli stesso ci rivela, incidendo la superficie del dipinto, facendovi fuoriuscire la scrittura: una scrittura che diventa segno colante, reiterazione di senso, metamorfosi della parola; e, al contempo, analisi dello spazio, calcolo dell’ordine e del disordine della composizione, strumento raziocinante e riflessivo. Da queste premesse storiche, Alfredo Rapetti elabora un linguaggio personale, immediatamente riconoscibile, spesso prediligendo l’utilizzo di pochi, rigorosi colori – i bianchi, i neri, il beige della nuda tela – alla ricerca del silenzio spirituale nel monocromo.
Prevale il bianco, quale colore guida di questa sua mostra personale, un bianco che, dalle pareti della Galleria, s’infrange e discioglie sulle superfici delle sue opere, tra spazio fisico e spazio mentale, azione percettiva e contemplazione attiva.
Bianco: ovvero il colore che, da Malevich a Manzoni, ha rivestito con il suo silenzio assoluto le ricerche artistiche più metafisiche e concettuali. Elementare purezza artistica, dunque, che in Rapetti ben si confronta e relaziona con l’altrettanto elementare, ovvero prima e insopprimibile, necessità di scrittura. Non poteva dunque esserci location più adatta della galleria artesilva, i cui spazi espositivi diventano neutri contenitori, ampi e luminosi, per lasciar “parlare” le opere attentamente selezionate ed esposte.
Completata da un importante catalogo, disponibile in Galleria, la mostra sarà per il pubblico non soltanto un interessante appuntamento con l’arte contemporanea, ma anche una vera esperienza interiore, dedicata a chiunque desideri ascoltare, oltre che vedere, il farsi in opera del Primo Alfabeto di Alfredo Rapetti: opere che attendono soltanto di emozionarci, comunicando con noi nel profondo dell’anima.
Ilaria Bignotti
17
ottobre 2009
Alfredo Rapetti – Primo Alfabeto
Dal 17 ottobre al 13 novembre 2009
arte contemporanea
Location
ARTESILVA
Seregno, Via San Rocco, 64/66, (Milano)
Seregno, Via San Rocco, 64/66, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato su appuntamento
Vernissage
17 Ottobre 2009, dalle ore 17.00
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