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Ali tori e intrusi
*Ali tori e intrusi* di Pietro Simonelli esplora il dialogo tra arcaico e moderno attraverso sculture in ceramica smaltata, dipinti e pastelli. Miti, metamorfosi e frammenti onirici emergono in opere che evocano poesia e tensione emotiva, esaltate dall’imprevedibilità cromatica post-cottura.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Studio ORMA inaugura la mostra
Ali tori e intrusi
di Pietro Simonelli
a cura di Marco Celentani ed Edoardo Innaro
Opening venerdì 6 dicembre 2024 / h. 18-21
6 dicembre - 13 dicembre 2024
Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 18, lo Studio ORMA, inaugura la mostra Ali tori e intrusi di Pietro Simonelli. L’esposizione, curata da Marco Celentani ed Edoardo Innaro, presenta numerose sculture in ceramica smaltata insieme ad alcuni dipinti e pastelli realizzati dall’artista fra il 2022 e il 2024.
La mostra Ali tori e intrusi nasce dall’intenzione di raccogliere e di mettere in dialogo i lavori più recenti di Pietro Simonelli, la cui attività artistica, avviata nel campo della scenografia, si è poi sviluppata con l’esecuzione di sculture in materiali differenti come il gesso, il ferro, il bronzo e la ceramica.
Nella sua produzione, sia plastica che pittorica, riecheggiano il ricordo, l’eco dell’arte greca. Un’arte che non possiamo definire classica ma piuttosto arcaica, con richiami espliciti alla mitologia. Ed è proprio al mito, o meglio alla sua evocazione più intima e arcana, che rinviano le opere qui esposte. In particolare le piccole ali colorate, retaggio della sua esperienza teatrale, e i tori sottolineano il legame tra l’immaginario di Simonelli e le rappresentazioni minoiche ma sono, in quanto esito del suo processo formale, oltre l’archetipo, il simbolo e la metafora.
L’invenzione dell’artista, che si muove in maniera dialettica tra antichità e modernità, risulta, parafrasando la Krauss, sempre rinnovata senza fissarsi in un linguaggio né in un medium specifico. Un’evoluzione sul tema del toro, in cui la sembianza è contaminata e sfuggente, si coglie inoltre nei dipinti come nei quattro pastelli su carta e su tela, presentati in occasione di questa mostra.
Le sculture esposte, realizzate in ceramica smaltata, emergono, quasi riaffiorando dal passato, fuori luogo e fuori tempo. Sono immagini contestualmente materiche e oniriche, in cui la poesia risuona sovente come fondo nostalgico. La forza e la tensione emotiva delle figure di Simonelli risiedono soprattutto nel colore, inteso come apparizione che diviene un elemento di riconoscimento e di svelamento della struttura plastica. Si può dunque dire che la creatività dello scultore, animata da una particolare sensibilità personale e da un variegato ventaglio di riferimenti artistici, letterari e filosofici, trova la sua più autentica espressione nell’imprevedibilità e nella sorpresa cromatica che inevitabilmente si manifesta dopo ogni cottura.
Alla suggestione per la cultura antica si aggiunge anche quella per il mondo animale, universo in cui la mitologia, in quanto racconto che tramanda misteri e leggende, ha un ruolo fondamentale. Il grande coccodrillo rosso evidenzia, nella sua frammentarietà, il rimando ad architetture naturali arboree o a resti archeologici come se fosse avvenuta una metamorfosi interna, intima, un ineluttabile ritorno mistico all'unità del tutto.
Le potenzialità espressive dell’artista si notano infine nella testa di coccodrillo in cui il soggetto appare individuabile nelle forme ma diviene, al contempo, oggetto interpretabile soprattutto attraverso la percezione visiva. Per Simonelli, il cui punto di vista non deve necessariamente coincidere con quello del fruitore, la bellezza delle cose esiste, oltre che nel risultato estetico, anche nella mente e nell’animo di coloro che la contemplano. L’artista offre allo spettatore, al pari degli artisti ‘virtuali’, un’immersione coinvolgente, commovente e completa nella sua opera in cui il contenuto creativo, nato dalla fusione tra riflessioni introspettive, sogno, fantasia e un lessico figurativo originale ma riconoscibile, non può essere definito concettuale bensì resta, il più delle volte, volutamente enigmatico, incomprensibile.
Pietro Simonelli nasce a Ortezzano, in provincia di Fermo, ma si trasferisce molto presto a Roma, città in cui risiede da molti anni. Diplomatosi al liceo classico Mamiani, si iscrive successivamente alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi ‘La Sapienza’ senza concludere tuttavia il ciclo di studi. La sua prima attività artistica si svolge nel campo della scenografia per il teatro, per la televisione e in particolare per le opere liriche. A questi lavori si aggiungono, a partire dagli anni Ottanta, i numerosi incarichi per la creazione di calchi di opere antiche. Lavora per il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, per la Casa dei Cavalieri di Rodi in Roma, per il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte dell’Università di Padova (sezione gipsoteca), per il Museo dello sbarco di Anzio, per le Olimpiadi di Atene e per il Martin-Gropius-Bau di Berlino. Fra il 2005 e il 2010 collabora, ideando sculture e maschere in cartapesta, con importanti artisti italiani e internazionali fra cui Luigi Ontani, Enzo Cucchi, Alfredo Pirri e Luigi Serafini. Nel 2010 partecipa con l’americano Aaron Young all’installazione monumentale di una Carrozza d’oro davanti al Teatro di Marcello in Roma. Nel 2007 interviene, con il gruppo ARTESISTEMI, nel riadeguamento del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano in Roma. Dal 2010 inizia a utilizzare per i suoi lavori, oltre alla cartapesta e il gesso, anche il bronzo, il ferro, la lamina dipinta e la ceramica. Nel 2015 inaugura la sua attività di scultore con una personale diffusa lungo la strada romana dei Banchi Vecchi. Negli anni seguenti prosegue a esporre con continuità, prendendo parte anche a concorsi nazionali di scultura.
INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: Studio ORMA inaugura la mostra Ali, tori e intrusi di Pietro Simonelli.
DOVE: Studio ORMA, via Francesco Amici 10, Roma.
QUANDO: venerdì 6 dicembre 2024, ore 18-21.
MOSTRA: a cura Marco Celentani ed Edoardo Innaro.
TESTO CRITICO E BIOGRAFIA: a cura di Sabina Carbonara.
INGRESSO GRATUITO
ORARI: la mostra sarà visitabile dal 6 al 13 dicembre 2024 dalle 18 alle 21.
CONTATTI
CELL: 3755770117
MAIL: collettivoorma@gmail.com
INSTAGRAM: @orma_arte
Ali tori e intrusi
di Pietro Simonelli
a cura di Marco Celentani ed Edoardo Innaro
Opening venerdì 6 dicembre 2024 / h. 18-21
6 dicembre - 13 dicembre 2024
Venerdì 6 dicembre 2024 alle ore 18, lo Studio ORMA, inaugura la mostra Ali tori e intrusi di Pietro Simonelli. L’esposizione, curata da Marco Celentani ed Edoardo Innaro, presenta numerose sculture in ceramica smaltata insieme ad alcuni dipinti e pastelli realizzati dall’artista fra il 2022 e il 2024.
La mostra Ali tori e intrusi nasce dall’intenzione di raccogliere e di mettere in dialogo i lavori più recenti di Pietro Simonelli, la cui attività artistica, avviata nel campo della scenografia, si è poi sviluppata con l’esecuzione di sculture in materiali differenti come il gesso, il ferro, il bronzo e la ceramica.
Nella sua produzione, sia plastica che pittorica, riecheggiano il ricordo, l’eco dell’arte greca. Un’arte che non possiamo definire classica ma piuttosto arcaica, con richiami espliciti alla mitologia. Ed è proprio al mito, o meglio alla sua evocazione più intima e arcana, che rinviano le opere qui esposte. In particolare le piccole ali colorate, retaggio della sua esperienza teatrale, e i tori sottolineano il legame tra l’immaginario di Simonelli e le rappresentazioni minoiche ma sono, in quanto esito del suo processo formale, oltre l’archetipo, il simbolo e la metafora.
L’invenzione dell’artista, che si muove in maniera dialettica tra antichità e modernità, risulta, parafrasando la Krauss, sempre rinnovata senza fissarsi in un linguaggio né in un medium specifico. Un’evoluzione sul tema del toro, in cui la sembianza è contaminata e sfuggente, si coglie inoltre nei dipinti come nei quattro pastelli su carta e su tela, presentati in occasione di questa mostra.
Le sculture esposte, realizzate in ceramica smaltata, emergono, quasi riaffiorando dal passato, fuori luogo e fuori tempo. Sono immagini contestualmente materiche e oniriche, in cui la poesia risuona sovente come fondo nostalgico. La forza e la tensione emotiva delle figure di Simonelli risiedono soprattutto nel colore, inteso come apparizione che diviene un elemento di riconoscimento e di svelamento della struttura plastica. Si può dunque dire che la creatività dello scultore, animata da una particolare sensibilità personale e da un variegato ventaglio di riferimenti artistici, letterari e filosofici, trova la sua più autentica espressione nell’imprevedibilità e nella sorpresa cromatica che inevitabilmente si manifesta dopo ogni cottura.
Alla suggestione per la cultura antica si aggiunge anche quella per il mondo animale, universo in cui la mitologia, in quanto racconto che tramanda misteri e leggende, ha un ruolo fondamentale. Il grande coccodrillo rosso evidenzia, nella sua frammentarietà, il rimando ad architetture naturali arboree o a resti archeologici come se fosse avvenuta una metamorfosi interna, intima, un ineluttabile ritorno mistico all'unità del tutto.
Le potenzialità espressive dell’artista si notano infine nella testa di coccodrillo in cui il soggetto appare individuabile nelle forme ma diviene, al contempo, oggetto interpretabile soprattutto attraverso la percezione visiva. Per Simonelli, il cui punto di vista non deve necessariamente coincidere con quello del fruitore, la bellezza delle cose esiste, oltre che nel risultato estetico, anche nella mente e nell’animo di coloro che la contemplano. L’artista offre allo spettatore, al pari degli artisti ‘virtuali’, un’immersione coinvolgente, commovente e completa nella sua opera in cui il contenuto creativo, nato dalla fusione tra riflessioni introspettive, sogno, fantasia e un lessico figurativo originale ma riconoscibile, non può essere definito concettuale bensì resta, il più delle volte, volutamente enigmatico, incomprensibile.
Pietro Simonelli nasce a Ortezzano, in provincia di Fermo, ma si trasferisce molto presto a Roma, città in cui risiede da molti anni. Diplomatosi al liceo classico Mamiani, si iscrive successivamente alla Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi ‘La Sapienza’ senza concludere tuttavia il ciclo di studi. La sua prima attività artistica si svolge nel campo della scenografia per il teatro, per la televisione e in particolare per le opere liriche. A questi lavori si aggiungono, a partire dagli anni Ottanta, i numerosi incarichi per la creazione di calchi di opere antiche. Lavora per il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, per la Casa dei Cavalieri di Rodi in Roma, per il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte dell’Università di Padova (sezione gipsoteca), per il Museo dello sbarco di Anzio, per le Olimpiadi di Atene e per il Martin-Gropius-Bau di Berlino. Fra il 2005 e il 2010 collabora, ideando sculture e maschere in cartapesta, con importanti artisti italiani e internazionali fra cui Luigi Ontani, Enzo Cucchi, Alfredo Pirri e Luigi Serafini. Nel 2010 partecipa con l’americano Aaron Young all’installazione monumentale di una Carrozza d’oro davanti al Teatro di Marcello in Roma. Nel 2007 interviene, con il gruppo ARTESISTEMI, nel riadeguamento del Museo dei Fori Imperiali nei Mercati di Traiano in Roma. Dal 2010 inizia a utilizzare per i suoi lavori, oltre alla cartapesta e il gesso, anche il bronzo, il ferro, la lamina dipinta e la ceramica. Nel 2015 inaugura la sua attività di scultore con una personale diffusa lungo la strada romana dei Banchi Vecchi. Negli anni seguenti prosegue a esporre con continuità, prendendo parte anche a concorsi nazionali di scultura.
INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: Studio ORMA inaugura la mostra Ali, tori e intrusi di Pietro Simonelli.
DOVE: Studio ORMA, via Francesco Amici 10, Roma.
QUANDO: venerdì 6 dicembre 2024, ore 18-21.
MOSTRA: a cura Marco Celentani ed Edoardo Innaro.
TESTO CRITICO E BIOGRAFIA: a cura di Sabina Carbonara.
INGRESSO GRATUITO
ORARI: la mostra sarà visitabile dal 6 al 13 dicembre 2024 dalle 18 alle 21.
CONTATTI
CELL: 3755770117
MAIL: collettivoorma@gmail.com
INSTAGRAM: @orma_arte
06
dicembre 2024
Ali tori e intrusi
Dal 06 al 13 dicembre 2024
arte contemporanea
Location
Studio Orma
Roma, Via Francesco Amici, 10, (RM)
Roma, Via Francesco Amici, 10, (RM)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 18-21
Autore
Curatore