Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alice Schivardi – La vita è una ruota
La vita è una ruota è il proseguo della performance-video omonima che Alice Schivardi propone all’interno del progetto itinerante “Mirabilia Urbis” (7-13 ottobre 2019), volto all’esplorazione delle trasformazioni storico-culturali subite dall’area di Campo de’ Fiori a Roma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ottobre 2019. Una Vetrina ospita per la prima volta nei propri spazi Alice Schivardi, da lunedì 14 a domenica 20 ottobre 2019. La vita è una ruota è il titolo dell’intervento firmato dall’artista, curato da Alice Bortolazzo e allestito nello spazio di Via del Consolato, da anni parte del progetto “The Independent” della Fondazione Maxxi rivolto alla promozione delle realtà indipendenti che si occupano di arte contemporanea.
La vita è una ruota è il proseguo della performance-video omonima che Alice Schivardi propone all’interno del progetto itinerante “Mirabilia Urbis” (7-13 ottobre 2019), a cura di artq13 e Giuliana Benassi, volto all’esplorazione delle trasformazioni storico-culturali subite dall’area di Campo de’ Fiori a Roma.
Una Vetrina ospita il mezzo utilizzato dall’artista – una bicicletta d’epoca – per realizzare la propria azione performativa nella quale ripercorre le tappe della fuga del partigiano Mario Fiorentini, dal Carcere romano di Regina Coeli, dopo l’azione del 26 dicembre 1943, nella quale rimasero coinvolti ventotto militari tedeschi. Andando oltre la rievocazione storica, l’artista vuole ricordare soprattutto la successiva interdizione ai cittadini dell’uso della bicicletta, mezzo allora fondamentale per recarsi al lavoro e frutto di costosi sacrifici in tempo di guerra da parte delle famiglie italiane. L’oggetto-simbolo si cristallizza così all’interno di Una Vetrina non solo per perpetuare il ricordo di un evento poco noto della storia romana, ma anche per farsi icona di una libertà oggi trascurabile e che non sentiamo più l’urgenza di difendere. Una riflessione che passa inoltre attraverso la cifra stilistica dell’artista, che sceglie di impersonare il personaggio storico senza mai sostituirsi ad esso, fuggendo infine spensierata e quasi irriverente – come la ragazzina del ricamo - a bordo della bicicletta della nonna, filo conduttore di cronache nazionali e di storie private.
“Un ready made come filo conduttore tra due secoli, che lega passato e presente attraverso l’atto performativo, e si cristallizza infine come monumento/memento iconico di una libertà non sempre assicurata.” (Alice Bortolazzo)
Alice Schivardi (Erba, 1976) si trasferisce a Roma dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Al centro della sua ricerca c’è la riflessione sul significato di legame in termini di rapporto umano, indagato attraverso la pratica personale di stabilire ponti affettivi con le persone. Ha partecipato a numerosi premi tra cui Premio Cairo a Palazzo Reale di Milano, HDRA’ Prize, Palazzo Fiano, Roma, Premio Maretti al Museo PAN di Napoli e ha vinto il primo premio Videominuto al Museo Pecci di Prato. Tra le sue mostre personali più recenti, “J’étais fille unique”, Natoli Mascarenhas, Principato di Monaco (F), Ero figlia unica alla Fondazione Pescheria Centro Arti visive di Pesaro, Wormholes presso il Museo del Los Sures in collaborazione con I.S.C.P di New York. Ha partecipato a mostre collettive presso: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, Lia Rumma gallery a Napoli (2018), La Galleria Nazionale a Roma (2017), Richard Saltoun gallery, Londra, Auditorium Parco della musica, Roma (2015), Palazzo Trinci, Foligno (2014), evento collaterale alla 53esima Biennale di Venezia (2009) e all’American Academy in Rome (2008). Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.
La vita è una ruota è il proseguo della performance-video omonima che Alice Schivardi propone all’interno del progetto itinerante “Mirabilia Urbis” (7-13 ottobre 2019), a cura di artq13 e Giuliana Benassi, volto all’esplorazione delle trasformazioni storico-culturali subite dall’area di Campo de’ Fiori a Roma.
Una Vetrina ospita il mezzo utilizzato dall’artista – una bicicletta d’epoca – per realizzare la propria azione performativa nella quale ripercorre le tappe della fuga del partigiano Mario Fiorentini, dal Carcere romano di Regina Coeli, dopo l’azione del 26 dicembre 1943, nella quale rimasero coinvolti ventotto militari tedeschi. Andando oltre la rievocazione storica, l’artista vuole ricordare soprattutto la successiva interdizione ai cittadini dell’uso della bicicletta, mezzo allora fondamentale per recarsi al lavoro e frutto di costosi sacrifici in tempo di guerra da parte delle famiglie italiane. L’oggetto-simbolo si cristallizza così all’interno di Una Vetrina non solo per perpetuare il ricordo di un evento poco noto della storia romana, ma anche per farsi icona di una libertà oggi trascurabile e che non sentiamo più l’urgenza di difendere. Una riflessione che passa inoltre attraverso la cifra stilistica dell’artista, che sceglie di impersonare il personaggio storico senza mai sostituirsi ad esso, fuggendo infine spensierata e quasi irriverente – come la ragazzina del ricamo - a bordo della bicicletta della nonna, filo conduttore di cronache nazionali e di storie private.
“Un ready made come filo conduttore tra due secoli, che lega passato e presente attraverso l’atto performativo, e si cristallizza infine come monumento/memento iconico di una libertà non sempre assicurata.” (Alice Bortolazzo)
Alice Schivardi (Erba, 1976) si trasferisce a Roma dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Al centro della sua ricerca c’è la riflessione sul significato di legame in termini di rapporto umano, indagato attraverso la pratica personale di stabilire ponti affettivi con le persone. Ha partecipato a numerosi premi tra cui Premio Cairo a Palazzo Reale di Milano, HDRA’ Prize, Palazzo Fiano, Roma, Premio Maretti al Museo PAN di Napoli e ha vinto il primo premio Videominuto al Museo Pecci di Prato. Tra le sue mostre personali più recenti, “J’étais fille unique”, Natoli Mascarenhas, Principato di Monaco (F), Ero figlia unica alla Fondazione Pescheria Centro Arti visive di Pesaro, Wormholes presso il Museo del Los Sures in collaborazione con I.S.C.P di New York. Ha partecipato a mostre collettive presso: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, Lia Rumma gallery a Napoli (2018), La Galleria Nazionale a Roma (2017), Richard Saltoun gallery, Londra, Auditorium Parco della musica, Roma (2015), Palazzo Trinci, Foligno (2014), evento collaterale alla 53esima Biennale di Venezia (2009) e all’American Academy in Rome (2008). Attualmente vive e lavora tra Roma e New York.
14
ottobre 2019
Alice Schivardi – La vita è una ruota
Dal 14 al 20 ottobre 2019
arte contemporanea
Location
UNA VETRINA
Roma, Via Del Consolato, 12, (Roma)
Roma, Via Del Consolato, 12, (Roma)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 00:00 - 24:00
Vernissage
14 Ottobre 2019, h 19:00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione