Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alina Bencini – Armonie
La mostra presenta 35 opere, che hanno per denominatore comune l’universo onirico e luminoso. Nella prima sezione della mostra, “Il cosmo” esso risulta in se stesso soggetto della creazione artistica, mentre nelle tre restanti sezioni, “la musica” , “i treni volanti” e “le ballerine” il cosmo acquista valore simbolico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"La decisione di dedicarmi esclusivamente alla pittura ha segnato una svolta nella mia vita. Mi sono lasciata dietro una intensa esperienza nel campo della moda, come fashion designer, molto gratificante. Ho creato collezioni uniche per Gucci, Dior, Chanel, Ferragamo e provavo una certa soddisfazione quando osservavo le mie creazioni esposte nelle loro vetrine. Tuttavia sentivo in me il desiderio di abbandonarmi liberamente alla creazione artistica, per comunicare il mondo dei miei sentimenti. Con la pittura riesco a dare concretezza visiva alle mie emozioni e questo mi rende enormemente felice".
Nei suoi quadri il cosmo è raffigurato con tonalità intense, si presenta come ambito naturale della libertà umana. Nell'opera "The man of the stars" l'artista allude allo spazio reale e tematizza la relazione simbiotica tra vita umana e ambiente.
Con tecnica iperrealista appaiono riprodotti modelli storici di treni la cui solidità si stempera nella leggerezza del cosmo. La fusione tra queste due realtà risulta equilibrata e trasmette all'osservatore un messaggio di fiducia nelle capacità creative. "Nelle locomotive ritrovo me stessa, infatti ho sviluppato questo soggetto sin dai primi tempi. Nel 2000 ho soggiornato nell'isola di Man e mi sono molto piaciuti i trenini a vapore con le loro carrozze rivestite in legno, che circolano ancora su binari a scartamento ridotto."
Le opere presentate nella sezione "La musica" intendono evocare il potere creativo del suono. "Ascolto sempre tanta musica, confessa Alina Bencini. E' una sana abitudine di famiglia, solitamente ascolto musica mentre dipingo". Dal pianoforte sorge un'aurora, simbolo del dispiegarsi di un nuovo mondo, e l'attenzione converge sulle vibrazioni sonore in se stesse, evocate attraverso le gradazioni cromatiche. "I ritmi del jazz sono la mia vera passione" riconosce Bencini. Non deve stupire quindi l'insolito e riuscito accostamento tra la tastiera del pianoforte e il treno, soggetti presenti in "Blu rondo". Questo quadro, infatti, trae ispirazione dalla musica di Dave Brubeck.
La pittura di Alina Bencini celebra anche la maestria di due note artiste di metà novecento: Margot Fonteyn, stella indiscussa del Royal Ballet di Londra, e Maia Plisseskaja, del Bolscioi di Mosca. I quadri pongono al centro della creazione proprio una ballerina, che con le sue movenze dà l'avvio a un mondo dominato dalla leggerezza e dalla grazia composta. A proposito di questa serie, la pittrice racconta: "Ho sempre provato una grande ammirazione per il balletto classico, ricordo una memorabile recita di Maia Plisseskaia a Nervi, in Liguria. Ho avuto occasione di ammirare Nureyev a Parigi e assisto sempre con passione a questi spettacoli. Poi, nel mio studio, riascolto le musiche dello Schiaccianoci, che ho visto numerose volte, oppure quelle di Giselle, che ricordo di aver visto ballato da Silvie Guillerm al Covent Garde insieme al Balletto della Scala qualche anno fa. Queste musiche mi riportano con la mente ai teatri gremiti di pubblico e rivedo la concentrazione dei ballerini tesi a eseguire con accurata perfezione le straordinarie coreografie. Prevedo di tornare ancora su questo soggetto e realizzare pure quadri sulla danza moderna, come "Dance Vortex" che è esposto nella mostra di Sirmione.
Nei suoi quadri il cosmo è raffigurato con tonalità intense, si presenta come ambito naturale della libertà umana. Nell'opera "The man of the stars" l'artista allude allo spazio reale e tematizza la relazione simbiotica tra vita umana e ambiente.
Con tecnica iperrealista appaiono riprodotti modelli storici di treni la cui solidità si stempera nella leggerezza del cosmo. La fusione tra queste due realtà risulta equilibrata e trasmette all'osservatore un messaggio di fiducia nelle capacità creative. "Nelle locomotive ritrovo me stessa, infatti ho sviluppato questo soggetto sin dai primi tempi. Nel 2000 ho soggiornato nell'isola di Man e mi sono molto piaciuti i trenini a vapore con le loro carrozze rivestite in legno, che circolano ancora su binari a scartamento ridotto."
Le opere presentate nella sezione "La musica" intendono evocare il potere creativo del suono. "Ascolto sempre tanta musica, confessa Alina Bencini. E' una sana abitudine di famiglia, solitamente ascolto musica mentre dipingo". Dal pianoforte sorge un'aurora, simbolo del dispiegarsi di un nuovo mondo, e l'attenzione converge sulle vibrazioni sonore in se stesse, evocate attraverso le gradazioni cromatiche. "I ritmi del jazz sono la mia vera passione" riconosce Bencini. Non deve stupire quindi l'insolito e riuscito accostamento tra la tastiera del pianoforte e il treno, soggetti presenti in "Blu rondo". Questo quadro, infatti, trae ispirazione dalla musica di Dave Brubeck.
La pittura di Alina Bencini celebra anche la maestria di due note artiste di metà novecento: Margot Fonteyn, stella indiscussa del Royal Ballet di Londra, e Maia Plisseskaja, del Bolscioi di Mosca. I quadri pongono al centro della creazione proprio una ballerina, che con le sue movenze dà l'avvio a un mondo dominato dalla leggerezza e dalla grazia composta. A proposito di questa serie, la pittrice racconta: "Ho sempre provato una grande ammirazione per il balletto classico, ricordo una memorabile recita di Maia Plisseskaia a Nervi, in Liguria. Ho avuto occasione di ammirare Nureyev a Parigi e assisto sempre con passione a questi spettacoli. Poi, nel mio studio, riascolto le musiche dello Schiaccianoci, che ho visto numerose volte, oppure quelle di Giselle, che ricordo di aver visto ballato da Silvie Guillerm al Covent Garde insieme al Balletto della Scala qualche anno fa. Queste musiche mi riportano con la mente ai teatri gremiti di pubblico e rivedo la concentrazione dei ballerini tesi a eseguire con accurata perfezione le straordinarie coreografie. Prevedo di tornare ancora su questo soggetto e realizzare pure quadri sulla danza moderna, come "Dance Vortex" che è esposto nella mostra di Sirmione.
18
agosto 2004
Alina Bencini – Armonie
Dal 18 agosto al 05 settembre 2004
arte contemporanea
Location
PALAZZO CIVICO MARIA CALLAS
Sirmione, Piazza Giosuè Carducci, (Brescia)
Sirmione, Piazza Giosuè Carducci, (Brescia)
Orario di apertura
Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 12:30, dalle 18:00 alle 20 e dalle 21:00
alle 22:30
Autore