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All’aperto: Liliana Moro – 29,88 KMQ
L’opera creata da Liliana Moro per l’edizione 2015 è una “struttura accogliente”, come la definisce l’autrice, e “parlante”, perché vuole comunicare con chi la fruisce. Il titolo corrisponde all’estensione del Comune di Trivero, che Moro ha mappato con l’attenzione puntuale di un cartografo, per poi trasformarlo in scultura.
Due le parti principali di 29,88 KMQ, distanti poche centinaia di metri l’una dall’altra: un inedito info-point collocato all’ingresso del paese e l’ufficio Pro Loco, che l’artista ha riallestito dotandolo di una speciale mappa interattiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
29,88 KMQ, il nuovo progetto di Liliana Moro, sarà inaugurato sabato 3 ottobre 2015 a
Trivero (BI).
L’opera creata da Liliana Moro per l’edizione 2015 è una “struttura accogliente”, come la
definisce l’autrice, e “parlante”, perché vuole comunicare con chi la fruisce. Il titolo corrisponde
all’estensione del Comune di Trivero, che Moro ha mappato con l’attenzione puntuale di un
cartografo, per poi trasformarlo in scultura.
Due le parti principali di 29,88 KMQ, distanti poche centinaia di metri l’una dall’altra: un
inedito info-point collocato all’ingresso del paese e l’ufficio Pro Loco, che l’artista ha riallestito
dotandolo di una speciale mappa interattiva.
La presenza più visibile è il nuovo info-point nella rotonda di Piazza della Repubblica,
riqualificata per l’occasione. Con la sua forma pentagonale, evoca intenzionalmente un’edicola
d’altri tempi, perché è nato per diffondere notizie. Tramite i display che ne cingono la sommità,
informa i cittadini sulle iniziative promosse dal Comune, sul clima e sugli appuntamenti in
programma nell’Oasi Zegna. Al suo interno, accoglie una postazione che diventa uno sportello
pubblico, gestito dai volontari della Pro Loco, in occasione delle iniziative triveresi di rilievo.
Sulle pareti in vetro della struttura spiccano alcune riproduzioni ingigantite degli animali
presenti nei boschi e sulle montagne circostanti (tratte dalle illustrazioni della guida faunistica
dell’Oasi, realizzate da Daniela Costa). Dopo il crepuscolo, quando le luci all’interno
dell’edicola si accendono, queste figure fuori scala la trasformano in una grande lanterna
magica, coronata da un luminoso globo giallo.
photo Archivio Pro Loco Trivero
Un globo gemello si accende anche di fronte all’ufficio Pro Loco al Centro Zegna, per
segnalarne l’apertura al pubblico. L’artista ha ristrutturato e riallestito la sede in collaborazione
con i membri dell’associazione. Al suo interno, ha collocato una grande mappa
tridimensionale e sonora, un vero e proprio plastico che riproduce i rilievi altimetrici del
territorio di Trivero. Azionandone i pulsanti, delle piccole luci identificano il posizionamento
delle opere permanenti create finora per ALL’APERTO, mentre la voce di Liliana Moro – come
nei vecchi “audiofoni” a gettone presenti in tanti luoghi d’arte italiani – conduce alla scoperta
dei lavori di Daniel Buren, Alberto Garutti, Stefano Arienti, Roman Signer, Marcello Maloberti,
Dan Graham. Ogni “guida” è associata a un suono caratteristico, messo a punto in
collaborazione con il musicista Tommaso Previdi. Moro interpreta in modo molto
“professionale” e al tempo stesso personale, con delicatezza e immaginazione, il lavoro degli
artisti che l’hanno preceduta, consegnandone una lettura inedita ai visitatori. La dimensione
sonora è da sempre una delle più care all’artista, che in passato ha realizzato installazioni e
sculture utilizzando megafoni, altoparlanti e vecchi registratori – tecnologie un tempo
ammantate dall’aura scintillante del “nuovo”, la cui rapida obsolescenza è sempre in agguato.
Il processo di elaborazione di 29,88 KMQ sarà documentato da un catalogo pubblicato e
distribuito da Mousse con testi di Anna Zegna, di Andrea Zegna, oltre a una conversazione tra
Liliana Moro, Barbara Casavecchia e Vincenzo De Bellis (Direttore PeepHole, Milano).
A 29,88 KMQ si associa anche una nuova mappa cartacea, rivista per l’occasione e
completa d’informazioni dettagliate relative a ogni opera.
Il progetto ALL’APERTO è patrocinato dal Comune di Trivero, dalla Provincia di Biella e dalla
Regione Piemonte.
Biografia
Liliana Moro è nata nel 1961 a Milano, dove vive e lavora.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro. Fonda, insieme ad altri
artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano (1989-93), dove nel 1990 allestisce la sua
prima personale. Da questa esperienza nasce anche la rivista “Tiracorrendo”, di cui Moro è
animatrice e redattrice.
Realizza opere ambientali, disegni, collages, sculture, progetti teatrali e installazioni sonore.
Nel 1991, è invitata a Una scena emergente al Centro Luigi Pecci di Prato.
Ha partecipato a numerose collettive in Italia e all’estero: Documenta IX, Kassel (1992); Aperto
XLV Biennale di Venezia (1993); Quadriennale, Roma (1996; 2008); Bienal de Valencia
(2001); Italics, Palazzo Grassi, Venezia (2008); Biennale of Thessaloniki (2013).
Tra i principali musei nei quali ha esposto, figurano: ARC, Parigi (1993); Castello di Rivoli
(1994); Moderna Museet, Stoccolma (1998); PS1, New York (1999); De Appel, Amsterdam
(1999); CCA Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco (2005); Galleria Civica di
Trento (2009); MART, Rovereto (2012); MAMbo, Bologna (2013).
Tra le mostre personali più recenti si ricordano: MUHKA, Anversa (1996); Fondazione
Ambrosetti, Palazzolo S/O (2004); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2007);
Careof/Viafarini, Milano (2008); Fondazione Antonio Ratti, Como (2012).
Insegna all’Accademia di Bergamo e allo IUAV di Venezia. In qualità di master, ha partecipato
a numerosi workshop della Fondazione Spinola-Banna.
ALL'APERTO
Promosso dalla Fondazione Zegna, il progetto ALL’APERTO (a cura di Andrea Zegna e Barbara
Casavecchia) nasce con l'intento di rendere più fruibile l'accesso all'arte contemporanea e ai suoi
valori. Dal 2008 sviluppa nell’area attorno a Trivero una serie di opere permanenti realizzate “su
misura”, che si rivolgono alla collettività.
Per il debutto, Daniel Buren ha deciso di incorniciare le terrazze panoramiche del Lanificio Zegna
con Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero: un grande arcobaleno di bandiere di sette
tonalità diverse, che per effetto ottico sembrano fondersi in un unico colore. Nel 2009, Alberto
Garutti ha mappato il territorio e ne ha coinvolto gli abitanti tramite un congegno inedito: i cani del
paese. È nata così una serie di 12 panchine in cemento, collocate nelle diverse frazioni,
significativamente intitolata: Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno. Nel 2011, è
stata la volta de I Telepati di Stefano Arienti, una "scultura da adoperare", composta da arcaiche
“teste pensanti” in pietra, disseminate attraverso il paese, che collegano metaforicamente i punti di
una rete di copertura Wi-Fi gratuita. A settembre 2012, Roman Signer ha svelato con un'affollata
azione pirotecnica il suo Horloge, una sorprendente “scultura-tempo” che scandisce il passaggio
dei minuti senza ricorrere alle lancette. Una grande performance collettiva ha segnato anche
l’opening del progetto di Marcello Maloberti per l’edizione 2013, I baci più dolci del vino, un
“giardino delle delizie” pensato per la comunità. A maggio 2014, Dan Graham ha inaugurato il suo
progetto nella Conca dei Rododendri, sullo sfondo spettacolare della fioritura primaverile: intitolato
Two Way Mirror / Hedge Arabesque, è un padiglione in acciaio e vetro a rifrazione differenziata,
che avvolge i visitatori in un caleidoscopio di riflessi, moltiplicandone gli sguardi sul paesaggio
circostante.
Zegna e l’arte contemporanea
La famiglia Zegna dedica all'arte contemporanea numerosi progetti, operando con due modalità
distinte: attraverso la Fondazione Zegna con ALL’APERTO e attraverso ZegnArt, piattaforma di
interventi in ambito contemporaneo avviata dal Gruppo Ermenegildo Zegna nel 2012 per portare
l’arte contemporanea in Italia e nel mondo. È una piattaforma che raccoglie sotto un’unica
denominazione tutti i diversi interventi realizzati dall’azienda in collaborazione con artisti, curatori,
enti e istituzioni culturali, con l’obiettivo di dar vita a un circolo virtuoso a partire dall’incontro tra il
mondo dell’impresa e quello della cultura.
www.zegnart.com
Zegna e Trivero
Ermenegildo Zegna fonda l’omonimo lanificio a Trivero, sulle Alpi biellesi, nel 1910. Negli anni ’30 il
lungimirante imprenditore avvia un complesso e articolato progetto di valorizzazione ambientale e
di sviluppo delle comunità attorno all’omonimo Lanificio: immagina e costruisce numerose opere
sociali ed assistenziali, una strada lunga 26 km - ancora oggi Panoramica Zegna - e riforesta con
oltre 500.000 conifere e centinaia di rododendri una vasta superficie di territorio creando uno dei
primi esempi industriali italiani di mecenatismo ambientale e sociale, divenuto nel 1993 Oasi Zegna.
Ispirata ai valori di Ermenegildo Zegna, nel 2000 nasce la Fondazione Zegna, che sostiene in Italia
e in diverse parti del mondo progetti volti alla:
1. Conservazione e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali
2. Promozione dello sviluppo sostenibile nelle comunità locali
3. Supporto alla ricerca medica e scientifica
4. Educazione e apprendistato per i giovani
La Fondazione Zegna ha sede a Trivero, dove si trova Casa Zegna - archivio storico e polo di
aggregazione culturale - e la porta di accesso all’Oasi Zegna, progetto di valorizzazione ambientale
e di sviluppo culturale che eredita il “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna e valorizza la relazione
tra uomo, cultura di montagna e natura su un’area di 100 km2.
Trivero (BI).
L’opera creata da Liliana Moro per l’edizione 2015 è una “struttura accogliente”, come la
definisce l’autrice, e “parlante”, perché vuole comunicare con chi la fruisce. Il titolo corrisponde
all’estensione del Comune di Trivero, che Moro ha mappato con l’attenzione puntuale di un
cartografo, per poi trasformarlo in scultura.
Due le parti principali di 29,88 KMQ, distanti poche centinaia di metri l’una dall’altra: un
inedito info-point collocato all’ingresso del paese e l’ufficio Pro Loco, che l’artista ha riallestito
dotandolo di una speciale mappa interattiva.
La presenza più visibile è il nuovo info-point nella rotonda di Piazza della Repubblica,
riqualificata per l’occasione. Con la sua forma pentagonale, evoca intenzionalmente un’edicola
d’altri tempi, perché è nato per diffondere notizie. Tramite i display che ne cingono la sommità,
informa i cittadini sulle iniziative promosse dal Comune, sul clima e sugli appuntamenti in
programma nell’Oasi Zegna. Al suo interno, accoglie una postazione che diventa uno sportello
pubblico, gestito dai volontari della Pro Loco, in occasione delle iniziative triveresi di rilievo.
Sulle pareti in vetro della struttura spiccano alcune riproduzioni ingigantite degli animali
presenti nei boschi e sulle montagne circostanti (tratte dalle illustrazioni della guida faunistica
dell’Oasi, realizzate da Daniela Costa). Dopo il crepuscolo, quando le luci all’interno
dell’edicola si accendono, queste figure fuori scala la trasformano in una grande lanterna
magica, coronata da un luminoso globo giallo.
photo Archivio Pro Loco Trivero
Un globo gemello si accende anche di fronte all’ufficio Pro Loco al Centro Zegna, per
segnalarne l’apertura al pubblico. L’artista ha ristrutturato e riallestito la sede in collaborazione
con i membri dell’associazione. Al suo interno, ha collocato una grande mappa
tridimensionale e sonora, un vero e proprio plastico che riproduce i rilievi altimetrici del
territorio di Trivero. Azionandone i pulsanti, delle piccole luci identificano il posizionamento
delle opere permanenti create finora per ALL’APERTO, mentre la voce di Liliana Moro – come
nei vecchi “audiofoni” a gettone presenti in tanti luoghi d’arte italiani – conduce alla scoperta
dei lavori di Daniel Buren, Alberto Garutti, Stefano Arienti, Roman Signer, Marcello Maloberti,
Dan Graham. Ogni “guida” è associata a un suono caratteristico, messo a punto in
collaborazione con il musicista Tommaso Previdi. Moro interpreta in modo molto
“professionale” e al tempo stesso personale, con delicatezza e immaginazione, il lavoro degli
artisti che l’hanno preceduta, consegnandone una lettura inedita ai visitatori. La dimensione
sonora è da sempre una delle più care all’artista, che in passato ha realizzato installazioni e
sculture utilizzando megafoni, altoparlanti e vecchi registratori – tecnologie un tempo
ammantate dall’aura scintillante del “nuovo”, la cui rapida obsolescenza è sempre in agguato.
Il processo di elaborazione di 29,88 KMQ sarà documentato da un catalogo pubblicato e
distribuito da Mousse con testi di Anna Zegna, di Andrea Zegna, oltre a una conversazione tra
Liliana Moro, Barbara Casavecchia e Vincenzo De Bellis (Direttore PeepHole, Milano).
A 29,88 KMQ si associa anche una nuova mappa cartacea, rivista per l’occasione e
completa d’informazioni dettagliate relative a ogni opera.
Il progetto ALL’APERTO è patrocinato dal Comune di Trivero, dalla Provincia di Biella e dalla
Regione Piemonte.
Biografia
Liliana Moro è nata nel 1961 a Milano, dove vive e lavora.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro. Fonda, insieme ad altri
artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano (1989-93), dove nel 1990 allestisce la sua
prima personale. Da questa esperienza nasce anche la rivista “Tiracorrendo”, di cui Moro è
animatrice e redattrice.
Realizza opere ambientali, disegni, collages, sculture, progetti teatrali e installazioni sonore.
Nel 1991, è invitata a Una scena emergente al Centro Luigi Pecci di Prato.
Ha partecipato a numerose collettive in Italia e all’estero: Documenta IX, Kassel (1992); Aperto
XLV Biennale di Venezia (1993); Quadriennale, Roma (1996; 2008); Bienal de Valencia
(2001); Italics, Palazzo Grassi, Venezia (2008); Biennale of Thessaloniki (2013).
Tra i principali musei nei quali ha esposto, figurano: ARC, Parigi (1993); Castello di Rivoli
(1994); Moderna Museet, Stoccolma (1998); PS1, New York (1999); De Appel, Amsterdam
(1999); CCA Wattis Institute for Contemporary Art, San Francisco (2005); Galleria Civica di
Trento (2009); MART, Rovereto (2012); MAMbo, Bologna (2013).
Tra le mostre personali più recenti si ricordano: MUHKA, Anversa (1996); Fondazione
Ambrosetti, Palazzolo S/O (2004); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (2007);
Careof/Viafarini, Milano (2008); Fondazione Antonio Ratti, Como (2012).
Insegna all’Accademia di Bergamo e allo IUAV di Venezia. In qualità di master, ha partecipato
a numerosi workshop della Fondazione Spinola-Banna.
ALL'APERTO
Promosso dalla Fondazione Zegna, il progetto ALL’APERTO (a cura di Andrea Zegna e Barbara
Casavecchia) nasce con l'intento di rendere più fruibile l'accesso all'arte contemporanea e ai suoi
valori. Dal 2008 sviluppa nell’area attorno a Trivero una serie di opere permanenti realizzate “su
misura”, che si rivolgono alla collettività.
Per il debutto, Daniel Buren ha deciso di incorniciare le terrazze panoramiche del Lanificio Zegna
con Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero: un grande arcobaleno di bandiere di sette
tonalità diverse, che per effetto ottico sembrano fondersi in un unico colore. Nel 2009, Alberto
Garutti ha mappato il territorio e ne ha coinvolto gli abitanti tramite un congegno inedito: i cani del
paese. È nata così una serie di 12 panchine in cemento, collocate nelle diverse frazioni,
significativamente intitolata: Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno. Nel 2011, è
stata la volta de I Telepati di Stefano Arienti, una "scultura da adoperare", composta da arcaiche
“teste pensanti” in pietra, disseminate attraverso il paese, che collegano metaforicamente i punti di
una rete di copertura Wi-Fi gratuita. A settembre 2012, Roman Signer ha svelato con un'affollata
azione pirotecnica il suo Horloge, una sorprendente “scultura-tempo” che scandisce il passaggio
dei minuti senza ricorrere alle lancette. Una grande performance collettiva ha segnato anche
l’opening del progetto di Marcello Maloberti per l’edizione 2013, I baci più dolci del vino, un
“giardino delle delizie” pensato per la comunità. A maggio 2014, Dan Graham ha inaugurato il suo
progetto nella Conca dei Rododendri, sullo sfondo spettacolare della fioritura primaverile: intitolato
Two Way Mirror / Hedge Arabesque, è un padiglione in acciaio e vetro a rifrazione differenziata,
che avvolge i visitatori in un caleidoscopio di riflessi, moltiplicandone gli sguardi sul paesaggio
circostante.
Zegna e l’arte contemporanea
La famiglia Zegna dedica all'arte contemporanea numerosi progetti, operando con due modalità
distinte: attraverso la Fondazione Zegna con ALL’APERTO e attraverso ZegnArt, piattaforma di
interventi in ambito contemporaneo avviata dal Gruppo Ermenegildo Zegna nel 2012 per portare
l’arte contemporanea in Italia e nel mondo. È una piattaforma che raccoglie sotto un’unica
denominazione tutti i diversi interventi realizzati dall’azienda in collaborazione con artisti, curatori,
enti e istituzioni culturali, con l’obiettivo di dar vita a un circolo virtuoso a partire dall’incontro tra il
mondo dell’impresa e quello della cultura.
www.zegnart.com
Zegna e Trivero
Ermenegildo Zegna fonda l’omonimo lanificio a Trivero, sulle Alpi biellesi, nel 1910. Negli anni ’30 il
lungimirante imprenditore avvia un complesso e articolato progetto di valorizzazione ambientale e
di sviluppo delle comunità attorno all’omonimo Lanificio: immagina e costruisce numerose opere
sociali ed assistenziali, una strada lunga 26 km - ancora oggi Panoramica Zegna - e riforesta con
oltre 500.000 conifere e centinaia di rododendri una vasta superficie di territorio creando uno dei
primi esempi industriali italiani di mecenatismo ambientale e sociale, divenuto nel 1993 Oasi Zegna.
Ispirata ai valori di Ermenegildo Zegna, nel 2000 nasce la Fondazione Zegna, che sostiene in Italia
e in diverse parti del mondo progetti volti alla:
1. Conservazione e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali
2. Promozione dello sviluppo sostenibile nelle comunità locali
3. Supporto alla ricerca medica e scientifica
4. Educazione e apprendistato per i giovani
La Fondazione Zegna ha sede a Trivero, dove si trova Casa Zegna - archivio storico e polo di
aggregazione culturale - e la porta di accesso all’Oasi Zegna, progetto di valorizzazione ambientale
e di sviluppo culturale che eredita il “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna e valorizza la relazione
tra uomo, cultura di montagna e natura su un’area di 100 km2.
03
ottobre 2015
All’aperto: Liliana Moro – 29,88 KMQ
03 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ZEGNA
Trivero, Via Guglielmo Marconi, 23, (Biella)
Trivero, Via Guglielmo Marconi, 23, (Biella)
Vernissage
3 Ottobre 2015, ore 14.30 Piazza della Repubblica (Ponte Lora), Trivero
Ufficio stampa
ADICORBETTA
Autore
Curatore