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Allo! Paris! Il libro d’artista da Manet a Picasso nella collezione Mingardi
Parigi a Parma, attraverso i libri d’artista, una raffinata testimonianza di un collezionismo raro, quello del libro d’artista, che in Corrado Mingardi ha, proprio in terra parmense, il suo maggior esponente italiano.
Comunicato stampa
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Parigi a Parma, attraverso i libri d’artista. È la proposta di primavera della Fondazione Cassa di Risparmio di Parma che nella sua storica sede di Palazzo Bocchi Bossi propone – dal 18 marzo all’11 maggio - una raffinata testimonianza di un collezionismo raro, quello del libro d’artista, che in Corrado Mingardi ha, proprio in terra parmense, il suo maggior esponente italiano.
Il titolo dell’esposizione richiama quello di un famoso libro con litografie originali di ispirazione cubista che Robert Delaunay dedicò alla Ville Lumière nel 1926. E questo per richiamare l’importanza straordinaria che Parigi, capitale delle arti nei secoli XIX e XX, ebbe anche per la nascita, lo sviluppo e la diffusione internazionale del libro d’artista.
Con libro d’artista o livre de peintre, invenzione squisitamente francese, si definisce una edizione per lo più limitata nel numero delle copie che associa al testo opere di grafica originale appositamente realizzate dagli artisti, che spesso furono i migliori pittori e scultori del momento, nella loro libera unità di intenti con gli autori del testo stesso e su sollecitazione e cura di editori lungimiranti, quali Vollard, Skira, Tériade, Kahnweiler, Maeght, Iliazd, Lecuire e altri.
Della collezione personale di Corrado Mingardi, collaboratore della Fondazione Cariparma fin dall’origine, saranno esposti 100 libri d’artista che, scelti per la loro importanza, permettono di ripercorrere per sommi capi la storia del genere, e non solo: quasi tutte le grandi personalità e le correnti artistiche dei due secoli vi si trovano infatti rispecchiate.
La mostra si aprirà con alcuni grandi libri dell’Ottocento illustrati da artisti come Eugène Delacroix per il Faust di Goethe, Gustave Doré per Les contes drolatiques di Balzac e Londres, Edouard Manet per Le Corbeau di Poe; e ancora Odilon Redon, Edward Burne-Jones, Audrey Beardsley, Max Klinger.
La sezione dedicata al Novecento sarà introdotta da Parallélement di Verlaine, illustrato da Pierre Bonnard nel 1900 che, oltre ad inaugurare emblematicamente il nuovo secolo, tenne a battesimo le edizioni di Ambroise Vollard e segnò l’inizio del fervido impegno dei grandi artisti dell’Avanguardia nell’illustrazione del libro. Al capolavoro di Bonnard fanno seguito molti dei libri che sono entrati nella storia dell’editoria del Novecento. Tra i numerosi artisti presenti con i loro volumi in mostra – molti dei quali a fogli sciolti, e dunque esposti sulle pareti (oltre 300 pezzi), possiamo ricordare inoltre: Rodin, Maillol, Kokoschka, Barlach, Grosz (Ecce homo), Kandinsky (Klänge), Kirchner, Rouault (tra cui Miserere e Père Ubu), Chagall (Gogol, La Fontaine, Bible), Picasso ( Balzac, Ovidio, Buffon, Sueno e mentira de Franco e Le chant des morts), Braque (Teogonia, Satie e Apollinaire), Matisse (di cui vengono integralmente rappresentate le 20 tavole a colori di Jazz, il capolavoro assoluto dell’artista insieme a Poésies di Mallarmé, Pasifaé e Charles d’Orleans), Léger (tra cui Cirque), Le Corbusier (Le poème de l’angle droit), Dufy (tra cui Le bestiaire di Apollinaire), Laurens, Derain (Pantagruel), Delaunay, Villon, Beaudin, Gončarova, Kupka, Alexeieff, Schmied, Cocteau, De Chirico (Calligrammes e Mythologie), Ernst, Miro, Man Ray, Masson, Matta, Depero, D’Albissola (Libro di latta), Munari, Calder, Dubuffet, Lanskoy, Tal-Coat, Fautrier, Giacometti (Paris sans fin), Lichtenstein, Warhol, Dine, Francis, Rauschenberg, Oldenburg, Riopelle, Annigoni, Marino Marini, Arturo Martini, Campigli (Il Milione). De Pisis, Sironi, Carrà, Manzù (Le Georgiche, Edipo Re, Il falso e vero verde), Maccari, Guttuso, Mattioli (quasi l’intera produzione), Melotti (Ezra Pound), Baj, Manfredi, Forti, Tapies, Alechinsky, Tinguely, Adami, Valentini, Paladino (Pinocchio ) e Isgrò.
Il catalogo Skira si apre con un saggio di Michele Tavola, che per la prima volta in Italia, ripercorre ampiamente la storia del libro d’artista dalla Francia all’Europa. Gloria Bianchino, direttrice dello CSAC dell’Università di Parma, dedica un affettuoso omaggio critico a Carlo Mattioli, celebre artista a pieno titolo parmigiano, di cui sono in mostra le principali sue opere illustrate. Da ultimo Sandro Parmiggiani, direttore di Palazzo Magnani di Reggio Emilia, e già curatore in quel prestigioso luogo di una precedente fortunata esposizione della collezione Mingardi, introduce la collezione stessa, che a Parma si ripresenta di molto arricchita in opere e autori.
Il titolo dell’esposizione richiama quello di un famoso libro con litografie originali di ispirazione cubista che Robert Delaunay dedicò alla Ville Lumière nel 1926. E questo per richiamare l’importanza straordinaria che Parigi, capitale delle arti nei secoli XIX e XX, ebbe anche per la nascita, lo sviluppo e la diffusione internazionale del libro d’artista.
Con libro d’artista o livre de peintre, invenzione squisitamente francese, si definisce una edizione per lo più limitata nel numero delle copie che associa al testo opere di grafica originale appositamente realizzate dagli artisti, che spesso furono i migliori pittori e scultori del momento, nella loro libera unità di intenti con gli autori del testo stesso e su sollecitazione e cura di editori lungimiranti, quali Vollard, Skira, Tériade, Kahnweiler, Maeght, Iliazd, Lecuire e altri.
Della collezione personale di Corrado Mingardi, collaboratore della Fondazione Cariparma fin dall’origine, saranno esposti 100 libri d’artista che, scelti per la loro importanza, permettono di ripercorrere per sommi capi la storia del genere, e non solo: quasi tutte le grandi personalità e le correnti artistiche dei due secoli vi si trovano infatti rispecchiate.
La mostra si aprirà con alcuni grandi libri dell’Ottocento illustrati da artisti come Eugène Delacroix per il Faust di Goethe, Gustave Doré per Les contes drolatiques di Balzac e Londres, Edouard Manet per Le Corbeau di Poe; e ancora Odilon Redon, Edward Burne-Jones, Audrey Beardsley, Max Klinger.
La sezione dedicata al Novecento sarà introdotta da Parallélement di Verlaine, illustrato da Pierre Bonnard nel 1900 che, oltre ad inaugurare emblematicamente il nuovo secolo, tenne a battesimo le edizioni di Ambroise Vollard e segnò l’inizio del fervido impegno dei grandi artisti dell’Avanguardia nell’illustrazione del libro. Al capolavoro di Bonnard fanno seguito molti dei libri che sono entrati nella storia dell’editoria del Novecento. Tra i numerosi artisti presenti con i loro volumi in mostra – molti dei quali a fogli sciolti, e dunque esposti sulle pareti (oltre 300 pezzi), possiamo ricordare inoltre: Rodin, Maillol, Kokoschka, Barlach, Grosz (Ecce homo), Kandinsky (Klänge), Kirchner, Rouault (tra cui Miserere e Père Ubu), Chagall (Gogol, La Fontaine, Bible), Picasso ( Balzac, Ovidio, Buffon, Sueno e mentira de Franco e Le chant des morts), Braque (Teogonia, Satie e Apollinaire), Matisse (di cui vengono integralmente rappresentate le 20 tavole a colori di Jazz, il capolavoro assoluto dell’artista insieme a Poésies di Mallarmé, Pasifaé e Charles d’Orleans), Léger (tra cui Cirque), Le Corbusier (Le poème de l’angle droit), Dufy (tra cui Le bestiaire di Apollinaire), Laurens, Derain (Pantagruel), Delaunay, Villon, Beaudin, Gončarova, Kupka, Alexeieff, Schmied, Cocteau, De Chirico (Calligrammes e Mythologie), Ernst, Miro, Man Ray, Masson, Matta, Depero, D’Albissola (Libro di latta), Munari, Calder, Dubuffet, Lanskoy, Tal-Coat, Fautrier, Giacometti (Paris sans fin), Lichtenstein, Warhol, Dine, Francis, Rauschenberg, Oldenburg, Riopelle, Annigoni, Marino Marini, Arturo Martini, Campigli (Il Milione). De Pisis, Sironi, Carrà, Manzù (Le Georgiche, Edipo Re, Il falso e vero verde), Maccari, Guttuso, Mattioli (quasi l’intera produzione), Melotti (Ezra Pound), Baj, Manfredi, Forti, Tapies, Alechinsky, Tinguely, Adami, Valentini, Paladino (Pinocchio ) e Isgrò.
Il catalogo Skira si apre con un saggio di Michele Tavola, che per la prima volta in Italia, ripercorre ampiamente la storia del libro d’artista dalla Francia all’Europa. Gloria Bianchino, direttrice dello CSAC dell’Università di Parma, dedica un affettuoso omaggio critico a Carlo Mattioli, celebre artista a pieno titolo parmigiano, di cui sono in mostra le principali sue opere illustrate. Da ultimo Sandro Parmiggiani, direttore di Palazzo Magnani di Reggio Emilia, e già curatore in quel prestigioso luogo di una precedente fortunata esposizione della collezione Mingardi, introduce la collezione stessa, che a Parma si ripresenta di molto arricchita in opere e autori.
15
marzo 2008
Allo! Paris! Il libro d’artista da Manet a Picasso nella collezione Mingardi
Dal 15 marzo al 30 maggio 2008
disegno e grafica
arte moderna
arti decorative e industriali
arte moderna
arti decorative e industriali
Location
PALAZZO BOSSI BOCCHI
Parma, Strada Ponte Caprazucca, 4, (Parma)
Parma, Strada Ponte Caprazucca, 4, (Parma)
Orario di apertura
da martedì a domenica, dalle 10-12,30 e dalle 15-18,30; lunedì non festivi chiuso (aperto lunedì 24 marzo)
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Curatore