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All’ombra del bianco
La mostra All’ombra del bianco, a cura di Vittoria Biasi, riunisce alcuni possibili percorsi attorno all’imprendibile significato del bianco e dell’ombra.
Comunicato stampa
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La simbologia dell’ombra accomuna tutte le culture, dalla concezione salvifica e ottica dell’ Occidente, fino a quella orientale Buddista, illuminante. Nelle trame rituali i simboli naturali costituiscono delle stazioni importanti, dei punti di raccordo per la conquista dell’essenza sottile dell’essere. La mostra All’ombra del bianco, proposta nella Galleria Edieuropa, a cura di Vittoria Biasi, riunisce alcuni possibili percorsi attorno all’imprendibile significato del bianco e dell’ombra. Lavorando sulla memoria, l’immaginazione consacra l’ombra a poesia della mente vicino al bianco, luogo del divenire, delle ricognizioni dell’anima, delle figurazioni interiori.
Il progetto propone l’incontro tra la filosofia buddhista degli artisti Tailandesi Amrit Chusuwan, Sakarin Krue-On, Sittichai Pratchayaratikun e un percorso scientifico –letterario dell’Occidente espresso nelle opere degli artisti , Maria Chiara Calvani, Fabrizio Corneli, Alessandra Porfidia, Stato di famiglia.
Dalla seconda metà del Novecento in Occidente si assiste ad un fenomeno di ritorno del reale, che emerge come poetica delle cose, pratica dell’oggetto. Da ciò un percorso che pone in atto un’idea di desiderio, di contatto con il mondo, fino ai nuovi linguaggi che traducono nel panorama artistico il comportamento semplice, il piacere del quotidiano, la ricerca emotiva di un sentimento. Lo sguardo sul circostante penetra il profondo delle cose e lo fa riemergere con un procedimento rituale vicino alle pratiche orientali. La ricerca filosofica degli artisti Tailandesi, di consapevole identità distante dalla cultura globale, si coniuga con la ricerca scientifica dell’ artista Fabrizio Corneli. La scansione ritmica in Maria Chiara Calvani, Alessandra Porfidia e Stato di Famiglia lavora attorno ad un gesto che per differenti percorsi ricerca l’energia di un filo bianco reale o immaginario che congiunge tutti i linguaggi nella storia artistica e umana.
Il progetto propone l’incontro tra la filosofia buddhista degli artisti Tailandesi Amrit Chusuwan, Sakarin Krue-On, Sittichai Pratchayaratikun e un percorso scientifico –letterario dell’Occidente espresso nelle opere degli artisti , Maria Chiara Calvani, Fabrizio Corneli, Alessandra Porfidia, Stato di famiglia.
Dalla seconda metà del Novecento in Occidente si assiste ad un fenomeno di ritorno del reale, che emerge come poetica delle cose, pratica dell’oggetto. Da ciò un percorso che pone in atto un’idea di desiderio, di contatto con il mondo, fino ai nuovi linguaggi che traducono nel panorama artistico il comportamento semplice, il piacere del quotidiano, la ricerca emotiva di un sentimento. Lo sguardo sul circostante penetra il profondo delle cose e lo fa riemergere con un procedimento rituale vicino alle pratiche orientali. La ricerca filosofica degli artisti Tailandesi, di consapevole identità distante dalla cultura globale, si coniuga con la ricerca scientifica dell’ artista Fabrizio Corneli. La scansione ritmica in Maria Chiara Calvani, Alessandra Porfidia e Stato di Famiglia lavora attorno ad un gesto che per differenti percorsi ricerca l’energia di un filo bianco reale o immaginario che congiunge tutti i linguaggi nella storia artistica e umana.
29
marzo 2012
All’ombra del bianco
Dal 29 marzo al 27 aprile 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA EDIEUROPA
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-19
Vernissage
29 Marzo 2012, ore 18,00
Autore
Curatore