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Along the Adriatic Line
collettiva
Comunicato stampa
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* (…) Nove artisti sulla linea di un confine reale e immaginale: la “linea” dell’adriatico. A questa idea di “linea” abbiamo associato diversi “sensi” interpretativi: è appunto un confine geografico, una sponda importante del Mediterraneo. Fronteggia “l’Est” un altro universo culturale e storico, ma collega anche realtà “italiane” estremamente differenti.
La domanda base del nostro progetto è stata: che cosa esprimono le realtà di “ricerca” artistica lungo questa “linea”? Che tipo di scelte si evidenziano e si propongono all’arte sperimentale idealmente legate da questo confine reale ed immaginale? (…)
Abbiamo iniziato così una scansione attraverso il web di tutte le proposte di gallerie impegnate in quest’area di proposta presenti nelle città e nelle località italiane da Trieste a Brindisi. Un primo dato ci è sembrato significativo: siamo riusciti a selezionare poche realtà impegnate chiaramente in questa direzione nonostante l’enorme numero di gallerie presenti: su più di 80 gallerie esaminate ne abbiamo individuate non più di 10, variamente distribuite, con una migliore concentrazione nell’area veneta – friulana e pugliese. Il nostro criterio di individuazione si è basato sulla proposta delle gallerie e sul loro indice di attenzione alle realtà emergenti (…)
Abbiamo quindi invitato ciascuna di queste gallerie a partecipare a questo progetto (…) Chi ha risposto si è mostrato naturalmente aperto al dialogo ma anche molto professionale e attento alla qualità, segno di una attività espositiva intelligente e motivata, perseguita come linea di identità più che come volontà di occupazione di un’area commerciale. Credo che questa sia una constatazione confortante.
Qual è la proposta di queste gallerie? Innanzitutto esse non hanno un carattere “regionale” : trattano in modo naturale artisti italiani e internazionali, ma evidentemente scelti rispetto ad una più o meno conscia sensibilità, ad un gusto estetico, ad un progetto che nasce nel contesto dove la galleria opera. Ecco dunque la possibilità di indicare l’esistenza, nella nostra rassegna, di una serie di “punti” che vanno a disporsi su una linea “adriatica” di gusti, scelte e sensibilità.
Dal nostro punto di vista, insieme a quanto proposto dalle gallerie, abbiamo invitato altri artisti che per la maturità di esperienze e di linguaggi rappresentano alcune interessantissime esperienze italiane di “ricerca” visuale; artisti che si sono formati sulla “linea dell’Adriatico” o alla quale naturalmente o contestualmente si sono riferiti.
Dunque ciò che presentiamo sono “punti” di una linea da completare, ovviamente, ma che abbiamo iniziato a tracciare e che penso possa nei prossimi anni continuare a precisarsi e ad estendersi, speriamo, nel nostro progetto, anche ad altre realtà della costa mediterranea: stiamo progettando appunto un evento per il 2009 che dovrebbe dare un risultato internazionale a questo spunto di ricerca. Speriamo di riuscire a convogliare risorse ed energie ad un progetto che potrebbe fornirci una scansione interessante di cosa si chiede e si offre nella nostra Europa e costruire così una rete di scambio di informazione, dati, esperienze d’arte che non potrà essere altro che arricchimento reciproco in possibilità, cultura e ricerca.O il dominio dell’arte da consumare, attraverso il possesso e il controllo del mercato di idee, forme e tendenze oppure una cultura aperta alla relazione e alla costruzione rispettosamente reciproca delle identità.
* Dal testo di presentazione in catalogo
La domanda base del nostro progetto è stata: che cosa esprimono le realtà di “ricerca” artistica lungo questa “linea”? Che tipo di scelte si evidenziano e si propongono all’arte sperimentale idealmente legate da questo confine reale ed immaginale? (…)
Abbiamo iniziato così una scansione attraverso il web di tutte le proposte di gallerie impegnate in quest’area di proposta presenti nelle città e nelle località italiane da Trieste a Brindisi. Un primo dato ci è sembrato significativo: siamo riusciti a selezionare poche realtà impegnate chiaramente in questa direzione nonostante l’enorme numero di gallerie presenti: su più di 80 gallerie esaminate ne abbiamo individuate non più di 10, variamente distribuite, con una migliore concentrazione nell’area veneta – friulana e pugliese. Il nostro criterio di individuazione si è basato sulla proposta delle gallerie e sul loro indice di attenzione alle realtà emergenti (…)
Abbiamo quindi invitato ciascuna di queste gallerie a partecipare a questo progetto (…) Chi ha risposto si è mostrato naturalmente aperto al dialogo ma anche molto professionale e attento alla qualità, segno di una attività espositiva intelligente e motivata, perseguita come linea di identità più che come volontà di occupazione di un’area commerciale. Credo che questa sia una constatazione confortante.
Qual è la proposta di queste gallerie? Innanzitutto esse non hanno un carattere “regionale” : trattano in modo naturale artisti italiani e internazionali, ma evidentemente scelti rispetto ad una più o meno conscia sensibilità, ad un gusto estetico, ad un progetto che nasce nel contesto dove la galleria opera. Ecco dunque la possibilità di indicare l’esistenza, nella nostra rassegna, di una serie di “punti” che vanno a disporsi su una linea “adriatica” di gusti, scelte e sensibilità.
Dal nostro punto di vista, insieme a quanto proposto dalle gallerie, abbiamo invitato altri artisti che per la maturità di esperienze e di linguaggi rappresentano alcune interessantissime esperienze italiane di “ricerca” visuale; artisti che si sono formati sulla “linea dell’Adriatico” o alla quale naturalmente o contestualmente si sono riferiti.
Dunque ciò che presentiamo sono “punti” di una linea da completare, ovviamente, ma che abbiamo iniziato a tracciare e che penso possa nei prossimi anni continuare a precisarsi e ad estendersi, speriamo, nel nostro progetto, anche ad altre realtà della costa mediterranea: stiamo progettando appunto un evento per il 2009 che dovrebbe dare un risultato internazionale a questo spunto di ricerca. Speriamo di riuscire a convogliare risorse ed energie ad un progetto che potrebbe fornirci una scansione interessante di cosa si chiede e si offre nella nostra Europa e costruire così una rete di scambio di informazione, dati, esperienze d’arte che non potrà essere altro che arricchimento reciproco in possibilità, cultura e ricerca.O il dominio dell’arte da consumare, attraverso il possesso e il controllo del mercato di idee, forme e tendenze oppure una cultura aperta alla relazione e alla costruzione rispettosamente reciproca delle identità.
* Dal testo di presentazione in catalogo
11
agosto 2007
Along the Adriatic Line
Dall'undici al 21 agosto 2007
arte contemporanea
Location
CASA D’ATTANASIO
Spoltore, Piazza Giuseppe D'albenzio, (Pescara)
Spoltore, Piazza Giuseppe D'albenzio, (Pescara)
Autore
Curatore