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ALONSO ALCALDE – I am not what I own, I am what I live
Hobo Spazio Urbano ha il piacere e l’onore di ospitare uno dei nomi più stimati nel panorama del train bombing internazionale, Alonso Alcalde, un artista contempora¬neo poliedrico e dai molti alias che inizia il suo percorso creativo come writer alla fine degli anni ’90…
Comunicato stampa
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Sabato 2 Dicembre presso "Hobo Spazio Urbano" in via Carteria 104 a Modena, all’interno del progetto Dedalo dell’Ass. Cult. Stoff, inaugura la mostra “I am not what I own, I am what I live”, personale di Alonso Alcalde, a cura di Pietro Rivasi e Gianmario Sannicola.
In occasione di Assedio, la due giorni curata da Urbaner sul rapporto tra controculture e spazio pubblico, e a chiudere il ciclo espositivo del 2023, Hobo Spazio Urbano ha il piacere e l’onore di ospitare uno dei nomi più stimati nel panorama del train bombing internazionale, Alonso Alcalde, un artista contempora¬neo poliedrico e dai molti alias che inizia il suo percorso creativo come writer alla fine degli anni ’90 e che grazie alla riconoscibilità dello stile sviluppato sui vagoni di tutto il mondo, ha conquistato un ruolo di primo piano nella scena dell’arte urbana.
Esplorare e conoscere il mondo alla ricerca di nuove amicizie, ambientazioni e avventure è da sempre l’anima della sua poetica: “Patiperro”, viaggiatore instancabile, è infatti anche il titolo del libro che nel 2020 oltre ad averne definitivamente consacrato l’attività di fotografo, ha anche fatto conoscere al gran¬de pubblico le sue opere pittoriche e a tecnica mista.
Alcalde affianca dunque ad una attività artistica underground, che con piena consapevolezza utilizza i vagoni dei treni come supporto per opere che amalgamano calligrafia e pittura, una istituzionale con all’attivo 2 mostre personali e 2 curatissimi cataloghi: Genesis (Crack Kids Gallery, Lisbon 2021) e Meraki (Montana Gallery Barcelona, 2022).
Un percorso quello di Alonso strettamente legato al mondo dell’editoria: non si contano infatti le colla¬borazioni con le più prestigiose riviste di settore, da Xplicit Grafx a Tra/montana e a progetti monografici come Gran Reserva Vol.2 del leggendario Vino TSK - di cui ha anche curato ogni aspetto del layout - o il recentissimo Unalive dell’australiano Suicide DTS.
Molte sue opere inoltre, e questa è una delle particolarità più innovative, sono realizzate tagliando e riassemblando in raffinati collage nel tempo divenuti tridimensionali, le prove di stampa delle pubblica¬zioni alle quali ha collaborato con i suoi scatti o della più stretta cerchia di amici.
In occasione della mostra modenese, Alcalde ha selezionato un insieme di collage che caleranno i visitatori nel suo mondo: una parte dominati da segni calligrafici realizzati a marker e spray, intuitiva¬mente riconducibili al mondo del writing, l’altra caratterizzata invece dalla presenza di dettagli fotografici che arricchiscono le composizioni di ulteriori elementi: gli ambienti ferroviari, i capi d’abbigliamento più identificativi per la scena, le atmosfere dominate da una calma apparente.
Il titolo della mostra, “I am not what I own, I am what I live” riassume perfettamente ciò che spinge l’artista e ne anima le opere: il train bombing che rappresenta la base del suo percorso creativo, è una attività totalizzante, impegnativa in termini di tempo ed energie, e solo chi lo abbraccia come stile di vita, è in grado di portarlo alla sua massima espressione, un’arte a tutti gli effetti.
La vita dell’autore e la sua arte finiscono così per fondersi in un tutt’uno: le esperienze intense che ogni bomber affronta, condivise con persone accomunate dalla medesima mentalità, sono attimi che cementano i rapporti ed abbattono quei confini che disgregano le comunità- provenienza, estrazione sociale, colore della pelle, sesso o religione.
Ciò che si vive è ciò che si è, mentre tutto il resto si dissolve nella tensione condivisa ad un obiettivo comune.
(Pietro Rivasi)
In occasione di Assedio, la due giorni curata da Urbaner sul rapporto tra controculture e spazio pubblico, e a chiudere il ciclo espositivo del 2023, Hobo Spazio Urbano ha il piacere e l’onore di ospitare uno dei nomi più stimati nel panorama del train bombing internazionale, Alonso Alcalde, un artista contempora¬neo poliedrico e dai molti alias che inizia il suo percorso creativo come writer alla fine degli anni ’90 e che grazie alla riconoscibilità dello stile sviluppato sui vagoni di tutto il mondo, ha conquistato un ruolo di primo piano nella scena dell’arte urbana.
Esplorare e conoscere il mondo alla ricerca di nuove amicizie, ambientazioni e avventure è da sempre l’anima della sua poetica: “Patiperro”, viaggiatore instancabile, è infatti anche il titolo del libro che nel 2020 oltre ad averne definitivamente consacrato l’attività di fotografo, ha anche fatto conoscere al gran¬de pubblico le sue opere pittoriche e a tecnica mista.
Alcalde affianca dunque ad una attività artistica underground, che con piena consapevolezza utilizza i vagoni dei treni come supporto per opere che amalgamano calligrafia e pittura, una istituzionale con all’attivo 2 mostre personali e 2 curatissimi cataloghi: Genesis (Crack Kids Gallery, Lisbon 2021) e Meraki (Montana Gallery Barcelona, 2022).
Un percorso quello di Alonso strettamente legato al mondo dell’editoria: non si contano infatti le colla¬borazioni con le più prestigiose riviste di settore, da Xplicit Grafx a Tra/montana e a progetti monografici come Gran Reserva Vol.2 del leggendario Vino TSK - di cui ha anche curato ogni aspetto del layout - o il recentissimo Unalive dell’australiano Suicide DTS.
Molte sue opere inoltre, e questa è una delle particolarità più innovative, sono realizzate tagliando e riassemblando in raffinati collage nel tempo divenuti tridimensionali, le prove di stampa delle pubblica¬zioni alle quali ha collaborato con i suoi scatti o della più stretta cerchia di amici.
In occasione della mostra modenese, Alcalde ha selezionato un insieme di collage che caleranno i visitatori nel suo mondo: una parte dominati da segni calligrafici realizzati a marker e spray, intuitiva¬mente riconducibili al mondo del writing, l’altra caratterizzata invece dalla presenza di dettagli fotografici che arricchiscono le composizioni di ulteriori elementi: gli ambienti ferroviari, i capi d’abbigliamento più identificativi per la scena, le atmosfere dominate da una calma apparente.
Il titolo della mostra, “I am not what I own, I am what I live” riassume perfettamente ciò che spinge l’artista e ne anima le opere: il train bombing che rappresenta la base del suo percorso creativo, è una attività totalizzante, impegnativa in termini di tempo ed energie, e solo chi lo abbraccia come stile di vita, è in grado di portarlo alla sua massima espressione, un’arte a tutti gli effetti.
La vita dell’autore e la sua arte finiscono così per fondersi in un tutt’uno: le esperienze intense che ogni bomber affronta, condivise con persone accomunate dalla medesima mentalità, sono attimi che cementano i rapporti ed abbattono quei confini che disgregano le comunità- provenienza, estrazione sociale, colore della pelle, sesso o religione.
Ciò che si vive è ciò che si è, mentre tutto il resto si dissolve nella tensione condivisa ad un obiettivo comune.
(Pietro Rivasi)
02
dicembre 2023
ALONSO ALCALDE – I am not what I own, I am what I live
Dal 02 dicembre 2023 al 13 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
Hobo – Spazio Urbano
Modena, Via Carteria, 104, (MO)
Modena, Via Carteria, 104, (MO)
Orario di apertura
Da Lunedi a venerdì dalle 18.30 alle 20.00.
Sabato e Domenica dalle 17 alle 19.
Preferibilmente su appuntamento
Vernissage
2 Dicembre 2023, 19.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione