Un viaggio per frammenti restituisce scenari di città diverse che, fuse e confuse in architetture ambigue, particolari intriganti, scenari di pura istintività, alludono a una dimensione onirica ed emozionale. L'Avana, Berlino, Bucarest, Il Cairo, Lisbona, Milano, New York; le fotografie di Francesco Nencini propongono un'esplorazione dello spazio quanto del sentire umano. Immagini in cui si materializzano pensieri fluidi e sospesi che alludono al mondo intimo dell'artista come anche al sentire dell'Uomo Universale che abita le città. La sequenza espositiva presenta scenari urbani anche diversissimi in una voluta indistinzione che lascia libero lo spettatore di soffermarsi sul fotogramma che più attira il suo sguardo, di immergersi in storie spesso soltanto evocate, di cogliere i pensieri materializzati riposti talvolta anche inconsciamente in esse, accompagnate da una colonna sonora blues appositamente selezionata dall’artista. Momenti di attesa oltre la soglia del tempo che diventano spazi essi stessi, brevissime ma significative pause che delineano con casualità racconti minimi, momenti sospesi che irrompono nel quotidiano catturando con forza lo sguardo.


Francesco Nencini
biografia


Francesco Nencini, detto Nencio, è nato a Firenze e cresciuto tra Venezia, New York e la Maremma prima di approdare a Milano. Il suo primo incontro con la fotografia risale agli anni ’70, quando i reporter di Epoca venivano a cena dal padre giornalista e poggiavano le loro Nikkormat sul divano di casa. Poi un workshop con Leonard Freed, fotografo Magnum. E il diploma al Filmmaking Program della New York University nel 1989. I suoi primi passi nel mondo del lavoro, li ha compiuti come Location Scout ed Aiuto Regista alla Politecne di Massimo Magrì che lo ha educato e formato come regista negli anni successivi. La relazione tra l’uomo e le metropoli sono gli scenari tipici della sua indagine fotografica sin dal suo debutto come fotografo alla Galleria L’Affiche di Milano. Il suo libro “I Non Luoghi”, pubblicato da Silvana Editoriale in italiano ed inglese ha vinto il Primo Premio Assoluto al Festival Internazionale di Orvieto Fotografia nel 2006 ed ha accompagnato la sua seconda personale in una ex fabbrica milanese. Un suo reportage a tinte forti sul mondo dello spettacolo: “Re-Set, ombre della ribalta” è stato premiato al Toscana Foto Festival nel 2006. Un suo lavoro sui “Workaholics” è stato selezionato tra i finalisti della sezione Descubrimientos di Photo Espana a Madrid e al Festival Voies Off di Arles nel 2008. Con il fotografo Edoardo Hahn, ha vinto il concorso “Il lavoro nell’Italia contemporanea” esponendo nel 2009 a Polifemo Fotografia.
Pubblicazioni
"I Non Luoghi", Silvana Editoriale, Milano, 2005.

Mostre
Impossible Landscapes, Glenda Cinquegrana Gallery,Milano, novembre 2015 – gennaio 2016.
Workaholics, Polifemo Fotografia, Milano 2009.
Descubrimientos PHE, Photo Espana, Madrid, 2008.

Città Invisibili, Foiano Fotografia, Foiano della Chiana, 2007.
Mucchio Selvaggio, Occhi di Scena, San Miniato, 2007.

I Non Luoghi, 56 Gallery, Milano, 2005.

Private Eye, L’Affiche Gallery, Milano, 2005.


Per il collezionismo Francesco Nencini è rappresentato da
Glenda Cinquegrana Art Consulting