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Altro da cose. Claudia Losi ai Musei Civici
Work in progress di Claudia Losi, in cui il pubblico stesso diventerà parte attiva nella creazione dell’opera portando una cosa legata al proprio vissuto e ritenuta significativa per i ricordi e gli affetti che evoca.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione del Festival filosofia sulle COSE, i Musei Civici di Modena ospitano Altro da cose, un progetto inedito dell'artista Claudia Losi, in cui il pubblico stesso diventerà parte attiva nella creazione dell'opera portando una “cosa” legata al proprio vissuto e ritenuta significativa per i ricordi e gli affetti che evoca.
“Porta una COSA di cui sai e vuoi poterti privare e raccontaci il tuo legame con essa. L'ingombro massimo è quello che puoi tenere in mano o sottobraccio”: è questo l'invito rivolto ai cittadini modenesi e al pubblico del Festival a partire da luglio.
Gli oggetti raccolti saranno catalogati e consegnati alle cure dell'artista e dei suoi collaboratori che nei giorni del Festival proporranno un work in progress, realizzando in diretta una serie di sfere di filato contenenti al loro interno le cose consegnate dal pubblico e man mano avvolte da fili fino a scomparire.
Le sfere realizzate saranno donate dall'artista alla comunità modenese.
Alla base dell'invito si colloca la volontà da parte dei Musei Civici, da sempre specchio della collettività e della memoria della città anche attraverso le donazioni, di riflettere sulle dinamiche che puntano al coinvolgimento attivo e partecipato del pubblico nel processo di produzione dell'opera d'arte. L'operazione consentirà anche di mettere in luce i significati di cui possono essere investiti gli oggetti nel momento in cui vengono in contatto con operazioni significanti quali la “musealizzazione” e il meccanismo che innesca l’immaginazione dell'artista.
I visitatori che sceglieranno di essere coinvolti nell'evento saranno invitati a individuare una COSA che ritengono significativa per il proprio vissuto e a consegnarla alle cure dell'artista che durante i tre giorni del Festival proporrà un work in progress in museo, creando in diretta una serie di sfere di filato contenenti al loro interno le COSE consegnate dal pubblico e man mano avvolte da un filo nero fino a scomparire.
Nello specifico il lavoro sarà articolato in una prima fase di raccolta e catalogazione delle COSE da parte del personale del Museo coadiuvato dai ragazzi del Liceo Mutatori e dell'Istituto Cattaneo-Deledda di Modena, i quali provvederanno a fotografare e raccogliere le storie raccontate dalle persone. Una volta “inventariate”, le “cose” saranno consegnate all’artista e al suo gruppo di lavoro, che le ingloberà in una nuova forma che sarà costituita da una o più sfere a seconda della quantità degli oggetti ricevuti.
La memoria raccolta al momento della consegna ha la funzione di registrare quello che Ernst Bloch definiva il “dorso delle cose”, le qualità sensibili di cui sono inevitabilmente portatrici le “cose” rispetto agli oggetti, la storia e i significati affettivi che proiettiamo su di esse e che vanno ben al di là del semplice valore d'uso.
La "filatura" progressiva delle COSE eseguita dall'artista avvolge e custodisce le forme quasi come un bozzolo, simbolo di metamorfosi e rigenerazione in una nuova forma.
L'atto creativo si configura come volontà rivelatrice di una trasfigurazione: le cose donate, dissociate dall'aura affettiva di chi le ha possedute, ma di cui resta testimonianza scritta nell'atto della consegna, si trasformano in spoglie di un uso e al contempo elementi strutturali per una nuova vita delle cose, dotata di una rinnovato slancio.
Gli innumerevoli strati di filo che tengono insieme le cose intersecano forme ma anche pensieri, relazioni, memorie e gesti lenti.
In quest'opera si fondono pratiche peculiari del lavoro di Claudia Losi: l'interesse per le modalità operative del work in progress che puntano verso orizzonti esperienziali corali e partecipativi basati sul rapporto fra persone, piccole comunità locali sparse per il mondo da cui scaturiscono scambi significativi, e l’utilizzo del filo e del tessuto come mezzi di indagine privilegiati.
Biografia
Claudia Losi (Piacenza,1971) Ha trascorso periodi di studio e di vita fuori dall'Italia. Tra le mostre personali recenti: proiezione del film Les Funerailles de la Baleine e performance ad essa correlate in Viafarini, Milano e al Cinema Massimo di Torino, CESAC _Il Filatoio di Caraglio di Cuneo; nel 2011 Monica De Cardenas, Milano e Les Funerailles de la Baleine, Biella, 2010; Qui e non altrove. Qui. a local communities project, ArtePOLLINO, Basilicata, 2009; Museo Marino Marini, Firenze, Stenersen Museum, Oslo, Ikon Gallery, Birmingham, 2008; tra le mostre collettive Spazio, MAXXI, Roma, GSK-Aware, Royal Academy, Londra, SI Sindrome Italiana, MAGASIN, Grenoble, 2010; insieme ad Hamish Fulton, la Marrana Arte Ambientale, La Spezia; AiuolaTransatlantico, Mirafioni Nord, Torino, Programma Nuovi Committenti, promosso dalla Adriano Olivetti Foundation di Roma 2008. Nel 2007 partecipa alla Sharjah Biennial 8, United Arab Emirates.
14
settembre 2012
Altro da cose. Claudia Losi ai Musei Civici
Dal 14 settembre al 18 novembre 2012
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO D’ARTE – PALAZZO DEI MUSEI
Modena, Piazzale Largo Sant'agostino, 337, (Modena)
Modena, Piazzale Largo Sant'agostino, 337, (Modena)
Orario di apertura
martedì-venerdì ore 9.00-12.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00-13.00 e 15.00-18.00
lunedì chiuso
Vernissage
14 Settembre 2012, h 18
Autore
Curatore