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Altrove. Un’opera unica di Michele Cossyro
Un cosmo dell’arte, emblema oltre il tempo, che potrebbe essere annunciato dalla trama cromatica del mosaico implodente. Bruno Conte
Comunicato stampa
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Bibliothè Contemporary Art
Quarantunesimo appuntamento della rassegna
Unum
a cura di Francesco Gallo Mazzeo
Altrove
Un'opera unica di Michele Cossyro
Testo di Bruno Conte
“Tutto si conduce ad unità – afferma Gallo Mazzeo - [...] nei modi più imprevisti ed imprevedibili è diventare scoperta di sé, del sé nascosto che in tanto errare e peregrinare non si è mai allontanato da sé stesso, dal proprio sogno, perimetro e area di una grande avventura, in cui ogni nome pronuncia un nome, ogni volto cerca un volto e tutti insieme recitano Unum.”
CENTRIVORA METAFORA DI MICHELE COSSYRO
Dalla stella sconfitta un cono d’ombra, avvolgimento d’ardesia, raccoglie ed emana oro: luce antiluce dal precipizio dell’inverso.
Da luogo a illuogo. Spazio che cova spazio. Dedicato a nessuno, nel concavo regno della vertigine. Eppure rappresentato, per paradosso di poesia, all’occhio innocente che guarda, come mano che tocca, in oggetto sfuggente, intimamente scintillante. Si insinua l’idea nella materia. E guardando un particolare, entro il risultato dell’effetto simultaneo, si profila l’impegno del puntiglioso esecutore, di frammento in frammento, di lapillo in lapillo, assorto ancora nel segno di un’arte costruttiva.
Oggetto caduto dall’alto. Ovvero stante in alto, nel peso dell’apparizione che, anche attraverso il proprio speculare riflesso, diffonde l’alto di ovunque.
Oggetto avvincente nella concretezza della sua estraneità. Nella sintesi vibrante della sua complessità. Nell’anonimo spazio di questa stanza si incunea un segreto impercettibile? E’attratto e combacia allora questo segreto con il fenomeno emerso? Ne avvalora l’oro? Scattante dall’intenso blu vitreo?
A cosa conduce nella realtà uno stringente tunnel cosmico? A un ulteriore universo pluriverso. Ma è il caso, nell’oggetto della metafora, di prospettare un adeguato immaginario. Come può esserlo la superficie tesa in una volta celeste, punteggiata di stelle, figurata da Giotto. Un cosmo dell’arte, emblema oltre il tempo, che potrebbe essere annunciato dalla trama cromatica del mosaico implodente.
Bruno Conte
Roma, 12 maggio 2017
BIOGRAFIA
Michele Cossyro nasce a Pantelleria il 16 marzo 1944, vive e lavora a Roma. Si è diplomato in scultura con Pericle Fazzini presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1978 al 2011 è stato titolare delle cattedre di Decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino, Venezia L’Aquila (che dirige dal 1987 al 1995) e Roma. Nel 2014 l’Accademia di Belle Arti di Roma gli ha conferito il titolo di Maestro Accademico Emerito. Sin dagli inizi del suo lavoro si è occupato dell’interazione tra arte, scienza e tecnologia. Affianca alla sua carriera di artista anche il ruolo di consulente tecnico nella commissione CIMAE (1990-1995), nella Commissione artistica permanente per il Ministero delle Finanze per la Zecca dello Stato. Dal 1979 è ideatore e direttore artistico de La Salerniana di Erice (TP). Dal 1970 ha attuato 60 mostre personali, ha partecipato a numerose rassegne e mostre di prestigio in Italia e all’Estero. Il suo lavoro viene collocato dalla critica negli ambiti dell’Astrazione fenomenica e dell’Arte Ambientale. È riconosciuto come uno dei più significativi scultori dell’arte contemporanea. È stato invitato alla Quadriennale di Roma (1975, 1986 e 2005), alla Biennale di Venezia (1984), alla Biennale di Milano (1989), di Basilea (1983) e di Menton (1974). Dalla fine degli anni ”90 la produzione artistica di Michele Cossyro è rivolta soprattutto alla scultura e al mosaico. L’artista utilizza il bronzo, la ceramica, il legno e il mosaico, attua istallazioni a parete rendendo la scultura complice del segno. Attraverso questi lavori prendono forma le metafore: il Viaggio gli Echi dal fondo, le Scorie, le Particelle oscure, i Buchi neri, le Stringhe, gli Abissi, il Bosone di Higgs e la Materia oscura. Le opere di Michele Cossyro sono presenti in musei italiani e stranieri, in collezioni pubbliche e private. Della sua opera si è occupata la critica più prestigiosa a livello internazionale.
Quarantunesimo appuntamento della rassegna
Unum
a cura di Francesco Gallo Mazzeo
Altrove
Un'opera unica di Michele Cossyro
Testo di Bruno Conte
“Tutto si conduce ad unità – afferma Gallo Mazzeo - [...] nei modi più imprevisti ed imprevedibili è diventare scoperta di sé, del sé nascosto che in tanto errare e peregrinare non si è mai allontanato da sé stesso, dal proprio sogno, perimetro e area di una grande avventura, in cui ogni nome pronuncia un nome, ogni volto cerca un volto e tutti insieme recitano Unum.”
CENTRIVORA METAFORA DI MICHELE COSSYRO
Dalla stella sconfitta un cono d’ombra, avvolgimento d’ardesia, raccoglie ed emana oro: luce antiluce dal precipizio dell’inverso.
Da luogo a illuogo. Spazio che cova spazio. Dedicato a nessuno, nel concavo regno della vertigine. Eppure rappresentato, per paradosso di poesia, all’occhio innocente che guarda, come mano che tocca, in oggetto sfuggente, intimamente scintillante. Si insinua l’idea nella materia. E guardando un particolare, entro il risultato dell’effetto simultaneo, si profila l’impegno del puntiglioso esecutore, di frammento in frammento, di lapillo in lapillo, assorto ancora nel segno di un’arte costruttiva.
Oggetto caduto dall’alto. Ovvero stante in alto, nel peso dell’apparizione che, anche attraverso il proprio speculare riflesso, diffonde l’alto di ovunque.
Oggetto avvincente nella concretezza della sua estraneità. Nella sintesi vibrante della sua complessità. Nell’anonimo spazio di questa stanza si incunea un segreto impercettibile? E’attratto e combacia allora questo segreto con il fenomeno emerso? Ne avvalora l’oro? Scattante dall’intenso blu vitreo?
A cosa conduce nella realtà uno stringente tunnel cosmico? A un ulteriore universo pluriverso. Ma è il caso, nell’oggetto della metafora, di prospettare un adeguato immaginario. Come può esserlo la superficie tesa in una volta celeste, punteggiata di stelle, figurata da Giotto. Un cosmo dell’arte, emblema oltre il tempo, che potrebbe essere annunciato dalla trama cromatica del mosaico implodente.
Bruno Conte
Roma, 12 maggio 2017
BIOGRAFIA
Michele Cossyro nasce a Pantelleria il 16 marzo 1944, vive e lavora a Roma. Si è diplomato in scultura con Pericle Fazzini presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1978 al 2011 è stato titolare delle cattedre di Decorazione nelle Accademie di Belle Arti di Catania, Urbino, Venezia L’Aquila (che dirige dal 1987 al 1995) e Roma. Nel 2014 l’Accademia di Belle Arti di Roma gli ha conferito il titolo di Maestro Accademico Emerito. Sin dagli inizi del suo lavoro si è occupato dell’interazione tra arte, scienza e tecnologia. Affianca alla sua carriera di artista anche il ruolo di consulente tecnico nella commissione CIMAE (1990-1995), nella Commissione artistica permanente per il Ministero delle Finanze per la Zecca dello Stato. Dal 1979 è ideatore e direttore artistico de La Salerniana di Erice (TP). Dal 1970 ha attuato 60 mostre personali, ha partecipato a numerose rassegne e mostre di prestigio in Italia e all’Estero. Il suo lavoro viene collocato dalla critica negli ambiti dell’Astrazione fenomenica e dell’Arte Ambientale. È riconosciuto come uno dei più significativi scultori dell’arte contemporanea. È stato invitato alla Quadriennale di Roma (1975, 1986 e 2005), alla Biennale di Venezia (1984), alla Biennale di Milano (1989), di Basilea (1983) e di Menton (1974). Dalla fine degli anni ”90 la produzione artistica di Michele Cossyro è rivolta soprattutto alla scultura e al mosaico. L’artista utilizza il bronzo, la ceramica, il legno e il mosaico, attua istallazioni a parete rendendo la scultura complice del segno. Attraverso questi lavori prendono forma le metafore: il Viaggio gli Echi dal fondo, le Scorie, le Particelle oscure, i Buchi neri, le Stringhe, gli Abissi, il Bosone di Higgs e la Materia oscura. Le opere di Michele Cossyro sono presenti in musei italiani e stranieri, in collezioni pubbliche e private. Della sua opera si è occupata la critica più prestigiosa a livello internazionale.
31
maggio 2017
Altrove. Un’opera unica di Michele Cossyro
Dal 31 maggio al 20 giugno 2017
arte contemporanea
Location
BIBLIOTHE’ CONTEMPORARY ART GALLERY
Roma, Via Celsa, 4/5, (ROMA)
Roma, Via Celsa, 4/5, (ROMA)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato: 11.0 alle 23.00
Vernissage
31 Maggio 2017, h 19
Autore
Curatore