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Alvaro Danti – L’immaginifico pittore
La pittura “del Danti” è come un amore a prima vista ,non lo conosci ma ne cogli l’essenza …non lo vedi ma lo immagini dipingere sulla tavola o sulla tela con gesti veloci e precisi ,senza alcun disegno , passando direttamente dalla propria mente all’esecuzione dell’opera
Comunicato stampa
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Alvaro danti ( Livorno, 1911-1985 )inizia a dedicarsi fin da giovane alla pittura frequentando lo studio del pittore Cafiero Filippelli e, sin dalle sue esperienze iniziali, attua una ricerca semplificativa nel disegno pur rimanendo fedele alla forte componente coloristica presente nella tradizione labronica.
E' indubbia, in questo periodo, un'affinità con la figurazione ed il gesto pittorico di Giovanni Bartolena anche se l'esigenza di rappresentazione autonoma del proprio essere attraverso l'uso del pennello lo porta ad elaborare, fin dagli anni successivi alle prime prove, una personale ricerca espressiva.
E' con la fine degli anni quaranta che Danti, dipingendo dal vero in compagnia di alcuni pittori suoi coetanei, intraprende uno studio attento del paesaggio che connotato da una forte fonte espressiva diviene, nelle sue varie sfaccettature, pretesto pittorico per un lavoro di introspezione emotiva.
Gli anni cinquanta risultano fondamentali per il nostro il quale, dopo l'importante Esposizione alla Galleria GUILLAUME di Parigi nel marzo del 1951, decide di dedicarsi completamente alla pittura iniziando così l'esperienza formativa delle mostre estemporanee che gli permetteranno di entrare in contatto con alcune delle personalità di spicco della Pittura Italiana del Novecento, come Guttuso, Sassu, Zigaina ed altri ancora.
E' in questi anni che Danti matura soggetti a lui cari per tutta la sua successiva produzione come, solo per citarne alcuni, le fabbriche, i cantieri, i fiori, i rioni, il porto; soggetti cari ma fortemente connotati nei quali possiamo notare una tendenza a liberarsi dalla struttura segnica negli anni sessanta e settanta per restituirci un mondo rielaborato nella cifra compositiva ma, nel contempo, verace nell'esecuzione pittorica.
Il 1963 vede impegnato Danti nella Capitale con due importanti Esposizioni ; partecipa, prima, alla prestigiosa Quadriennale, rinnovando la vocazione ad un dialogo con la pittura nazionale ed internazionale ed espone, poi, alla Collettiva " Otto Pittori Livornesi a Roma " organizzata dalla Galleria D'Arte d'Urso.
Si intensificano in questi anni le sue Esposizioni tra le quali ricordiamo Certaldo- Comune di Certaldo 1963, Niagara Falls ( Canada )- Hotel Niagara 1963, Cagliari- Galleria Maestri del Colore 1970, Pisa- Galleria il Navicello 1970, 1971, 1974 ; Salsomaggiore- Accademia D'Italia 1983.
Gli ultimi anni della sua attività pittorica mostrano una significativa svolta intimistica che raggiunge l'acme nelle estreme conclusioni oniriche.
Numerose le Mostre Retrospettive effettuate ; fra le più importanti :
Livorno-Fortezza nuova 1987/1988 ;
Livorno-Circolo Ufficiali Accademia Navale 1991 ;
Bagno a Romagna- Palazzo dei Capitani 1992 ;
Bologna- Galleria Sant'Isaia 1995//1999 ;
Roma-CASC Banca d'Italia 1996 ;
Milano-Zammarchi Arte Contemporanea 1997 ;
Livorno- Galleria Athena 2004.
E' indubbia, in questo periodo, un'affinità con la figurazione ed il gesto pittorico di Giovanni Bartolena anche se l'esigenza di rappresentazione autonoma del proprio essere attraverso l'uso del pennello lo porta ad elaborare, fin dagli anni successivi alle prime prove, una personale ricerca espressiva.
E' con la fine degli anni quaranta che Danti, dipingendo dal vero in compagnia di alcuni pittori suoi coetanei, intraprende uno studio attento del paesaggio che connotato da una forte fonte espressiva diviene, nelle sue varie sfaccettature, pretesto pittorico per un lavoro di introspezione emotiva.
Gli anni cinquanta risultano fondamentali per il nostro il quale, dopo l'importante Esposizione alla Galleria GUILLAUME di Parigi nel marzo del 1951, decide di dedicarsi completamente alla pittura iniziando così l'esperienza formativa delle mostre estemporanee che gli permetteranno di entrare in contatto con alcune delle personalità di spicco della Pittura Italiana del Novecento, come Guttuso, Sassu, Zigaina ed altri ancora.
E' in questi anni che Danti matura soggetti a lui cari per tutta la sua successiva produzione come, solo per citarne alcuni, le fabbriche, i cantieri, i fiori, i rioni, il porto; soggetti cari ma fortemente connotati nei quali possiamo notare una tendenza a liberarsi dalla struttura segnica negli anni sessanta e settanta per restituirci un mondo rielaborato nella cifra compositiva ma, nel contempo, verace nell'esecuzione pittorica.
Il 1963 vede impegnato Danti nella Capitale con due importanti Esposizioni ; partecipa, prima, alla prestigiosa Quadriennale, rinnovando la vocazione ad un dialogo con la pittura nazionale ed internazionale ed espone, poi, alla Collettiva " Otto Pittori Livornesi a Roma " organizzata dalla Galleria D'Arte d'Urso.
Si intensificano in questi anni le sue Esposizioni tra le quali ricordiamo Certaldo- Comune di Certaldo 1963, Niagara Falls ( Canada )- Hotel Niagara 1963, Cagliari- Galleria Maestri del Colore 1970, Pisa- Galleria il Navicello 1970, 1971, 1974 ; Salsomaggiore- Accademia D'Italia 1983.
Gli ultimi anni della sua attività pittorica mostrano una significativa svolta intimistica che raggiunge l'acme nelle estreme conclusioni oniriche.
Numerose le Mostre Retrospettive effettuate ; fra le più importanti :
Livorno-Fortezza nuova 1987/1988 ;
Livorno-Circolo Ufficiali Accademia Navale 1991 ;
Bagno a Romagna- Palazzo dei Capitani 1992 ;
Bologna- Galleria Sant'Isaia 1995//1999 ;
Roma-CASC Banca d'Italia 1996 ;
Milano-Zammarchi Arte Contemporanea 1997 ;
Livorno- Galleria Athena 2004.
21
novembre 2015
Alvaro Danti – L’immaginifico pittore
Dal 21 novembre al 06 dicembre 2015
arti decorative e industriali
Location
CIVICO OTTO – ARTE MODERNA E OLTRE
Pescia, Via Giovanni Amendola, 8, (Pistoia)
Pescia, Via Giovanni Amendola, 8, (Pistoia)
Orario di apertura
da Martedì a sabato 10 -12,30 e 16-19,30
Vernissage
21 Novembre 2015, ore 17
Autore
Curatore