Torna in patria Alvaromilt e, dopo la California, si prepara a conquistare Firenze e la Toscana.

Dopo una tappa pisana, con una mostra-concerto allo storico Leningrad Caffè e l’intervista sul numero di ottobre di Todo Magazine, l’artista bolognese ha cominciato a muovere i primi passi nel capoluogo toscano, esibendosi alla Casa della Creatività per una serata di live painting organizzata dal Comune di Firenze e la Fondazione Il Forteto e con la mostra Pezzi, allestita al Cuculia Libreria con cucina dal 13 al 27 gennaio.

Adesso è la volta di uno dei luoghi più amati del centro storico fiorentino, la Cité di Borgo San Frediano; una libreria dove, oltre a leggere un libro o bere un caffè, si può ascoltare buona musica, assistere a uno spettacolo di teatro o seguire conferenze e seminari. Qui, già da giovedì 10 febbraio, saranno esposte le opere di Alvaromilt. A farla da padroni ancora i milt, ma in una veste nuova e su nuovi supporti: fotografie, vecchie tende da riciclo e naturalmente… libri.

Da non perdere l’inaugurazione sabato 12 febbraio alle ore 22, con l’improvvisazione funk-jazz del MrDE quartet, musicisti scatenati dalle identità misteriose, del tutto in linea con lo stile del pittore dalla curiosa biografia.

Alvaromilt, artista multidisciplinare, nasce a Bologna nel 1953. Dopo aver ricevuto un pugno in pancia da un compagno d’asilo, alias “La Faccia”, decide di dedicarsi alla pittura. Trascorre gli anni ’70 in un deserto dove ha tempo per riflettere. Nel 1981 rinasce. Dal ’95 al 2000 vive in una palafitta nei pressi della sorgente del fiume Quaderna; lì si esercita a scrivere sui sassi con pennello e acqua, lasciando asciugare ogni volta le sue creazioni. In quel periodo prende vita il “milt” soggetto ricorrente e vitale, caratterizzato da linee morbide e campiture piatte. Alvaromilt termina gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti, nel 2007. Attualmente la sta pagando cara.