Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Am I a joke to you?
Spazio MURKA presenta “Am I a joke to you?”, bipersonale degli artisti Nicola Bertolo e Andrea Luzi, nata dalla collaborazione con C.F. Contemporary Fire, progetto a cura di Caterina Fondelli.
La mostra vuole indagare la commistione naturale e suggestiva fra le poetiche dei due artisti coinvolti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spazio MURKA è lieto di presentare “Am I a joke to you?”, bipersonale degli artisti Nicola Bertolo e Andrea Luzi, nata dalla collaborazione con C.F. Contemporary Fire, progetto a cura di Caterina Fondelli. La mostra inaugurerà Venerdì 16 dicembre 2022, dalle ore 17 in poi, presso la sede di MURKA in via Costa San Giorgio, 19 rosso, a Firenze e rappresenta il primo evento fisico che sancisce l’inizio del programma dedicato al supporto degli artisti emergenti attivi in varie discipline, che si definirà nel corso del tempo.
La mostra nasce dalla volontà di indagare la commistione naturale e suggestiva fra le poetiche dei due artisti coinvolti, i quali, ognuno con il proprio originale punto di vista, presentano una pratica per molti aspetti simile, con comunanze a un primo livello estetico e procedendo in profondità nell’ulteriore stratificazione di molteplici significati.
Il titolo “Am I a joke to you?” pone l’accento su un curioso cortocircuito individuabile nell’opera di Luzi e Bertolo: se ad un primo sguardo rapido e attinente alla superficie estetica, la percezione visiva risulti attratta da un assetto grafico e una gamma di colori intrigante, tanto quanto da un immaginario che prende ispirazione da fonti radicate nella cultura popolare e perciò rassicuranti e conosciute ai più, l’immediato passo interpretativo successivo consente di coglierne esiti e riflessioni di consistente portata sociale.
Da secoli simboli e icone accompagnano la storia dell’uomo, con un potere comunicativo oltre misura, di immediata comprensione e in grado di generare un sentimento di aggregazione e identificazione. Idoli popolari, sport, musica, personaggi tratti dal mondo degli anime, convenzioni e schemi compositivi, caratterizzano le opere di Nicola Bertolo e Andrea Luzi, trasportando in piccoli mondi dall’aura sacrale e senza tempo, di cui però si percepiscono e conoscono, apparentemente, le coordinate.
Gli artisti esprimono una decisa consapevolezza nella selezione di queste tipologie rappresentative, adottate infatti con il preciso intento di scardinare questo incessante modo di procedere per stereotipi e scaturire in tal modo un nuovo caos primordiale, che torna a riflettersi anch’esso sui duplici piani, figurativo e concettuale.
Il risveglio dei sensi e della consapevolezza pervade le opere, sottolineando, come nuovamente indicato nel titolo, una forte necessità di presa di coscienza seria nei confronti di tematiche a prima vista frivole, ludiche e accessorie, invece base e corpus dello spirito del tempo di una comunità, tanto da divenire lo strumento di denuncia dell’annichilimento mentale di una società in cui impera la forza del complottismo e della discriminazione.
Spazio MURKA nasce come idea nel 2021, quando due artiste Lena Shaposhnikova e Elisaveta Zorina prendono in affitto uno studio dietro il Ponte Vecchio. Con la volontà di condivisione e la comunicazione con la città nella quale vivono, nasce un progetto di un piccolo spazio espositivo per dare la voce all'attività dei giovani artisti emergenti con delle piccole mostre (piccole di spazio, ma non nelle idee). MURKA inaugura nel 2022 ed è aperto alle idee di qualsiasi tipo e sperimentazione.
Caterina Fondelli (1991, San Miniato) è una curatrice e scrittrice di arte contemporanea di base in Toscana. Dopo la laurea in Lingue, letterature e culture artistiche europee, si dedica alla mediazione culturale in istituzioni di prestigio a Londra. Tornata in Italia, ottiene un master in Contemporary Art Markets presso NABA, Milano, collaborando prima da assistente e poi come organizzatrice di mostre per gallerie d’arte contemporanea. Scrive per alcune pubblicazioni del settore, collabora con gallerie e spazi italiani e internazionali contribuendo alla scrittura di testi critici di accompagnamento a mostre e recentemente ha iniziato a dedicarsi alla curatela indipendente, a seguito di un corso in pratiche curatoriali presso la School for Curatorial Studies di Venezia.
Nella primavera 2022 fonda e attualmente dirige e cura, il progetto C.F. Contemporary Fire, programma di mostre e residenze d’artista con sede nella casa di famiglia presso Cerreto Guidi, Firenze.
Nicola Bertolo (1996, Vicenza. Vive e lavora a Venezia, Italia) si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2019.
Dalla relazione tra umano e habitat emerge la moltitudine di forme legate allo spirito di adattamento del primo sul secondo. Questo rapporto genera un paesaggio polimorfo in perpetuo movimento dove segni e forme provenienti dal contemporaneo si amalgamano rompendo equilibri consolidati, offrendo nuove possibili interpretazioni del reale. Attraverso media pittorici e digitali, il lavoro di Bertolo si muove all‘interno di simulacri, dove abitanti di differenti mondi vagano in cerca di un nuovo habitat dove poter esprimere il proprio senso di appartenenza.
L’artista prende parte a mostre e progetti quali “Intemporale”, mostra collettiva a cura di Iva Lulashi, Prometeo Gallery e Carlo Sala, Prometeo Gallery, Milano (2022); “Venice Time Case”, a cura di Luca Massimo Barbero, NP-Artlab, Padova e Galerie Italienne, Parigi, Francia (2022); “Venice Time Case”, a cura di Luca Massimo Barbero, Galleria Tommaso Calabro, Milano (2021); “Wunderbar” a cura di BarDaDino, studi d’artista BarDaDino, Venezia (2021); “Surreal 4 Real”, con Filippo Cegani, a cura di ArtFutureConnection, Cellar Gallery, Trento (2020); “103ma Collettiva Giovani Artisti”, a cura di Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria Piazza San Marco, Venezia (2020).
Andrea Luzi (1997, Ancona. Vive e lavora a Milano, Italia) dopo aver conseguito una laurea triennale in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino con Gabriele Arruzzo, svolge un anno di formazione in grafica con Matteo Fato. Attualmente frequenta il secondo anno di magistrale all’Accademia di Belle Arti di Brera con Simeone Crispino del duo artistico Vedovamazzei. L’artista fa parte del collettivo HARDCHITEPTURE insieme a Lorenzo Conforti e Vittorio Zeppillo.
Musica e writing sono i nuclei generativi dei temi, della pratica e della metodologia compositiva di Andrea Luzi in quanto background di provenienza, legati da improvvisazione, gestualità e a volte bisogno di demarcare una separazione tra legale e illegale, dichiarando una posizione come ragione sociale e ambiente culturale di appartenenza. Musica e graffitismo poi portano alla pratica di Luzi la ragione collettiva, l’idea di lavorare a più mani, che ritorna ad esempio nel progetto Hardchitepture. Ma anche nei lavori individuali la tendenza è alla moltiplicazione più che alla fusione. Un lavoro di collage, giustapposizione, metafore visive che producono o non producono associazioni e narrazioni anche di sensi paradossali. L’artista ha partecipato a mostre e progetti come “Premio Marche 2022”, Palazzo Ducale, Urbino (2022); “Utopie di bellezza”, Palazzo Bisaccioni, Jesi (2021); “Tetraedro”, a cura di Alberto Zanchetta, Otto Gallery, Bologna (2021); Rea fair, a cura del collettivo Rea fair, Fabbrica del Vapore, Milano (2021); “Nei sogni cominciano le responsabilità”, mostra collettiva a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Adele Cappelli, Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino (2021); “Surprize II”, a cura di Umberto Palestini, Centro arti visive La Pescheria, Pesaro (2020).
La mostra nasce dalla volontà di indagare la commistione naturale e suggestiva fra le poetiche dei due artisti coinvolti, i quali, ognuno con il proprio originale punto di vista, presentano una pratica per molti aspetti simile, con comunanze a un primo livello estetico e procedendo in profondità nell’ulteriore stratificazione di molteplici significati.
Il titolo “Am I a joke to you?” pone l’accento su un curioso cortocircuito individuabile nell’opera di Luzi e Bertolo: se ad un primo sguardo rapido e attinente alla superficie estetica, la percezione visiva risulti attratta da un assetto grafico e una gamma di colori intrigante, tanto quanto da un immaginario che prende ispirazione da fonti radicate nella cultura popolare e perciò rassicuranti e conosciute ai più, l’immediato passo interpretativo successivo consente di coglierne esiti e riflessioni di consistente portata sociale.
Da secoli simboli e icone accompagnano la storia dell’uomo, con un potere comunicativo oltre misura, di immediata comprensione e in grado di generare un sentimento di aggregazione e identificazione. Idoli popolari, sport, musica, personaggi tratti dal mondo degli anime, convenzioni e schemi compositivi, caratterizzano le opere di Nicola Bertolo e Andrea Luzi, trasportando in piccoli mondi dall’aura sacrale e senza tempo, di cui però si percepiscono e conoscono, apparentemente, le coordinate.
Gli artisti esprimono una decisa consapevolezza nella selezione di queste tipologie rappresentative, adottate infatti con il preciso intento di scardinare questo incessante modo di procedere per stereotipi e scaturire in tal modo un nuovo caos primordiale, che torna a riflettersi anch’esso sui duplici piani, figurativo e concettuale.
Il risveglio dei sensi e della consapevolezza pervade le opere, sottolineando, come nuovamente indicato nel titolo, una forte necessità di presa di coscienza seria nei confronti di tematiche a prima vista frivole, ludiche e accessorie, invece base e corpus dello spirito del tempo di una comunità, tanto da divenire lo strumento di denuncia dell’annichilimento mentale di una società in cui impera la forza del complottismo e della discriminazione.
Spazio MURKA nasce come idea nel 2021, quando due artiste Lena Shaposhnikova e Elisaveta Zorina prendono in affitto uno studio dietro il Ponte Vecchio. Con la volontà di condivisione e la comunicazione con la città nella quale vivono, nasce un progetto di un piccolo spazio espositivo per dare la voce all'attività dei giovani artisti emergenti con delle piccole mostre (piccole di spazio, ma non nelle idee). MURKA inaugura nel 2022 ed è aperto alle idee di qualsiasi tipo e sperimentazione.
Caterina Fondelli (1991, San Miniato) è una curatrice e scrittrice di arte contemporanea di base in Toscana. Dopo la laurea in Lingue, letterature e culture artistiche europee, si dedica alla mediazione culturale in istituzioni di prestigio a Londra. Tornata in Italia, ottiene un master in Contemporary Art Markets presso NABA, Milano, collaborando prima da assistente e poi come organizzatrice di mostre per gallerie d’arte contemporanea. Scrive per alcune pubblicazioni del settore, collabora con gallerie e spazi italiani e internazionali contribuendo alla scrittura di testi critici di accompagnamento a mostre e recentemente ha iniziato a dedicarsi alla curatela indipendente, a seguito di un corso in pratiche curatoriali presso la School for Curatorial Studies di Venezia.
Nella primavera 2022 fonda e attualmente dirige e cura, il progetto C.F. Contemporary Fire, programma di mostre e residenze d’artista con sede nella casa di famiglia presso Cerreto Guidi, Firenze.
Nicola Bertolo (1996, Vicenza. Vive e lavora a Venezia, Italia) si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2019.
Dalla relazione tra umano e habitat emerge la moltitudine di forme legate allo spirito di adattamento del primo sul secondo. Questo rapporto genera un paesaggio polimorfo in perpetuo movimento dove segni e forme provenienti dal contemporaneo si amalgamano rompendo equilibri consolidati, offrendo nuove possibili interpretazioni del reale. Attraverso media pittorici e digitali, il lavoro di Bertolo si muove all‘interno di simulacri, dove abitanti di differenti mondi vagano in cerca di un nuovo habitat dove poter esprimere il proprio senso di appartenenza.
L’artista prende parte a mostre e progetti quali “Intemporale”, mostra collettiva a cura di Iva Lulashi, Prometeo Gallery e Carlo Sala, Prometeo Gallery, Milano (2022); “Venice Time Case”, a cura di Luca Massimo Barbero, NP-Artlab, Padova e Galerie Italienne, Parigi, Francia (2022); “Venice Time Case”, a cura di Luca Massimo Barbero, Galleria Tommaso Calabro, Milano (2021); “Wunderbar” a cura di BarDaDino, studi d’artista BarDaDino, Venezia (2021); “Surreal 4 Real”, con Filippo Cegani, a cura di ArtFutureConnection, Cellar Gallery, Trento (2020); “103ma Collettiva Giovani Artisti”, a cura di Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria Piazza San Marco, Venezia (2020).
Andrea Luzi (1997, Ancona. Vive e lavora a Milano, Italia) dopo aver conseguito una laurea triennale in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino con Gabriele Arruzzo, svolge un anno di formazione in grafica con Matteo Fato. Attualmente frequenta il secondo anno di magistrale all’Accademia di Belle Arti di Brera con Simeone Crispino del duo artistico Vedovamazzei. L’artista fa parte del collettivo HARDCHITEPTURE insieme a Lorenzo Conforti e Vittorio Zeppillo.
Musica e writing sono i nuclei generativi dei temi, della pratica e della metodologia compositiva di Andrea Luzi in quanto background di provenienza, legati da improvvisazione, gestualità e a volte bisogno di demarcare una separazione tra legale e illegale, dichiarando una posizione come ragione sociale e ambiente culturale di appartenenza. Musica e graffitismo poi portano alla pratica di Luzi la ragione collettiva, l’idea di lavorare a più mani, che ritorna ad esempio nel progetto Hardchitepture. Ma anche nei lavori individuali la tendenza è alla moltiplicazione più che alla fusione. Un lavoro di collage, giustapposizione, metafore visive che producono o non producono associazioni e narrazioni anche di sensi paradossali. L’artista ha partecipato a mostre e progetti come “Premio Marche 2022”, Palazzo Ducale, Urbino (2022); “Utopie di bellezza”, Palazzo Bisaccioni, Jesi (2021); “Tetraedro”, a cura di Alberto Zanchetta, Otto Gallery, Bologna (2021); Rea fair, a cura del collettivo Rea fair, Fabbrica del Vapore, Milano (2021); “Nei sogni cominciano le responsabilità”, mostra collettiva a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Adele Cappelli, Accademia di Belle Arti di Urbino, Urbino (2021); “Surprize II”, a cura di Umberto Palestini, Centro arti visive La Pescheria, Pesaro (2020).
16
dicembre 2022
Am I a joke to you?
Dal 16 al 18 dicembre 2022
arte contemporanea
Location
Spazio MURKA
Firenze, Costa San Giorgio, 19 R, (FI)
Firenze, Costa San Giorgio, 19 R, (FI)
Orario di apertura
Inaugurazione Venerdì 16 dicembre 2022 - ore 17
Sabato 17 dicembre 2022 - ore 15 / 19.30
Domenica 18 dicembre 2022 - ore 11 / 13.30 - 15 / 19.30
Vernissage
16 Dicembre 2022, dalle ore 17 in poi
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico