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AMAE artgroup – Ordinary Days
L’installazione Ordinary Days (un salotto, quattro tele ricamate sulla parete, una video proiezione) indaga il rapporto che si instaura tra i media e la massa, la prepotenza con cui il messaggio televisivo è in grado di stravolgere il significato delle notizie di cronaca
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’installazione Ordinary Days (un salotto, quattro tele ricamate sulla parete, una video proiezione) indaga il rapporto che si instaura tra i media e la massa, la prepotenza con cui il messaggio televisivo è in grado di stravolgere il significato delle notizie di cronaca.
Il pretesto dell'opera è dato da una serie di “icone mediatiche” quali sono divenute le madri infanticide: soggetti la cui immagine viene lentamente trasfigurata fino a divenire pura e semplice televisione. La trasfigurazione del “mostro” avviene così sulle dinamiche della fiction, in una realtà ad alta definizione, più bella, rassicurante, circoscritta entro meccanismi fagocitativi che riscrivono il più vasto concetto di “tempo libero”.
Allora i volti di Anna Maria Franzoni (Italia), Mery Patrizio (Italia), Carol Matthey (Australia), Andrea Yates (USA) possono divenire i soggetti di tele ricamate con la tecnica del punto croce affisse alle pareti di un salotto, in un ambiente domestico.
Una video proiezione, intanto, sulle note di una canzoncina per l’infanzia, mostra le mani della ricamatrice.
AMAE artgroup, nasce a Ferrara nel 2001 dall’incontro di tre artisti: Paolo Mascolini, videomaker, Riccardo Roversi, poeta, Ivan Lupi, performer. L’interazione dei differenti linguaggi propri di ciascuno confluisce nella ricerca di AMAE, di natura concettuale, che utilizza prevalentemente i linguaggi video, fotografico e performativo.
Il pretesto dell'opera è dato da una serie di “icone mediatiche” quali sono divenute le madri infanticide: soggetti la cui immagine viene lentamente trasfigurata fino a divenire pura e semplice televisione. La trasfigurazione del “mostro” avviene così sulle dinamiche della fiction, in una realtà ad alta definizione, più bella, rassicurante, circoscritta entro meccanismi fagocitativi che riscrivono il più vasto concetto di “tempo libero”.
Allora i volti di Anna Maria Franzoni (Italia), Mery Patrizio (Italia), Carol Matthey (Australia), Andrea Yates (USA) possono divenire i soggetti di tele ricamate con la tecnica del punto croce affisse alle pareti di un salotto, in un ambiente domestico.
Una video proiezione, intanto, sulle note di una canzoncina per l’infanzia, mostra le mani della ricamatrice.
AMAE artgroup, nasce a Ferrara nel 2001 dall’incontro di tre artisti: Paolo Mascolini, videomaker, Riccardo Roversi, poeta, Ivan Lupi, performer. L’interazione dei differenti linguaggi propri di ciascuno confluisce nella ricerca di AMAE, di natura concettuale, che utilizza prevalentemente i linguaggi video, fotografico e performativo.
15
settembre 2006
AMAE artgroup – Ordinary Days
Dal 15 al 17 settembre 2006
arte contemporanea
Location
LO SGUARDO DELL’ALTRO
Modena, Via Adeodato Malatesta, 62, (Modena)
Modena, Via Adeodato Malatesta, 62, (Modena)
Orario di apertura
10-23
Vernissage
15 Settembre 2006, ore 10-23
Sito web
www.amae01.net
Autore
Curatore