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Amalia Ciardi Dupré – I Miti sono con Noi, il Mare li Custodisce
42 sculture di cui 5 grandi bronzi e 27 studi grafici
Comunicato stampa
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La straordinaria arte scultorea di Amalia Ciardi Dupré giunge, per la prima volta, all’Isola d’Elba, nel Comune di Portoferraio.
Al Centro Culturale De Laugier situato all’interno del suggestivo scenario delle antiche fortezze medicee si svolge, dal 25 luglio al 30 ottobre 2006, la mostra “I Miti sono con Noi, il Mare li Custodisce”, una delle più ampie e complete realizzate dall’artista fiorentina con ben 42 sculture di cui 5 grandi bronzi e 27 studi grafici, voluta e condivisa con Amalia Ciardi Duprè dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che hanno reso possibile l’allestimento.
La mostra all’Isola d’Elba è un momento di svolta, anche perché coincide con una scelta precisa che la scultrice, ultima erede della grande tradizione di famiglia, ha voluto fare per la sua città: lasciare a Firenze, indiviso, il frutto di una vita del suo straordinario talento, attraverso la donazione delle sue opere più famose alla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che conserverà le sue sculture in via permanente, valorizzandole, nel giardino della Villa Peyron al Bosco di Fontelucente vicino a Fiesole.
La peculiarità dell’evento è testimoniata dal fatto che la quasi totalità delle opere proposte all’attenzione del pubblico, tra scultura e grafica, sono inedite (mai esposte o mai pubblicate), anche se alcune di queste, come la Donna etrusca (1980) non appartengono alla produzione più recente che, tuttavia, è adeguatamente rappresentata con una quindicina di pezzi, tra cui Sogno, con cui Amalia ha vinto un’edizione del “Fiorino d’Oro”. Ciò a conferma del costante fervore creativo della scultrice che continua a produrre con grande vivacità, sostenuta da una inesauribile vena ispiratrice.
La mostra si articola su due dei filoni più cari al repertorio artistico della Ciardi Duprè: il “mito del mare”, che trova nell’ambientazione elbana del Centro Laugier la sua collocazione ideale.
La testimonianza più evidente è data dalla Venere attraverso varie versioni visibili lungo il percorso espositivo (Venere di Castiglione, Venere di Kichinda ecc.).
Il “mito di terra”, impersonato innanzitutto dalla leggenda di Demetra e Persefone, dove quest’ultima, sposa di Plutone dio degli inferi, riemerge periodicamente dalle viscere del mondo a simboleggiare la ciclità delle stagioni e il rinnovamento rigenerante della natura.
“Nel tempo – spiega Amalia Ciardi Dupré – ho alternato ai temi sociali della guerra e della droga, di cui pure mi sono occupata, la materia mitologica, come una sorta di riflessione su valori universali che proprio attraverso la ‘consolazione’ del mito mi hanno dato l’opportunità di cercare di interpretare l’essenza della vita: così il “mito di terra”, che è quello di Demetra e Persefone legato alla fertilità della terra, per me anche un motivo di rapporto con la fede cristiana e lo straordinario mistero della rinascita; così il “mito di mare”: Venere che nasce dalle acque. L’acqua, elemento primordiale da cui noi tutti siamo originati. Da tutto questo davvero riesco a trarre consolazione nel mio modo di pormi rispetto alla realtà circostante ed anche quello spirito di pace di cui più che mai c’è bisogno. Vorrei che ciò fosse anche il mio contributo contro i tormenti e le inquietudini del nostro tempo”.
Al Centro Culturale De Laugier situato all’interno del suggestivo scenario delle antiche fortezze medicee si svolge, dal 25 luglio al 30 ottobre 2006, la mostra “I Miti sono con Noi, il Mare li Custodisce”, una delle più ampie e complete realizzate dall’artista fiorentina con ben 42 sculture di cui 5 grandi bronzi e 27 studi grafici, voluta e condivisa con Amalia Ciardi Duprè dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che hanno reso possibile l’allestimento.
La mostra all’Isola d’Elba è un momento di svolta, anche perché coincide con una scelta precisa che la scultrice, ultima erede della grande tradizione di famiglia, ha voluto fare per la sua città: lasciare a Firenze, indiviso, il frutto di una vita del suo straordinario talento, attraverso la donazione delle sue opere più famose alla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che conserverà le sue sculture in via permanente, valorizzandole, nel giardino della Villa Peyron al Bosco di Fontelucente vicino a Fiesole.
La peculiarità dell’evento è testimoniata dal fatto che la quasi totalità delle opere proposte all’attenzione del pubblico, tra scultura e grafica, sono inedite (mai esposte o mai pubblicate), anche se alcune di queste, come la Donna etrusca (1980) non appartengono alla produzione più recente che, tuttavia, è adeguatamente rappresentata con una quindicina di pezzi, tra cui Sogno, con cui Amalia ha vinto un’edizione del “Fiorino d’Oro”. Ciò a conferma del costante fervore creativo della scultrice che continua a produrre con grande vivacità, sostenuta da una inesauribile vena ispiratrice.
La mostra si articola su due dei filoni più cari al repertorio artistico della Ciardi Duprè: il “mito del mare”, che trova nell’ambientazione elbana del Centro Laugier la sua collocazione ideale.
La testimonianza più evidente è data dalla Venere attraverso varie versioni visibili lungo il percorso espositivo (Venere di Castiglione, Venere di Kichinda ecc.).
Il “mito di terra”, impersonato innanzitutto dalla leggenda di Demetra e Persefone, dove quest’ultima, sposa di Plutone dio degli inferi, riemerge periodicamente dalle viscere del mondo a simboleggiare la ciclità delle stagioni e il rinnovamento rigenerante della natura.
“Nel tempo – spiega Amalia Ciardi Dupré – ho alternato ai temi sociali della guerra e della droga, di cui pure mi sono occupata, la materia mitologica, come una sorta di riflessione su valori universali che proprio attraverso la ‘consolazione’ del mito mi hanno dato l’opportunità di cercare di interpretare l’essenza della vita: così il “mito di terra”, che è quello di Demetra e Persefone legato alla fertilità della terra, per me anche un motivo di rapporto con la fede cristiana e lo straordinario mistero della rinascita; così il “mito di mare”: Venere che nasce dalle acque. L’acqua, elemento primordiale da cui noi tutti siamo originati. Da tutto questo davvero riesco a trarre consolazione nel mio modo di pormi rispetto alla realtà circostante ed anche quello spirito di pace di cui più che mai c’è bisogno. Vorrei che ciò fosse anche il mio contributo contro i tormenti e le inquietudini del nostro tempo”.
25
luglio 2006
Amalia Ciardi Dupré – I Miti sono con Noi, il Mare li Custodisce
Dal 25 luglio al 30 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE DE LAUGIER
Portoferraio, Salita Napoleone, (Livorno)
Portoferraio, Salita Napoleone, (Livorno)
Ufficio stampa
TABLOID
Autore