Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Amalia Del Ponte – Regno dei possibili. Invisibili
All’interno delle 4 Casematte del Parco Pubblico Urbano dell’Isola della Certosa, un contatto con forme e suoni a noi nascosti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"La scienza ci svela continuamente nuovi paesaggi, che rimangono separati, sconosciuti, possono essere
invece i nuovi riferimenti e far parte integrante del pensiero comune e arricchire così la nostra memoria...
il ruolo dell'arte è proprio quello di far sì che la visione scientifica penetri in profondità nella psiche, diventando
parte integrante del suo bagaglio tanto quanto quella primaria concezione del mondo che gli deriva dai cinque
sensi."
All'interno delle 4 Casematte del Parco Pubblico Urbano dell'Isola della Certosa, un contatto con forme e suoni
a noi nascosti.
Amalia Del Ponte è stata allieva di Marino Marini all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Nei primi anni Sessanta ha indirizzato la propria ricerca sul vuoto e sulla struttura della materia. Le sue sculture del periodo 1965-
1972, i Tropi, sono strutture di plexiglas, esposte nel 1965 in una collettiva presentata da G. Dorfles a Milano, nel 1966 a Venezia e
nel 1967 da G. Ballo, alla galleria Vismara da V. Fagone Nel 1973 ha ottenuto il primo premio internazionale per la Scultura alla
Biennale di San Paolo del Brasile,U. Apollonio Ha esposto al Grand Palais di Parigi 1973, alla Galleria Toselli di Milano 1974, al
Château di Ratilly 1977, a C Space di New York (1978 e 1980).
Inizia nel 1985 una ricerca sul rapporto tra la forma delle pietre e il suono: le opere sono forme-suono per ritrovare le invisibili
corrispondenze tra geometria e armonia. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1986, sezione Arte e Alchimia curata da Arturo
Schwarz, e nel 1995 allestendo una sala personale ai Giardini, presentata da Gillo Dorfles.
Nel 1996 una performance 'buttar via l'ego' alla galleria Valeria Belvedere, Milano.
2005 una performance con i litofoni alla mostra che inaugura la Fondazione Arnaldo Pomodoro: La scultura italiana del XX secolo.
Negli ultimi anni si occupa di nanotecnologia, gnomonica, realizzando brevi filmati presentati nel 2010 alla Fondazione Arnaldo
Pomodoro.
invece i nuovi riferimenti e far parte integrante del pensiero comune e arricchire così la nostra memoria...
il ruolo dell'arte è proprio quello di far sì che la visione scientifica penetri in profondità nella psiche, diventando
parte integrante del suo bagaglio tanto quanto quella primaria concezione del mondo che gli deriva dai cinque
sensi."
All'interno delle 4 Casematte del Parco Pubblico Urbano dell'Isola della Certosa, un contatto con forme e suoni
a noi nascosti.
Amalia Del Ponte è stata allieva di Marino Marini all'Accademia di Belle Arti di Brera.
Nei primi anni Sessanta ha indirizzato la propria ricerca sul vuoto e sulla struttura della materia. Le sue sculture del periodo 1965-
1972, i Tropi, sono strutture di plexiglas, esposte nel 1965 in una collettiva presentata da G. Dorfles a Milano, nel 1966 a Venezia e
nel 1967 da G. Ballo, alla galleria Vismara da V. Fagone Nel 1973 ha ottenuto il primo premio internazionale per la Scultura alla
Biennale di San Paolo del Brasile,U. Apollonio Ha esposto al Grand Palais di Parigi 1973, alla Galleria Toselli di Milano 1974, al
Château di Ratilly 1977, a C Space di New York (1978 e 1980).
Inizia nel 1985 una ricerca sul rapporto tra la forma delle pietre e il suono: le opere sono forme-suono per ritrovare le invisibili
corrispondenze tra geometria e armonia. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1986, sezione Arte e Alchimia curata da Arturo
Schwarz, e nel 1995 allestendo una sala personale ai Giardini, presentata da Gillo Dorfles.
Nel 1996 una performance 'buttar via l'ego' alla galleria Valeria Belvedere, Milano.
2005 una performance con i litofoni alla mostra che inaugura la Fondazione Arnaldo Pomodoro: La scultura italiana del XX secolo.
Negli ultimi anni si occupa di nanotecnologia, gnomonica, realizzando brevi filmati presentati nel 2010 alla Fondazione Arnaldo
Pomodoro.
26
giugno 2010
Amalia Del Ponte – Regno dei possibili. Invisibili
Dal 26 giugno al 26 settembre 2010
arte contemporanea
Location
ISOLA DELLA CERTOSA
Venezia, (VENEZIA)
Venezia, (VENEZIA)
Orario di apertura
tutti i giorni dall'alba al tramonto
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 18
Sito web
www.parcolagunavenezia.it
Autore