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Amanda Beech – Cause and effect
Per la prima volta in Italia, la personale dell’artista inglese Amanda Beech.
Comunicato stampa
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La galleria Artericambi è lieta di presentare, per la prima volta in Italia, la personale dell’artista inglese Amanda Beech. Un lavoro che interroga i paradigmi estetici e filosofici attraverso i quali le varie autorità istituzionali producono narrazioni individualistiche, metafisiche, razionali e mitologiche che da un lato promuovono la produzione artistica e dall’altro l’indeboliscono per il cosciente scetticismo riguardo alla sua efficacia effettiva nella cultura moderna e contemporanea. Rispetto a quest’attitudine, Amanda Beech propone una nuova politica realista dell’opera che si affianca alla tendenza filosofica contemporanea nota come Realismo speculativo.
La video installazione Covenant Transport, Move or Die (2015) mescola il linguaggio della sociologia scientifica con l’estetica pop tipica dei videogiochi per produrre un paesaggio vertiginoso, allo stesso tempo mobile e pesante, rapido e brutale. I personaggi incarnano cinque categorie di lavoratori, un manager, un programmatore, un consumatore e un commerciante che pianificano e gestiscono le dinamiche inesorabili della produzione nelle quali si rivela una paradossale mancanza di finalità al di là della perpetuazione e diffrazione dei flussi. Oltre a questa videoinstallazione, sarà visibile Cause and effect une serie di lavori bidimensionali composta da pitture, stencils e “buchi” che si concentrano su massime e mantra associati alla correlazione pensare/fare e alle conseguenze sociali. Il sistema di credenze messo in evidenza è centrale quanto all’articolazione tra il valore dell’arte e le pratiche della politica attuale. Attraverso la negazione dell’eguaglianza dei termini correlati, il lavoro mette in questione la validità delle credenze e esplora il nostro farvi fede per dare un senso alla realtà. L’opera adotta l’estetica del gioco sia dal punto di vista letterale che formale: ogni elemento della serie è correlato a un altro, ognuno è la causa dell’altro in una sorta di concatenazione meccanica di eventi. Il lavoro richiama il mito modernista secondo il quale l’arte, nel suo processo autoreferenziale, è causa di sé stessa, ovvero la tautologia dell’ideologia e la tautologia dell’espressione di sé. La simultaneità della costruzione e della destituzione del sistema di credenze rende evidente il problema dell’imperativo riproduttivo al quale l’arte sembra piegarsi rinunciando a orientare il pensiero e l’azione verso una finalità effettivamente trasformativa.
Covenant Transport, Move or Die e Cause and Effect richiamano l’attenzione sulla necessità di pensare al di là dei meccanismi manifesti allo scopo di produrre un nuovo significato per un mondo liberato dal meccanismo causale.
La video installazione Covenant Transport, Move or Die (2015) mescola il linguaggio della sociologia scientifica con l’estetica pop tipica dei videogiochi per produrre un paesaggio vertiginoso, allo stesso tempo mobile e pesante, rapido e brutale. I personaggi incarnano cinque categorie di lavoratori, un manager, un programmatore, un consumatore e un commerciante che pianificano e gestiscono le dinamiche inesorabili della produzione nelle quali si rivela una paradossale mancanza di finalità al di là della perpetuazione e diffrazione dei flussi. Oltre a questa videoinstallazione, sarà visibile Cause and effect une serie di lavori bidimensionali composta da pitture, stencils e “buchi” che si concentrano su massime e mantra associati alla correlazione pensare/fare e alle conseguenze sociali. Il sistema di credenze messo in evidenza è centrale quanto all’articolazione tra il valore dell’arte e le pratiche della politica attuale. Attraverso la negazione dell’eguaglianza dei termini correlati, il lavoro mette in questione la validità delle credenze e esplora il nostro farvi fede per dare un senso alla realtà. L’opera adotta l’estetica del gioco sia dal punto di vista letterale che formale: ogni elemento della serie è correlato a un altro, ognuno è la causa dell’altro in una sorta di concatenazione meccanica di eventi. Il lavoro richiama il mito modernista secondo il quale l’arte, nel suo processo autoreferenziale, è causa di sé stessa, ovvero la tautologia dell’ideologia e la tautologia dell’espressione di sé. La simultaneità della costruzione e della destituzione del sistema di credenze rende evidente il problema dell’imperativo riproduttivo al quale l’arte sembra piegarsi rinunciando a orientare il pensiero e l’azione verso una finalità effettivamente trasformativa.
Covenant Transport, Move or Die e Cause and Effect richiamano l’attenzione sulla necessità di pensare al di là dei meccanismi manifesti allo scopo di produrre un nuovo significato per un mondo liberato dal meccanismo causale.
29
giugno 2019
Amanda Beech – Cause and effect
Dal 29 giugno al 30 settembre 2019
arte contemporanea
Location
ARTERICAMBI
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Orario di apertura
10-13 e 15-19
Vernissage
29 Giugno 2019, h 18.00
Autore
Curatore