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Amazonas
Mostra di Artisti Venezuelani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo l'inaugurazione delle mostre, allestite presso l'atrio ed il cortile di Palazzo Vetere nell'ambito delle attività culturali della XXXVI edizione della Fiera dell'Asparago di Montagna di Pozzovetere di Caserta, sarà inaugurata mercoledì 26 aprile un'interessante mostra di artisti venezuelani dal titolo Amazonas, curata da Vincenzo Montella e Carlo Roberto Sciascia; espongono i pittori Alberto Allup, Socorro Peraza, Carlos Triana e lo scultore Orlando Campos.
Alla scrittrice, storica e critica d'Arte Yvonne Carbonaro è affidata la presentazione della mostra.
La cerimonia di inaugurazione è presenziata dall'Ambasciatrice dott. Carmen Jimenez Valera, Console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che parteciperà anche alla successiva conferenza dibattito sul tema “Alla ricerca del nostro passato per un futuro migliore”, che si terrà nel giardino di Palazzo Veccia.
Ecco il programma dettagliato del pomeriggio culturale e le notizie sulla mostra collettiva con i testi critici di Vincenzo Montella e Carlo Roberto Sciascia.
Mercoledì 26 aprile 2006
* ore 17.30 Allestimento di un tavolo dell'Unicef, con distribuzione di bandierine, adesivi, distintivi, depliant, riviste, tutto sotto l'albero dei diritti dei bambini.
* ore 18.00 Inaugurazione presso il cortile ed il giardino del Palazzo Veccia delle mostre personali di Augusto Ambrosone, di Enzo Angiuoni, di Rosella Barretta, di Daniela Lupi e di Adolfo Picano curate da Carlo Roberto Sciascia. Presentazione di Yvonne Carbonaro.
* Ore 18.15 Inaugurazione presso le sale del Palazzo Veccia della mostra di artisti venezuelani dal titolo Amazonas, curata da Vincenzo Montella e Carlo Roberto Sciascia; l'inaugurazione sarà presenziata dall'Ambasciatrice dott. Carmen Jimenez Valera, Console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Espongono i pittori Alberto Allup, Socorro Peraza, Carlos Triana e lo scultore Orlando Campos; presenta la scrittrice e critico d'Arte Yvonne Carbonaro.
* ore 18.30, Conferenza dibattito sul tema “Alla ricerca del nostro passato per un futuro migliore” presso il giardino del Palazzo Veccia; relatori saranno il Presidente della Provincia di Caserta dott. Alessandro De Franciscis, il Sindaco di Caserta, la Soprintendente ai BAAS di Caserta e Benevento dott. Giovanna Petrenga, il Dirigente della Biblioteca Universitaria di Napoli a r. dott. Giuseppe De Nitto, il Dirigente dell'Assessorato alla Cultura di Cassino dott. Giuliano Izzo, la giornalista e scrittrice Yvonne Carbonaro, la past President della Fidapa Calatia di Maddaloni prof. Raffaella Carli, il Presidente della Pro Loco di Caserta Antica arch. Domenico Maietta, il Presidente di Ars Supra Partes e critico d'Arte ing. Carlo Roberto Sciascia, coordinati dal prof. Diamante Marotta.
* Intermezzo Musicale con Maurizio Cassella al violino - Musica di Bach e Paganini
* ore 20.15 apertura di un intermezzo gastronomico a base di asparagi di montagna, offerto dai padroni di Casa ing. Giovanni Della Valle e prof. Rosa Campanile e dal Comitato.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Il Venezuela e la Amazzonia
di Carlo Roberto Sciascia
L'Amazzonia, vasta regione del Venezuela, è una terra remota e parzialmente inesplorata, rigogliosa nel paesaggio ed unica per la sua popolazione aborigena; i nsuoi spazi si perdono a vista d'occhio e vivono tra foreste pluviali e piante dai mille colori, tra animali selvatici ed indios dallo sguardo malinconico ma vivace.
I quattro artisti propongono opere di facile lettura, imperniate sulla loro terra, sul tentativo estremo di salvaguardare l'integrità dei luoghi e degli stessi abitanti, anche se da una prospettiva diversa.
Alberto Allup apre il suo sguardo su paesaggi dall'apparente aspetto irreali, ma autentici nell'impatto violento ma genuino; sono scenari di bellezza assoluta, avvolti in atmosfere incantevoli che invadono l'intimo di ogni uomo. La sua pittura vive di vedute dall'impatto intenso, sospese nel tempo, di immagini sconfinate per le quali una natura vergine appare importunata dal progresso che avanza inesorabile ed inarrestabile, sconvolgendo un mondo rigoglioso ed esuberante. L'occhio dell'artista scandaglia liricamente questo mondo che si ribella, approfondisce ogni peculiarità, cercando di scoprire i segreti della sua terra che sembra vigorosa ed invincibile. Tra i cromatismi predominante è il verde, intenso e nelle ricche sfumature, l'azzurro del cielo e dell'acqua spennellato di rosa, l'ocra delle pareti dei “tepuy”, il terra di siena bruciata. La foresta inestricabile alterna le sue vivide tonalità a quelle del fiume, dinamico e irrequieto in un euritmo armonioso che rievoca incanti sonori.
Socorro Peraza indaga sugli abitanti di quella regione: gli Indios. Quel popolo, che affonda le sue radici nei millenni della stessa storia delle Americhe, frutto anche di secolari fusioni, è proposto con tenerezza e interesse, ricercandone quegli elementi immutabili nel tempo che rimandano ai primi contatti con la autoreferenziata civiltà in arrivo dall'Europa; nelle opere di questa pittrice questi personaggi vivono storie personali, inserite in altre relative alla collettività; nei loro sguardi, ricchi di dignità, si può leggere la persistenza nel cuore di un glorioso passato fatto di misteriosi costumi, di atavici riti religiosi, che chiede rispetto. Tipica dell'artista è la sua analisi approfondita sui corpi con i loro volumi, rappresentanti assoluti delle scene, presentati - a volte - in una nudità dal sapore innocente, che sembrano quasi chiedere il perché della loro situazione; le sfumatura scure del colore della pelle, esaltate da lievi sfondi più morbidi, arricchiscono il fascino plastico di una carnagione originale e intensa. La singolarità e preziosità dei molteplici elementi decorativi degli ornamenti, poi, si affianca alla purezza del nudo, mettendo in evidenza una realtà “diversa” da quella a noi nota ma, non per questo, meno valida ed apprezzabile.
Carlos Triana contempla i paesaggi marini ed i paesetti in riva al mare sulle coste del mar dei Caraibi, le isole amene e le coste lussureggianti; egli contempla scenari incontaminati, alla ricerca dell'essenza di una nazione, di un popolo. È tutto un mondo pullulante di vita quello su cui indaga, fatto di lavoro e di sole, è l'esistenza semplice e faticosa dei pescatori, la vita marinara, il mare, la costa. In queste visioni naturali egli sviluppa un percorso conoscitivo che dalla scena si dipana tra la quotidianità fino ad arrivare al cuore.
Orlando Campos volge il suo sguardo principalmente alla donna con le sue forme accattivanti, che richiamano vivide sensazioni per poi, quasi, celarla alla vista diventando apparenza, eco di un'entità straordinaria insita nello stesso oggetto della sua indagine. Le sue sculture, prevalentemente in legno, assecondano le tortuosità di esso per generare la forma e delineare un oggetto nei suoi contorni possibili, portati fino all'estremo; in fine la figura risulta non definita nell'aspetto, ma pare affiorante dal profondo io del suo popolo.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Amazonas
di Vincenzo Montella
Ho avuto la ventura di tornare a Caracas più di trent'anni dopo la mia prima
visita ed è stato come essere scesi da una macchina del tempo. Sono passato all'improvviso dalla fresca città dell'altopiano dove la vita aveva ritmi
lenti d'un sapore ancora coloniale a una metropoli claustrofoba dove la
gente si sente minacciata e la vita della classe media trascorre tra
condomini protetti da vigilantes e centri commerciali senza finestre. Eppure
il Venezuela dei grandi spazi, delle foreste pluviali, dei colori vivaci,
degli indio esiste ancora appena fuori da quest'incubo post-moderno. È quest'arcadia tropicale e sudamericana quattro artisti venezuelani
rappresenteranno in una importante collettiva dal titolo Amazonas. Socorro
Peraza, Alberto Allup, Orlando Campos, Carlos Triana, sono gli artisti che
propongono questa visione del proprio paese.
Nell'opera di Socorro Peraza la prestanza e la gagliardia degli indigeni
possiedono un tono che l'artista capta e plasma sulla tela, permettendo di
conoscere una realtà ancestrale. L'uomo-indigeno si sente come inorgoglito,
suggestionato dal peso delle proprie azioni e parole. L'uomo è diventato un
simbolo, un ideale preservato. L'artista ne rappresenta manifestazioni
sociali e usanze affascinanti. L'incanto di ciò che è reale-meraviglioso si
sente nelle calde armonie delle sue tele.
I paesaggi di Alberto Allup sono una riconciliazione dell'uomo con la
natura. E' un'opera che evoca serenità e nello stesso tempo indica un
percorso che l'uomo, intenzionalmente assente da queste tele al fine di
proporre la contemplazione di un habitat non antropizzato, deve
intraprendere. Provoca ammirazione e rispetto. Il suo paesaggio allude al
nostro habitat, in cui si mischiano le nozioni di territorio, arte, luogo da
abitare o dimora per riposo o piacere.
Altrettanto arcadici sono i paesaggi di Carlos Triana, stavolta è la vita
semplice delle marine e delle isole dei caraibi ad essere dipinta con
affetto dall'artista che indulge nella contemplazione di scene di vita
marinara e nella descrizione di villaggi di pescatori.
La donna, tema esclusivo della scultura di Orlando Campos, si mostra
allusiva nelle forme che l'artista privilegia secondo il suo atto creativo,
forme che si offrono in maniera immediata alla vista e rapidamente si
ritirano nelle ombre dell'ignoto. Non c'è una figura completa, di
conseguenza, non c'è una figura definita. È una apparizione, un fantasma
che l'immaginazione estrae dal più profondo labirinto dell'anima. Orlando
Campos ha concluso un miracolo difficile e raro, perché con la sua arte è
riuscito ad abbracciare il limite tra l'umanità e la natura. Il legno è il
materiale con cui sono realizzate queste sculture e la forma si allontana il
meno possibile da quella naturale del ramo o della radice che ha fornito il
materiale. L'immagine femminile appare come un fantasma evocato dall'oggetto naturale, come una foresta incantata, una metamorfosi realizzatasi per il volere d'un dio dispettoso. Le forme espressive diversissime di questi quattro artisti si raccordano in un unico discorso. Riesumandolo dalla propria memoria o andandolo a cercare in posti ancora intatti del proprio paese questi artisti rappresentano nelle proprie opere uno "spirito del luogo" quasi a salvarlo dai gorghi di quella modernità devastante che è stata in certe nazioni la cosiddetta "globalizzazione".
La loro collettiva appare pertanto riproposizione orgogliosa di una dimensione umana e naturale, di una "cultura" oggi oppressa ma non distrutta. Ci viene offerto, tramite la bellezza delle opere, un messaggio di speranza per far fronte alle inquietudini che maggiormente agitano il mondo contemporaneo.
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
Alberto Allup
Ha partecipato ad importanti mostre collettive e a saloni d'arte come
Fondazione Alcantara, Scuola Casa Luisa Amelia Vegas de Vegas, Ambasciata del Paraguay, La Quinta Biennale Internazionale Victor Valera dell'Università delle Ande, Fundarte, Associazione Venezuelana di Artisti Plastici (AVAP), Sala di Esposizioni Pro-Venezuela, Collegio Medico del Distretto Federale, Incontro di Giovani Artisti e Grandi maestri nella Galleria Li. Ha realizzato mostre individuali nella Sala Pequiven, filiale di Petroli del Venezuela a Caracas con la sua mostra intitolata "La Natura, Ammirazione e Vita"; nella Scuola di Arti Visive Cristobal Rojas con la sua mostra intitolata "La Natura Bramosia Perenne"; nella Borsa dei Valori di Caracas (Bolpriapen) con la mostra "Dalle altezze". Ha ricevuto distinzioni e premi importanti come il Secondo Premio del Secondo Salone d'Arte Ospedale Militare di Caracas, 1993; Menzione d'Onore nel Secondo salone di Pittura Maria Lonza a Caracas, 1994; Primo Premio nel Secondo Salone del I. A. D. E. M., 1975. Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Universita' Pontificia Salesiana Roma, "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e
cultura (Napoli). Oltre che in queste istituzioni sue opere si trovano in
Italia presso il Consolato del Venezuela in Napoli e l'ambasciata del
Venezuela in Roma.
Orlando Campos
Tra il 1968 e il 1972 studia Teologia a Castellammare (NA), assiste a
seminari e corsi alle università di Burgos e Salamanca e all'istituto di
studi francescani di Assisi. Parallelamente ai suoi studi accademici ha
perseguito studi sull'arte scultorea, l'arte paleocristiana e l'arte moderna
e contemporanea. Nel 1977 si è laureato in pedagogia presso la Università
Cattolica Andrés Bello. Tra il 1979 e il 1981 esegue sudi post-laurea in
tecnologia educativa nell'Università Centrale del Venezuela. Nel 1977-'99
effettua studi di post laurea in teologia presso l'Università Cattolica
Andrés Bello. Nel 1977 è stato coordinatore di Cultura e consulente
culturale del rettorato nonché direttore del progetto Museo Aperto dell'Università Nazionale Aperta. Ha dato conferenze a livello internazionale riguardo ad aspetti critici dell'arte. Costantemente pubblica testi su topici artistici e culturali in riviste, cataloghi, quotidiani e bollettini.
Ha realizzato 43 mostre individuali in gallerie, università, ed in musei
nazionali ed internazionali, tra le quali si possono citare: Museo Storico
Militare (Caracas, 1983), Museo Aeronautico (Maracay 1983), Museo di
Barbados e Società della Storia (Barbados 1991), Museo di Costanza (Romania 1995). Oltre alle mostre individuali la ua opera è anche compresa nel museo di San Felipe, La Fortezza (!999); Museo Caracas del Municipio Libertador (1999); Museo Sacro di Caracas (2000); Museo della Nazione Lima, Perù (1994); Università Cattolica Andrés Bello; Università Nazionale Aperta ed ha ricevuto riconoscimenti sia nel proprio paese che all'estero. La sua opera è presente nelle collezioni del Museo d'Arte Contemporaneo di Caracas, Sofia Imber, e nella compagnia Petrolio del Venezuela: nel Museo Barranco di Lima, Perù, nel Florida Museum di Arti ispaniche e latinoamericane negli Stati Uniti. Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Universita' Pontificia Salesiana (Roma) "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e cultura (Napoli).
Socorro Peraza
Studia pittura e disegno a Edwood Park, New York nel 1952. Nel 1960 segue
corsi avanzati di pittura e disegno nella Scuola d'Arte Plastica di Muturin,
Venezuela, distinguendosi nel dominio delle composizioni figurative. Nel
1978 studia e approfondisce la figura umana nell'Accademia Camden Town di Londra col maestro Jack Yates. Ha partecipato a prestigiose mostre collettive tra le quali possiamo citare: "Cristo secondo l'arte Venezuelana", nella Sala Pequiven, marzo-aprile 1999, mostra interistituzionale promossa dalla Petrolchimica Venezuelana (Pequiven). Università Cattolica Andrés Bello (UCAB), Teologia (pro-teologia); "Dio Padre Creatore" Università Cattolica Andrés Bello (UCAB), "Bolivar", Prima Collettiva Colombo-Venezuelana, Sala Pequiven, luglio 1999; "Cinque per il Mondo" Amici Museo Jacobo Borges, Caracas, settembre 1999; "Salone Annuale di Pittura XXVIII°", Camera del Commercio di La Guaira, ottobre 1999. È stata premiata dal Museo Sacro di Caracas nel Concorso di Presepi per la sua opera "Il Portale", Menzione Pittura Tradizionale. Ha realizzato mostre individuali nel Museo Archeologico di San Felipe, La Fortezza (San Felipe, regione Yaracuy, 1999); Museo del Municipio Libertator (Museo Caracas, 1999-2000); Museo Sacro di Caracas (2000); Consolato del Venezuela a New York (2000); Università Cattolica Andrés Bello e Scuola di Arti Visive Cristobal Rojas di Caracas (2001). Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Università Pontificia Salesiana (Roma) "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e cultura (Napoli).
Carlos Triana
I suoi studi artistici sono stati guidati dal Professor Luis Garmendia
Usandizaga. Ha al suo attivo 8 mostre personali e 16 collettive. È stato
premiato con 11 riconoscimenti. Di questi il più importante è il primo
premio nella Marven Room (per tre anni consecutivi). Suoi lavori si trovano
nell'Università Simon Rodriguez, Caracas, Valle Arriba Club, Caracas;
Vultesa, Tenerife; Museo Sacro del Santuario Insular Nuestra Señora de Las
Nieves, Isole Canarie, La Palma, Iberia, Caracas; Electricity of Caracas and
Pinacoteca dell'Istituto di Educatione and Cultura in Galipan, La Tahona,
Caracas.
Alla scrittrice, storica e critica d'Arte Yvonne Carbonaro è affidata la presentazione della mostra.
La cerimonia di inaugurazione è presenziata dall'Ambasciatrice dott. Carmen Jimenez Valera, Console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, che parteciperà anche alla successiva conferenza dibattito sul tema “Alla ricerca del nostro passato per un futuro migliore”, che si terrà nel giardino di Palazzo Veccia.
Ecco il programma dettagliato del pomeriggio culturale e le notizie sulla mostra collettiva con i testi critici di Vincenzo Montella e Carlo Roberto Sciascia.
Mercoledì 26 aprile 2006
* ore 17.30 Allestimento di un tavolo dell'Unicef, con distribuzione di bandierine, adesivi, distintivi, depliant, riviste, tutto sotto l'albero dei diritti dei bambini.
* ore 18.00 Inaugurazione presso il cortile ed il giardino del Palazzo Veccia delle mostre personali di Augusto Ambrosone, di Enzo Angiuoni, di Rosella Barretta, di Daniela Lupi e di Adolfo Picano curate da Carlo Roberto Sciascia. Presentazione di Yvonne Carbonaro.
* Ore 18.15 Inaugurazione presso le sale del Palazzo Veccia della mostra di artisti venezuelani dal titolo Amazonas, curata da Vincenzo Montella e Carlo Roberto Sciascia; l'inaugurazione sarà presenziata dall'Ambasciatrice dott. Carmen Jimenez Valera, Console generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Espongono i pittori Alberto Allup, Socorro Peraza, Carlos Triana e lo scultore Orlando Campos; presenta la scrittrice e critico d'Arte Yvonne Carbonaro.
* ore 18.30, Conferenza dibattito sul tema “Alla ricerca del nostro passato per un futuro migliore” presso il giardino del Palazzo Veccia; relatori saranno il Presidente della Provincia di Caserta dott. Alessandro De Franciscis, il Sindaco di Caserta, la Soprintendente ai BAAS di Caserta e Benevento dott. Giovanna Petrenga, il Dirigente della Biblioteca Universitaria di Napoli a r. dott. Giuseppe De Nitto, il Dirigente dell'Assessorato alla Cultura di Cassino dott. Giuliano Izzo, la giornalista e scrittrice Yvonne Carbonaro, la past President della Fidapa Calatia di Maddaloni prof. Raffaella Carli, il Presidente della Pro Loco di Caserta Antica arch. Domenico Maietta, il Presidente di Ars Supra Partes e critico d'Arte ing. Carlo Roberto Sciascia, coordinati dal prof. Diamante Marotta.
* Intermezzo Musicale con Maurizio Cassella al violino - Musica di Bach e Paganini
* ore 20.15 apertura di un intermezzo gastronomico a base di asparagi di montagna, offerto dai padroni di Casa ing. Giovanni Della Valle e prof. Rosa Campanile e dal Comitato.
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Il Venezuela e la Amazzonia
di Carlo Roberto Sciascia
L'Amazzonia, vasta regione del Venezuela, è una terra remota e parzialmente inesplorata, rigogliosa nel paesaggio ed unica per la sua popolazione aborigena; i nsuoi spazi si perdono a vista d'occhio e vivono tra foreste pluviali e piante dai mille colori, tra animali selvatici ed indios dallo sguardo malinconico ma vivace.
I quattro artisti propongono opere di facile lettura, imperniate sulla loro terra, sul tentativo estremo di salvaguardare l'integrità dei luoghi e degli stessi abitanti, anche se da una prospettiva diversa.
Alberto Allup apre il suo sguardo su paesaggi dall'apparente aspetto irreali, ma autentici nell'impatto violento ma genuino; sono scenari di bellezza assoluta, avvolti in atmosfere incantevoli che invadono l'intimo di ogni uomo. La sua pittura vive di vedute dall'impatto intenso, sospese nel tempo, di immagini sconfinate per le quali una natura vergine appare importunata dal progresso che avanza inesorabile ed inarrestabile, sconvolgendo un mondo rigoglioso ed esuberante. L'occhio dell'artista scandaglia liricamente questo mondo che si ribella, approfondisce ogni peculiarità, cercando di scoprire i segreti della sua terra che sembra vigorosa ed invincibile. Tra i cromatismi predominante è il verde, intenso e nelle ricche sfumature, l'azzurro del cielo e dell'acqua spennellato di rosa, l'ocra delle pareti dei “tepuy”, il terra di siena bruciata. La foresta inestricabile alterna le sue vivide tonalità a quelle del fiume, dinamico e irrequieto in un euritmo armonioso che rievoca incanti sonori.
Socorro Peraza indaga sugli abitanti di quella regione: gli Indios. Quel popolo, che affonda le sue radici nei millenni della stessa storia delle Americhe, frutto anche di secolari fusioni, è proposto con tenerezza e interesse, ricercandone quegli elementi immutabili nel tempo che rimandano ai primi contatti con la autoreferenziata civiltà in arrivo dall'Europa; nelle opere di questa pittrice questi personaggi vivono storie personali, inserite in altre relative alla collettività; nei loro sguardi, ricchi di dignità, si può leggere la persistenza nel cuore di un glorioso passato fatto di misteriosi costumi, di atavici riti religiosi, che chiede rispetto. Tipica dell'artista è la sua analisi approfondita sui corpi con i loro volumi, rappresentanti assoluti delle scene, presentati - a volte - in una nudità dal sapore innocente, che sembrano quasi chiedere il perché della loro situazione; le sfumatura scure del colore della pelle, esaltate da lievi sfondi più morbidi, arricchiscono il fascino plastico di una carnagione originale e intensa. La singolarità e preziosità dei molteplici elementi decorativi degli ornamenti, poi, si affianca alla purezza del nudo, mettendo in evidenza una realtà “diversa” da quella a noi nota ma, non per questo, meno valida ed apprezzabile.
Carlos Triana contempla i paesaggi marini ed i paesetti in riva al mare sulle coste del mar dei Caraibi, le isole amene e le coste lussureggianti; egli contempla scenari incontaminati, alla ricerca dell'essenza di una nazione, di un popolo. È tutto un mondo pullulante di vita quello su cui indaga, fatto di lavoro e di sole, è l'esistenza semplice e faticosa dei pescatori, la vita marinara, il mare, la costa. In queste visioni naturali egli sviluppa un percorso conoscitivo che dalla scena si dipana tra la quotidianità fino ad arrivare al cuore.
Orlando Campos volge il suo sguardo principalmente alla donna con le sue forme accattivanti, che richiamano vivide sensazioni per poi, quasi, celarla alla vista diventando apparenza, eco di un'entità straordinaria insita nello stesso oggetto della sua indagine. Le sue sculture, prevalentemente in legno, assecondano le tortuosità di esso per generare la forma e delineare un oggetto nei suoi contorni possibili, portati fino all'estremo; in fine la figura risulta non definita nell'aspetto, ma pare affiorante dal profondo io del suo popolo.
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Amazonas
di Vincenzo Montella
Ho avuto la ventura di tornare a Caracas più di trent'anni dopo la mia prima
visita ed è stato come essere scesi da una macchina del tempo. Sono passato all'improvviso dalla fresca città dell'altopiano dove la vita aveva ritmi
lenti d'un sapore ancora coloniale a una metropoli claustrofoba dove la
gente si sente minacciata e la vita della classe media trascorre tra
condomini protetti da vigilantes e centri commerciali senza finestre. Eppure
il Venezuela dei grandi spazi, delle foreste pluviali, dei colori vivaci,
degli indio esiste ancora appena fuori da quest'incubo post-moderno. È quest'arcadia tropicale e sudamericana quattro artisti venezuelani
rappresenteranno in una importante collettiva dal titolo Amazonas. Socorro
Peraza, Alberto Allup, Orlando Campos, Carlos Triana, sono gli artisti che
propongono questa visione del proprio paese.
Nell'opera di Socorro Peraza la prestanza e la gagliardia degli indigeni
possiedono un tono che l'artista capta e plasma sulla tela, permettendo di
conoscere una realtà ancestrale. L'uomo-indigeno si sente come inorgoglito,
suggestionato dal peso delle proprie azioni e parole. L'uomo è diventato un
simbolo, un ideale preservato. L'artista ne rappresenta manifestazioni
sociali e usanze affascinanti. L'incanto di ciò che è reale-meraviglioso si
sente nelle calde armonie delle sue tele.
I paesaggi di Alberto Allup sono una riconciliazione dell'uomo con la
natura. E' un'opera che evoca serenità e nello stesso tempo indica un
percorso che l'uomo, intenzionalmente assente da queste tele al fine di
proporre la contemplazione di un habitat non antropizzato, deve
intraprendere. Provoca ammirazione e rispetto. Il suo paesaggio allude al
nostro habitat, in cui si mischiano le nozioni di territorio, arte, luogo da
abitare o dimora per riposo o piacere.
Altrettanto arcadici sono i paesaggi di Carlos Triana, stavolta è la vita
semplice delle marine e delle isole dei caraibi ad essere dipinta con
affetto dall'artista che indulge nella contemplazione di scene di vita
marinara e nella descrizione di villaggi di pescatori.
La donna, tema esclusivo della scultura di Orlando Campos, si mostra
allusiva nelle forme che l'artista privilegia secondo il suo atto creativo,
forme che si offrono in maniera immediata alla vista e rapidamente si
ritirano nelle ombre dell'ignoto. Non c'è una figura completa, di
conseguenza, non c'è una figura definita. È una apparizione, un fantasma
che l'immaginazione estrae dal più profondo labirinto dell'anima. Orlando
Campos ha concluso un miracolo difficile e raro, perché con la sua arte è
riuscito ad abbracciare il limite tra l'umanità e la natura. Il legno è il
materiale con cui sono realizzate queste sculture e la forma si allontana il
meno possibile da quella naturale del ramo o della radice che ha fornito il
materiale. L'immagine femminile appare come un fantasma evocato dall'oggetto naturale, come una foresta incantata, una metamorfosi realizzatasi per il volere d'un dio dispettoso. Le forme espressive diversissime di questi quattro artisti si raccordano in un unico discorso. Riesumandolo dalla propria memoria o andandolo a cercare in posti ancora intatti del proprio paese questi artisti rappresentano nelle proprie opere uno "spirito del luogo" quasi a salvarlo dai gorghi di quella modernità devastante che è stata in certe nazioni la cosiddetta "globalizzazione".
La loro collettiva appare pertanto riproposizione orgogliosa di una dimensione umana e naturale, di una "cultura" oggi oppressa ma non distrutta. Ci viene offerto, tramite la bellezza delle opere, un messaggio di speranza per far fronte alle inquietudini che maggiormente agitano il mondo contemporaneo.
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Alberto Allup
Ha partecipato ad importanti mostre collettive e a saloni d'arte come
Fondazione Alcantara, Scuola Casa Luisa Amelia Vegas de Vegas, Ambasciata del Paraguay, La Quinta Biennale Internazionale Victor Valera dell'Università delle Ande, Fundarte, Associazione Venezuelana di Artisti Plastici (AVAP), Sala di Esposizioni Pro-Venezuela, Collegio Medico del Distretto Federale, Incontro di Giovani Artisti e Grandi maestri nella Galleria Li. Ha realizzato mostre individuali nella Sala Pequiven, filiale di Petroli del Venezuela a Caracas con la sua mostra intitolata "La Natura, Ammirazione e Vita"; nella Scuola di Arti Visive Cristobal Rojas con la sua mostra intitolata "La Natura Bramosia Perenne"; nella Borsa dei Valori di Caracas (Bolpriapen) con la mostra "Dalle altezze". Ha ricevuto distinzioni e premi importanti come il Secondo Premio del Secondo Salone d'Arte Ospedale Militare di Caracas, 1993; Menzione d'Onore nel Secondo salone di Pittura Maria Lonza a Caracas, 1994; Primo Premio nel Secondo Salone del I. A. D. E. M., 1975. Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Universita' Pontificia Salesiana Roma, "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e
cultura (Napoli). Oltre che in queste istituzioni sue opere si trovano in
Italia presso il Consolato del Venezuela in Napoli e l'ambasciata del
Venezuela in Roma.
Orlando Campos
Tra il 1968 e il 1972 studia Teologia a Castellammare (NA), assiste a
seminari e corsi alle università di Burgos e Salamanca e all'istituto di
studi francescani di Assisi. Parallelamente ai suoi studi accademici ha
perseguito studi sull'arte scultorea, l'arte paleocristiana e l'arte moderna
e contemporanea. Nel 1977 si è laureato in pedagogia presso la Università
Cattolica Andrés Bello. Tra il 1979 e il 1981 esegue sudi post-laurea in
tecnologia educativa nell'Università Centrale del Venezuela. Nel 1977-'99
effettua studi di post laurea in teologia presso l'Università Cattolica
Andrés Bello. Nel 1977 è stato coordinatore di Cultura e consulente
culturale del rettorato nonché direttore del progetto Museo Aperto dell'Università Nazionale Aperta. Ha dato conferenze a livello internazionale riguardo ad aspetti critici dell'arte. Costantemente pubblica testi su topici artistici e culturali in riviste, cataloghi, quotidiani e bollettini.
Ha realizzato 43 mostre individuali in gallerie, università, ed in musei
nazionali ed internazionali, tra le quali si possono citare: Museo Storico
Militare (Caracas, 1983), Museo Aeronautico (Maracay 1983), Museo di
Barbados e Società della Storia (Barbados 1991), Museo di Costanza (Romania 1995). Oltre alle mostre individuali la ua opera è anche compresa nel museo di San Felipe, La Fortezza (!999); Museo Caracas del Municipio Libertador (1999); Museo Sacro di Caracas (2000); Museo della Nazione Lima, Perù (1994); Università Cattolica Andrés Bello; Università Nazionale Aperta ed ha ricevuto riconoscimenti sia nel proprio paese che all'estero. La sua opera è presente nelle collezioni del Museo d'Arte Contemporaneo di Caracas, Sofia Imber, e nella compagnia Petrolio del Venezuela: nel Museo Barranco di Lima, Perù, nel Florida Museum di Arti ispaniche e latinoamericane negli Stati Uniti. Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Universita' Pontificia Salesiana (Roma) "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e cultura (Napoli).
Socorro Peraza
Studia pittura e disegno a Edwood Park, New York nel 1952. Nel 1960 segue
corsi avanzati di pittura e disegno nella Scuola d'Arte Plastica di Muturin,
Venezuela, distinguendosi nel dominio delle composizioni figurative. Nel
1978 studia e approfondisce la figura umana nell'Accademia Camden Town di Londra col maestro Jack Yates. Ha partecipato a prestigiose mostre collettive tra le quali possiamo citare: "Cristo secondo l'arte Venezuelana", nella Sala Pequiven, marzo-aprile 1999, mostra interistituzionale promossa dalla Petrolchimica Venezuelana (Pequiven). Università Cattolica Andrés Bello (UCAB), Teologia (pro-teologia); "Dio Padre Creatore" Università Cattolica Andrés Bello (UCAB), "Bolivar", Prima Collettiva Colombo-Venezuelana, Sala Pequiven, luglio 1999; "Cinque per il Mondo" Amici Museo Jacobo Borges, Caracas, settembre 1999; "Salone Annuale di Pittura XXVIII°", Camera del Commercio di La Guaira, ottobre 1999. È stata premiata dal Museo Sacro di Caracas nel Concorso di Presepi per la sua opera "Il Portale", Menzione Pittura Tradizionale. Ha realizzato mostre individuali nel Museo Archeologico di San Felipe, La Fortezza (San Felipe, regione Yaracuy, 1999); Museo del Municipio Libertator (Museo Caracas, 1999-2000); Museo Sacro di Caracas (2000); Consolato del Venezuela a New York (2000); Università Cattolica Andrés Bello e Scuola di Arti Visive Cristobal Rojas di Caracas (2001). Ha esposto in Italia presso il Museo del Sannio (Benevento), Castel dell'Ovo (Napoli), Istituto Italo Latino Americano (Roma), Università Pontificia Salesiana (Roma) "Il Ramo d'Oro" centro d'arte e cultura (Napoli).
Carlos Triana
I suoi studi artistici sono stati guidati dal Professor Luis Garmendia
Usandizaga. Ha al suo attivo 8 mostre personali e 16 collettive. È stato
premiato con 11 riconoscimenti. Di questi il più importante è il primo
premio nella Marven Room (per tre anni consecutivi). Suoi lavori si trovano
nell'Università Simon Rodriguez, Caracas, Valle Arriba Club, Caracas;
Vultesa, Tenerife; Museo Sacro del Santuario Insular Nuestra Señora de Las
Nieves, Isole Canarie, La Palma, Iberia, Caracas; Electricity of Caracas and
Pinacoteca dell'Istituto di Educatione and Cultura in Galipan, La Tahona,
Caracas.
26
aprile 2006
Amazonas
Dal 26 aprile al 26 maggio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO VECCIA
Caserta, Via Campo A Pozzovetere, (CASERTA)
Caserta, Via Campo A Pozzovetere, (CASERTA)
Vernissage
26 Aprile 2006, ore 18.15
Autore
Curatore