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Ambrogio Pozzi – Umano e Trascendente
Per la prima volta, l’esposizione presenta opere inedite provenienti dalla collezione della famiglia, e analizza un aspetto inedito del famoso designer e artista gallaratese che si rapporta con il tema dell’Umano e del Trascendente
Comunicato stampa
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Dal 26 settembre al 18 ottobre 2015, la chiesa di Sant’Antonio (p.zza Ponti) ospita la mostra Ambrogio Pozzi (1931-2012), conosciuto a livello internazionale, soprattutto per le sue collaborazioni con grandi aziende nell’ideazione e progettazione di oggetti di uso comune, a metà tra design industriale e produzione artistica.
La rassegna, che giunge a tre anni dalla sua scomparsa, analizza per la prima volta un aspetto poco conosciuto del designer e artista gallaratese, ovvero il suo rapporto con l’Umano e il Trascendente, attraverso l’esposizione di circa ottanta opere, tra ceramiche, grafiche, dipinti e sculture provenienti dalla collezione privata della famiglia e si spinge fino ad approfondire la tematica sacra e religiosa, in un percorso cronologico che da Peccato Originale (1951), passa a Mani (1978), quindi a Deposizione (1951) fino a Omaggio a Giuda e Omaggio a Salomè (2011).
Curata da Paolo Alfredo Martinelli, Franca Cattaneo Zoerle, Don Attilio Borghetti, la mostra, promossa dal Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, con il patrocinio del Comune di Gallarate - Assessorato alla Cultura, è parte integrante del programma di OFFICINA CONTEMPORANEA [OC] - Sistema Culturale Urbano, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo ed elaborato da undici istituzioni attive nella città di Gallarate nei diversi ambiti che contraddistinguono la cultura contemporanea.
Il percorso espositivo spazia dalla ceramica ai legni, dalla grafica ai cristalli, affiancati dai suoi schizzi di progetto. Quello che ne risulta è l’immagine di un Pozzi ironico e quasi graffiante quando si confronta col tema dell’Umano, come testimoniano i lavori Figure con animali (2002), Viso Mediterraneo (2005) o Diabolik (2009), che fa spazio a uno spirito onirico e sognatore allorquando si confronta con il Trascendente, come nel cristallo Selenik (della serie I Lunoidi, 1987), in Presenze (2006), Sciamano Bianco e Sciamano Nero (2006) e ancora negli ultimi pezzi in legno Sciamano Rosso e Sciamano Nero (2011), dove all’interno dei profili, soggetto classico e inconfondibile del suo operare, campeggiano e volano figure fantastiche.
Catalogo a cura di Stefano Caletti
Ambrogio Pozzi. Note biografiche
Ambrogio Pozzi nasce a Varese nel 1931. Si forma nel clima, del nascente Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, presso l’Istituto Statale di Faenza e affiancando il padre, con il fratello Carlo, nel lavoro alla Ceramica Franco Pozzi, con sede prima a Bolladello e poi a Gallarate. Per la fornace paterna propone forme funzionali, dalle linee semplici che rispondevano a esigenze di ottimizzazione dello spazio secondo strategie di impilabilità e plurifunzionalità. Summa di tali requisiti fu il servizio da bordo per prima e seconda classe prodotto da Richard Ginori per Alitalia (1969-1970). Di questo periodo si ricorda, inoltre, il servizio Duo (1968) di Rosenthal, per il quale ricevette la medaglia dal Presidente della Repubblica, e Primaluna (1973) prodotto ispirato alla forma innovativa del superellisse, prodotto dalla Ceramica Franco Pozzi che fu esposto al MOMA di New York nel 1980.
Dopo la chiusura della Ceramica Franco Pozzi nel 1980, Ambrogio Pozzi apre un proprio studio. In un momento di nuova creatività, sospinto dalle ricerche del Postmodernismo, Pozzi crea decorazioni che si pongono in un dialogo irriverente con l’oggetto d’uso: esemplari sono Tazza d’autore (1987) prodotta per Rosenthal e i servizi Enigma e Crack (1987) per ACR. Congiunge questi nuovi interessi con lo studio delle figure della gestalt: nascono Quattro chiacchiere (2004) per Rosenthal o Presenze e Doppie Presenze (2006) per la Ceramica Rometti. A partire dal 1986 fino al 2007, riformula l’iconografia tradizionale del presepe presentando formule inedite di grande sintesi e modernità come Presepe – Aspetto Totemico (1986) e Presepe – Parto (2007). L’amore per i maestri del Novecento non tramonterà mai, testimoni sono le ceramiche create durante il workshop in Korea (2003) e tutta la serie i manufatti realizzati in occasione della collaborazione con l’Istituto Statale F. Faccio di Castellamonte (2002 e 2009). Ma ancora le Veneri (2009) di Rometti appaiono un felice connubio tra i colli allungati di Modigliani e la famosa Venere di Willendorf, infine le innumerevoli serie dal titolo Presenze celesti (2006), Presenze Sciamane (2006) o semplicemente Presenze (2011) non possono non ricordare l’amore di Ambrogio Pozzi per Mirò, maestro anche di ceramica, ma ancora Henry Moore o il periodo più surrealista di Pablo Picasso.
Ambrogio Pozzi fu insignito di diversi premi, tra i quali si ricordano: Premio A. Palladio per il disegno industriale di Vicenza, vinto diverse volte all’inizio della sua carriera insieme al I.F. Die Gite Industrieform di Hannover, Premio Internazionale Faenza, Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica per Forma Duo Rosenthal nel 1968 e per il servizio da bordo per Alitalia nel 1973, Premio Macef nel 1973, 1976 e 1997, Premio Internazionale Design Ceramico nel 2000, infine Premio Oscar Ballardini 2011 per il Design promosso dal Ministero Istruzione Università e Ricerca.
Gallarate, settembre 2015
AMBROGIO POZZI.
UMANO e TRASCENDENTE
Gallarate, Chiesa di Sant’Antonio Abate (p.zza Ponti, ingresso c.so Italia)
26 settembre – 18 ottobre 2015
martedì – venerdì 16.00/19.00
sabato e domenica 10.00/1200 16.00/19.00
ingresso libero
per informazioni 0331.773836 segreteria.sancristoforo@gmail.com
visite gruppi la mattina su appuntamento
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla conferenza “Ambrogio Pozzi, un gentiluomo del design” tenuta dal critico Vittorio Amedeo Sacco
Gallarate, Teatro delle Arti, via don Minzoni, 5
26 settembre 2015 ore 16.30
Ingresso libero
[OC] Officina Contemporanea
T 347.1412082
comunicazione@officinacontemporanea.it
www.officinacontemporanea.it
Ufficio Stampa Officina Contemporanea
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco - T +39 02 36755700
anna.defrancesco@clponline.it
Comunicato stampa e immagini al link: http://www.clponline.it/mostre/ambrogio-pozzi-umano-e-trascendente
La rassegna, che giunge a tre anni dalla sua scomparsa, analizza per la prima volta un aspetto poco conosciuto del designer e artista gallaratese, ovvero il suo rapporto con l’Umano e il Trascendente, attraverso l’esposizione di circa ottanta opere, tra ceramiche, grafiche, dipinti e sculture provenienti dalla collezione privata della famiglia e si spinge fino ad approfondire la tematica sacra e religiosa, in un percorso cronologico che da Peccato Originale (1951), passa a Mani (1978), quindi a Deposizione (1951) fino a Omaggio a Giuda e Omaggio a Salomè (2011).
Curata da Paolo Alfredo Martinelli, Franca Cattaneo Zoerle, Don Attilio Borghetti, la mostra, promossa dal Museo della Basilica di Santa Maria Assunta di Gallarate, con il patrocinio del Comune di Gallarate - Assessorato alla Cultura, è parte integrante del programma di OFFICINA CONTEMPORANEA [OC] - Sistema Culturale Urbano, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo ed elaborato da undici istituzioni attive nella città di Gallarate nei diversi ambiti che contraddistinguono la cultura contemporanea.
Il percorso espositivo spazia dalla ceramica ai legni, dalla grafica ai cristalli, affiancati dai suoi schizzi di progetto. Quello che ne risulta è l’immagine di un Pozzi ironico e quasi graffiante quando si confronta col tema dell’Umano, come testimoniano i lavori Figure con animali (2002), Viso Mediterraneo (2005) o Diabolik (2009), che fa spazio a uno spirito onirico e sognatore allorquando si confronta con il Trascendente, come nel cristallo Selenik (della serie I Lunoidi, 1987), in Presenze (2006), Sciamano Bianco e Sciamano Nero (2006) e ancora negli ultimi pezzi in legno Sciamano Rosso e Sciamano Nero (2011), dove all’interno dei profili, soggetto classico e inconfondibile del suo operare, campeggiano e volano figure fantastiche.
Catalogo a cura di Stefano Caletti
Ambrogio Pozzi. Note biografiche
Ambrogio Pozzi nasce a Varese nel 1931. Si forma nel clima, del nascente Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, presso l’Istituto Statale di Faenza e affiancando il padre, con il fratello Carlo, nel lavoro alla Ceramica Franco Pozzi, con sede prima a Bolladello e poi a Gallarate. Per la fornace paterna propone forme funzionali, dalle linee semplici che rispondevano a esigenze di ottimizzazione dello spazio secondo strategie di impilabilità e plurifunzionalità. Summa di tali requisiti fu il servizio da bordo per prima e seconda classe prodotto da Richard Ginori per Alitalia (1969-1970). Di questo periodo si ricorda, inoltre, il servizio Duo (1968) di Rosenthal, per il quale ricevette la medaglia dal Presidente della Repubblica, e Primaluna (1973) prodotto ispirato alla forma innovativa del superellisse, prodotto dalla Ceramica Franco Pozzi che fu esposto al MOMA di New York nel 1980.
Dopo la chiusura della Ceramica Franco Pozzi nel 1980, Ambrogio Pozzi apre un proprio studio. In un momento di nuova creatività, sospinto dalle ricerche del Postmodernismo, Pozzi crea decorazioni che si pongono in un dialogo irriverente con l’oggetto d’uso: esemplari sono Tazza d’autore (1987) prodotta per Rosenthal e i servizi Enigma e Crack (1987) per ACR. Congiunge questi nuovi interessi con lo studio delle figure della gestalt: nascono Quattro chiacchiere (2004) per Rosenthal o Presenze e Doppie Presenze (2006) per la Ceramica Rometti. A partire dal 1986 fino al 2007, riformula l’iconografia tradizionale del presepe presentando formule inedite di grande sintesi e modernità come Presepe – Aspetto Totemico (1986) e Presepe – Parto (2007). L’amore per i maestri del Novecento non tramonterà mai, testimoni sono le ceramiche create durante il workshop in Korea (2003) e tutta la serie i manufatti realizzati in occasione della collaborazione con l’Istituto Statale F. Faccio di Castellamonte (2002 e 2009). Ma ancora le Veneri (2009) di Rometti appaiono un felice connubio tra i colli allungati di Modigliani e la famosa Venere di Willendorf, infine le innumerevoli serie dal titolo Presenze celesti (2006), Presenze Sciamane (2006) o semplicemente Presenze (2011) non possono non ricordare l’amore di Ambrogio Pozzi per Mirò, maestro anche di ceramica, ma ancora Henry Moore o il periodo più surrealista di Pablo Picasso.
Ambrogio Pozzi fu insignito di diversi premi, tra i quali si ricordano: Premio A. Palladio per il disegno industriale di Vicenza, vinto diverse volte all’inizio della sua carriera insieme al I.F. Die Gite Industrieform di Hannover, Premio Internazionale Faenza, Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica per Forma Duo Rosenthal nel 1968 e per il servizio da bordo per Alitalia nel 1973, Premio Macef nel 1973, 1976 e 1997, Premio Internazionale Design Ceramico nel 2000, infine Premio Oscar Ballardini 2011 per il Design promosso dal Ministero Istruzione Università e Ricerca.
Gallarate, settembre 2015
AMBROGIO POZZI.
UMANO e TRASCENDENTE
Gallarate, Chiesa di Sant’Antonio Abate (p.zza Ponti, ingresso c.so Italia)
26 settembre – 18 ottobre 2015
martedì – venerdì 16.00/19.00
sabato e domenica 10.00/1200 16.00/19.00
ingresso libero
per informazioni 0331.773836 segreteria.sancristoforo@gmail.com
visite gruppi la mattina su appuntamento
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla conferenza “Ambrogio Pozzi, un gentiluomo del design” tenuta dal critico Vittorio Amedeo Sacco
Gallarate, Teatro delle Arti, via don Minzoni, 5
26 settembre 2015 ore 16.30
Ingresso libero
[OC] Officina Contemporanea
T 347.1412082
comunicazione@officinacontemporanea.it
www.officinacontemporanea.it
Ufficio Stampa Officina Contemporanea
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco - T +39 02 36755700
anna.defrancesco@clponline.it
Comunicato stampa e immagini al link: http://www.clponline.it/mostre/ambrogio-pozzi-umano-e-trascendente
26
settembre 2015
Ambrogio Pozzi – Umano e Trascendente
Dal 26 settembre al 18 ottobre 2015
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CHIESA DI SANT’ANTONIO
Gallarate, Piazza Ponti, (Varese)
Gallarate, Piazza Ponti, (Varese)
Orario di apertura
martedì – venerdì 16.00/19.00 sabato e domenica 10.00/1200 16.00/19.00
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore