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Amedeo Bocchi – Luce dalla natura
In mostra venti opere dell’artista, alcune delle quali inedite, dedicate al tema della natura e del paesaggio, con un arco temporale che va dal 1898 al 1970
Comunicato stampa
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Sabato 17 maggio 2008 si aprirà la Mostra “Amedeo Bocchi luce dalla natura” allestita nella Sala Polifunzionale del Museo Amedeo Bocchi (Strada Cairoli – Palazzo Sanvitale a Parma): saranno esposte fino al 14 settembre 2008 venti opere dell’artista, alcune delle quali inedite, dedicate al tema della natura e del paesaggio, con un arco temporale che va dal 1898 al 1970.
La Mostra sarà aperta sabato 17 maggio al mattino dalle ore 10.30 alle 13.00 e alla sera dalle ore 20.00 alle 24.00 in occasione de "La Nuit des musèes", evento nato in Francia nel 2005 che coinvolge quest'anno circa 2000 musei in Europa - di cui ben 250 in Italia - aperti contemporaneamente al pubblico nella notte del 17 maggio per una grande festa dell'arte. Gli orari di apertura ordinaria della mostra saranno: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle ore 13.
La Mostra, che sarà una scoperta anche per gli appassionati del pittore parmigiano, non ripropone le tematiche classiche dell’artista incentrate principalmente sulle figure e sugli affetti famigliari, ma disvela il mondo della natura sempre esplorato da Bocchi con grande maestria coloristca.
Amedeo Bocchi
luce dalla natura
Amedeo Bocchi e la realtà di natura. Un colloquio di lunga durata, iniziato negli anni dell’adolescenza e proseguito con viva partecipazione attraverso varie stagioni di una vita dedicata alla pittura e conclusa nelle opere estreme alle luci di un poetico tramonto.
Bocchi pittore di figure, certo, ma anche cantore di un paesaggio della verità: quello toccato, giorno dopo giorno, dalla sua sensibilità a punta di sismografo, attenta a registrare le infinite mutazioni di luce e di colore che accompagnano le tappe della vita.
E comincia, a quindici anni, riprendendo dall’altana di casa Bocchi la veduta del Duomo e di San Giovanni: una testimonianza di limpida adesione alla realtà. Bocchi quindi va a Roma e s’immerge nella cornice di Villa Strohl-Fern: con la sua turgida natura e con la luminosità filtrate dal verde degli alberi. Qui il pittore intesse con il paesaggio una sorta di colloquio senza parole in una perfetta relazione di realtà e sentimento. Sono questi anche gli anni dell’interesse sociale dell’artista: ed ecco le forme, povere ed aspre, di una capanna a Terracina oppure il frammento di luce che sbatte sulla panca dei pescatori nelle Paludi Pontine.
La visione si rischiara poi in una rete di silenziosi accordi delle vedute romane (ponte Milvio e cupola di San Carlo) per incupirsi, negli anni della maturità piena, nella densità espressiva degli ulivi a Tivoli. E’ la natura amica di un pittore che non impresta da nessuno, con le sorprese coloristiche degli orti di guerra e con le luci filtrate in un’alba di primo mattino del mondo sul Palatino.
E’ la natura di Amedeo Bocchi: una realtà colta sulla pressione dolce del sentimento nella pungenza dell’attimo che si consuma nel suo stesso splendore.
Gianni Cavazzini
La Mostra sarà aperta sabato 17 maggio al mattino dalle ore 10.30 alle 13.00 e alla sera dalle ore 20.00 alle 24.00 in occasione de "La Nuit des musèes", evento nato in Francia nel 2005 che coinvolge quest'anno circa 2000 musei in Europa - di cui ben 250 in Italia - aperti contemporaneamente al pubblico nella notte del 17 maggio per una grande festa dell'arte. Gli orari di apertura ordinaria della mostra saranno: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle ore 13.
La Mostra, che sarà una scoperta anche per gli appassionati del pittore parmigiano, non ripropone le tematiche classiche dell’artista incentrate principalmente sulle figure e sugli affetti famigliari, ma disvela il mondo della natura sempre esplorato da Bocchi con grande maestria coloristca.
Amedeo Bocchi
luce dalla natura
Amedeo Bocchi e la realtà di natura. Un colloquio di lunga durata, iniziato negli anni dell’adolescenza e proseguito con viva partecipazione attraverso varie stagioni di una vita dedicata alla pittura e conclusa nelle opere estreme alle luci di un poetico tramonto.
Bocchi pittore di figure, certo, ma anche cantore di un paesaggio della verità: quello toccato, giorno dopo giorno, dalla sua sensibilità a punta di sismografo, attenta a registrare le infinite mutazioni di luce e di colore che accompagnano le tappe della vita.
E comincia, a quindici anni, riprendendo dall’altana di casa Bocchi la veduta del Duomo e di San Giovanni: una testimonianza di limpida adesione alla realtà. Bocchi quindi va a Roma e s’immerge nella cornice di Villa Strohl-Fern: con la sua turgida natura e con la luminosità filtrate dal verde degli alberi. Qui il pittore intesse con il paesaggio una sorta di colloquio senza parole in una perfetta relazione di realtà e sentimento. Sono questi anche gli anni dell’interesse sociale dell’artista: ed ecco le forme, povere ed aspre, di una capanna a Terracina oppure il frammento di luce che sbatte sulla panca dei pescatori nelle Paludi Pontine.
La visione si rischiara poi in una rete di silenziosi accordi delle vedute romane (ponte Milvio e cupola di San Carlo) per incupirsi, negli anni della maturità piena, nella densità espressiva degli ulivi a Tivoli. E’ la natura amica di un pittore che non impresta da nessuno, con le sorprese coloristiche degli orti di guerra e con le luci filtrate in un’alba di primo mattino del mondo sul Palatino.
E’ la natura di Amedeo Bocchi: una realtà colta sulla pressione dolce del sentimento nella pungenza dell’attimo che si consuma nel suo stesso splendore.
Gianni Cavazzini
17
maggio 2008
Amedeo Bocchi – Luce dalla natura
Dal 17 maggio al 14 settembre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO AMEDEO BOCCHI – PALAZZO SANVITALE
Parma, Strada Benedetto Cairoli, (Parma)
Parma, Strada Benedetto Cairoli, (Parma)
Orario di apertura
Il giorno del vernissage dalle 10.30 alle 13 e dalle ore 20 alle 24. Apertura ordinaria: da martedì a domenica 10.30 - 13
Vernissage
17 Maggio 2008, ore 10.30
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