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Amedeo Giacomini / Luciano Fabro
Nella sede di Rosazzo di Manzano (UD)via Abate Colonna 2, la rassegna ripropone attraverso videointerviste e dichiarazioni, le forti personalità del poeta Amedeo Giacomini e di Luciano Fabro, uno degli esponenti di punta dell’arte concettuale.
Comunicato stampa
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Del legame affettivo di entrambi alla terra friulana, ed in particolare al sito dove sorge tra vigneti storici l’abbazia di Rosazzo, sono testimonianza alla mostra alcune foto e disegni inediti. In un’opera che possiamo considerare “a due mani” alcuni incisivi bellissimi versi di Giacomini, essenziali come in un haiku, si integrano ad una folgorante immagine di Fabro: Il plui biel quâdri / a è une linie / ch’a rive di nô / al cîl del mont / quânt ch’a torne indaour / ‘e va sot tiere
Amedeo Giacomini (Varmo 1939 – San Daniele 2006) è una figura di spicco nel panorama letterario italiano del secondo Novecento. Poeta e narratore, filologo e traduttore dal latino e da lingue romanze, ha insegnato Lingua e letteratura friulana presso l’Università di Udine e ha diretto dal 1990 la rivista “Diverse lingue”.
E’ presente nella fondamentale opera curata da Franco Brevini “ La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento” (Mondadori 1999); diverse sue liriche figurano in antologie di poesia italiana contemporanea.
Tra i prefatori e critici dell’ opera di Giacomini, oggetto di importanti riconoscimenti e tradotta in varie lingue, figurano David Maria Turoldo, Andrea Zanzotto, Gian Mario Villalta, Maria Corti, Cesare Segre, Franco Loi ed altri.
Luciano Fabro (Torino 1936 – Milano 2007) è forse il maggior protagonista dell’arte povera e concettuale del dopoguerra. Autodidatta, trasferitosi a Milano nel 1959 entra in contatto con P.Manzoni ed E.Castellani. Dopo lavori specchianti e le “Tautotogie” negli anni Sessanta, tra il ’68 e il ’75 crea la serie “Italia”. Lungo gli anni Ottanta, indagando sulle idee di luoghi spaziali, prospettiva, naturale costruzione delle forme,ecc prendono forma, sempre imprevedibilmente, le opere “Io” (’78), “Paolo Uccello” (’84), “Computers” (’88), “Due nudi che scendono le scale ballando il Bolgie-Woogie (’89), “Nadezda” (’90). Seguono lavori legati a proposizioni teoriche, iconografie civile e urbana, naturale e religiosa, con installazioni pubbliche: “Contratto sociale” a Breda in Olanda; “Giardino all’italiana” a Basilea: “Nido” a Rost in Norvegia; “Tumulus” a Nordhorf in Germania, ecc. Ha esposto alle Biennali di Venezia e a Kassel , in musei italiani ed esteri: Capodimonte a Napoli, Fondazione Juan Mirò a Barcellona, Museum of Modern Art a San Francisco, ecc.
Amedeo Giacomini (Varmo 1939 – San Daniele 2006) è una figura di spicco nel panorama letterario italiano del secondo Novecento. Poeta e narratore, filologo e traduttore dal latino e da lingue romanze, ha insegnato Lingua e letteratura friulana presso l’Università di Udine e ha diretto dal 1990 la rivista “Diverse lingue”.
E’ presente nella fondamentale opera curata da Franco Brevini “ La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento” (Mondadori 1999); diverse sue liriche figurano in antologie di poesia italiana contemporanea.
Tra i prefatori e critici dell’ opera di Giacomini, oggetto di importanti riconoscimenti e tradotta in varie lingue, figurano David Maria Turoldo, Andrea Zanzotto, Gian Mario Villalta, Maria Corti, Cesare Segre, Franco Loi ed altri.
Luciano Fabro (Torino 1936 – Milano 2007) è forse il maggior protagonista dell’arte povera e concettuale del dopoguerra. Autodidatta, trasferitosi a Milano nel 1959 entra in contatto con P.Manzoni ed E.Castellani. Dopo lavori specchianti e le “Tautotogie” negli anni Sessanta, tra il ’68 e il ’75 crea la serie “Italia”. Lungo gli anni Ottanta, indagando sulle idee di luoghi spaziali, prospettiva, naturale costruzione delle forme,ecc prendono forma, sempre imprevedibilmente, le opere “Io” (’78), “Paolo Uccello” (’84), “Computers” (’88), “Due nudi che scendono le scale ballando il Bolgie-Woogie (’89), “Nadezda” (’90). Seguono lavori legati a proposizioni teoriche, iconografie civile e urbana, naturale e religiosa, con installazioni pubbliche: “Contratto sociale” a Breda in Olanda; “Giardino all’italiana” a Basilea: “Nido” a Rost in Norvegia; “Tumulus” a Nordhorf in Germania, ecc. Ha esposto alle Biennali di Venezia e a Kassel , in musei italiani ed esteri: Capodimonte a Napoli, Fondazione Juan Mirò a Barcellona, Museum of Modern Art a San Francisco, ecc.
26
settembre 2009
Amedeo Giacomini / Luciano Fabro
Dal 26 settembre al 25 ottobre 2009
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE ADO FURLAN – CASA FURLAN
Rosazzo di Manzano, Via Abate Colonna, 2, (Udine)
Rosazzo di Manzano, Via Abate Colonna, 2, (Udine)
Orario di apertura
venerdì 16-18
sabato domenica 11-12.30 / 16-18
Vernissage
26 Settembre 2009, ore 15.30
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