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Americana
La mostra presenta circa 140 opere di autori statunitensi che hanno caratterizzato la storia della fotografia e dell’arte del ‘900
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Amministrazione Comunale di San Vito al Tagliamento (PN) in
collaborazione con il CRAF e con la partecipazione delle più
significative Istituzioni e gallerie di fotografia, nonché di primari
collezionisti propone per l'estate 2008 al grande pubblico la Mostra
AMERICANA, presentando circa 140 opere di autori statunitensi che
hanno caratterizzato la storia della fotografia e dell'arte del '900.
Complessivamente nella mostra e nel catalogo saranno presentati oltre
120 Autori con c.a. 140 opere di grande valore storico e culturale, e
nella narrazione visiva, verrà tenuto adeguatamente conto anche ed in
particolare delle immagini realizzate in Italia dai fotografi
americani nel corso del '900.
Accanto alle fotografie, in mostra verranno presentati documenti
inediti, lettere (come le lettere di Ernest Hemingway al conte
Riccardo Kecher), riviste degli anni '40 e '50 (Life, ecc.), nonché le
lettere di Elio Vittorini a Luigi Crocenzi degli anni '50.
La mostra, curato da Walter Liva, Direttore del CRAF, sarà
accompagnata da un conseguente catalogo di formato 22 x 24 cm. con
oltre 140 fotografie e sarà edito da Lithostampa di Udine con testi di
Naomi Rosenblum e Walter Liva.
".con l'antologia "Americana" fu la prima volta che si videro delle
fotografie (almeno a quanto mi risulta) accompagnare delle pagine
narrative riferendosi alla realtà rielaborata in quelle pagine anziché
agli autori loro e alla vita degli autori loro. Con la rivista
"Politecnico" fu la prima volta che la fotografia venne introdotta nel
linguaggio culturale e portata a far corpo con esso in modo da
renderne più evidenti (visivi) i concetti e insieme da caricarsi di
significati rinnovatori attraverso l'incombere dei concetti stessi. La
compilazione dell' Americana risale agli anni 1940 -1941.
Il "Politecnico" apparve tra l'estate 1945 e l'autunno del 1947.
Ed erano tempi in cui (anche i primi mesi di "Politecnico") le varie
forme poi affermatesi di racconto fotografico non s'erano manifestate,
almeno in Italia, neppure sui giornali a fumetti."
Questo testo venne redatto dallo scrittore Elio Vittorini (di cui nel
2008 ricorre il centenario della nascita) nel 1954 e pubblicato sul
n. 33 di Cinemanuovo con il titolo La Foto strizza l'occhio alla
pagina e quindi ripubblicato e diffuso ulteriormente dal Centro per la
Cultura nella Fotografia di Luigi Crocenzi, critico e fotografo
(realizzò la maggior parte delle fotografie di Conversazione in
Sicilia di Vittoriani nell'edizione del 1953) per il quale ".è
necessario un dibattito perché contribuisca a portare la fotografia su
posizioni sempre più chiare e a diventare quel linguaggio che gli
scrittori di domani, i fotografi, useranno per rispecchiare verso la
storia le idee e i fatti degli uomini."[1]
Oggi, Americana - seguendo la riflessione qui citata di Luigi Crocenzi
- può essere invece riproposta piuttosto che come raccolta di saggi
letterari, come un racconto per immagini tale da rappresentare nello
stesso tempo una storia della fotografia statunitense del XX° Secolo
per come è stata vista attraverso raccolte e collezioni italiane che
contengono autori statunitensi di Chiara Fama, nonchè progetti
fotografici realizzati da fotografi americani in Italia, al pari del
modo in cui l'antologia letteraria curata da Elio Vittorini fu il
frutto di letture ed interpretazioni da parte di un gruppo di
scrittori italiani del tempo (lo stesso Vittorini, Eugenio Montale,
Cesare Pavese, Guido Piovene, Giansiro Ferrata, Alberto Moravia).
Il ruolo degli scrittori di vittoriniana memoria viene quindi assunto
oggi in questo progetto da coloro che hanno collezionato in Italia
opere di Autori americani - quindi Istituzioni Pubbliche e Private -
oppure hanno ideato e realizzato in Italia progetti con fotografi
americani, ed è d'altronde è anche per questo profondo legame
culturale con la fotografia e la cultura americana che le fotografie e
gli Autori qui presentati (in modo ovviamente non esaustivo rispetto
alla storia della fotografia americana) sono, citando sempre Cesare
Pavese ".l' evidenza essenziale di un mito da noi tutti vissuto." e,
con John Steinbeck, ".la somma dei sogni ha un nome che li riassume "
the american way of life", il modo di vivere americano. Nessuno,
credo, può definirlo, nessuno può indicarvi un singolo americano, o un
gruppo che vive esattamente secondo i dettami dell' "american way of
life". Ciò non toglie che questo sogno sia del tutto reale."[2]
Il progetto intende rapportare l'antologia letteraria Americana
curata da Elio Vittorini con il linguaggio della fotografia, e la
narrazione delle immagini prende il posto delle parole.
.
Le fotografie, di altissimo valore artistico e culturale, provengono
dalle più significative collezioni ed archivi italiani di fotografia.
Si sottolinea come questo progetto, con la mostra e il conseguente
catalogo, sarà dedicato al linguaggio della fotografia americana nel
corso del '900 in un itinerarium parallelo all'arrivo delle grandi
masse di emigranti in fuga dalla miseria dall'Italia e dall'Europa e
che Lewis Hine fotografò al loro approdo a Ellis Island quando John
Alvin Anderson, Roland Reed ed Edward Curtis documentavano la
"Vanishing Race" e all'apparire con la figura di Alfred Stieglitz del
pittorialismo e del tentativo di dare alla fotografia la connotazione
di arte con Edward Steichen, Edward Weston e Tina Modotti...fino ai
cambiamenti di fondo introdotti nella cultura della fotografia da Paul
Strand, alla ricerca degli anni '20 e '30 di André Kertesz, Man Ray,
Lee Miller, Berenice Abbott, Ansel Adams, Hoyningen Huene, Horst
P.Horst,.alla fotografia sociale del New Deal con la Farm Security
Administration: Dorothea Lange, Walker Evans, Arthur Rothstein,
Russell Lee, Andreas Feininger, Gordon Parks, John Vachon, Louise
Rosskam, . e Photoleague (Walter Rosenblum, Margareth Bourke White,
Aaron Siskind,.).fino alla nascita del fotogiornalismo di Life e della
Magnum, allo spartiacque della seconda guerra mondiale e al
dopoguerra: Robert Capa, Carl Mydans, Eugene W.Smith, John Phillips,
Weegee, e poi Dennis Stock, Inge Morath, Dan Weiner, Milton Rogovin,
Bill Ray, Danny Lyon, Charles Harbutt.
Del secondo dopoguerra viene presentata la ricerca estetica e la moda
con opere di Minor White, Barbara Morgan, Toni Frissel, Imogen
Cunningham, Harry Callahan, Irwing Penn, Otto Storch,. la fotografia
sociale degli anni '50, '60 e '70 con immagini di William Klein,
Robert Frank, Sid Kaplan, Bruce Davidson, Diane Arbus, Max Waldman,
Charles Gatewood, Larry Fink, Arthur Tress, Bill Owens, Mary Ellen
Mark e quindi l'emergere di una nuova visione del paesaggio americano
con Frank Gohlke, Stephen Shore, Lewis Baltz, ma anche con Garry
Winogrand o Willie Osterman e Liliane De Cock, ultimi collaboratori di
Ansel Adams, Paul Caponigro, Lynn Davis,., della "narrative art" e
della fotografia di ricerca da Peter Joel Whitkin a Robert
Mapplethorpe, Bruce Weber, Herb Ritts, Jock Sturges, Kevin Clarke, Nan
Goldin, Andres Serrano, Duane Michals, Jerry Uelsmann, Joyce Tenneson,
Sydnie Shuman, Leslie Krims, Marina Berio, Robert Longo, David Byrne.
collaborazione con il CRAF e con la partecipazione delle più
significative Istituzioni e gallerie di fotografia, nonché di primari
collezionisti propone per l'estate 2008 al grande pubblico la Mostra
AMERICANA, presentando circa 140 opere di autori statunitensi che
hanno caratterizzato la storia della fotografia e dell'arte del '900.
Complessivamente nella mostra e nel catalogo saranno presentati oltre
120 Autori con c.a. 140 opere di grande valore storico e culturale, e
nella narrazione visiva, verrà tenuto adeguatamente conto anche ed in
particolare delle immagini realizzate in Italia dai fotografi
americani nel corso del '900.
Accanto alle fotografie, in mostra verranno presentati documenti
inediti, lettere (come le lettere di Ernest Hemingway al conte
Riccardo Kecher), riviste degli anni '40 e '50 (Life, ecc.), nonché le
lettere di Elio Vittorini a Luigi Crocenzi degli anni '50.
La mostra, curato da Walter Liva, Direttore del CRAF, sarà
accompagnata da un conseguente catalogo di formato 22 x 24 cm. con
oltre 140 fotografie e sarà edito da Lithostampa di Udine con testi di
Naomi Rosenblum e Walter Liva.
".con l'antologia "Americana" fu la prima volta che si videro delle
fotografie (almeno a quanto mi risulta) accompagnare delle pagine
narrative riferendosi alla realtà rielaborata in quelle pagine anziché
agli autori loro e alla vita degli autori loro. Con la rivista
"Politecnico" fu la prima volta che la fotografia venne introdotta nel
linguaggio culturale e portata a far corpo con esso in modo da
renderne più evidenti (visivi) i concetti e insieme da caricarsi di
significati rinnovatori attraverso l'incombere dei concetti stessi. La
compilazione dell' Americana risale agli anni 1940 -1941.
Il "Politecnico" apparve tra l'estate 1945 e l'autunno del 1947.
Ed erano tempi in cui (anche i primi mesi di "Politecnico") le varie
forme poi affermatesi di racconto fotografico non s'erano manifestate,
almeno in Italia, neppure sui giornali a fumetti."
Questo testo venne redatto dallo scrittore Elio Vittorini (di cui nel
2008 ricorre il centenario della nascita) nel 1954 e pubblicato sul
n. 33 di Cinemanuovo con il titolo La Foto strizza l'occhio alla
pagina e quindi ripubblicato e diffuso ulteriormente dal Centro per la
Cultura nella Fotografia di Luigi Crocenzi, critico e fotografo
(realizzò la maggior parte delle fotografie di Conversazione in
Sicilia di Vittoriani nell'edizione del 1953) per il quale ".è
necessario un dibattito perché contribuisca a portare la fotografia su
posizioni sempre più chiare e a diventare quel linguaggio che gli
scrittori di domani, i fotografi, useranno per rispecchiare verso la
storia le idee e i fatti degli uomini."[1]
Oggi, Americana - seguendo la riflessione qui citata di Luigi Crocenzi
- può essere invece riproposta piuttosto che come raccolta di saggi
letterari, come un racconto per immagini tale da rappresentare nello
stesso tempo una storia della fotografia statunitense del XX° Secolo
per come è stata vista attraverso raccolte e collezioni italiane che
contengono autori statunitensi di Chiara Fama, nonchè progetti
fotografici realizzati da fotografi americani in Italia, al pari del
modo in cui l'antologia letteraria curata da Elio Vittorini fu il
frutto di letture ed interpretazioni da parte di un gruppo di
scrittori italiani del tempo (lo stesso Vittorini, Eugenio Montale,
Cesare Pavese, Guido Piovene, Giansiro Ferrata, Alberto Moravia).
Il ruolo degli scrittori di vittoriniana memoria viene quindi assunto
oggi in questo progetto da coloro che hanno collezionato in Italia
opere di Autori americani - quindi Istituzioni Pubbliche e Private -
oppure hanno ideato e realizzato in Italia progetti con fotografi
americani, ed è d'altronde è anche per questo profondo legame
culturale con la fotografia e la cultura americana che le fotografie e
gli Autori qui presentati (in modo ovviamente non esaustivo rispetto
alla storia della fotografia americana) sono, citando sempre Cesare
Pavese ".l' evidenza essenziale di un mito da noi tutti vissuto." e,
con John Steinbeck, ".la somma dei sogni ha un nome che li riassume "
the american way of life", il modo di vivere americano. Nessuno,
credo, può definirlo, nessuno può indicarvi un singolo americano, o un
gruppo che vive esattamente secondo i dettami dell' "american way of
life". Ciò non toglie che questo sogno sia del tutto reale."[2]
Il progetto intende rapportare l'antologia letteraria Americana
curata da Elio Vittorini con il linguaggio della fotografia, e la
narrazione delle immagini prende il posto delle parole.
.
Le fotografie, di altissimo valore artistico e culturale, provengono
dalle più significative collezioni ed archivi italiani di fotografia.
Si sottolinea come questo progetto, con la mostra e il conseguente
catalogo, sarà dedicato al linguaggio della fotografia americana nel
corso del '900 in un itinerarium parallelo all'arrivo delle grandi
masse di emigranti in fuga dalla miseria dall'Italia e dall'Europa e
che Lewis Hine fotografò al loro approdo a Ellis Island quando John
Alvin Anderson, Roland Reed ed Edward Curtis documentavano la
"Vanishing Race" e all'apparire con la figura di Alfred Stieglitz del
pittorialismo e del tentativo di dare alla fotografia la connotazione
di arte con Edward Steichen, Edward Weston e Tina Modotti...fino ai
cambiamenti di fondo introdotti nella cultura della fotografia da Paul
Strand, alla ricerca degli anni '20 e '30 di André Kertesz, Man Ray,
Lee Miller, Berenice Abbott, Ansel Adams, Hoyningen Huene, Horst
P.Horst,.alla fotografia sociale del New Deal con la Farm Security
Administration: Dorothea Lange, Walker Evans, Arthur Rothstein,
Russell Lee, Andreas Feininger, Gordon Parks, John Vachon, Louise
Rosskam, . e Photoleague (Walter Rosenblum, Margareth Bourke White,
Aaron Siskind,.).fino alla nascita del fotogiornalismo di Life e della
Magnum, allo spartiacque della seconda guerra mondiale e al
dopoguerra: Robert Capa, Carl Mydans, Eugene W.Smith, John Phillips,
Weegee, e poi Dennis Stock, Inge Morath, Dan Weiner, Milton Rogovin,
Bill Ray, Danny Lyon, Charles Harbutt.
Del secondo dopoguerra viene presentata la ricerca estetica e la moda
con opere di Minor White, Barbara Morgan, Toni Frissel, Imogen
Cunningham, Harry Callahan, Irwing Penn, Otto Storch,. la fotografia
sociale degli anni '50, '60 e '70 con immagini di William Klein,
Robert Frank, Sid Kaplan, Bruce Davidson, Diane Arbus, Max Waldman,
Charles Gatewood, Larry Fink, Arthur Tress, Bill Owens, Mary Ellen
Mark e quindi l'emergere di una nuova visione del paesaggio americano
con Frank Gohlke, Stephen Shore, Lewis Baltz, ma anche con Garry
Winogrand o Willie Osterman e Liliane De Cock, ultimi collaboratori di
Ansel Adams, Paul Caponigro, Lynn Davis,., della "narrative art" e
della fotografia di ricerca da Peter Joel Whitkin a Robert
Mapplethorpe, Bruce Weber, Herb Ritts, Jock Sturges, Kevin Clarke, Nan
Goldin, Andres Serrano, Duane Michals, Jerry Uelsmann, Joyce Tenneson,
Sydnie Shuman, Leslie Krims, Marina Berio, Robert Longo, David Byrne.
28
giugno 2008
Americana
Dal 28 giugno al 28 settembre 2008
fotografia
Location
CHIESA DI SAN LORENZO
San Vito Al Tagliamento, Via Pomponio Amalteo, 1, (Pordenone)
San Vito Al Tagliamento, Via Pomponio Amalteo, 1, (Pordenone)
Biglietti
Interi 3 Euro, Ridotti 2 Euro
Orario di apertura
10.00 - 12.00 / 16.00 - 20.00
Chiuso lunedì, martedì e mercoledì. Visite fuori orario su prenotazione
Vernissage
28 Giugno 2008, ore 11
Autore
Curatore