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Amintore Fanfani – Dipinti e opere su carta 1924-1996. Tra sogno e realtà…
La mostra antologica dedicata all’opera pittorica di Amintore Fanfani consentirà di conoscere meglio un aspetto poco noto ma tutt’altro che marginale della poliedrica figura del senatore a vita scomparso nel 1999
Comunicato stampa
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L’Istituto Italo Latino Americano (IILA), in collaborazione con l’associazione Sempre Insieme per la Pace - ONLUS, ha voluto ricordare il suo 40° anniversario rendendo omaggio con questa mostra al suo fondatore. La mostra antologica dedicata all’opera pittorica di Amintore Fanfani consentirà di conoscere meglio un aspetto poco noto ma tutt’altro che marginale della poliedrica figura del senatore a vita scomparso nel 1999: si tratta della rassegna Amintore Fanfani. Dipinti e opere su carta 1924-1996. Tra sogno e realtà…, che sarà inaugurata il 30 maggio alle ore 18.30, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, nei saloni di Palazzo Santacroce-Pasolini dall’Onda, sede dell’Istituto Italo Latino Americano.
L’apertura al pubblico sarà preceduta, il 29 maggio alle ore 11 da una conferenza stampa di presentazione. Saranno presenti l’ambasciatore Paolo Faiola, segretario generale dell’IILA, Floriano De Santi, curatore del catalogo e della mostra, Ettore Bernabei, membro della fondazione Amintore Fanfani, Mariapia Fanfani, presidente dell’associazione Sempre Insieme per la Pace - ONLUS; modererà Beatrice Rangoni Machiavelli, presidente Comitato Premi della Together for Peace Foundation.
Con questa retrospettiva si vuole documentare con quanta passione e con quali stimoli creativi Fanfani si sia dedicato alla pittura, intesa come esigenza espressiva, coerente con il suo impegno intellettuale, e mezzo capace di interpretare i sentimenti che l’hanno accompagnato nella vita. La mostra raccoglie un centinaio tra dipinti e opere su carta databili dal 1924 al 1996 che spaziano dal realismo, all’informale e all’astrattismo documentando tutti i periodi della ricerca artistica di Fanfani. Tali lavori sono stati esposti in numerose mostre anche all’estero a Ginevra, Berlino, Vienna, Lubiana, Los Angeles, Hong Kong, Caracas. Dapprima, nel decennio 1930-1940, con la cosiddetta pittura metafisica che ha caratteri di metamorfismo; poi con Lago di Garda del 1941 e con Luci nel bosco del 1955 affrontando sempre più distesamente ma con grande rigore tecnico le questioni d’impianto costruttivo con una lettura nell’ambito naturale - paesaggio e figura - che rende più intensa la sua tavolozza. Merito non piccolo di Fanfani, secondo il curatore della mostra, è quello di elaborare la propria tèkhne grafica e pittorica basandosi contemporaneamente su una intelligenza non provinciale dei moderni – come è il caso di Cèzanne, Carrà, Modigliani, non di Ardengo Soffici – e su interessi per la pittura toscana del Quattrocento.
A partire dalla fine degli anni Cinquanta – da La luna e il pozzo del 1959 a Mar Rosso del 1967 e a nell’Abisso della natura dell’anno seguente – la sua meditazione si incentra sulla dialettica tra colore intenso, luminoso, lievemente evocativo e una struttura formale articolata in una spazialità frammentata di radice informale e tra memoria di natura e autonomia formale, talvolta quasi astratta, del dipinto (si veda, in tal senso, Astratto del 1964 e Segnale rosso del 1970). Dalla metà degli anni Settanta i dipinti attestano una sicura poièsis; nei campi colorati, spesso in tonalità vicine (Together for Peace del 1989), sopravvive la trama cupa d’una rete grafica che conferisce allo spazio cromatico dinamismo e profonda sensibilità (Laguna del 1995).
Una sezione sarà dedicata alle vignette caricaturali su personaggi dell’Assemblea Costituente nei primi anni della Repubblica.
La mostra intende sottolineare anche il ruolo dell’IILA, che nei suoi 40 anni di vita ha saputo gettare un ponte tra l’America Latina, l’Italia e l’Europa in una visione di progresso sociale, economico, scientifico e culturale, coerente con le esigenze del nostro paese e della globalizzazione.
L’apertura al pubblico sarà preceduta, il 29 maggio alle ore 11 da una conferenza stampa di presentazione. Saranno presenti l’ambasciatore Paolo Faiola, segretario generale dell’IILA, Floriano De Santi, curatore del catalogo e della mostra, Ettore Bernabei, membro della fondazione Amintore Fanfani, Mariapia Fanfani, presidente dell’associazione Sempre Insieme per la Pace - ONLUS; modererà Beatrice Rangoni Machiavelli, presidente Comitato Premi della Together for Peace Foundation.
Con questa retrospettiva si vuole documentare con quanta passione e con quali stimoli creativi Fanfani si sia dedicato alla pittura, intesa come esigenza espressiva, coerente con il suo impegno intellettuale, e mezzo capace di interpretare i sentimenti che l’hanno accompagnato nella vita. La mostra raccoglie un centinaio tra dipinti e opere su carta databili dal 1924 al 1996 che spaziano dal realismo, all’informale e all’astrattismo documentando tutti i periodi della ricerca artistica di Fanfani. Tali lavori sono stati esposti in numerose mostre anche all’estero a Ginevra, Berlino, Vienna, Lubiana, Los Angeles, Hong Kong, Caracas. Dapprima, nel decennio 1930-1940, con la cosiddetta pittura metafisica che ha caratteri di metamorfismo; poi con Lago di Garda del 1941 e con Luci nel bosco del 1955 affrontando sempre più distesamente ma con grande rigore tecnico le questioni d’impianto costruttivo con una lettura nell’ambito naturale - paesaggio e figura - che rende più intensa la sua tavolozza. Merito non piccolo di Fanfani, secondo il curatore della mostra, è quello di elaborare la propria tèkhne grafica e pittorica basandosi contemporaneamente su una intelligenza non provinciale dei moderni – come è il caso di Cèzanne, Carrà, Modigliani, non di Ardengo Soffici – e su interessi per la pittura toscana del Quattrocento.
A partire dalla fine degli anni Cinquanta – da La luna e il pozzo del 1959 a Mar Rosso del 1967 e a nell’Abisso della natura dell’anno seguente – la sua meditazione si incentra sulla dialettica tra colore intenso, luminoso, lievemente evocativo e una struttura formale articolata in una spazialità frammentata di radice informale e tra memoria di natura e autonomia formale, talvolta quasi astratta, del dipinto (si veda, in tal senso, Astratto del 1964 e Segnale rosso del 1970). Dalla metà degli anni Settanta i dipinti attestano una sicura poièsis; nei campi colorati, spesso in tonalità vicine (Together for Peace del 1989), sopravvive la trama cupa d’una rete grafica che conferisce allo spazio cromatico dinamismo e profonda sensibilità (Laguna del 1995).
Una sezione sarà dedicata alle vignette caricaturali su personaggi dell’Assemblea Costituente nei primi anni della Repubblica.
La mostra intende sottolineare anche il ruolo dell’IILA, che nei suoi 40 anni di vita ha saputo gettare un ponte tra l’America Latina, l’Italia e l’Europa in una visione di progresso sociale, economico, scientifico e culturale, coerente con le esigenze del nostro paese e della globalizzazione.
29
maggio 2006
Amintore Fanfani – Dipinti e opere su carta 1924-1996. Tra sogno e realtà…
Dal 29 maggio al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
IILA – ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO
Roma, Via Giovanni Paisiello, 24, (Roma)
Roma, Via Giovanni Paisiello, 24, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 11-19
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore