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Ammar Al-Hameedi – Sans retour/Senza ritorno
Il sogno e l’impossibilità del ritorno rappresentano il fulcro della ricerca concettuale di Ammar Al-Hameedi, una spinta creativa dettata da amore e sofferenza che esprime attraverso la nuda materia l’universale tragedia del distacco.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 4 marzo 2011, dalle ore 19:00 si inaugura presso l’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq a Roma la mostra Sans retour/Senza ritorno, prima personale del giovane artista Hammar Al-Hameedi a cura di Micol Di Veroli.
Afferrare una manciata di amata terra, sostare sotto l'ombra del cedro che ti ha visto crescere, osservare volti di amici e nemici. Anche questo significa essere a casa, trovarsi in un luogo dove riposa il proprio cuore ed ogni emozione si propaga per un reticolo di strade mille volte percorse. Esiste un luogo, geografico e mentale, che ognuno di noi chiama patria, un sacro rifugio dove ogni cosa trova il suo giusto posto, dove ogni finestra si affaccia sulla vita. Ad esso fugge costantemente il pensiero lontano, nella speranza di ritrovare la gioia e la serenità all'interno di geografie conosciute, di persone ed oggetti custodi della memoria.
Il sogno e l'impossibilità del ritorno a questo luogo rappresentano il fulcro della ricerca concettuale di Ammar Al-Hameedi, una spinta creativa dettata da amore e sofferenza che esprime attraverso la nuda materia l'universale tragedia del distacco. Le opere del giovane artista iracheno descrivono con acerba poesia e disincanto l'ansia di un esilio ed il tentativo di una fuga inattuabile.
Si tratta di una sperimentazione su forme e segni decisamente spontanea che già reca in sé le tracce di futuri consolidamenti. Oggi, in questo clima di tensione che avvolge il globo, Ammar Al-Hameedi è qui, in tutto il suo vigore giovanile, a ribadire l'importanza delle nostre radici.
La mostra è patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq.
Afferrare una manciata di amata terra, sostare sotto l'ombra del cedro che ti ha visto crescere, osservare volti di amici e nemici. Anche questo significa essere a casa, trovarsi in un luogo dove riposa il proprio cuore ed ogni emozione si propaga per un reticolo di strade mille volte percorse. Esiste un luogo, geografico e mentale, che ognuno di noi chiama patria, un sacro rifugio dove ogni cosa trova il suo giusto posto, dove ogni finestra si affaccia sulla vita. Ad esso fugge costantemente il pensiero lontano, nella speranza di ritrovare la gioia e la serenità all'interno di geografie conosciute, di persone ed oggetti custodi della memoria.
Il sogno e l'impossibilità del ritorno a questo luogo rappresentano il fulcro della ricerca concettuale di Ammar Al-Hameedi, una spinta creativa dettata da amore e sofferenza che esprime attraverso la nuda materia l'universale tragedia del distacco. Le opere del giovane artista iracheno descrivono con acerba poesia e disincanto l'ansia di un esilio ed il tentativo di una fuga inattuabile.
Si tratta di una sperimentazione su forme e segni decisamente spontanea che già reca in sé le tracce di futuri consolidamenti. Oggi, in questo clima di tensione che avvolge il globo, Ammar Al-Hameedi è qui, in tutto il suo vigore giovanile, a ribadire l'importanza delle nostre radici.
La mostra è patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq.
04
marzo 2011
Ammar Al-Hameedi – Sans retour/Senza ritorno
Dal 04 al 12 marzo 2011
arte contemporanea
Location
AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DELL’IRAQ
Roma, Via Della Camilluccia, 355, (Roma)
Roma, Via Della Camilluccia, 355, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dale 10:00 alle 14:00.
Vernissage
4 Marzo 2011, ore 19
Autore
Curatore