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Amos Gitai – Politica, Estetica, Cinema
Nell’ambito del programma Meeting Architecture, il regista israeliano parlerà del rapporto tra architettura e cinema nel proprio lavoro, mostrando anche alcuni video tratti da Architecture in Israel. Prima della lecture presenterà, insieme a Irene Bignardi, il suo film Lullaby to my Father.
Comunicato stampa
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Per il quarto appuntamento del programma Meeting Architecture-L’architettura e il processo creativo, la British School at Rome, insieme all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, ha invitato il regista israeliano Amos Gitai a parlare del proprio lavoro e a presentare il suo film Lullaby to my Father (2012).
Figlio del famoso architetto della Bauhaus Munio Weinraub, Amos Gitai ha studiato architettura e, nel 2012, ha fondato il primo museo di architettura israeliano in memoria di suo padre. Alla British School at Rome, durante la conferenza dal titolo Politica, Estetica, Cinema, il regista parlerà del rapporto tra architettura e cinema nel proprio lavoro, mostrando anche alcuni video tratti dalla serie di 16 film, da lui scritti e diretti, Architecture in Israel (2012). In ciascuno di questi episodi, Gitai incontra architetti, sociologi, archeologi, ricercatori culturali e scrittori, con i quali affronta diverse tematiche legate all’architettura, all’urbanistica, alla conservazione e alla pianificazione.
Prima della lecture il regista presenterà, insieme a Irene Bignardi, il suo film Lullaby to my Father, proiettato alla 69a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film racconta la storia di Munio Weinraub, studente della facoltà di architettura e design della Bauhaus a Dessau, prima che Hitler la chiudesse nel 1933. Nel maggio 1933, Weinraub fu accusato di "tradimento del popolo tedesco" e incarcerato, dopodiché fu espulso dalla Germania. Il film segue il cammino di Munio dalla Polonia alla Germania e dalla Svizzera alla Palestina. Gitai ha parlato di questo film come di “un viaggio alla ricerca del rapporto tra padre e figlio, tra architettura e cinema, la storia di un percorso e dei ricordi più intimi.”
Amos Gitai, orientato a seguire le orme paterne, studiava architettura quando la guerra di Yom Kippur ne interruppe gli studi. Fu allora che, durante le missioni in elicottero, cominciò a filmare con la sua Super-8 e decise di dedicarsi al cinema. Un’esperienza che in seguito gli avrebbe ispirato il famoso film Kippur (2000). Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, Gitai dirige numerosi documentari, tra cui House and Field Diary. Nello stesso periodo ottiene il dottorato (PhD) in architettura dalla University of California - Berkeley.
Vivendo tra Israele, gli Stati Uniti e la Francia, Gitai ha prodotto uno straordinario corpus di lavoro, fortemente personale e di grande respiro. In circa 40 film (documentari e fiction) ha scavato nelle stratificazioni della storia del Medio Oriente e oltre, incorporandovi tematiche personali, come madrepatria ed esilio, religione, controllo sociale e utopia. Lo stile di Gitai, con i suoi piani-sequenza e pochi ma significativi movimenti della macchina, insieme al suo caratteristico umorismo, è inconfondibile. Tra i suoi film più apprezzati ricordiamo: Kadosh (il terzo atto della trilogia sulle città di Israele), Kippur (2000), Kedma (2002) e Free Zone (2005).
Alla filmografia di Gitai sono state dedicate numerose retrospettive, in particolare: Centre Pompidou (Parigi), NFT e ICA (Londra), Lincoln Center (New York). Nel 2012, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha presentato una retrospettiva dei suoi lavori e, nel 2013, gli ha attribuito il Green Drop Award per il suo nuovo film Ana Arabia. A febbraio 2014 anche la Cinémathèque française di Parigi dedicherà una retrospettiva al suo lavoro.
Amos Gitai terrà una conferenza al Royal College of Art il 25 marzo 2014.
Programma d’architettura, British School at Rome a cura di Marina Engel
Per ulteriori informazioni
The British School at Rome, tel. +39 06 3264939, www.bsr.ac.uk
Ufficio Stampa Meeting Architecture
Marta Colombo, mob. +39 340 3442805, martacolombo@gmail.com
Ilaria Gianoli, mob. +39 333 6317344, ilariagianoli@tin.it
In collaborazione con:
Royal College of Art, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Dipartimento culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Con il supporto di:
Bryan Guinness Charitable Trust, Cochemé Charitable Trust, John S. Cohen Foundation, Dipartimento culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma
Media Partner:
Architectural Review, Artribune, Nero
Figlio del famoso architetto della Bauhaus Munio Weinraub, Amos Gitai ha studiato architettura e, nel 2012, ha fondato il primo museo di architettura israeliano in memoria di suo padre. Alla British School at Rome, durante la conferenza dal titolo Politica, Estetica, Cinema, il regista parlerà del rapporto tra architettura e cinema nel proprio lavoro, mostrando anche alcuni video tratti dalla serie di 16 film, da lui scritti e diretti, Architecture in Israel (2012). In ciascuno di questi episodi, Gitai incontra architetti, sociologi, archeologi, ricercatori culturali e scrittori, con i quali affronta diverse tematiche legate all’architettura, all’urbanistica, alla conservazione e alla pianificazione.
Prima della lecture il regista presenterà, insieme a Irene Bignardi, il suo film Lullaby to my Father, proiettato alla 69a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il film racconta la storia di Munio Weinraub, studente della facoltà di architettura e design della Bauhaus a Dessau, prima che Hitler la chiudesse nel 1933. Nel maggio 1933, Weinraub fu accusato di "tradimento del popolo tedesco" e incarcerato, dopodiché fu espulso dalla Germania. Il film segue il cammino di Munio dalla Polonia alla Germania e dalla Svizzera alla Palestina. Gitai ha parlato di questo film come di “un viaggio alla ricerca del rapporto tra padre e figlio, tra architettura e cinema, la storia di un percorso e dei ricordi più intimi.”
Amos Gitai, orientato a seguire le orme paterne, studiava architettura quando la guerra di Yom Kippur ne interruppe gli studi. Fu allora che, durante le missioni in elicottero, cominciò a filmare con la sua Super-8 e decise di dedicarsi al cinema. Un’esperienza che in seguito gli avrebbe ispirato il famoso film Kippur (2000). Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, Gitai dirige numerosi documentari, tra cui House and Field Diary. Nello stesso periodo ottiene il dottorato (PhD) in architettura dalla University of California - Berkeley.
Vivendo tra Israele, gli Stati Uniti e la Francia, Gitai ha prodotto uno straordinario corpus di lavoro, fortemente personale e di grande respiro. In circa 40 film (documentari e fiction) ha scavato nelle stratificazioni della storia del Medio Oriente e oltre, incorporandovi tematiche personali, come madrepatria ed esilio, religione, controllo sociale e utopia. Lo stile di Gitai, con i suoi piani-sequenza e pochi ma significativi movimenti della macchina, insieme al suo caratteristico umorismo, è inconfondibile. Tra i suoi film più apprezzati ricordiamo: Kadosh (il terzo atto della trilogia sulle città di Israele), Kippur (2000), Kedma (2002) e Free Zone (2005).
Alla filmografia di Gitai sono state dedicate numerose retrospettive, in particolare: Centre Pompidou (Parigi), NFT e ICA (Londra), Lincoln Center (New York). Nel 2012, la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha presentato una retrospettiva dei suoi lavori e, nel 2013, gli ha attribuito il Green Drop Award per il suo nuovo film Ana Arabia. A febbraio 2014 anche la Cinémathèque française di Parigi dedicherà una retrospettiva al suo lavoro.
Amos Gitai terrà una conferenza al Royal College of Art il 25 marzo 2014.
Programma d’architettura, British School at Rome a cura di Marina Engel
Per ulteriori informazioni
The British School at Rome, tel. +39 06 3264939, www.bsr.ac.uk
Ufficio Stampa Meeting Architecture
Marta Colombo, mob. +39 340 3442805, martacolombo@gmail.com
Ilaria Gianoli, mob. +39 333 6317344, ilariagianoli@tin.it
In collaborazione con:
Royal College of Art, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, Dipartimento culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Con il supporto di:
Bryan Guinness Charitable Trust, Cochemé Charitable Trust, John S. Cohen Foundation, Dipartimento culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma
Media Partner:
Architectural Review, Artribune, Nero
04
marzo 2014
Amos Gitai – Politica, Estetica, Cinema
04 marzo 2014
incontro - conferenza
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
4 marzo ore 18.00: proiezione del film Lullaby to my Father
4 marzo ore 19.30: Conferenza di Amos Gitai
Vernissage
4 Marzo 2014, ore 18.00
Autore
Curatore