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An Introduction
Nella galleria Sud della Fondazione, ex laboratorio del precedente complesso industriale che sfocia negli ampi spazi del Deposito, si presenta “An Introduction”: un intenso accenno espositivo a un percorso tra istituzionale e personale sul modo di ricercare e collezionare, nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant.
Comunicato stampa
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Nella galleria Sud della Fondazione, ex laboratorio del precedente complesso industriale che sfocia negli ampi spazi del Deposito, si presenta “An Introduction”: un intenso accenno espositivo a un percorso tra istituzionale e personale sul modo di ricercare e collezionare, nato da un dialogo tra Miuccia Prada e Germano Celant.
È un intreccio tra studio e passione per l’arte che, assunte caratteristiche pubbliche e private, ha portato all’apertura di una Fondazione. Qui l’interesse per le problematiche estetiche e politiche affrontate dagli artisti, si pone a confronto con la conoscenza e la pratica delle culture sperimentali e storiche – dal Rinascimento alla modernità – evolvendo da uno stadio espositivo essenziale a uno complesso e museale.
La sequenza degli spazi e la scelta dei lavori, installati in relazione a colori e materiali d’epoca, suggeriscono una crescita di interessi e di impegno. Si inizia con una riflessione sul sé che si sviluppa in una scelta di territorio visuale, legato alle vicende artistiche degli anni Sessanta, dal New Dada alla Minimal Art. Tale ricerca, e la determinazione a raccoglierne le testimonianze, ha influenze sul sistema di vita, sulla passione e sul coinvolgimento nei confronti di un’arte critica rispetto alla realtà. L’indagine sul racconto artistico contemporaneo si muove verso una totalità temporale della storia, dall’antichità – con i suoi oggetti e ambienti – ai giorni nostri. Nozioni e passioni si traducono in collezione, qui documentata da una quadreria che indica un oscillare aperto e curioso verso l’arte e le sue manifestazioni. Nel Deposito, il finale a sorpresa con i veicoli di diversa natura è indice di una convergenza tra arte e vita, dove si attua una dialettica tra autonomia e funzione, artefatto e prodotto.
L’artistico si estende al quotidiano e l’oggetto si fa strumento di un modo di pensare e di guardare oltre la tradizione. Il risultato è un insieme di opere e di cose che forniscono informazioni sul passato, sul presente e sul futuro di un’avventura esistenziale. Introducono un’immagine di persone prima appassionate e poi impegnate, che hanno compiuto un percorso di conoscenza attivo e irraggiante: la reazione alla forza vitale delle idee diventa uno scopo di vita.
È un intreccio tra studio e passione per l’arte che, assunte caratteristiche pubbliche e private, ha portato all’apertura di una Fondazione. Qui l’interesse per le problematiche estetiche e politiche affrontate dagli artisti, si pone a confronto con la conoscenza e la pratica delle culture sperimentali e storiche – dal Rinascimento alla modernità – evolvendo da uno stadio espositivo essenziale a uno complesso e museale.
La sequenza degli spazi e la scelta dei lavori, installati in relazione a colori e materiali d’epoca, suggeriscono una crescita di interessi e di impegno. Si inizia con una riflessione sul sé che si sviluppa in una scelta di territorio visuale, legato alle vicende artistiche degli anni Sessanta, dal New Dada alla Minimal Art. Tale ricerca, e la determinazione a raccoglierne le testimonianze, ha influenze sul sistema di vita, sulla passione e sul coinvolgimento nei confronti di un’arte critica rispetto alla realtà. L’indagine sul racconto artistico contemporaneo si muove verso una totalità temporale della storia, dall’antichità – con i suoi oggetti e ambienti – ai giorni nostri. Nozioni e passioni si traducono in collezione, qui documentata da una quadreria che indica un oscillare aperto e curioso verso l’arte e le sue manifestazioni. Nel Deposito, il finale a sorpresa con i veicoli di diversa natura è indice di una convergenza tra arte e vita, dove si attua una dialettica tra autonomia e funzione, artefatto e prodotto.
L’artistico si estende al quotidiano e l’oggetto si fa strumento di un modo di pensare e di guardare oltre la tradizione. Il risultato è un insieme di opere e di cose che forniscono informazioni sul passato, sul presente e sul futuro di un’avventura esistenziale. Introducono un’immagine di persone prima appassionate e poi impegnate, che hanno compiuto un percorso di conoscenza attivo e irraggiante: la reazione alla forza vitale delle idee diventa uno scopo di vita.
04
maggio 2015
An Introduction
Dal 04 maggio 2015 al 10 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PRADA (Largo Isarco)
Milano, Largo Isarco, 2, (Milano)
Milano, Largo Isarco, 2, (Milano)
Biglietti
Intero - 10 € Ridotto - 8 € (studenti fino ai 26 anni, possessori tessere FAI, accompagnatori visitatori diversamente abili, gruppi dalle 15-25 persone) Gratuito (visitatori sotto i 18 e sopra i 65 anni, visitatori diversamente abili, giornalisti accreditati o in possesso di tessera stampa in corso di validità)
Orario di apertura
Tutti i giorni, dalle 10 alle 21
Vernissage
4 Maggio 2015, ore 10-17 solo su invito
Autore
Curatore