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Anastasia Moro – Anima Mundi
Una raffinata e originale installazione immersiva audio vision
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La quarta slammer ad accettare la sfida dell'ART SLAM a cura di Barbara Codogno è la padovana Anastasia Moro che
presenta all’Amsterdam Caffé di Via Vicenza 23, Padova, una raffinata e originale installazione immersiva audio vision
dal titolo evocativo: “Anima Mundi”.
Ad attendere il pubblico venerdì 28 novembre alle ore 19 avremo un percorso sensoriale composito. Varcata la soglia
dell’Amsterdam Caffé, avvolto in una luce fioca, ci sarà una passerella di tappeto erboso sintetico che condurrà fino
al centro del locale. L’attraversamento erboso sarà accompagnato da una suggestione sonora di musica rumoristica
elettronica.
L’effetto è quello di riprodurre una passeggiata naturale “en plein air” attraverso l’artificio elettronico: i grilli, le
cicale, lo stormire del vento tra le fronde, lo sciabordio di uno specchio d’acqua in movimento... sono rumori ricreati
artificialmente grazie alla musica elettronica.
Arrivati al centro del locale una seconda suggestione sonora elettronica immerge il pubblico, lo avvolge mentre lo
guida verso il centro pulsante dell’installazione: un cuore in resina rossa realizzato dall’artista è adagiato su di un
piedistallo bianco candido.
La seconda composizione sonora suggerisce allo spettatore fievoli rintocchi di campane, i battiti del cuore, il brulicare
febbrile di organismi cellulari e lo trasporta, come per magia, al centro della terra, laddove migliaia e migliaia di anni fa
ebbe inizio la vita: Anima Mundi.
In un atanor di fuoco e materia, organismi cellulari primordiali si staccano dal magma incandescente e creano
agglomerati di energia e forma. La vita all’origine del mondo.
Appesi alla tre pareti alcuni grandi lavori di Anastasia Moro tra cui spicca, nella parete centrale, l’opera che dà il
titolo alla mostra: “Anima Mundi”. Si tratta di una grande tavola nera in cui applicazioni di resina - nero su nero –
suggeriscono la materia greve, pesante e ancora informe, sepolta al centro della terra all’origine del mondo. L’inserto
in resina rosso e arancione è il fuoco – divino - che forgia la materia. Questo lavoro ci riporta indietro nel tempo, ci
riconsegna la forza primaria e primordiale della vita nel suo originario prendere forma.
Ai lati, altri grandi lavori dell’artista dai titoli estremamente suggestivi: “Mondo organico” e “Organico”. Siamo in
presenza di colore magmatico e materico – anche in questo caso Anastasia Moro lavora tono su tono scegliendo il
rosso e l’aranciato - che cominica ad addensarsi e a definire strutture e mondi cellulari elementari.
Per bilanciare l’immersione nel nero e nel rosso, una volta riemersi dal centro della terra, chiude il percorso
dell’installazione un video clip che riprende il verde del tappeto erboso, creando però un cortocircuito concettuale
e sensoriale. Il pubblico all’inizio passeggia su erba verde artificiale mentre nel video - che riempe tutta la parete di
fondo dell’Amasterdam Caffé - in primissimo piano abbiamo un prato naturale verdissimo: i singoli fili, le nervature, i
movimenti generati dalla brezza che scompiglia i fili d’erba.
“I lavori di Anastasia Moro hanno il raro dono di trasportare all’istante, chi li guarda, in una dimensione altra. Di fronte
ad “Anima Mundi” si rintraccia la potenza di una materia che brulica di energia primordiale. Gea si è appena unita a
Kronos. Sorgono dalla materia indistinta i primi mostruosi Titani. Lo spazio cosmico brulica dei primi sciami stellari. I
micro organismi cellulari cominciano ad aggregarsi disordinatamente. “Anima Mundi” è un’installazione suggestiva,
assolutamente poetica ma anche profondamente filosofica. Si compone di un centro – il cuore – che narra, appunto,
dell’origine del mondo; mentre il suo līmĕn ( inizio e chiusura del percorso installativo ed espositivo) affronta il tema
del naturale in senso, appunto, filosofico, con una vicinanza al pensiero platonico. Per il filosofo greco quando un
artista raffigura un “corpo” imita un corpo esistente in natura. Questo pensiero genera però un cortocircuito: per il
filosofo le cose, e quindi anche la natura, sono “imitazioni delle idee”. Corpo e idea del corpo: questi sono i cardini
dell’installazione di Anastasia Moro. Interessante è l’approccio dell’artista nella definizione di un mondo inconoscibile,
proprio perché all’origine del mondo stesso. Di un mondo a noi assolutamente intangibile, impossibile, proprio
perché non esperibile. Eppure Moro riesce a farci sentire l’anima del mondo, Moro riesce a farci rivivere l’origine
della vita. L’artista usa l’artificio dell’arte per generare il naturale. Lo spettatore è talmente sedotto e suggestionato
dall’artificiale – l’opera d’arte di Moro – che riesce a vivere quell’esperienza sensoriale che lo conduce - non solo
sulla soglia “ideale” del “naturale” - ma proprio al centro dell’origine della vita. Così Moro ci fa arrivare all’anima del
mondo. Barbara Codogno”
Breve nota Biografica: Anastasia Moro è nata a Montagnana (Padova) il 12 Ottobre 1977. Si è diplomata al Liceo Artistico “Sacro
Cuore” di Padova nel 1995, integrando il 5° anno presso il Liceo Artistico “Modigliani” di Padova nel 1996. Nel 2009 ha conseguito
il diploma di laurea di I° livello presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Decorazione. Nel 2011 ha conseguito il diploma
di laurea di II livello presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia indirizzo Decorazione. Nel 2009 ha partecipato al making of della
mostra “Fare Mondi”, 53 Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, collaborando con gli artisti Claude Lèvèque,
Philippe Parreno, Koo Jeong A. Esercita la professione di artista. Laboratorio/Studio in Megliadino San Fidenzio (Padova).
presenta all’Amsterdam Caffé di Via Vicenza 23, Padova, una raffinata e originale installazione immersiva audio vision
dal titolo evocativo: “Anima Mundi”.
Ad attendere il pubblico venerdì 28 novembre alle ore 19 avremo un percorso sensoriale composito. Varcata la soglia
dell’Amsterdam Caffé, avvolto in una luce fioca, ci sarà una passerella di tappeto erboso sintetico che condurrà fino
al centro del locale. L’attraversamento erboso sarà accompagnato da una suggestione sonora di musica rumoristica
elettronica.
L’effetto è quello di riprodurre una passeggiata naturale “en plein air” attraverso l’artificio elettronico: i grilli, le
cicale, lo stormire del vento tra le fronde, lo sciabordio di uno specchio d’acqua in movimento... sono rumori ricreati
artificialmente grazie alla musica elettronica.
Arrivati al centro del locale una seconda suggestione sonora elettronica immerge il pubblico, lo avvolge mentre lo
guida verso il centro pulsante dell’installazione: un cuore in resina rossa realizzato dall’artista è adagiato su di un
piedistallo bianco candido.
La seconda composizione sonora suggerisce allo spettatore fievoli rintocchi di campane, i battiti del cuore, il brulicare
febbrile di organismi cellulari e lo trasporta, come per magia, al centro della terra, laddove migliaia e migliaia di anni fa
ebbe inizio la vita: Anima Mundi.
In un atanor di fuoco e materia, organismi cellulari primordiali si staccano dal magma incandescente e creano
agglomerati di energia e forma. La vita all’origine del mondo.
Appesi alla tre pareti alcuni grandi lavori di Anastasia Moro tra cui spicca, nella parete centrale, l’opera che dà il
titolo alla mostra: “Anima Mundi”. Si tratta di una grande tavola nera in cui applicazioni di resina - nero su nero –
suggeriscono la materia greve, pesante e ancora informe, sepolta al centro della terra all’origine del mondo. L’inserto
in resina rosso e arancione è il fuoco – divino - che forgia la materia. Questo lavoro ci riporta indietro nel tempo, ci
riconsegna la forza primaria e primordiale della vita nel suo originario prendere forma.
Ai lati, altri grandi lavori dell’artista dai titoli estremamente suggestivi: “Mondo organico” e “Organico”. Siamo in
presenza di colore magmatico e materico – anche in questo caso Anastasia Moro lavora tono su tono scegliendo il
rosso e l’aranciato - che cominica ad addensarsi e a definire strutture e mondi cellulari elementari.
Per bilanciare l’immersione nel nero e nel rosso, una volta riemersi dal centro della terra, chiude il percorso
dell’installazione un video clip che riprende il verde del tappeto erboso, creando però un cortocircuito concettuale
e sensoriale. Il pubblico all’inizio passeggia su erba verde artificiale mentre nel video - che riempe tutta la parete di
fondo dell’Amasterdam Caffé - in primissimo piano abbiamo un prato naturale verdissimo: i singoli fili, le nervature, i
movimenti generati dalla brezza che scompiglia i fili d’erba.
“I lavori di Anastasia Moro hanno il raro dono di trasportare all’istante, chi li guarda, in una dimensione altra. Di fronte
ad “Anima Mundi” si rintraccia la potenza di una materia che brulica di energia primordiale. Gea si è appena unita a
Kronos. Sorgono dalla materia indistinta i primi mostruosi Titani. Lo spazio cosmico brulica dei primi sciami stellari. I
micro organismi cellulari cominciano ad aggregarsi disordinatamente. “Anima Mundi” è un’installazione suggestiva,
assolutamente poetica ma anche profondamente filosofica. Si compone di un centro – il cuore – che narra, appunto,
dell’origine del mondo; mentre il suo līmĕn ( inizio e chiusura del percorso installativo ed espositivo) affronta il tema
del naturale in senso, appunto, filosofico, con una vicinanza al pensiero platonico. Per il filosofo greco quando un
artista raffigura un “corpo” imita un corpo esistente in natura. Questo pensiero genera però un cortocircuito: per il
filosofo le cose, e quindi anche la natura, sono “imitazioni delle idee”. Corpo e idea del corpo: questi sono i cardini
dell’installazione di Anastasia Moro. Interessante è l’approccio dell’artista nella definizione di un mondo inconoscibile,
proprio perché all’origine del mondo stesso. Di un mondo a noi assolutamente intangibile, impossibile, proprio
perché non esperibile. Eppure Moro riesce a farci sentire l’anima del mondo, Moro riesce a farci rivivere l’origine
della vita. L’artista usa l’artificio dell’arte per generare il naturale. Lo spettatore è talmente sedotto e suggestionato
dall’artificiale – l’opera d’arte di Moro – che riesce a vivere quell’esperienza sensoriale che lo conduce - non solo
sulla soglia “ideale” del “naturale” - ma proprio al centro dell’origine della vita. Così Moro ci fa arrivare all’anima del
mondo. Barbara Codogno”
Breve nota Biografica: Anastasia Moro è nata a Montagnana (Padova) il 12 Ottobre 1977. Si è diplomata al Liceo Artistico “Sacro
Cuore” di Padova nel 1995, integrando il 5° anno presso il Liceo Artistico “Modigliani” di Padova nel 1996. Nel 2009 ha conseguito
il diploma di laurea di I° livello presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, indirizzo Decorazione. Nel 2011 ha conseguito il diploma
di laurea di II livello presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia indirizzo Decorazione. Nel 2009 ha partecipato al making of della
mostra “Fare Mondi”, 53 Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, collaborando con gli artisti Claude Lèvèque,
Philippe Parreno, Koo Jeong A. Esercita la professione di artista. Laboratorio/Studio in Megliadino San Fidenzio (Padova).
28
novembre 2014
Anastasia Moro – Anima Mundi
Dal 28 novembre al 12 dicembre 2014
arte contemporanea
Location
03 ART GALLERY – AMSTERDAM CAFE’
Padova, Via Vicenza, 23, (Padova)
Padova, Via Vicenza, 23, (Padova)
Vernissage
28 Novembre 2014, h 19
Autore
Curatore