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Anastasia Moro – I pensieri fanno rumore
Moro propone forme organiche in continua evoluzione che dettano il ritmo della trasformazione al fare
stesso dell’artista. Un richiamo oltre la quotidianità ed i luoghi comuni alla nostra realtà vera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
I PENSIERI FANNO RUMORE
personale di pittura di Anastasia Moro
a cura di Giovanna Borrillo
dal 18 febbraio al 22 marzo 2012
Spazio Interiors
Contrà San Silvestro 34, Vicenza
La personale di pittura I pensieri fanno rumore rappresenta una buona occasione per accostarsi
all’evoluzione artistica di Anastasia Moro, che allo Spazio Interiors propone una vasta gamma dei
suoi lavori. Si comincia con Madre (2007) e Selene 2 (2007), opere ‘preziose’ che testimoniano di
una fase artistica in cui a prevalere è ancora, come ha avuto modo di scrivere Gioia Nicoletti per la
mostra Nuovi Segnali, “[…] la sperimentazione impulsiva, il bisogno di lasciarsi andare in modo
che le forme si definissero quasi da sé, lasciandosi in un certo senso scegliere da loro […]”. Dal
lasciarsi scegliere allo scegliere: alle ampie ed energiche pennellate dal sapore quasi performativo
che descrivono spazi indefiniti, subentrano ben presto atti più ponderati e consapevoli che si
concretizzano in forme plastiche vagamente antropomorfiche, strutture simil-organiche che vanno
ad imbrigliare gli spazi creati in precedenza: nascono così opere come Life (2008-2012) e Mondo
Organico (2008-2012). Ma questa è solo una tappa in un processo in costante divenire, se è vero
che da una parte il gusto per il materiale plastico lascia il quadro per diventare forma autonoma,
dando origine a vere e proprie installazioni, e dall’altra il difficile rapporto spazio dipinto-forma
plastica è oggetto di continui rimaneggiamenti da parte dell’artista, che mette mano a più riprese
alle opere in questione. Del resto, anche lo spazio dipinto tenta di prendere una sua strada autonoma
inglobando al suo interno le strutture organiche a lui aliene, ma ciò non avviene se non al prezzo di
una consistente mutazione: lo sfondo pittorico scompare, a tutto vantaggio di materiali resinosi le
cui sgocciolature ‘pilotate’ regnano incontrastate su di uno spazio bianco, come accade in
Metamorphosis Floating (2010), fatti salvi solo alcuni interventi a matita, in lavori come 0rh
Positivo (2009). Pare allora evidente come gli elementi ibridi delle opere di Moro, forme che
ricordano conglomerati cellulari, piuttosto che organismi molecolari o sembianze anatomiche in
continua evoluzione, impongano il ritmo della trasformazione al fare stesso dell’artista. O si tratta
forse del contrario? Resta infine da chiedersi qual è l’idea che sta dietro l’immagine, quale il
significato di questo astratto quanto fantasioso mondo pseudo-scientifico. La risposta è fornita
dall’opera outsider C’è cuore per pranzo (2011), una scultura-cuore sanguinante che
provocatoriamente si richiama all’importanza di interrogarsi, al di là della quotidianità e dei luoghi
comuni, sulla nostra realtà vera.
personale di pittura di Anastasia Moro
a cura di Giovanna Borrillo
dal 18 febbraio al 22 marzo 2012
Spazio Interiors
Contrà San Silvestro 34, Vicenza
La personale di pittura I pensieri fanno rumore rappresenta una buona occasione per accostarsi
all’evoluzione artistica di Anastasia Moro, che allo Spazio Interiors propone una vasta gamma dei
suoi lavori. Si comincia con Madre (2007) e Selene 2 (2007), opere ‘preziose’ che testimoniano di
una fase artistica in cui a prevalere è ancora, come ha avuto modo di scrivere Gioia Nicoletti per la
mostra Nuovi Segnali, “[…] la sperimentazione impulsiva, il bisogno di lasciarsi andare in modo
che le forme si definissero quasi da sé, lasciandosi in un certo senso scegliere da loro […]”. Dal
lasciarsi scegliere allo scegliere: alle ampie ed energiche pennellate dal sapore quasi performativo
che descrivono spazi indefiniti, subentrano ben presto atti più ponderati e consapevoli che si
concretizzano in forme plastiche vagamente antropomorfiche, strutture simil-organiche che vanno
ad imbrigliare gli spazi creati in precedenza: nascono così opere come Life (2008-2012) e Mondo
Organico (2008-2012). Ma questa è solo una tappa in un processo in costante divenire, se è vero
che da una parte il gusto per il materiale plastico lascia il quadro per diventare forma autonoma,
dando origine a vere e proprie installazioni, e dall’altra il difficile rapporto spazio dipinto-forma
plastica è oggetto di continui rimaneggiamenti da parte dell’artista, che mette mano a più riprese
alle opere in questione. Del resto, anche lo spazio dipinto tenta di prendere una sua strada autonoma
inglobando al suo interno le strutture organiche a lui aliene, ma ciò non avviene se non al prezzo di
una consistente mutazione: lo sfondo pittorico scompare, a tutto vantaggio di materiali resinosi le
cui sgocciolature ‘pilotate’ regnano incontrastate su di uno spazio bianco, come accade in
Metamorphosis Floating (2010), fatti salvi solo alcuni interventi a matita, in lavori come 0rh
Positivo (2009). Pare allora evidente come gli elementi ibridi delle opere di Moro, forme che
ricordano conglomerati cellulari, piuttosto che organismi molecolari o sembianze anatomiche in
continua evoluzione, impongano il ritmo della trasformazione al fare stesso dell’artista. O si tratta
forse del contrario? Resta infine da chiedersi qual è l’idea che sta dietro l’immagine, quale il
significato di questo astratto quanto fantasioso mondo pseudo-scientifico. La risposta è fornita
dall’opera outsider C’è cuore per pranzo (2011), una scultura-cuore sanguinante che
provocatoriamente si richiama all’importanza di interrogarsi, al di là della quotidianità e dei luoghi
comuni, sulla nostra realtà vera.
17
febbraio 2012
Anastasia Moro – I pensieri fanno rumore
Dal 17 febbraio al 22 marzo 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIO INTERIORS
Vicenza, Contrà San Silvestro, 34, (Vicenza)
Vicenza, Contrà San Silvestro, 34, (Vicenza)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Vernissage
17 Febbraio 2012, ore 18
Autore
Curatore