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Anat Betzer
Per la prima volta in Italia, una mostra personale di Anat Betzer. La mostra milanese vede in esposizione gli ultimi lavori ad olio, tra i quali tre dittici di grandi dimensioni del 2007 (Red Landscape, Trail on the wood, Untitled), nei quali si distendono ampi e lirici paesaggi silenziosi, senza traccia alcuna della presenza umana.
Comunicato stampa
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Ermanno Tedeschi Gallery presenta, per la prima volta in Italia, una mostra personale di Anat Betzer, artista israeliana nata nel 1965. Docente di Belle Arti, Betzer ha lavorato negli anni passando attraverso diversi medium: dalla scultura alla pittura, dal disegno alla fotografia.
La mostra milanese vede in esposizione gli ultimi lavori ad olio, tra i quali tre dittici di grandi dimensioni del 2007 (Red Landscape, Trail on the wood, Untitled), nei quali si distendono ampi e lirici paesaggi silenziosi, senza traccia alcuna della presenza umana.
L’artista accosta due paesaggi apparentemente identici a formare un moderno dittico che sollecita nell’osservatore una percezione ogni volta mobile e diversa, ottenuta con un sapiente uso dei colori e di deformazioni ottiche impercettibili.
Il punto di vista viene triplicato poiché ogni parte dell’opera può essere colta indipendentemente l’una dall’altra o può invece essere percepito il “terzo dipinto”, esistente nell’asse di interrelazione tra le due tele.
Questi paesaggi di immagini, in cui una quiete assoluta e priva di suoni avverte paradossalmente che qualcosa sta accadendo, si trasformano, attraverso l’uso di una composizione rigorosa e un riempimento di colore pieno, in un movimento sottile, oscuro e continuo che dice che il mistero è in atto.
La mostra milanese vede in esposizione gli ultimi lavori ad olio, tra i quali tre dittici di grandi dimensioni del 2007 (Red Landscape, Trail on the wood, Untitled), nei quali si distendono ampi e lirici paesaggi silenziosi, senza traccia alcuna della presenza umana.
L’artista accosta due paesaggi apparentemente identici a formare un moderno dittico che sollecita nell’osservatore una percezione ogni volta mobile e diversa, ottenuta con un sapiente uso dei colori e di deformazioni ottiche impercettibili.
Il punto di vista viene triplicato poiché ogni parte dell’opera può essere colta indipendentemente l’una dall’altra o può invece essere percepito il “terzo dipinto”, esistente nell’asse di interrelazione tra le due tele.
Questi paesaggi di immagini, in cui una quiete assoluta e priva di suoni avverte paradossalmente che qualcosa sta accadendo, si trasformano, attraverso l’uso di una composizione rigorosa e un riempimento di colore pieno, in un movimento sottile, oscuro e continuo che dice che il mistero è in atto.
13
maggio 2008
Anat Betzer
Dal 13 maggio al 15 luglio 2008
arte contemporanea
Location
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Milano, Via Voghera, 14, (Milano)
Milano, Via Voghera, 14, (Milano)
Orario di apertura
Da mart. a ven. 11-13 e 15.30-19.30, o su appuntamento
Vernissage
13 Maggio 2008, ore 18,30
Autore