Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Andrea Aquilanti – La stanza
Questa personale prosegue l’indagine dell’artista sul rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione, tra spazio presente e vissuto che permane nella memoria dell’arte. Con installazioni site-specific il concetto di immagine viene ridefinito dall’esperienza, che trasporta lo spettatore nell’opera
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 30 settembre si inaugura presso la galleria Ciocca Arte Contemporanea la personale dell'artista romano Andrea Aquilanti dal titolo La stanza, esposizione che prosegue l'indagine dell'artista sul rapporto tra la realtà e la sua rappresentazione, tra lo spazio presente e lo spazio vissuto che permane nella memoria dell'arte.
Lo spettatore verrà accolto dall'opera Specchio, un vero specchio privato delle sua capacità riflettenti, sulla cui superficie è possibile osservare delle immagini di una storia che si è svolta di fronte a lui in un tempo non definito. Il significato di questa narrazione viene svelato gradualmente dal percorso della mostra che trasporta il visitatore in una realtà parallela che a lui si relaziona, fatta di stanze che si aprono oltre le pareti e che parlano di oggetti e di spazi in un gioco in bilico tra il reale e il fittizio. Come un novello Alice, lo spettatore viene proiettato all'interno di quel racconto nel quale diventa parte visibile e invisibile della realtà e della sua finzione artistica.
Con un linguaggio complesso che rivela la contaminazione con il cinema e l'arte grafica, Aquilanti ritaglia frammenti di realtà che riproduce sul muro, cui sovrascrive una videoproiezione che ha il compito di mostrare l'immagine fisica delle cose come solitamente appaiono. Nel momento in cui lo spettatore, camminando nel suo percorso di visita, passa davanti alla sorgente della proiezione, l’immagine delle cose sembra svanire, svelando così il discorso sotteso all’arte di Aquilanti, ovvero la dialettica tra lo spazio reale e quello immaginario della percezione artistica, tra la natura illusoria dell'immagine e quella concreta degli oggetti, tra la storia passata e quella futura, estremi apparentemente congiunti nell'unicità della visione.
La Stanza, articolata sulle tre proiezioni fulcro dell'intera mostra, inserendo direttamente lo spettatore nella videoproiezione, instaurano un legame interattivo tra pubblico e opera d'arte; le immagini presentate restano ancorate ad una realtà presente mediante l'evidenza dell'ombra dello spettatore, ma mostrano, contemporaneamente, una realtà passata o solamente immaginata attraverso quegli oggetti che hanno lasciato una traccia della loro esistenza in quel luogo e in quello spazio sulla parete, ma che nel momento presente non ci sono più, o sono stati spostati.
In queste installazioni site-specific l'artista romano attua una ridefinizione del concetto di immagine, filtrandola attraverso il tessuto emozionale dell'esperienza umana e abbatte i limiti fisici proiettando lo spettatore al di là del luogo in cui si trova, all'interno del luogo dell'arte. La stanza rivela l'interesse di Aquilanti per la magia della luce, sua materia prima prediletta onnipresente nei suoi lavori. Ogni sua opera, infatti, è plasmata dalla luce e dal suo trasformarsi nel tempo e nello spazio, in relazione al muoversi e all'esserci dello spettatore, il quale non solo percepisce l'opera, ma la vive contribuendo a trasformarla e a svelarne le implicazioni concettuali sottese.
Contemporaneamente alla mostra La stanza, dal 08 ottobre al 04 dicembre 2010 The Gallery Apart ospita a Roma, in via di Monserrato 40, la personale di Andrea Aquilanti dal titolo Galleria d'arte.
On Thursday September 30th opens at the gallery Ciocca Arte Contemporanea the exhibition of the Roman artist Andrea Aquilanti entitled La Stanza (The Room), exhibition which continues the artist's investigation into the relationship between reality and its representation, between the present space and the experienced space which remains in the memory of art.
The spectator will be welcomed by the work Specchio (Mirror), a true private mirror of its reflective abilities, on whose surface it is possible to observe images of a story which took place in front of it in a non defined time. The meaning of this story is gradually revealed through the route of the exhibition which leads visitors into a parallel reality which relates to him, made up of rooms that open up beyond walls and which talk about objects and spaces in a play between reality and fiction. Like a young Alice, the viewer is projected into the story in which he becomes a visible and invisible part of its reality and its artistic fiction.
With a complex language which reveals the contamination of cinema and graphic art, Aquilanti crop fragments of reality which he reproduces on the wall, on which he overlays a video projection that has the task of showing the physical image of things as they usually appear. When the spectator, walking the guided tour, passes in front of the source of the projector, the image of the things seems to vanish, thus revealing the underlying discourse of Aquilanti's art, in other words the dialectic between real space and the imaginary space of artistic perception, between the illusory nature of images and the concreteness of objects, between past and future, extremes apparently brought together by the unity of vision. La Stanza (The Room), articulated in the three projections at the core of the entire exhibition, inserting the spectator directly in the video projection, establish an interactive relationship between audience and artwork; the images presented remain anchored to a present reality through the outline of the spectator’s shadow, but show, at the same time, a past reality or one merely imagined through those objects which have left a trace of their existence in that place or space on the wall, but which at the present time are not there anymore or have been moved away.
In these site-specific installations, the Roman artist pursues a redefining concept of image, filtering it through the emotional tissue of human experience and breaking down physical limits by projecting the viewer beyond the place where he is, within the art site. La Stanza (The Room) reveals the interest of Aquilanti in the magic of light, his favored material, ubiquitous in his work. All his works are shaped by light and by its transformation through time and space, in relation to the movement and being of the spectator, who not only perceives the artwork but lives it by contributing to transforming it and to revealing the underlying conceptual implications.
In contemporary to the exhibition La Stanza (The Room), from October 8th to December 4th 2010 The Gallery Apart hosts in Rome, in Via di Monserrato 40, the personal exhibition of Andrea Aquilanti entitled Galleria d'arte (Art Gallery).
Lo spettatore verrà accolto dall'opera Specchio, un vero specchio privato delle sua capacità riflettenti, sulla cui superficie è possibile osservare delle immagini di una storia che si è svolta di fronte a lui in un tempo non definito. Il significato di questa narrazione viene svelato gradualmente dal percorso della mostra che trasporta il visitatore in una realtà parallela che a lui si relaziona, fatta di stanze che si aprono oltre le pareti e che parlano di oggetti e di spazi in un gioco in bilico tra il reale e il fittizio. Come un novello Alice, lo spettatore viene proiettato all'interno di quel racconto nel quale diventa parte visibile e invisibile della realtà e della sua finzione artistica.
Con un linguaggio complesso che rivela la contaminazione con il cinema e l'arte grafica, Aquilanti ritaglia frammenti di realtà che riproduce sul muro, cui sovrascrive una videoproiezione che ha il compito di mostrare l'immagine fisica delle cose come solitamente appaiono. Nel momento in cui lo spettatore, camminando nel suo percorso di visita, passa davanti alla sorgente della proiezione, l’immagine delle cose sembra svanire, svelando così il discorso sotteso all’arte di Aquilanti, ovvero la dialettica tra lo spazio reale e quello immaginario della percezione artistica, tra la natura illusoria dell'immagine e quella concreta degli oggetti, tra la storia passata e quella futura, estremi apparentemente congiunti nell'unicità della visione.
La Stanza, articolata sulle tre proiezioni fulcro dell'intera mostra, inserendo direttamente lo spettatore nella videoproiezione, instaurano un legame interattivo tra pubblico e opera d'arte; le immagini presentate restano ancorate ad una realtà presente mediante l'evidenza dell'ombra dello spettatore, ma mostrano, contemporaneamente, una realtà passata o solamente immaginata attraverso quegli oggetti che hanno lasciato una traccia della loro esistenza in quel luogo e in quello spazio sulla parete, ma che nel momento presente non ci sono più, o sono stati spostati.
In queste installazioni site-specific l'artista romano attua una ridefinizione del concetto di immagine, filtrandola attraverso il tessuto emozionale dell'esperienza umana e abbatte i limiti fisici proiettando lo spettatore al di là del luogo in cui si trova, all'interno del luogo dell'arte. La stanza rivela l'interesse di Aquilanti per la magia della luce, sua materia prima prediletta onnipresente nei suoi lavori. Ogni sua opera, infatti, è plasmata dalla luce e dal suo trasformarsi nel tempo e nello spazio, in relazione al muoversi e all'esserci dello spettatore, il quale non solo percepisce l'opera, ma la vive contribuendo a trasformarla e a svelarne le implicazioni concettuali sottese.
Contemporaneamente alla mostra La stanza, dal 08 ottobre al 04 dicembre 2010 The Gallery Apart ospita a Roma, in via di Monserrato 40, la personale di Andrea Aquilanti dal titolo Galleria d'arte.
On Thursday September 30th opens at the gallery Ciocca Arte Contemporanea the exhibition of the Roman artist Andrea Aquilanti entitled La Stanza (The Room), exhibition which continues the artist's investigation into the relationship between reality and its representation, between the present space and the experienced space which remains in the memory of art.
The spectator will be welcomed by the work Specchio (Mirror), a true private mirror of its reflective abilities, on whose surface it is possible to observe images of a story which took place in front of it in a non defined time. The meaning of this story is gradually revealed through the route of the exhibition which leads visitors into a parallel reality which relates to him, made up of rooms that open up beyond walls and which talk about objects and spaces in a play between reality and fiction. Like a young Alice, the viewer is projected into the story in which he becomes a visible and invisible part of its reality and its artistic fiction.
With a complex language which reveals the contamination of cinema and graphic art, Aquilanti crop fragments of reality which he reproduces on the wall, on which he overlays a video projection that has the task of showing the physical image of things as they usually appear. When the spectator, walking the guided tour, passes in front of the source of the projector, the image of the things seems to vanish, thus revealing the underlying discourse of Aquilanti's art, in other words the dialectic between real space and the imaginary space of artistic perception, between the illusory nature of images and the concreteness of objects, between past and future, extremes apparently brought together by the unity of vision. La Stanza (The Room), articulated in the three projections at the core of the entire exhibition, inserting the spectator directly in the video projection, establish an interactive relationship between audience and artwork; the images presented remain anchored to a present reality through the outline of the spectator’s shadow, but show, at the same time, a past reality or one merely imagined through those objects which have left a trace of their existence in that place or space on the wall, but which at the present time are not there anymore or have been moved away.
In these site-specific installations, the Roman artist pursues a redefining concept of image, filtering it through the emotional tissue of human experience and breaking down physical limits by projecting the viewer beyond the place where he is, within the art site. La Stanza (The Room) reveals the interest of Aquilanti in the magic of light, his favored material, ubiquitous in his work. All his works are shaped by light and by its transformation through time and space, in relation to the movement and being of the spectator, who not only perceives the artwork but lives it by contributing to transforming it and to revealing the underlying conceptual implications.
In contemporary to the exhibition La Stanza (The Room), from October 8th to December 4th 2010 The Gallery Apart hosts in Rome, in Via di Monserrato 40, the personal exhibition of Andrea Aquilanti entitled Galleria d'arte (Art Gallery).
30
settembre 2010
Andrea Aquilanti – La stanza
Dal 30 settembre all'undici dicembre 2010
arte contemporanea
Location
CIOCCA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14-19.30
Vernissage
30 Settembre 2010, ore 18.30
Autore