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Andrea Avanzi – SCONSACRAMENTO
Le opere di Andrea Avanzi tracciano un percorso inedito e coinvolgente che unisce il sacro al profano.
Molti gli elementi originali che contraddistinguono queste tele e che le rendono interessanti sia per l’utilizzo delle tecniche sia per alcune precise scelte dell’autore che appaiono ben pondera
Comunicato stampa
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È veramente difficile esprimere a parole ciò che viene per cosi dire “facile” creare su una tela.
Ho sempre creduto nell’esistenza sottile tra il pittore e l’artista.
Io sono più propenso a classificarmi nella prima categoria, perché ho sempre bisogno di stimoli anche visivi per dipingere.
Come da una penna di uno scrittore nascono le parole, naturalmente, dalla mia matita emergono linee sottili, dai pastelli colore, dalle mie mani le sfumature che disegnano le mie tele.
La pittura mi rilassa, mi fa star bene, dipingere ciò che mi piace è appassionante, da qui l’idea, quasi per gioco, di cominciare dipingendo un quadro per me.
Fin da piccolo sono cresciuto con una cultura cattolica e la religione ha sempre catturato la mia attenzione a tutto ciò che c’è di mistico e misterioso dietro santi e credenze.
La cosa di cui sono più attratto è sempre stata l’idea di come un uomo possa arrivare a immolarsi per Cristo fino diventare martire.
Il corpo maschile mi ha sempre affascinato, fisici scolpiti, addominali perfetti, esseri umani fisicamente unici ma invadenti, più che Santi, Narcisi di essi stessi e lo spazio sulle tele a loro dedicato troppo stretto perché sia contenuto all’interno, da qui l’idea di averli dotati di corpi ma non di visi, trasformandoli in oggetti alla ricerca della propria strada e personalità.
L’influenza di Tom of Finland, dell’arte sacra e dell’iconografia russa fa da contrasto al classicismo che troviamo nelle opere che abitualmente vediamo in chiese e cappelle, il gioco tra sacro e profano mi ha sempre incuriosito e affascinato quindi ho voluto unire l’eroticità fumettistica con la sensualità mistica.
La scelta di dipingere un santo piuttosto che un altro e molto casuale, i parametri che ho usato sono molto simili alle scelte che ho eseguito in passato o che faccio tutt’oggi nella mia vita quotidiana, non dico no a un bel corpo che esprima sensualità ed eroticità, però poi alla fine mi stufo, sono come un bambino che ha un bel giocattolo e alla fine se ne dimentica o lo vuole cambiare, ho bisogno anche di altri stimoli.
Questi principi lì l’ho adottati e adattati a quasi tutte le mie opere a partire da Il Tradimento di Giuda.
Icone sacre, esseri umani quasi intoccabili, su cui fantasticare e per citare una frase a me cara: “confetti dolci dalla mandorla amara”, che trasformano la sofferenza in estasi.
Il mio percorso comincia nel 2009 con Il Tradimento di Giuda ho voluto ricreare un legame profondo tra due uomini, dall’amicizia alla passione, che va oltre al tradimento.
S. Sebastiano, S. Lorenzo e S. Andrea esprimono quell’erotismo, quella sensualità che ne hanno fatto diventare Icone, il martirio e la sofferenza vanno oltre e l’amore per un altro “uomo”, si trasforma in estasi.
Tutto ha una fine e un inizio e da questo principio l’idea di un Cristo Morto dove la mano diventa protagonista simboleggiando il mio strumento di lavoro, e la Risurrezione la svolta, il voltar pagina, il cambiamento.
In ultimo un grazie speciale a te che mi hai spinto in questa impresa e hai saputo ascoltarmi.
Ho sempre creduto nell’esistenza sottile tra il pittore e l’artista.
Io sono più propenso a classificarmi nella prima categoria, perché ho sempre bisogno di stimoli anche visivi per dipingere.
Come da una penna di uno scrittore nascono le parole, naturalmente, dalla mia matita emergono linee sottili, dai pastelli colore, dalle mie mani le sfumature che disegnano le mie tele.
La pittura mi rilassa, mi fa star bene, dipingere ciò che mi piace è appassionante, da qui l’idea, quasi per gioco, di cominciare dipingendo un quadro per me.
Fin da piccolo sono cresciuto con una cultura cattolica e la religione ha sempre catturato la mia attenzione a tutto ciò che c’è di mistico e misterioso dietro santi e credenze.
La cosa di cui sono più attratto è sempre stata l’idea di come un uomo possa arrivare a immolarsi per Cristo fino diventare martire.
Il corpo maschile mi ha sempre affascinato, fisici scolpiti, addominali perfetti, esseri umani fisicamente unici ma invadenti, più che Santi, Narcisi di essi stessi e lo spazio sulle tele a loro dedicato troppo stretto perché sia contenuto all’interno, da qui l’idea di averli dotati di corpi ma non di visi, trasformandoli in oggetti alla ricerca della propria strada e personalità.
L’influenza di Tom of Finland, dell’arte sacra e dell’iconografia russa fa da contrasto al classicismo che troviamo nelle opere che abitualmente vediamo in chiese e cappelle, il gioco tra sacro e profano mi ha sempre incuriosito e affascinato quindi ho voluto unire l’eroticità fumettistica con la sensualità mistica.
La scelta di dipingere un santo piuttosto che un altro e molto casuale, i parametri che ho usato sono molto simili alle scelte che ho eseguito in passato o che faccio tutt’oggi nella mia vita quotidiana, non dico no a un bel corpo che esprima sensualità ed eroticità, però poi alla fine mi stufo, sono come un bambino che ha un bel giocattolo e alla fine se ne dimentica o lo vuole cambiare, ho bisogno anche di altri stimoli.
Questi principi lì l’ho adottati e adattati a quasi tutte le mie opere a partire da Il Tradimento di Giuda.
Icone sacre, esseri umani quasi intoccabili, su cui fantasticare e per citare una frase a me cara: “confetti dolci dalla mandorla amara”, che trasformano la sofferenza in estasi.
Il mio percorso comincia nel 2009 con Il Tradimento di Giuda ho voluto ricreare un legame profondo tra due uomini, dall’amicizia alla passione, che va oltre al tradimento.
S. Sebastiano, S. Lorenzo e S. Andrea esprimono quell’erotismo, quella sensualità che ne hanno fatto diventare Icone, il martirio e la sofferenza vanno oltre e l’amore per un altro “uomo”, si trasforma in estasi.
Tutto ha una fine e un inizio e da questo principio l’idea di un Cristo Morto dove la mano diventa protagonista simboleggiando il mio strumento di lavoro, e la Risurrezione la svolta, il voltar pagina, il cambiamento.
In ultimo un grazie speciale a te che mi hai spinto in questa impresa e hai saputo ascoltarmi.
08
settembre 2012
Andrea Avanzi – SCONSACRAMENTO
Dall'otto al 22 settembre 2012
arte contemporanea
Location
PIER OPEN SPACE
Milano, Via Mortara, (Milano)
Milano, Via Mortara, (Milano)
Orario di apertura
DA MARTEDI A SABATO 10-13 E 15-19
Vernissage
8 Settembre 2012, ORE 17,00
Autore
Curatore