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Andrea Boldrini – Energheia
Venerdì 19 luglio si inaugura la mostra di Andrea Boldrini alle Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma) e al Policlinico Universitario Campus Bio–Medico di Roma, all’interno di un progetto di Michele Amici curato da Francesca Pietracci. Un’anteprima della mostra è stata presentata a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito della cerimonia di assegnazione del Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale 2013, conferimento che Cofely Italia, Gruppo GDF SUEZ, assegna annualmente alle realtà, pubbliche e private, che si sono distinte per la realizzazione di progetti particolarmente virtuosi in termini di sostenibilità ambientale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il mondo tormentato nel quale viviamo, il peso di decisioni le cui conseguenze possono cambiare per sempre il nostro pianeta, la natura fonte inesauribile di forza, i venti, le nuvole, l'acqua, il vapore, i loro colori, la difficoltà di capire vedendo oltre, la necessità di darci risposte. La leggerezza di un pianeta tra tanti, il cosmo che lo accudisce, la trasparenza delle nuvole attorno a lui, a proteggerlo, preservarlo, donarlo a chi verrà dopo noi, la consapevolezza di potercela fare, i nostri figli, noi dopo i nostri padri, qualcuno di grande, prima di tutti (…) È il primo quadro che ho visto di Andrea che mi ha trasmesso una sensazione di tranquillità, di ricerca dell'interiorità senza eccessi, strumentalizzazioni, lasciando allo sguardo la possibilità di trovare il messaggio, la fiducia supportata dalla consapevolezza. Ho conosciuto Andrea, ne ho apprezzato la forte umanità, il rispetto, la competenza, la ricerca, abbiamo parlato anche del neutrino, quella particella che stiamo cercando, che tanto potrebbe chiarire sulla teoria della nascita del mondo.(…)
(Enrico Colombo Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia SpA)
Venerdì 19 luglio si inaugura la mostra “ἐνέργεια/energia” di Andrea Boldrini alle Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma) e al Policlinico Universitario Campus Bio–Medico di Roma, all’interno di un progetto di Michele Amici curato da Francesca Pietracci. Un’anteprima della mostra è stata presentata a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito della cerimonia di assegnazione del Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale 2013, conferimento che Cofely Italia, Gruppo GDF SUEZ, assegna annualmente alle realtà, pubbliche e private, che si sono distinte per la realizzazione di progetti particolarmente virtuosi in termini di sostenibilità ambientale.
“Un’esposizione d’arte contemporanea diventa il luogo di incontro e collaborazione tra istituzioni, aziende, sanità, arte, scienza e diverse professionalità. Una sorta di piattaforma etica, dove ognuno mette in campo le proprie competenze, ma anche i propri saperi e le proprie esperienze di una vita vissuta seguendo l’ottica della collettività. Ispirato agli studi sull’intelligenza collettiva del filosofo francese Pierre Lévy, il progetto si prefigge lo scopo di aumentare le capacità di cooperazione non solo della specie umana nel suo insieme, ma anche di collettività come associazioni, imprese e gruppi locali. I temi dell’ambiente, del welfare e della cultura contemporanea vengono trattati da specialisti del settore, elaborati e sviluppati in vista dell’attuazione di nuclei di lavoro fondati su un metodo che tiene conto dei processi integrati.
La mostra “ἐνέργεια/energia” di Andrea Boldrini è nata seguendo quest’idea e avendo fiducia nella possibilità di collaborazione di realtà differenti tra loro. In poco tempo, infatti, ci si è trovati a lavorare fianco a fianco, in una dimensione di ricerca e di partecipazione che ha superato quegli ambiti ristretti e rigidi che sono causa dell’impoverimento materiale ed etico della nostra società.
Andrea Boldrini autore visionario di un mondo alla rovescia, dipinge paesaggi dal sapore metafisico, dove cielo e terra compaiono capovolti sia dal punto di vista spaziale che materico. Stilisticamente l’artista percorre una strada autonoma, ricca di poesia, di spiritualità, ma anche di profonda ironia e di studio meticoloso del dettaglio. Anche la sua tecnica pittorica ad olio è originale e spiazzante in quanto legata ad una rivisitazione contemporanea dello stile trecentesco di Simone Martini. Nelle sue opere risulta evidente il concetto di genius loci, di solito adottato in architettura per indicare un approccio fenomenologico allo studio dell’ambiente, attraverso l’interazione di luogo e identità. Ma la valenza trasversale dei suoi luoghi, che si fonde con le abitudini di chi li abita, assume un carattere paradossale. Le colline e i paesaggi che rappresenta sono grigi e sfumati, immateriali, come evanescenti sono le persone che li abitano e che vi circolano in una evidente condizione di assenza di gravità.” (Francesca Pietracci storica d’arte e curatrice)
“I particolari spazi espositivi che sono stati scelti, per loro natura, accolgono dialetticamente i contenuti della mostra stessa, non solo per le loro peculiarità estetiche, scientifiche e culturali, ma anche per le funzioni sociali che in diversa maniera svolgono.
Con questo evento desideriamo lanciare un messaggio che metta in gioco non solo lo sguardo, ma l’essere umano nella sua interezza, compreso il suo rapporto con lo spazio e con il tempo. Nelle opere di Andrea Boldrini, infatti, è possibile ravvisare paesaggi di altri mondi paralleli, emozioni colorate e soffuse, esplosioni di energie proiettate nello spazio e nella luce, ma anche di tutto quello che silenziosamente riposa e palpita all’interno nelle nostre menti. Come tutti sappiamo l’arte è vicina al sogno, al pensiero e all’emozione e, in ogni caso, ci porta in un mondo diverso, sospeso, dal quale è faticoso staccarsi. Per questi motivi abbiamo scelto tre particolari spazi espositivi che per la loro natura potessero inglobare ed esaltare i contesti della mostra ed esaltare le opere stesse. Tre spazi scelti non solo per le loro peculiarità estetiche, scientifiche e culturali, ma anche per le loro funzioni sociali che in diversa maniera svolgono: l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni e l’Open Colonna, con la partecipazione di Antonello Colonna; Le Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati e la Clinica Universitaria Campus Bio-Medico di Roma.”
(Michele Amici – ideatore e responsabile del progetto)
Polo museale delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati. I seicenteschi spazi espositivi sono stati mirabilmente restaurati da Massimiliano Fuksas, architetto che ha restituito alla Città un’antica struttura di servizio appartenente alla magnifica “Villa Belvedere”, l’edificio storico che domina la città. Grazie a lui le antiche Scuderie sono diventate uno spazio museale integrato capace di coniugare l’antico al contemporaneo. I suoi interventi “minimali”, con l’impiego di materiali come l’acciaio, il cemento e il vetro, hanno creato un doppio spazio museale dedicato all’archeologia e all’arte contemporanea. E’ questo il contesto che accoglierà le pregevoli opere dell’artista marchigiano, i cui lavori sottintendono sempre l’idea che l’arte, la grande arte, è in grado di dialogare e instaurare un felice connubio tre le diverse e molteplici discipline. E Andrea Boldrini, che comunque non rifiuta di inserire pregiate visioni iperreali nelle sue tele ad olio, lavorate e realizzate secondo le tecniche classiche della pittura, dialoga positivamente con il contenitore che lo ospita, così moderno e innovativo, trovandovi forse anche nuovi spunti riflessivi.
(Stefano Di Tommaso Sindaco e Gianpaolo Senzacqua Assessore alle Politiche Culturali – Frascati)
L’Università Campus Bio-Medico di Roma. Attraverso strutture integrate d’insegnamento, ricerca e assistenza sanitaria, persegue come fine ultimo delle proprie attività il bene della persona, nell’unità dei suoi bisogni, materiali e spirituali. Promuove il sapere, l'interdisciplinarietà delle scienze e la ricerca in tutti gli ambiti che concorrono alla cura della persona. In linea con la nostra Mission “La Scienza per l’Uomo” la scelta di accogliere in Policlinico opere d’arte. Non c’è nulla di strano nell’accostare arte e sanità, pittura e ospedale, bellezza e malattia: non si fa altro che rinverdire una tradizione antichissima che proprio attraverso le differenti espressioni artistiche ha sempre cercato di umanizzare gli ambienti ospedalieri. Negli antichi ospedali arabi si cercava di favorire la guarigione dei malati con veri e propri concerti musicali. Nello stesso modo alcuni ospedali cristiani tardo-medievali e rinascimentali, come Santo Spirito a Roma o Santa Maria della Scala a Siena, sono dei veri scrigni d’arte. In un ospedale, la poesia, la musica, la pittura - l’arte in genere - sono e saranno sempre le benvenute!
(Marta Risari - Direttore Organizzazione e Marketing Operativo,
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico)
Penso che le opere di Andrea Boldrini rappresentino bene quello che ci aspettiamo dalla visione di una vera opera d’arte; regalano luce, paesaggi inverosimili eppure fatti di terra e aria e acqua. Nascono da una ricerca interiore profonda che disorienta eppure guida gli spettatori in un viaggio onirico. L’apertura dell’Open Colonna nel 2007 mi ha permesso di avvicinarmi all’arte intimamente e fisicamente, grazie alle tante mostre proposte dal Palazzo delle Esposizioni. Mi incuriosivo, a volte non capivo, poi apprezzavo. Oggi ho deciso di indagare il processo artistico dall’inizio, dall’idea che prende forma, creando un posto ospitale che gli artisti sembrano apprezzare molto, situato a Vallefredda (Labico), nella campagna romana. Lo spazio Antonello Colonna è nato dal desiderio di esaltare la cultura italiana: la cucina, l’arte, il design e la terra.
(Antonello Colonna )
Andrea Boldrini è nato a Matelica (Mc) nel 1963. Vive e lavora a Jesi (An).
Ha studiato pittura fin da piccolo ed ha iniziato da giovanissimo ad esporre in luoghi pubblici e privati realizzando mostre personali e collettive. Ha collaborato con Gallerie di rilievo come Cannaviello di Milano, Annina Nosei di New York, Pio Monti di Roma, Il Polittico di Roma, Galleria Bianca Pilat di Milano, Flowers East Gallery di Londra e la Figurative Art Ireland di Dublino., ecc. Ha esposto nei seguenti Musei: Flash Art Museum di Trevi, Museo Paolo Pini di Milano, Roof Garden Palazzo delle Esposizioni di Roma; Palazzo Medici Riccardi di Firenze, Palazzo dei Priori di Fermo; Mole Vanvitelliana di Ancona, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro di Roma ecc. Ha conseguito il diploma di maturità classica, la laurea in Giurisprudenza e il Diploma Universitario in Scienze Religiose. E’ un appassionato astrofilo e Direttore dell’Osservatorio “Migliorati” di Jesi.
(Enrico Colombo Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia SpA)
Venerdì 19 luglio si inaugura la mostra “ἐνέργεια/energia” di Andrea Boldrini alle Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma) e al Policlinico Universitario Campus Bio–Medico di Roma, all’interno di un progetto di Michele Amici curato da Francesca Pietracci. Un’anteprima della mostra è stata presentata a Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito della cerimonia di assegnazione del Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale 2013, conferimento che Cofely Italia, Gruppo GDF SUEZ, assegna annualmente alle realtà, pubbliche e private, che si sono distinte per la realizzazione di progetti particolarmente virtuosi in termini di sostenibilità ambientale.
“Un’esposizione d’arte contemporanea diventa il luogo di incontro e collaborazione tra istituzioni, aziende, sanità, arte, scienza e diverse professionalità. Una sorta di piattaforma etica, dove ognuno mette in campo le proprie competenze, ma anche i propri saperi e le proprie esperienze di una vita vissuta seguendo l’ottica della collettività. Ispirato agli studi sull’intelligenza collettiva del filosofo francese Pierre Lévy, il progetto si prefigge lo scopo di aumentare le capacità di cooperazione non solo della specie umana nel suo insieme, ma anche di collettività come associazioni, imprese e gruppi locali. I temi dell’ambiente, del welfare e della cultura contemporanea vengono trattati da specialisti del settore, elaborati e sviluppati in vista dell’attuazione di nuclei di lavoro fondati su un metodo che tiene conto dei processi integrati.
La mostra “ἐνέργεια/energia” di Andrea Boldrini è nata seguendo quest’idea e avendo fiducia nella possibilità di collaborazione di realtà differenti tra loro. In poco tempo, infatti, ci si è trovati a lavorare fianco a fianco, in una dimensione di ricerca e di partecipazione che ha superato quegli ambiti ristretti e rigidi che sono causa dell’impoverimento materiale ed etico della nostra società.
Andrea Boldrini autore visionario di un mondo alla rovescia, dipinge paesaggi dal sapore metafisico, dove cielo e terra compaiono capovolti sia dal punto di vista spaziale che materico. Stilisticamente l’artista percorre una strada autonoma, ricca di poesia, di spiritualità, ma anche di profonda ironia e di studio meticoloso del dettaglio. Anche la sua tecnica pittorica ad olio è originale e spiazzante in quanto legata ad una rivisitazione contemporanea dello stile trecentesco di Simone Martini. Nelle sue opere risulta evidente il concetto di genius loci, di solito adottato in architettura per indicare un approccio fenomenologico allo studio dell’ambiente, attraverso l’interazione di luogo e identità. Ma la valenza trasversale dei suoi luoghi, che si fonde con le abitudini di chi li abita, assume un carattere paradossale. Le colline e i paesaggi che rappresenta sono grigi e sfumati, immateriali, come evanescenti sono le persone che li abitano e che vi circolano in una evidente condizione di assenza di gravità.” (Francesca Pietracci storica d’arte e curatrice)
“I particolari spazi espositivi che sono stati scelti, per loro natura, accolgono dialetticamente i contenuti della mostra stessa, non solo per le loro peculiarità estetiche, scientifiche e culturali, ma anche per le funzioni sociali che in diversa maniera svolgono.
Con questo evento desideriamo lanciare un messaggio che metta in gioco non solo lo sguardo, ma l’essere umano nella sua interezza, compreso il suo rapporto con lo spazio e con il tempo. Nelle opere di Andrea Boldrini, infatti, è possibile ravvisare paesaggi di altri mondi paralleli, emozioni colorate e soffuse, esplosioni di energie proiettate nello spazio e nella luce, ma anche di tutto quello che silenziosamente riposa e palpita all’interno nelle nostre menti. Come tutti sappiamo l’arte è vicina al sogno, al pensiero e all’emozione e, in ogni caso, ci porta in un mondo diverso, sospeso, dal quale è faticoso staccarsi. Per questi motivi abbiamo scelto tre particolari spazi espositivi che per la loro natura potessero inglobare ed esaltare i contesti della mostra ed esaltare le opere stesse. Tre spazi scelti non solo per le loro peculiarità estetiche, scientifiche e culturali, ma anche per le loro funzioni sociali che in diversa maniera svolgono: l’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni e l’Open Colonna, con la partecipazione di Antonello Colonna; Le Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati e la Clinica Universitaria Campus Bio-Medico di Roma.”
(Michele Amici – ideatore e responsabile del progetto)
Polo museale delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati. I seicenteschi spazi espositivi sono stati mirabilmente restaurati da Massimiliano Fuksas, architetto che ha restituito alla Città un’antica struttura di servizio appartenente alla magnifica “Villa Belvedere”, l’edificio storico che domina la città. Grazie a lui le antiche Scuderie sono diventate uno spazio museale integrato capace di coniugare l’antico al contemporaneo. I suoi interventi “minimali”, con l’impiego di materiali come l’acciaio, il cemento e il vetro, hanno creato un doppio spazio museale dedicato all’archeologia e all’arte contemporanea. E’ questo il contesto che accoglierà le pregevoli opere dell’artista marchigiano, i cui lavori sottintendono sempre l’idea che l’arte, la grande arte, è in grado di dialogare e instaurare un felice connubio tre le diverse e molteplici discipline. E Andrea Boldrini, che comunque non rifiuta di inserire pregiate visioni iperreali nelle sue tele ad olio, lavorate e realizzate secondo le tecniche classiche della pittura, dialoga positivamente con il contenitore che lo ospita, così moderno e innovativo, trovandovi forse anche nuovi spunti riflessivi.
(Stefano Di Tommaso Sindaco e Gianpaolo Senzacqua Assessore alle Politiche Culturali – Frascati)
L’Università Campus Bio-Medico di Roma. Attraverso strutture integrate d’insegnamento, ricerca e assistenza sanitaria, persegue come fine ultimo delle proprie attività il bene della persona, nell’unità dei suoi bisogni, materiali e spirituali. Promuove il sapere, l'interdisciplinarietà delle scienze e la ricerca in tutti gli ambiti che concorrono alla cura della persona. In linea con la nostra Mission “La Scienza per l’Uomo” la scelta di accogliere in Policlinico opere d’arte. Non c’è nulla di strano nell’accostare arte e sanità, pittura e ospedale, bellezza e malattia: non si fa altro che rinverdire una tradizione antichissima che proprio attraverso le differenti espressioni artistiche ha sempre cercato di umanizzare gli ambienti ospedalieri. Negli antichi ospedali arabi si cercava di favorire la guarigione dei malati con veri e propri concerti musicali. Nello stesso modo alcuni ospedali cristiani tardo-medievali e rinascimentali, come Santo Spirito a Roma o Santa Maria della Scala a Siena, sono dei veri scrigni d’arte. In un ospedale, la poesia, la musica, la pittura - l’arte in genere - sono e saranno sempre le benvenute!
(Marta Risari - Direttore Organizzazione e Marketing Operativo,
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico)
Penso che le opere di Andrea Boldrini rappresentino bene quello che ci aspettiamo dalla visione di una vera opera d’arte; regalano luce, paesaggi inverosimili eppure fatti di terra e aria e acqua. Nascono da una ricerca interiore profonda che disorienta eppure guida gli spettatori in un viaggio onirico. L’apertura dell’Open Colonna nel 2007 mi ha permesso di avvicinarmi all’arte intimamente e fisicamente, grazie alle tante mostre proposte dal Palazzo delle Esposizioni. Mi incuriosivo, a volte non capivo, poi apprezzavo. Oggi ho deciso di indagare il processo artistico dall’inizio, dall’idea che prende forma, creando un posto ospitale che gli artisti sembrano apprezzare molto, situato a Vallefredda (Labico), nella campagna romana. Lo spazio Antonello Colonna è nato dal desiderio di esaltare la cultura italiana: la cucina, l’arte, il design e la terra.
(Antonello Colonna )
Andrea Boldrini è nato a Matelica (Mc) nel 1963. Vive e lavora a Jesi (An).
Ha studiato pittura fin da piccolo ed ha iniziato da giovanissimo ad esporre in luoghi pubblici e privati realizzando mostre personali e collettive. Ha collaborato con Gallerie di rilievo come Cannaviello di Milano, Annina Nosei di New York, Pio Monti di Roma, Il Polittico di Roma, Galleria Bianca Pilat di Milano, Flowers East Gallery di Londra e la Figurative Art Ireland di Dublino., ecc. Ha esposto nei seguenti Musei: Flash Art Museum di Trevi, Museo Paolo Pini di Milano, Roof Garden Palazzo delle Esposizioni di Roma; Palazzo Medici Riccardi di Firenze, Palazzo dei Priori di Fermo; Mole Vanvitelliana di Ancona, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro di Roma ecc. Ha conseguito il diploma di maturità classica, la laurea in Giurisprudenza e il Diploma Universitario in Scienze Religiose. E’ un appassionato astrofilo e Direttore dell’Osservatorio “Migliorati” di Jesi.
19
luglio 2013
Andrea Boldrini – Energheia
Dal 19 luglio al 30 agosto 2013
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Vernissage
19 Luglio 2013, h 18
Autore
Curatore