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Andrea Bruschi – La finzione del reale
prima personale dell’artista in galleria che inaugurerà la nuova sede di via Monti 8 (Latina).
Comunicato stampa
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La LM Gallery Arte Contemporanea è lieta di annunciare la mostra "Andrea Bruschi. La finzione del reale", prima personale dell'artista in galleria che inaugurerà la nuova sede di via Monti 8 (Latina).
Nel nuovo ciclo di lavori dedicato alle nuvole l'artista sublima una ricerca intrapresa anni prima, che ci ha mostrato soggetti in cui la totalità degli elementi era più evidente, seppur mai immediatamente data. Queste utime opere invece, più contemplative, intime e tuttavia universali, giungono a una fusione senza precedenti, che fa della superficie pittorica una grande distesa in cui occhio e mente viaggiano, perdendosi.
Il cielo e le nuvole, dunque. Come i grandi maestri dell'arte seicentesca trovavano nella volta celeste il soggetto ideale per ardite illusioni ottiche, così la serie delle nubi intepreta alla perfezione la capacità dell'artista di giocare tra finzione e realtà. Ma la finzione non è in Bruschi una strategia del pennello che traccia prospettive spericolate: in lui convive un dualismo che mescola forme dipinte ad altre artificiali, ottenute grazie alla sovrapposizione del materiale (spesso tessile) che a tratti si tira, in altri si raggrinzisce “disegnando” una propria trama parallela.
Questo coesistere di realtà effettiva e realtà fittizia è accentuato dall'utilizzo di materiali come la fodera, che grazie alla sua leggerezza lascia trasparire la struttura stessa del quadro: ed ecco che il telaio, supporto volto solo a sostenere la tela, diviene ora parte integrante del dipinto assumendo sembianze proprie, in cui potremmo riconoscere un paesaggio o una finestra.
Se da una parte cromie tenui, evanescenti e quasi inafferrabili sembrano qui ricreare la caducità del mondo, di una società veloce nella quale ogni cosa è effimera, dall'altra Andra Bruschi pare catturare un momento particolare per fissarlo in una tela in cui il tempo è indefinito ma dinamico, teso a cambiare a ogni variazione di luce.
Forse più che nei lavori precedenti, questo inedito ciclo pittorico non cerca la narrazione, ma si volge piuttosto agli effetti percettivi esercitati sul fruitore. Le nubi non sono solo nubi, ma degli espedienti che agiscono sulla nostra capacità di captare una determinata realtà, che mai è solo quella che vediamo.
Nel nuovo ciclo di lavori dedicato alle nuvole l'artista sublima una ricerca intrapresa anni prima, che ci ha mostrato soggetti in cui la totalità degli elementi era più evidente, seppur mai immediatamente data. Queste utime opere invece, più contemplative, intime e tuttavia universali, giungono a una fusione senza precedenti, che fa della superficie pittorica una grande distesa in cui occhio e mente viaggiano, perdendosi.
Il cielo e le nuvole, dunque. Come i grandi maestri dell'arte seicentesca trovavano nella volta celeste il soggetto ideale per ardite illusioni ottiche, così la serie delle nubi intepreta alla perfezione la capacità dell'artista di giocare tra finzione e realtà. Ma la finzione non è in Bruschi una strategia del pennello che traccia prospettive spericolate: in lui convive un dualismo che mescola forme dipinte ad altre artificiali, ottenute grazie alla sovrapposizione del materiale (spesso tessile) che a tratti si tira, in altri si raggrinzisce “disegnando” una propria trama parallela.
Questo coesistere di realtà effettiva e realtà fittizia è accentuato dall'utilizzo di materiali come la fodera, che grazie alla sua leggerezza lascia trasparire la struttura stessa del quadro: ed ecco che il telaio, supporto volto solo a sostenere la tela, diviene ora parte integrante del dipinto assumendo sembianze proprie, in cui potremmo riconoscere un paesaggio o una finestra.
Se da una parte cromie tenui, evanescenti e quasi inafferrabili sembrano qui ricreare la caducità del mondo, di una società veloce nella quale ogni cosa è effimera, dall'altra Andra Bruschi pare catturare un momento particolare per fissarlo in una tela in cui il tempo è indefinito ma dinamico, teso a cambiare a ogni variazione di luce.
Forse più che nei lavori precedenti, questo inedito ciclo pittorico non cerca la narrazione, ma si volge piuttosto agli effetti percettivi esercitati sul fruitore. Le nubi non sono solo nubi, ma degli espedienti che agiscono sulla nostra capacità di captare una determinata realtà, che mai è solo quella che vediamo.
23
settembre 2017
Andrea Bruschi – La finzione del reale
Dal 23 settembre al 07 ottobre 2017
giovane arte
Location
LMGALLERY
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (Latina)
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (Latina)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10.00-12.30 e 15.00-19.30
Vernissage
23 Settembre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore