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ANDREA CARREÑO E CECILIA ANDREWS – IL TEMPO ABITATO
Oltre alla dimensione materiale, la mostra “Il tempo abitato” suggerisce l’idea di presenza in un luogo sia fisicamente che, in senso più ampio, emotivamente e immaginariamente. L’esperienza del “luogo” va oltre la semplice esistenza; una sorta di radicamento che si fonde con le emozioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Andrea Carreño e Cecilia Andrews
Il tempo abitato
17 febbraio - 16 marzo 2024
Inaugurazione 17 febbraio 2024, ore 12:30 Galleria Matria
COMUNICATO STAMPA
La Galleria Matria presenta, dal 17 febbraio al 16 marzo, la prima mostra congiunta in Italia delle artiste Andrea Carreño (Santiago, Cile, 1969) e Cecilia Andrews (Santiago, Cile, 1969; vive e lavora a Parigi).
La mostra presenta un ciclo di nuovi dipinti e collage di Carreño e sculture di Andrews realizzate appositamente per l’occasione.
Entrambe le artiste, con i loro distinti approcci visivi, esplorano elementi comuni nelle loro opere. Cecilia Andrews presenterà le sue sculture di teste, un motivo che si intreccerà con gli elementi ricorrenti presenti nei dipinti e nei collage di Andrea Carreño. Tale fusione evoca l'idea di tessere ricordi, suggerendo una connessione profonda con il passato e creando un'immersione nelle esperienze che hanno plasmato l'identità di ciascun individuo.
Oltre alla materialità, la mostra "Il tempo abitato" evoca l'idea di essere presenti in un luogo in modo fisico e, in un senso più ampio, emotivo e immaginario. "Il tempo abitato" diventa un atto di profonda risonanza che intreccia la nostra esistenza con l'ambiente circostante. Sullo sfondo di questa parola emergono sfumature filosofiche, particolarmente influenzate da pensatori come Heidegger. "Abitare" si erge come un atto esistenziale fondamentale, implicando una connessione profonda tra l'essere umano e il suo ambiente. Questo concetto esplora l'essenza stessa della nostra relazione con il mondo. Diventa un promemoria che l'esperienza di uno spazio va oltre la mera esistenza; implica una connessione intima, una sorta di radicamento che si fonde con le nostre emozioni. È l'eco delle nostre esperienze, la costruzione di ricordi che perdurano nella nostra memoria.
Questa mostra celebra non solo la maestria individuale di Carreño e Andrews, ma mette anche in evidenza la convergenza di due mondi creativi. Dalle costruzioni della memoria di Carreño all'esplorazione astratta di Andrews, i visitatori avranno l'opportunità di immergersi in un dialogo tra lo spazio interiore e l'emozione umana.
Entrambe le artiste condividono un dialogo unico in questa esposizione, dove le sculture di Andrews trovano eco negli elementi onirici di Carreño. Questa convergenza invita lo spettatore a esplorare gli spazi interni della memoria e delle emozioni umane.
Andrea Carreño, figlia degli acclamati artisti Mario Carreño e Ida Gonzalez, proviene da una ricca eredità artistica. Suo padre, Mario Carreño, nato a L'Avana, Cuba, nel 1913, è stato un distinto pittore cubano-cileno Premio Nazionale d'Arte del Cile nel 1982. Il suo stile unico fonde l'astrazione cubista e il surrealismo, incorporando tecniche delle pitture murali messicane.
Le opere di Andrea Carreño, realizzate con tecniche miste su tela e carta, rivelano una palette distintiva e una figurazione che sfida la verosimiglianza, evocando la misteriosa quiete della Pittura Metafisica. Come questa corrente, proposta dall'italiano Giorgio de Chirico e influente su dadaisti e surrealisti, i dipinti di Andrea presentano luoghi idealizzati dove elementi eterogenei si sovrappongono. I suoi quadri enfatizzano l'importanza degli oggetti quotidiani, esplorando la possibilità di ricollocarli in nuove relazioni visive, in un elogio al mistero che risiede nell'apparentemente familiare.
Per quanto riguarda la sua biografia, Andrea Carreño è nata il 30 ottobre 1969 a Santiago, Cile, consolidandosi come una rinomata artista contemporanea.Dopo aver vissuto a Milano, Italia, dal 1996 al 2003, e aver trascorso nove anni a Parigi a partire dal 2007, attualmente ha la sua residenza e svolge la sua attività artistica a Santiago del Cile.
Carreño ha esposto individualmente in prestigiose gallerie e spazi sia in Cile che a livello internazionale come la galleria The Americas Collection, Miami; Galería Allegro, Ciudad de Panamá; Elite Fine Arts, Coral Gables, Florida (USA); Les Yeux Fertiles, París, Francia e Galería de Arte Jean Paul Perrier, Barcelona, Spagna. Tra le sue mostre di rilievo vi è la Galerie Alice Mogabgab di Beirut e presso la Galleria Jannone a Milano
Le sue opere hanno anche fatto parte di mostre collettive, come "La mirada pertinaz" presso la Corporación Cultural de Las Condes a Santiago, Cile, e "Franchement Art" a Villefranche sur Mer, Francia. Inoltre, ha partecipato a rinomate fiere d'arte come Arts Élysées a Parigi e "MiArt" a Milano.
Nel corso della sua carriera, Carreño ha ricevuto premi e menzioni d'onore, incluso il riconoscimento al Concorso "Premio Morlotti-Imbersago" in Italia nel 1997. Le sue opere arricchiscono collezioni pubbliche e private, come la Pinacoteca dell'Università di Concepción, la Collezione Banco BCI e il Museo Ralli di Punta del Este, Uruguay. La sua arte, diversificata e affascinante, esplora temi come la memoria, il paesaggio interiore e la costruzione dell'identità.
L'opera di Cecilia Andrews, si caratterizza per la creazione di un significato profondo attraverso il vuoto, la contrapposizione di texture e la materializzazione artistica. Emergono un'estetica della contemplazione e della spiritualizzazione della materia, rivelando l'interconnessione di tutte le cose nell'universo, la concezione organica del tempo e dello spazio, così come l'integrazione totale della natura nelle sue forme primordiali.
Cecilia Andrews, attraverso la trasformazione di materiali comuni, genera opere che, partendo da una figurazione simbolica, riescono a comunicare il loro significato in modo sottile e sofisticato. La sua arte funge da ponte tra il materiale e il visivo, fondendo la ricchezza plastica con la sobrietà, tratti appena suggeriti, una palette cromatica curata e una ricerca di semplicità che riflette l'essenziale: la relazione complementare tra forma e colore nell'astrazione figurativa.
Ispirandosi a volte al movimento artistico italiano Arte Povera degli anni '60, che si caratterizzava per l'uso di materiali non convenzionali, l'artista poliedrica Cecilia Andrews crea collage, disegni e dipinti che si distinguono per l'interazione tra i materiali e il messaggio che trasmettono. I suoi ritratti astratti esplorano stati emotivi, mentali e fisici, cercando di esprimere la condizione umana.
Nata nel 1969 a Santiago, Cile, Cecilia Andrews, talentuosa artista franco-cilena, ha iniziato la sua carriera con una solida formazione in Belle Arti presso la Pontificia Università Cattolica di Santiago. La sua abilità artistica si è consolidata con ulteriori studi in Tecniche del Vetro a Barcellona.
Andrews ha proseguito la sua ascesa artistica con partecipazioni in gallerie di prestigio, tra cui la Municipal Bonds (San Francisco, Stati Uniti) Round Weather, Oakland, CA ; la Biennale Révélation, Grand Palais, Paris; in Svezia, Cina e Giappone.
Le opere di Andrews fanno parte di collezioni prestigiose come il Museo di Arte e Scultura di Qingdao, Cina, e la Collezione Luciano Benetton.
Il tempo abitato | Cecilia Andrews e Andrea Carreño
Inaugurazione: 17 febbraio 2024, ore 12:30
Galleria Matria | Via Melzo 34, 20129 Milano
In esposizione fino al 16.03.2024 | Orari di visita : Da martedì a sabato 11:00/13:00 - 15:00/19:00
info@galleriamatria.it
Il tempo abitato
17 febbraio - 16 marzo 2024
Inaugurazione 17 febbraio 2024, ore 12:30 Galleria Matria
COMUNICATO STAMPA
La Galleria Matria presenta, dal 17 febbraio al 16 marzo, la prima mostra congiunta in Italia delle artiste Andrea Carreño (Santiago, Cile, 1969) e Cecilia Andrews (Santiago, Cile, 1969; vive e lavora a Parigi).
La mostra presenta un ciclo di nuovi dipinti e collage di Carreño e sculture di Andrews realizzate appositamente per l’occasione.
Entrambe le artiste, con i loro distinti approcci visivi, esplorano elementi comuni nelle loro opere. Cecilia Andrews presenterà le sue sculture di teste, un motivo che si intreccerà con gli elementi ricorrenti presenti nei dipinti e nei collage di Andrea Carreño. Tale fusione evoca l'idea di tessere ricordi, suggerendo una connessione profonda con il passato e creando un'immersione nelle esperienze che hanno plasmato l'identità di ciascun individuo.
Oltre alla materialità, la mostra "Il tempo abitato" evoca l'idea di essere presenti in un luogo in modo fisico e, in un senso più ampio, emotivo e immaginario. "Il tempo abitato" diventa un atto di profonda risonanza che intreccia la nostra esistenza con l'ambiente circostante. Sullo sfondo di questa parola emergono sfumature filosofiche, particolarmente influenzate da pensatori come Heidegger. "Abitare" si erge come un atto esistenziale fondamentale, implicando una connessione profonda tra l'essere umano e il suo ambiente. Questo concetto esplora l'essenza stessa della nostra relazione con il mondo. Diventa un promemoria che l'esperienza di uno spazio va oltre la mera esistenza; implica una connessione intima, una sorta di radicamento che si fonde con le nostre emozioni. È l'eco delle nostre esperienze, la costruzione di ricordi che perdurano nella nostra memoria.
Questa mostra celebra non solo la maestria individuale di Carreño e Andrews, ma mette anche in evidenza la convergenza di due mondi creativi. Dalle costruzioni della memoria di Carreño all'esplorazione astratta di Andrews, i visitatori avranno l'opportunità di immergersi in un dialogo tra lo spazio interiore e l'emozione umana.
Entrambe le artiste condividono un dialogo unico in questa esposizione, dove le sculture di Andrews trovano eco negli elementi onirici di Carreño. Questa convergenza invita lo spettatore a esplorare gli spazi interni della memoria e delle emozioni umane.
Andrea Carreño, figlia degli acclamati artisti Mario Carreño e Ida Gonzalez, proviene da una ricca eredità artistica. Suo padre, Mario Carreño, nato a L'Avana, Cuba, nel 1913, è stato un distinto pittore cubano-cileno Premio Nazionale d'Arte del Cile nel 1982. Il suo stile unico fonde l'astrazione cubista e il surrealismo, incorporando tecniche delle pitture murali messicane.
Le opere di Andrea Carreño, realizzate con tecniche miste su tela e carta, rivelano una palette distintiva e una figurazione che sfida la verosimiglianza, evocando la misteriosa quiete della Pittura Metafisica. Come questa corrente, proposta dall'italiano Giorgio de Chirico e influente su dadaisti e surrealisti, i dipinti di Andrea presentano luoghi idealizzati dove elementi eterogenei si sovrappongono. I suoi quadri enfatizzano l'importanza degli oggetti quotidiani, esplorando la possibilità di ricollocarli in nuove relazioni visive, in un elogio al mistero che risiede nell'apparentemente familiare.
Per quanto riguarda la sua biografia, Andrea Carreño è nata il 30 ottobre 1969 a Santiago, Cile, consolidandosi come una rinomata artista contemporanea.Dopo aver vissuto a Milano, Italia, dal 1996 al 2003, e aver trascorso nove anni a Parigi a partire dal 2007, attualmente ha la sua residenza e svolge la sua attività artistica a Santiago del Cile.
Carreño ha esposto individualmente in prestigiose gallerie e spazi sia in Cile che a livello internazionale come la galleria The Americas Collection, Miami; Galería Allegro, Ciudad de Panamá; Elite Fine Arts, Coral Gables, Florida (USA); Les Yeux Fertiles, París, Francia e Galería de Arte Jean Paul Perrier, Barcelona, Spagna. Tra le sue mostre di rilievo vi è la Galerie Alice Mogabgab di Beirut e presso la Galleria Jannone a Milano
Le sue opere hanno anche fatto parte di mostre collettive, come "La mirada pertinaz" presso la Corporación Cultural de Las Condes a Santiago, Cile, e "Franchement Art" a Villefranche sur Mer, Francia. Inoltre, ha partecipato a rinomate fiere d'arte come Arts Élysées a Parigi e "MiArt" a Milano.
Nel corso della sua carriera, Carreño ha ricevuto premi e menzioni d'onore, incluso il riconoscimento al Concorso "Premio Morlotti-Imbersago" in Italia nel 1997. Le sue opere arricchiscono collezioni pubbliche e private, come la Pinacoteca dell'Università di Concepción, la Collezione Banco BCI e il Museo Ralli di Punta del Este, Uruguay. La sua arte, diversificata e affascinante, esplora temi come la memoria, il paesaggio interiore e la costruzione dell'identità.
L'opera di Cecilia Andrews, si caratterizza per la creazione di un significato profondo attraverso il vuoto, la contrapposizione di texture e la materializzazione artistica. Emergono un'estetica della contemplazione e della spiritualizzazione della materia, rivelando l'interconnessione di tutte le cose nell'universo, la concezione organica del tempo e dello spazio, così come l'integrazione totale della natura nelle sue forme primordiali.
Cecilia Andrews, attraverso la trasformazione di materiali comuni, genera opere che, partendo da una figurazione simbolica, riescono a comunicare il loro significato in modo sottile e sofisticato. La sua arte funge da ponte tra il materiale e il visivo, fondendo la ricchezza plastica con la sobrietà, tratti appena suggeriti, una palette cromatica curata e una ricerca di semplicità che riflette l'essenziale: la relazione complementare tra forma e colore nell'astrazione figurativa.
Ispirandosi a volte al movimento artistico italiano Arte Povera degli anni '60, che si caratterizzava per l'uso di materiali non convenzionali, l'artista poliedrica Cecilia Andrews crea collage, disegni e dipinti che si distinguono per l'interazione tra i materiali e il messaggio che trasmettono. I suoi ritratti astratti esplorano stati emotivi, mentali e fisici, cercando di esprimere la condizione umana.
Nata nel 1969 a Santiago, Cile, Cecilia Andrews, talentuosa artista franco-cilena, ha iniziato la sua carriera con una solida formazione in Belle Arti presso la Pontificia Università Cattolica di Santiago. La sua abilità artistica si è consolidata con ulteriori studi in Tecniche del Vetro a Barcellona.
Andrews ha proseguito la sua ascesa artistica con partecipazioni in gallerie di prestigio, tra cui la Municipal Bonds (San Francisco, Stati Uniti) Round Weather, Oakland, CA ; la Biennale Révélation, Grand Palais, Paris; in Svezia, Cina e Giappone.
Le opere di Andrews fanno parte di collezioni prestigiose come il Museo di Arte e Scultura di Qingdao, Cina, e la Collezione Luciano Benetton.
Il tempo abitato | Cecilia Andrews e Andrea Carreño
Inaugurazione: 17 febbraio 2024, ore 12:30
Galleria Matria | Via Melzo 34, 20129 Milano
In esposizione fino al 16.03.2024 | Orari di visita : Da martedì a sabato 11:00/13:00 - 15:00/19:00
info@galleriamatria.it
17
febbraio 2024
ANDREA CARREÑO E CECILIA ANDREWS – IL TEMPO ABITATO
Dal 17 febbraio al 16 marzo 2024
arte contemporanea
doppia personale
doppia personale
Location
Galleria Matria
Milano, Via Melzo, 34, (MI)
Milano, Via Melzo, 34, (MI)
Orario di apertura
DA MARTEDi a SABATO 11:00/13:00 - 15:00/19:00
Vernissage
17 Febbraio 2024, 12:30/18:00
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