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Andrea Chiesi – Nero
In mostra sono presentati cinque dipinti di grande formato, tra cui il Gasometro (cm 200×300) che era alla sezione Anteprima della Quadriennale (Torino 2004) e una quindicina di opere medio/piccole. Novità assoluta l’installazione di disegni realizzati con pastello a olio a simulare un effetto carboncino
Comunicato stampa
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Corsoveneziaotto ha il piacere di presentare la nuova mostra personale di Andrea Chiesi.
Modenese, nato nel 1966, l’arte di Chiesi si forma su un background alternativo, vicino ai suoni e alle immagini del underground emiliano di fine anni ’80. Dalla frequentazione dell’ambiente post punk nasce la stretta collaborazione con il Consorzio Suonatori Indipendenti e l’amicizia con il loro leader Giovanni Lindo Ferretti, che ne segnò gli esordi artistici alla metà degli anni ’90.
Ma questa è storia di ieri. In circa dieci anni di attività Andrea Chiesi si è affermato come uno dei pittori più interessanti nel panorama italiano, peraltro in linea con il linguaggio e lo stile europeo. In particolare i lavori recenti tendono alla sintesi estrema, alla rarefazione, spogliandosi di qualsiasi orpello narrativo e descrittivo. Protagonista è una riflessione sul paesaggio e sull'architettura dove non c'è presenza umana e le strutture nude sono i soli corpi rimasti. Partendo da spazi reali, documentati più o meno abusivamente, Chiesi li ricrea attraverso la pittura in forma di luoghi mentali, un altrove virtuale, una misteriosa e metafisica realtà parallela.
In mostra sono presentati cinque dipinti di grande formato, tra cui il Gasometro (cm 200x300) che era alla sezione Anteprima della Quadriennale (Torino 2004) e una quindicina di opere medio/piccole. Novità assoluta l’installazione di disegni realizzati con pastello a olio a simulare un effetto carboncino, che introducono soggetti diversi: cartelli di pericolo/alta tensione con saette e teschi, facciate di edifici con scritte di epoca fascista e in tedesco; la torre della contraerea di Vienna; cieli con nuvole scure e minacciose; una pensilina delle autolinee per le partenze e gli arrivi. Tutte le opere della mostra sono intitolate TEMPO e si riferiscono alla data esatta e all'ora dello scatto. Nero è invece un forma mentis, un habitus e un abito come condizione imprescindibile dell’esistenza, che l’artista condivide con il curatore Luca Beatrice il quale ne segue il lavoro fin dagli esordi, tappa dopo tappa, e l’architetto Marco Rainò con cui si affronta negli scritti in catalogo il tema dello spazio in rapporto alle testimonianze architettoniche.
Andrea Chiesi è nato nel 1966 a Modena, dove vive e lavora. Tra le personali recenti: 2004 – Fondazione La Fabbrica, Losone, Locarno; Otto Gallery, Bologna, Lipanjepuntin, Trieste (anche 2001). Tra le collettive recenti: 2005 – Clip’It, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino. 2004 - Anteprima, Quadriennale, Torino; Vernice, Villa Manin, Passariano (UD). 2003 – Biennale di Praga. Alla fine del 2004 Chiesi ha vinto il Premio Cairo, Milano.
Modenese, nato nel 1966, l’arte di Chiesi si forma su un background alternativo, vicino ai suoni e alle immagini del underground emiliano di fine anni ’80. Dalla frequentazione dell’ambiente post punk nasce la stretta collaborazione con il Consorzio Suonatori Indipendenti e l’amicizia con il loro leader Giovanni Lindo Ferretti, che ne segnò gli esordi artistici alla metà degli anni ’90.
Ma questa è storia di ieri. In circa dieci anni di attività Andrea Chiesi si è affermato come uno dei pittori più interessanti nel panorama italiano, peraltro in linea con il linguaggio e lo stile europeo. In particolare i lavori recenti tendono alla sintesi estrema, alla rarefazione, spogliandosi di qualsiasi orpello narrativo e descrittivo. Protagonista è una riflessione sul paesaggio e sull'architettura dove non c'è presenza umana e le strutture nude sono i soli corpi rimasti. Partendo da spazi reali, documentati più o meno abusivamente, Chiesi li ricrea attraverso la pittura in forma di luoghi mentali, un altrove virtuale, una misteriosa e metafisica realtà parallela.
In mostra sono presentati cinque dipinti di grande formato, tra cui il Gasometro (cm 200x300) che era alla sezione Anteprima della Quadriennale (Torino 2004) e una quindicina di opere medio/piccole. Novità assoluta l’installazione di disegni realizzati con pastello a olio a simulare un effetto carboncino, che introducono soggetti diversi: cartelli di pericolo/alta tensione con saette e teschi, facciate di edifici con scritte di epoca fascista e in tedesco; la torre della contraerea di Vienna; cieli con nuvole scure e minacciose; una pensilina delle autolinee per le partenze e gli arrivi. Tutte le opere della mostra sono intitolate TEMPO e si riferiscono alla data esatta e all'ora dello scatto. Nero è invece un forma mentis, un habitus e un abito come condizione imprescindibile dell’esistenza, che l’artista condivide con il curatore Luca Beatrice il quale ne segue il lavoro fin dagli esordi, tappa dopo tappa, e l’architetto Marco Rainò con cui si affronta negli scritti in catalogo il tema dello spazio in rapporto alle testimonianze architettoniche.
Andrea Chiesi è nato nel 1966 a Modena, dove vive e lavora. Tra le personali recenti: 2004 – Fondazione La Fabbrica, Losone, Locarno; Otto Gallery, Bologna, Lipanjepuntin, Trieste (anche 2001). Tra le collettive recenti: 2005 – Clip’It, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino. 2004 - Anteprima, Quadriennale, Torino; Vernice, Villa Manin, Passariano (UD). 2003 – Biennale di Praga. Alla fine del 2004 Chiesi ha vinto il Premio Cairo, Milano.
15
marzo 2005
Andrea Chiesi – Nero
Dal 15 marzo al 07 maggio 2005
arte contemporanea
Location
CORSOVENEZIAOTTO
Milano, Corso Venezia, 8, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 8, (Milano)
Orario di apertura
Martedi-Sabato 10-13 e 15.30-19.30
Vernissage
15 Marzo 2005, ore 18,30
Sito web
www.andreachiesi.com
Editore
BOLETSFERNANDO
Ufficio stampa
DELOS
Autore
Curatore