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Andrea Chiesi – Thule
Thule è un viaggio attraverso l’immaginario sotterraneo del presente. Nelle assenze e nei frammenti di un mosaico scomposto di immagini sfuggevoli, nelle prospettive acute e nelle geometrie spezzate di un’impercettibile sensibilità d’autore.
Comunicato stampa
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"Thule è un viaggio attraverso l'immaginario sotterraneo del presente. Nelle assenze e nei frammenti di un mosaico scomposto di immagini sfuggevoli, nelle prospettive acute e nelle geometrie spezzate di un'impercettibile sensibilità d'autore. Thule è un viaggio di convergenza tra due espressioni artistiche, pittura e poesia."
Andrea Chiesi - Marco Philopat, Thule (Assenze e prospettive dell'immaginario sotteraneo)
Sabato 6 marzo 2004 LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Thule, una nuova mostra personale di Andrea Chiesi.
Scrive Andrea Chiesi: "Thule, nome con cui gli antichi geografi nominavano diverse isole dell'estremo nord, forse l'Islanda. In generale indica la terra del nord, estrema, inospitale, irraggiungibile, disabitata. Secondo una tradizione esoterica Thule è l'isola sacra, il primo dei centri iniziatici, il polo della luce difeso da una cavalleria mistica, il simbolo di un nuovo piano della coscienza." Spazi vuoti, per lo più, ed il sentire l'insostenibile peso della crescita demografica ipertrofica, provando una specie di malessere empatico per un affollamento che mette a disagio. Ad Andrea Chiesi piacciono i cieli stellati, i boschi, le montagne, il deserto, le grandi distese d'acqua, anche se di fatto egli vive in città, non sta mai all'aria aperta e non fa viaggi avventurosi o esotici.
Il ciclo pittorico Thule diviene quindi il punto estremo di un lavoro sull'architettura iniziato cinque anni fa e sviluppato nei cicli Siderale, G.R.U., Moloch, S.P.K., Fattore. Partita come un'indagine sull'archeologia industriale, questa si è allargata in una riflessione più ampia sul paesaggio contemporaneo per completarsi nei nuovi dipinti in mostra dove le architetture scarnificate all'estremo sono collocate in una dimensione metafisica ed esoterica. Parcheggi come lande vetrificate, pali conficcati nel terreno, enigmatiche stazioni di servizio, gasometri come gabbie che trattengono il nulla, prospettive esasperate di interni, sinapsi, complessità, ordine e caos.
Il paesaggio è trasfigurato.
Il paesaggio è diventato altro, incubo virtuale.
E' disponibile la monografia "Andrea Chiesi" per i tipi di Silvana Editoriale
Andrea Chiesi - Marco Philopat, Thule (Assenze e prospettive dell'immaginario sotteraneo)
Sabato 6 marzo 2004 LipanjePuntin artecontemporanea ha il piacere di presentare Thule, una nuova mostra personale di Andrea Chiesi.
Scrive Andrea Chiesi: "Thule, nome con cui gli antichi geografi nominavano diverse isole dell'estremo nord, forse l'Islanda. In generale indica la terra del nord, estrema, inospitale, irraggiungibile, disabitata. Secondo una tradizione esoterica Thule è l'isola sacra, il primo dei centri iniziatici, il polo della luce difeso da una cavalleria mistica, il simbolo di un nuovo piano della coscienza." Spazi vuoti, per lo più, ed il sentire l'insostenibile peso della crescita demografica ipertrofica, provando una specie di malessere empatico per un affollamento che mette a disagio. Ad Andrea Chiesi piacciono i cieli stellati, i boschi, le montagne, il deserto, le grandi distese d'acqua, anche se di fatto egli vive in città, non sta mai all'aria aperta e non fa viaggi avventurosi o esotici.
Il ciclo pittorico Thule diviene quindi il punto estremo di un lavoro sull'architettura iniziato cinque anni fa e sviluppato nei cicli Siderale, G.R.U., Moloch, S.P.K., Fattore. Partita come un'indagine sull'archeologia industriale, questa si è allargata in una riflessione più ampia sul paesaggio contemporaneo per completarsi nei nuovi dipinti in mostra dove le architetture scarnificate all'estremo sono collocate in una dimensione metafisica ed esoterica. Parcheggi come lande vetrificate, pali conficcati nel terreno, enigmatiche stazioni di servizio, gasometri come gabbie che trattengono il nulla, prospettive esasperate di interni, sinapsi, complessità, ordine e caos.
Il paesaggio è trasfigurato.
Il paesaggio è diventato altro, incubo virtuale.
E' disponibile la monografia "Andrea Chiesi" per i tipi di Silvana Editoriale
06
marzo 2004
Andrea Chiesi – Thule
Dal 06 marzo al 23 aprile 2004
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 4, (Trieste)
Orario di apertura
11 - 19.30 o su appuntamento Lunedì e festivi chiuso
Vernissage
6 Marzo 2004, Dalle ore 19.00