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Andrea Chisesi – Saligia
L’esposizione, dal titolo altamente enigmatico (è l’acronimo dei 7 vizi capitali) racconta, attraverso 36 opere, la percezione della debolezza umana nel sentire comune. Accidia, superbia, lussuria, sono davvero vizi o non piuttosto opportunità di felicità per l’uomo e la donna?
Comunicato stampa
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Si inaugura giovedì 7 settembre 2017, alle ore 19.00, presso la Civica Raccolta “Carmelo Cappello” di Palazzo Zacco a Ragusa, la personale di Andrea Chisesi Saligia, a cura di Marcella Damigella e di Andrea Guastella. L’esposizione, dal titolo altamente enigmatico (è l’acronimo dei 7 vizi capitali) racconta, attraverso 36 opere, la percezione della debolezza umana nel sentire comune. Accidia, superbia, lussuria, sono davvero vizi o non piuttosto opportunità di felicità per l’uomo e la donna?
Dal testo in catalogo di Andrea Guastella: «Non c’è uomo - e Andrea Chisesi, che è fotografo esperto, ne è del tutto consapevole - che non si possa crocifiggere sulla base di una foto. Ed è proprio per rendere giustizia a quest’arbitrarietà di fondo che egli non crea semplici foto, ma lavori che sono insieme foto e dipinti. Lavori che, invece di dare risalto agli oggetti, attestano la preminenza del pensiero (e del cuore) sulla vista. Stracciando immagini note e ricoprendole di colori, aggredendole in contemporanea dall’interno e dall’esterno, l’artista fa molto più che tradurre in forme visibili la realtà che lo circonda: la impersona. Il suo lavoro sull’immagine, a cominciare dalla scelta per finire con la modificazione pittorica, è un processo di inclusione. Andrea è Bertone, Trump, Schwarzenegger e Frida Kahlo. È il Fauno Barberini e l’Amante appassionato di Rodin. Il fatto che, con l’effigiare tutti questi individui - anche il protagonista di un dipinto famoso è un individuo - in modo simile, si riconosca in ciascuno di loro, lo porta però a distaccarsi da tutti. Nel rivolgersi verso questa o quella figura egli è infatti mosso dal gusto - non sta a noi dire se buono o cattivo - più che dal moralismo, o dalla simpatia. Ad esempio il gusto per la pittura e la scultura dell’Ottocento spazzata via dalla riforma impressionista o, per quanto concerne le soluzioni stilistiche, la preferenza accordata al Neo Pop. Noi non sapremo mai quali sentimenti suscitano all’artista le maschere che di volta in volta indossa, ma comprendiamo bene che a interessarlo non sono tanto i suoi soggetti quanto gli effetti pirotecnici che riesce a trarne. Andrea avrebbe insomma potuto comporre un campionario dantesco di virtù e di vizi, ma fortunatamente non l’ha fatto. Ha preferito rifugiarsi in un paese fantastico - Saligia potrebbe benissimo essere il nome di un remoto principato - alla ricerca, direbbe Todorov, “di una verità nuova, e più profonda, dell’essere umano, per allargare i confini di ciò che ne conosciamo”. È la verità che nell’arte siamo soliti chiamare bellezza: una verità dolce, spesso fragile, ma che è nostra almeno quanto è del poeta o del pittore e che, per qualche breve istante, non ci inganna».
Biografia
Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, all’età di due anni Andrea con la sua famiglia si trasferisce a Milano. Qui frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico di Milano. Nel 1998 apre il suo studio “Andrea Chisesi photografer” in Porta Venezia a Milano, studio nel quale si occupa principalmente di fotografia ma nel quale inizia a sperimentare quella tecnica che lui stesso definirà “Fusione” tra pittura e fotografia.
Dal 1998 al 2008 , la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo portera a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici personaggi tra cui attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri.
Nonostante i suoi successi in campo fotografico Andrea Chisesi non ha mai smesso di dipingere, sperimenta le sue prime “Fusioni” tra pittura e fotografia e continua la sua ricerca iconografica nella pittura pura.
Nel 2008 apre il suo atelier di pittura in via Piranesi a Milano. Fusioni e Vortici sono i suoi due percorsi, che porta avanti parallelamente.
Il primo percorso necessita di una rigorosa progettualità la tela viene preparata pittoricamente per accogliere la fotografia, successivamente continua ad essere dipinta. Il secondo al contrario, da libero sfogo a quella istintività ed al gesto che l’artista dal 2008 porterà davanti al pubblico con le sue live performance. Proprio questa esigenza di essere rapido, incisivo nel tratto, davanti ad un pubblico attento lo portano ad adottare la tecnica del dripping, anche nella realizzazione di soggetti figurativi. Anche se apparentemente molto diversi i due percorsi di “Fusione” e di pura pittura si intrecciano soprattutto nella fase preparatoria delle opere.
Contatti
atelierchisesi@gmail.com
info@andreachisesi.com
http://www.andreachisesi.com
Via Capodieci 43 Siracusa, Italia
Info mostra
Andrea Guastella, mail: andreguast@yahoo.com
Dal testo in catalogo di Andrea Guastella: «Non c’è uomo - e Andrea Chisesi, che è fotografo esperto, ne è del tutto consapevole - che non si possa crocifiggere sulla base di una foto. Ed è proprio per rendere giustizia a quest’arbitrarietà di fondo che egli non crea semplici foto, ma lavori che sono insieme foto e dipinti. Lavori che, invece di dare risalto agli oggetti, attestano la preminenza del pensiero (e del cuore) sulla vista. Stracciando immagini note e ricoprendole di colori, aggredendole in contemporanea dall’interno e dall’esterno, l’artista fa molto più che tradurre in forme visibili la realtà che lo circonda: la impersona. Il suo lavoro sull’immagine, a cominciare dalla scelta per finire con la modificazione pittorica, è un processo di inclusione. Andrea è Bertone, Trump, Schwarzenegger e Frida Kahlo. È il Fauno Barberini e l’Amante appassionato di Rodin. Il fatto che, con l’effigiare tutti questi individui - anche il protagonista di un dipinto famoso è un individuo - in modo simile, si riconosca in ciascuno di loro, lo porta però a distaccarsi da tutti. Nel rivolgersi verso questa o quella figura egli è infatti mosso dal gusto - non sta a noi dire se buono o cattivo - più che dal moralismo, o dalla simpatia. Ad esempio il gusto per la pittura e la scultura dell’Ottocento spazzata via dalla riforma impressionista o, per quanto concerne le soluzioni stilistiche, la preferenza accordata al Neo Pop. Noi non sapremo mai quali sentimenti suscitano all’artista le maschere che di volta in volta indossa, ma comprendiamo bene che a interessarlo non sono tanto i suoi soggetti quanto gli effetti pirotecnici che riesce a trarne. Andrea avrebbe insomma potuto comporre un campionario dantesco di virtù e di vizi, ma fortunatamente non l’ha fatto. Ha preferito rifugiarsi in un paese fantastico - Saligia potrebbe benissimo essere il nome di un remoto principato - alla ricerca, direbbe Todorov, “di una verità nuova, e più profonda, dell’essere umano, per allargare i confini di ciò che ne conosciamo”. È la verità che nell’arte siamo soliti chiamare bellezza: una verità dolce, spesso fragile, ma che è nostra almeno quanto è del poeta o del pittore e che, per qualche breve istante, non ci inganna».
Biografia
Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, all’età di due anni Andrea con la sua famiglia si trasferisce a Milano. Qui frequenta il Liceo Artistico e il Politecnico di Milano. Nel 1998 apre il suo studio “Andrea Chisesi photografer” in Porta Venezia a Milano, studio nel quale si occupa principalmente di fotografia ma nel quale inizia a sperimentare quella tecnica che lui stesso definirà “Fusione” tra pittura e fotografia.
Dal 1998 al 2008 , la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo portera a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici personaggi tra cui attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri.
Nonostante i suoi successi in campo fotografico Andrea Chisesi non ha mai smesso di dipingere, sperimenta le sue prime “Fusioni” tra pittura e fotografia e continua la sua ricerca iconografica nella pittura pura.
Nel 2008 apre il suo atelier di pittura in via Piranesi a Milano. Fusioni e Vortici sono i suoi due percorsi, che porta avanti parallelamente.
Il primo percorso necessita di una rigorosa progettualità la tela viene preparata pittoricamente per accogliere la fotografia, successivamente continua ad essere dipinta. Il secondo al contrario, da libero sfogo a quella istintività ed al gesto che l’artista dal 2008 porterà davanti al pubblico con le sue live performance. Proprio questa esigenza di essere rapido, incisivo nel tratto, davanti ad un pubblico attento lo portano ad adottare la tecnica del dripping, anche nella realizzazione di soggetti figurativi. Anche se apparentemente molto diversi i due percorsi di “Fusione” e di pura pittura si intrecciano soprattutto nella fase preparatoria delle opere.
Contatti
atelierchisesi@gmail.com
info@andreachisesi.com
http://www.andreachisesi.com
Via Capodieci 43 Siracusa, Italia
Info mostra
Andrea Guastella, mail: andreguast@yahoo.com
07
settembre 2017
Andrea Chisesi – Saligia
Dal 07 settembre al 07 ottobre 2017
arte contemporanea
Location
CIVICA RACCOLTA CARMELO CAPPELLO – PALAZZO ZACCO
Ragusa, Via San Vito, 158, (Ragusa)
Ragusa, Via San Vito, 158, (Ragusa)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì ore 8.00 – 14.00, 15.00 – 19.00; sabato ore 9.00 – 13.00, 15.00 – 19.00
Giorno di chiusura: domenica, lunedì e festivi
Vernissage
7 Settembre 2017, ore 19
Autore
Curatore