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Andrea de Carvalho – Lo spazio della tigre
In occasione della mostra personale di Andrea De Carvalho all’IILA di Roma, l’Hotel Valadier ospita nove opere erotiche dell’artista brasiliana. L’allestimento tiene conto degli spazi raffinati e preziosi dell’albergo romano come luoghi capaci di esaltare l’estro sottile e insieme sontuoso dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della mostra personale di Andrea De Carvalho all'IILA di Roma, l'Hotel
Valadier ospita nove opere erotiche dell'artista brasiliana. L'allestimento tiene conto degli
spazi raffinati e preziosi dell'albergo romano come luoghi capaci di esaltare l'estro sottile e
insieme sontuoso dell'artista.
Le opere erotiche di Andrea De Carvalho sviluppano i temi del corpo e del suo movimento
estremo, già ben evidenti in Circus Errans, dove venivano rappresentati acrobati e altre
figure del mondo del circo, insieme a oggetti paradossali e misteriosi. Ma qui il mistero, il
paradosso, il movimento sono tutti concentrati in una rappresentazione erotica senza
imbarazzi e capace di esaltare l'estro scatenato dell'artista brasiliana.
Il motivo ossessivo della scultura occidentale è il corpo nudo. Ma più compatto di un corpo
singolo ce n’è solo due che fanno l’amore. Forse non bisogna essere europei per capirlo
bene. Essi raggomitolano braccia e mani così come ostruiscono ogni zona aperta. I corpi
della de Carvalho provvedono a ostruire tutti le aperture: bloccano gli spazi interni con la
bocca, con gli organi sessuali e con ogni altra parte del corpo; bloccano lo spazio esterno
nel loro parossismo che non ammette disturbi. Andrea, all’inizio di questo millennio tragico
e scintillante , recupera i materiali più preziosi, come già aveva fatto nei personaggi del
Circus Errans, dove gli acrobati erano rossi come il sangue Ma ora il processo è portato
alle estreme conseguenze; rossi, d’oro, bianchi come il latte, i corpi in amore restano
acrobati almeno in due sensi: devono esibirsi nelle varie pose erotiche, che suppongono
dolci acrobazie; devono continuare a giocare sull’abisso della vita, e senza rete. Mentre la
vita continua a essere un circo che “erra” per il mondo.
Valadier ospita nove opere erotiche dell'artista brasiliana. L'allestimento tiene conto degli
spazi raffinati e preziosi dell'albergo romano come luoghi capaci di esaltare l'estro sottile e
insieme sontuoso dell'artista.
Le opere erotiche di Andrea De Carvalho sviluppano i temi del corpo e del suo movimento
estremo, già ben evidenti in Circus Errans, dove venivano rappresentati acrobati e altre
figure del mondo del circo, insieme a oggetti paradossali e misteriosi. Ma qui il mistero, il
paradosso, il movimento sono tutti concentrati in una rappresentazione erotica senza
imbarazzi e capace di esaltare l'estro scatenato dell'artista brasiliana.
Il motivo ossessivo della scultura occidentale è il corpo nudo. Ma più compatto di un corpo
singolo ce n’è solo due che fanno l’amore. Forse non bisogna essere europei per capirlo
bene. Essi raggomitolano braccia e mani così come ostruiscono ogni zona aperta. I corpi
della de Carvalho provvedono a ostruire tutti le aperture: bloccano gli spazi interni con la
bocca, con gli organi sessuali e con ogni altra parte del corpo; bloccano lo spazio esterno
nel loro parossismo che non ammette disturbi. Andrea, all’inizio di questo millennio tragico
e scintillante , recupera i materiali più preziosi, come già aveva fatto nei personaggi del
Circus Errans, dove gli acrobati erano rossi come il sangue Ma ora il processo è portato
alle estreme conseguenze; rossi, d’oro, bianchi come il latte, i corpi in amore restano
acrobati almeno in due sensi: devono esibirsi nelle varie pose erotiche, che suppongono
dolci acrobazie; devono continuare a giocare sull’abisso della vita, e senza rete. Mentre la
vita continua a essere un circo che “erra” per il mondo.
14
febbraio 2010
Andrea de Carvalho – Lo spazio della tigre
Dal 14 febbraio al 15 marzo 2010
arte contemporanea
Location
HOTEL VALADIER
Roma, Via Della Fontanella, 15, (Roma)
Roma, Via Della Fontanella, 15, (Roma)
Vernissage
14 Febbraio 2010, ore 18.30
Autore
Curatore