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Andrea di Martino – La messa è finita
Andrea Di Martino indaga luoghi che un tempo erano sacri e che oggi sono adibiti a nuovi e sorprendenti usi. Racconta cambiamenti avvenuti in un passato recente, dove gli spazi sono costretti a mutare in maniera repentina a seconda di esigenze sociali ed economiche sempre diverse.
Comunicato stampa
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Andrea Di Martino indaga luoghi che un tempo erano sacri e che oggi sono adibiti a nuovi e sorprendenti usi. Racconta cambiamenti avvenuti in un passato recente, dove gli spazi sono costretti a mutare in maniera repentina a seconda di esigenze sociali ed economiche sempre diverse. Nella totale assenza di figure umane, questi luoghi riescono a raccontare loro stessi, la propria memoria e, indirettamente, anche la presenza di chi oggi li abita e li ri-plasma. Andrea Di Martino ha saputo coniugare un raffinato utilizzo dello stile documentario a un’approfondita ricerca giornalistica.
Con questo lavoro Andrea Di Martino ha vinto il Premio Amilcare G. Ponchielli 2010.
“Quello che mi affascina nella fotografia di architettura, spesso statica, disanimata, priva di presenza umana, è la capacità di farmi immaginare la vita. In questo senso le chiese sconsacrate sono per me luoghi molto particolari, hanno un richiamo a più voci: la vita sacra, la rinascita, la vita profana.
In Italia esistono centinaia, forse migliaia di chiese sconsacrate, sparse per tutto il paese. Molte si trovano in stato di abbandono, spesso dimenticate. Negli ultimi anni però, si è sempre più diffusa una politica di recupero e di riadattamento degli ex luoghi sacri per adibirli ad un nuovo utilizzo. Ciò che sorprende è la grande varietà delle destinazioni d’uso: le più disparate, le più impensabili. Il mio progetto è iniziato proprio da qui: documentare i luoghi a partire dalla loro nuova identità e dalla loro nuova vita. Lungo il cammino ho trovato storie che mi hanno raccontato un’Italia dai molteplici volti: raffinata e superficiale, modaiola e popolare, trasgressiva e credente.
Un lungo lavoro di ricerca, iniziato nel 2008 e non ancora concluso”.
Andrea Di Martino
Biografia
Andrea Di Martino è fotografo freelance. Dal 1998 si dedica a una ricerca socio-antropologica in America Latina e, in collaborazione con alcune associazioni e ONG internazionali, realizza una serie di reportage in bianco e nero sul tema del lavoro ai margini della società. Negli ultimi anni ha iniziato un’indagine fotografica in Italia, con l’obiettivo di documentare i cambiamenti in atto nel Paese: da Nord a Sud i temi affrontati sono legati al contesto sociale, all’ambiente, all’architettura. I suoi reportage sono stati pubblicati da alcune delle maggiori testate nazionali e internazionali e ha partecipato a numerose mostre individuali e collettive in tutto il mondo. Nel 2010 ha vinto la settima edizione del Premio Ponchielli.
IL PREMIO AMILCARE G. PONCHIELLI
Nel 2003 il GRIN, Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, ha creato il Premio Amilcare G. Ponchielli, dedicato al ricordo di uno dei primi photoeditor del giornalismo italiano, scomparso nel 2001.
Il premio assegna un riconoscimento al miglior progetto fotografico (pensato per la pubblicazione su giornali, libri o siti internet) riservato a fotogiornalisti italiani o residenti in Italia. Il premio può essere utilizzato per completare il progetto, per realizzare una mostra o per contribuire ai costi di un’eventuale pubblicazione in volume. Nell’anno successivo al conferimento del premio, il GRIN si impegna a collaborare alla realizzazione di una mostra del lavoro premiato. La giuria del GRIN nella stessa occasione sceglie anche il “libro dell’anno” con una segnalazione di merito al volume fotografico considerato il migliore tra quelli usciti nell’anno precedente.
I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2010
Progetto vincitore: La messa è finita di Andrea di Martino
Progetto segnalato: Rural China di Daniele Dainelli
Progetto segnalato: Welcome to Berlusconistan di Simone Donati
Progetto menzione del pubblico: Haiti Aftermath di Riccardo Venturi
Libro dell’anno: Tichý.
Con questo lavoro Andrea Di Martino ha vinto il Premio Amilcare G. Ponchielli 2010.
“Quello che mi affascina nella fotografia di architettura, spesso statica, disanimata, priva di presenza umana, è la capacità di farmi immaginare la vita. In questo senso le chiese sconsacrate sono per me luoghi molto particolari, hanno un richiamo a più voci: la vita sacra, la rinascita, la vita profana.
In Italia esistono centinaia, forse migliaia di chiese sconsacrate, sparse per tutto il paese. Molte si trovano in stato di abbandono, spesso dimenticate. Negli ultimi anni però, si è sempre più diffusa una politica di recupero e di riadattamento degli ex luoghi sacri per adibirli ad un nuovo utilizzo. Ciò che sorprende è la grande varietà delle destinazioni d’uso: le più disparate, le più impensabili. Il mio progetto è iniziato proprio da qui: documentare i luoghi a partire dalla loro nuova identità e dalla loro nuova vita. Lungo il cammino ho trovato storie che mi hanno raccontato un’Italia dai molteplici volti: raffinata e superficiale, modaiola e popolare, trasgressiva e credente.
Un lungo lavoro di ricerca, iniziato nel 2008 e non ancora concluso”.
Andrea Di Martino
Biografia
Andrea Di Martino è fotografo freelance. Dal 1998 si dedica a una ricerca socio-antropologica in America Latina e, in collaborazione con alcune associazioni e ONG internazionali, realizza una serie di reportage in bianco e nero sul tema del lavoro ai margini della società. Negli ultimi anni ha iniziato un’indagine fotografica in Italia, con l’obiettivo di documentare i cambiamenti in atto nel Paese: da Nord a Sud i temi affrontati sono legati al contesto sociale, all’ambiente, all’architettura. I suoi reportage sono stati pubblicati da alcune delle maggiori testate nazionali e internazionali e ha partecipato a numerose mostre individuali e collettive in tutto il mondo. Nel 2010 ha vinto la settima edizione del Premio Ponchielli.
IL PREMIO AMILCARE G. PONCHIELLI
Nel 2003 il GRIN, Gruppo Redattori Iconografici Nazionale, ha creato il Premio Amilcare G. Ponchielli, dedicato al ricordo di uno dei primi photoeditor del giornalismo italiano, scomparso nel 2001.
Il premio assegna un riconoscimento al miglior progetto fotografico (pensato per la pubblicazione su giornali, libri o siti internet) riservato a fotogiornalisti italiani o residenti in Italia. Il premio può essere utilizzato per completare il progetto, per realizzare una mostra o per contribuire ai costi di un’eventuale pubblicazione in volume. Nell’anno successivo al conferimento del premio, il GRIN si impegna a collaborare alla realizzazione di una mostra del lavoro premiato. La giuria del GRIN nella stessa occasione sceglie anche il “libro dell’anno” con una segnalazione di merito al volume fotografico considerato il migliore tra quelli usciti nell’anno precedente.
I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2010
Progetto vincitore: La messa è finita di Andrea di Martino
Progetto segnalato: Rural China di Daniele Dainelli
Progetto segnalato: Welcome to Berlusconistan di Simone Donati
Progetto menzione del pubblico: Haiti Aftermath di Riccardo Venturi
Libro dell’anno: Tichý.
23
febbraio 2011
Andrea di Martino – La messa è finita
Dal 23 febbraio al 29 marzo 2011
fotografia
Location
FNAC
Milano, Via Torino, (Milano)
Milano, Via Torino, (Milano)
Orario di apertura
Lun-sab: 9.30-20; Domenica: 10-20
Vernissage
23 Febbraio 2011, ore 18
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