Coniuga la solenne eleganza dell’epica con la frattura esistenziale dell’età contemporanea, l’arte di Andrea Esposito, ed ogni opera è un viaggio a ritroso nella storia, attraverso stili ed esperienze che si contraggono in un esemplare hic et nunc, momento imperfettibile di sospensione perpetua, in cui il tempo si avvolge su se stesso in una spira tenace da cui solo la fantasia riesce a sfuggire.
Talento e creatività si fondono travalicando i confini della conoscenza accademica, scavando a fondo tra le pieghe di una cultura classica che si spinge al di là della semplice ricerca estetica: è un nuovo orizzonte, intimo ed emozionale, in cui bellezza ed equilibrio sono sublimazione dei moti dell’anima. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: nei lavori di Andrè, il genio dei grandi artisti del passato rivive attualizzandosi, attraverso la sperimentazione di tecniche e materiali che si armonizzano in note dolci e sensuali, vibranti di un’energia pura e positiva che avvolge e conquista. In un continuo progredire verso ulteriori forme di sintesi, l’artista elabora un linguaggio nitido e poetico, autentico e intenso, in cui virtuosismo e concettualismo sono strumenti al servizio di una sensibilità superiore. Meraviglia e commuove, affascina ed incanta, trasportando lo sguardo oltre i limiti della visione terrena, creando immagini cariche di uno straordinario potenziale evocativo, confondendo ciò che è realtà con ciò che è illusione.
Chiave di volta di un simbolismo universale, “I Giorni Creativi” di Andrè parlano di scienza e di coscienza, ritraendo un microcosmo multiforme ed in perenne movimento, complicato ed alchemico, in cui l’artista gioca con le leggi di natura, liberando la propria ispirazione. Arte e vita si mescolano, dunque, nel respiro poetico che anima le opere di Andrè, annodando passato e futuro in un presente che ha il sapore dell’infinito.

Emanuela Dho