La città e' un palcoscenico, una scenografia teatrale dove gli scorci di paesaggio reale esistono alle spalle della loro rappresentazione, suggerendo storie, tracce, ricordi e sentimenti delle persone che hanno vissuto quei luoghi. L'assenza di persone ne potenzia la presenza.
La città e' apparentemente vuota, ma e' piena della memoria e del sogno di persone ed eventi che possiamo vedere, ascoltare, ricordare. Di queste storie rimane l'eco. La visione trasforma il quotidiano anonimato del cemento, del ferro e del vetro, dell'asfalto. I colori della città sfumano la loro fisicità nei particolari che diventano l'essenza stessa della città, tra il deserto e la metropoli.
Rarefatta e' l'atmosfera, la materia sembra evaporare, sconfinare in altre materie moltiplicandone i contenuti, il tempo si dissolve in una molteplicità di tempi liberando l'immagine dall'unicità dell'attimo fermato dallo scatto, lasciando tracce e ispirando segni di un passato e di un futuro normale, quotidiano, eccezionale.

Eliana Venier