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Andrea Greco – W.A.M. Il segno del genio
Opere inedite che traggono ispirazione dal linguaggio della musica. Protagoniste sono le composizioni di W. A. Mozart. Scansione e ritmo, fluidità e virtuosismo si uniscono per dar vita a lavori del tutto anticonvenzionali che rimandano all’agire dell’artista e al tempo che scorre incessantemente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione dell’apertura della nuova stagione notte del Teatro Sociale di Como 2014/15, l’associazione culturale Spazio Pedraglio è lieta di presentare la mostra personale che vede come protagonista Andrea Greco.
L’artista, per questo evento, presenta lavori inediti che fanno parte del suo ultimo ciclo pittorico dal titolo Le Muse e traggono ispirazione dal linguaggio della musica. La cifra stilistica di Greco, che ha avuto modo di essere apprezzata sia in ambito nazionale che internazionale, si distingue per l’uso di un linguaggio fortemente intimista che indaga costantemente elementi quali: segno, gesto e materia. Attraverso di essi l’artista esplora l’universo dell’individuo dominato da stati d’animo contrastanti. Il suo è un linguaggio che parla direttamente al soggetto, muovendo le corde della sua sensibilità.
La musica, grazie e questa mostra, trova l’occasione per diventare la fonte principale dei suoi lavori. Protagoniste sono le composizioni di W. A. Mozart, ed in particolare il Don Giovanni, opera che aprirà la stagione teatrale di Como.
Le altre composizioni che dettano il fare artistico di Greco e che testimoniano la grandezza del compositore austriaco sono: Le Nozze di Figaro, Marcia Turca, Così fan tutte, Lacrimosa e Jupiter. Greco, lasciandosi ispirare dall’ascolto di queste melodie ha realizzato grandi tele o composizioni disposte a parete, dove materiali pregni di memoria, quali gli spartiti musicali, stanno alla base dell’intervento pittorico. Dinnanzi ad essi non si ha mai la sensazione di immobilità, ma rispetto alla caoticità che spesso osserviamo in opere dove domina l’istinto, qui si ha una scansione del tempo, un ritmo dovuto alla successione temporale di determinati segni. In alcune Muse, la successione è ben definita, originando quasi una sorta di alfabeto primordiale, in altre i segni costituiscono un continuum, dove risulta impossibile scorgere i singoli elementi. Questo discorso vale anche per i colori utilizzati che talvolta appaiono distinti altre volte mischiati originando infinite sfumature, come molteplici possono essere i suoni che riecheggiano nel nostro orecchio.
Scansione e ritmo, fluidità e virtuosismo si uniscono per dar vita a lavori del tutto anticonvenzionali che rimandano all’agire dell’artista e al tempo che scorre incessantemente sotto i nostri occhi.
Ancora una volta dunque, centrale è l’interesse verso l’individuo, le sue percezioni e sensazioni. Siamo noi al centro dei lavori di Greco, osservatori in costante ricerca di motivi da inserire nella grande composizione della vita.
Francesca Lucioni
L’artista, per questo evento, presenta lavori inediti che fanno parte del suo ultimo ciclo pittorico dal titolo Le Muse e traggono ispirazione dal linguaggio della musica. La cifra stilistica di Greco, che ha avuto modo di essere apprezzata sia in ambito nazionale che internazionale, si distingue per l’uso di un linguaggio fortemente intimista che indaga costantemente elementi quali: segno, gesto e materia. Attraverso di essi l’artista esplora l’universo dell’individuo dominato da stati d’animo contrastanti. Il suo è un linguaggio che parla direttamente al soggetto, muovendo le corde della sua sensibilità.
La musica, grazie e questa mostra, trova l’occasione per diventare la fonte principale dei suoi lavori. Protagoniste sono le composizioni di W. A. Mozart, ed in particolare il Don Giovanni, opera che aprirà la stagione teatrale di Como.
Le altre composizioni che dettano il fare artistico di Greco e che testimoniano la grandezza del compositore austriaco sono: Le Nozze di Figaro, Marcia Turca, Così fan tutte, Lacrimosa e Jupiter. Greco, lasciandosi ispirare dall’ascolto di queste melodie ha realizzato grandi tele o composizioni disposte a parete, dove materiali pregni di memoria, quali gli spartiti musicali, stanno alla base dell’intervento pittorico. Dinnanzi ad essi non si ha mai la sensazione di immobilità, ma rispetto alla caoticità che spesso osserviamo in opere dove domina l’istinto, qui si ha una scansione del tempo, un ritmo dovuto alla successione temporale di determinati segni. In alcune Muse, la successione è ben definita, originando quasi una sorta di alfabeto primordiale, in altre i segni costituiscono un continuum, dove risulta impossibile scorgere i singoli elementi. Questo discorso vale anche per i colori utilizzati che talvolta appaiono distinti altre volte mischiati originando infinite sfumature, come molteplici possono essere i suoni che riecheggiano nel nostro orecchio.
Scansione e ritmo, fluidità e virtuosismo si uniscono per dar vita a lavori del tutto anticonvenzionali che rimandano all’agire dell’artista e al tempo che scorre incessantemente sotto i nostri occhi.
Ancora una volta dunque, centrale è l’interesse verso l’individuo, le sue percezioni e sensazioni. Siamo noi al centro dei lavori di Greco, osservatori in costante ricerca di motivi da inserire nella grande composizione della vita.
Francesca Lucioni
18
settembre 2014
Andrea Greco – W.A.M. Il segno del genio
Dal 18 settembre al 18 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO PEDRAGLIO
Como, Piazza Alessandro Volta, 48, (Como)
Como, Piazza Alessandro Volta, 48, (Como)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì ore 15.30 - 19.00
(altri giorni e orari su appuntamento)
Vernissage
18 Settembre 2014, ore 18.30
Autore
Curatore