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Andrea Grotto – Leda / Cristiano Focacci – Grecale
Doppia personale con gli ultimi lavori dei due giovani pittori
Comunicato stampa
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Caterina Tognon è lieta di presentare Leda di Andrea Grotto e Grecale di Cristiano Focacci Menchini, una doppia personale con gli ultimi lavori dei due giovani pittori.
Grotto e Focacci Menchini hanno studiato insieme all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Una forte amicizia e scambi quotidiani li portano a lavorare su una base comune partendo da ricerche spesso condivise, da cui procedono muovendosi per strade diverse.
Leda di Andrea Grotto, è uno studio su oggetti del quotidiano che, accostati e messi a confronto all’interno dell’opera, attraverso l’azione della memoria e del ricordo creano nuovi scenari.
Le figure sulla tela raccontano storie semplici, già finite, concluse in sé. Gli elementi che Grotto va a dipingere e il paesaggio in cui sono inseriti si trovano a tessere relazioni di significato e, come per osmosi, diventano un elemento unico.
In Simposio, tre figure sono inserite in una quinta che ricorda una foresta. Un felino, adagiato al centro del quadro, si sta trasformando in un cristallo inanimato cedendo il disegno del suo manto al paesaggio circostante; la foresta diventa mantello. Accanto a lui troviamo due figure meno riconoscibili: una testa e la statuetta bianca di una Madonna. Sono oggetti apotropaici carichi di simboli, feticci religiosi che solo
per il fatto di essere accostati perdono la loro connotazione e diventano altro facendoci intravedere nuovi scenari sospesi.
Il titolo della mostra Leda, prende spunto dal mito di Leda e il Cigno che racconta la storia di come Zeus, per amore della donna, si trasformi in cigno per sedurla.
Leda è da sempre, in arte e letteratura, associata alla trasformazione e al colore bianco, elementi che ritroviamo in Simposio dove il felino diventa un cristallo bianco appunto , la foresta diventa un manto maculato e gli altri due oggetti sulla scena perdono d’identità.
Andrea Grotto (Vicenza 1989).
Si laurea nel 2014 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studia pittura.
Nel 2013 è cofondatore del collettivo How We Dwell (Make your own residence) con Marco Gobbi, Cristiano Focacci Menchini e Adriano Valeri, assieme ai quali è assegnatario di uno studio in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 2014 è artista in residenza presso GlogauAir di Berlino.
Nel 2016 partecipa alla mostra Versus presso la Galleria Civica di Modena ed entra a far parte della collezione permanente della Galleria. Nel 2017 partecipa alla collettiva Collezione Malutta + Black Market presso Monitor a Roma
Vive e lavora a Venezia.
Cristiano Focacci Menchini è da sempre interessato e affascinato dai luoghi naturali e dai paesaggi, spesso protagonisti delle sue esplorazioni e dei suoi lavori.
Grecale raccoglie una serie di dipinti ispirati alle spiagge della Versilia, luogo di provenienza dell’artista, e in particolare alla spiaggia della Lecciona, a lui particolarmente cara.
Lecciona è un luogo selvaggio, una lingua di terra costretta tra il mare e la pineta, un paesaggio di dune selvagge. In inverno, battuta dal Grecale, vento freddo che da Nord-Est soffia verso il Tirreno, cambia fisionomia in ogni momento e le dune si trasformano di continuo creando paesaggi inaspettati. Qui arbusti e piante si piegano al vento e lo assecondano per sopravvivenza. Il mare trascina a riva oggetti e rifiuti di ogni tipo che l’acqua, il vento, il sale corrodono e modificano. Elementi inerti che, arrivati fin qui per caso, trasformati dalle forze della natura, entrano con naturalezza a far parte dell’ambiente.
Da queste suggestioni nascono i paesaggi di Menchini; in D’Inverno, tra le Dune gli elementi naturali e artificiali creano preziose e nuove composizioni, in cui riferimenti reali e coordinate geografiche si confondono e si perdono.
Cristiano Focacci Menchini (Viareggio 1986)
Studia Design e Restauro al liceo artistico Felice Palma di Massa Carrara e si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia in Pittura e Arti Visive.
Nel 2013 è cofondatore del collettivo How We Dwell (Make your own residence) con Marco Gobbi, Andrea Grotto e Adriano Valeri, assieme ai quali è assegnatario di uno studio in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 2015 è artista in residenza presso il DOCVA Viafarini di Milano e i suoi lavori sono esposti al Centro Luigi Pecci di Prato nella mostra TU35 Officina Giovani Prato.
E’ del 2016 la sua personale Pssstt…Stiamo Arrivando…Carta Canta curata da Samuele Menin presso lo Spazio 74/b a Milano. La mostra è il risultato della collaborazione dell’artista con lo storico stampatore Franco Sciardelli di Milano.
Nel 2017 partecipa alla collettiva Collezione Malutta + Black Market presso Monitor, Roma
Vive e lavora tra Pietrasanta e Venezia.
Grotto e Focacci Menchini hanno studiato insieme all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Una forte amicizia e scambi quotidiani li portano a lavorare su una base comune partendo da ricerche spesso condivise, da cui procedono muovendosi per strade diverse.
Leda di Andrea Grotto, è uno studio su oggetti del quotidiano che, accostati e messi a confronto all’interno dell’opera, attraverso l’azione della memoria e del ricordo creano nuovi scenari.
Le figure sulla tela raccontano storie semplici, già finite, concluse in sé. Gli elementi che Grotto va a dipingere e il paesaggio in cui sono inseriti si trovano a tessere relazioni di significato e, come per osmosi, diventano un elemento unico.
In Simposio, tre figure sono inserite in una quinta che ricorda una foresta. Un felino, adagiato al centro del quadro, si sta trasformando in un cristallo inanimato cedendo il disegno del suo manto al paesaggio circostante; la foresta diventa mantello. Accanto a lui troviamo due figure meno riconoscibili: una testa e la statuetta bianca di una Madonna. Sono oggetti apotropaici carichi di simboli, feticci religiosi che solo
per il fatto di essere accostati perdono la loro connotazione e diventano altro facendoci intravedere nuovi scenari sospesi.
Il titolo della mostra Leda, prende spunto dal mito di Leda e il Cigno che racconta la storia di come Zeus, per amore della donna, si trasformi in cigno per sedurla.
Leda è da sempre, in arte e letteratura, associata alla trasformazione e al colore bianco, elementi che ritroviamo in Simposio dove il felino diventa un cristallo bianco appunto , la foresta diventa un manto maculato e gli altri due oggetti sulla scena perdono d’identità.
Andrea Grotto (Vicenza 1989).
Si laurea nel 2014 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studia pittura.
Nel 2013 è cofondatore del collettivo How We Dwell (Make your own residence) con Marco Gobbi, Cristiano Focacci Menchini e Adriano Valeri, assieme ai quali è assegnatario di uno studio in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 2014 è artista in residenza presso GlogauAir di Berlino.
Nel 2016 partecipa alla mostra Versus presso la Galleria Civica di Modena ed entra a far parte della collezione permanente della Galleria. Nel 2017 partecipa alla collettiva Collezione Malutta + Black Market presso Monitor a Roma
Vive e lavora a Venezia.
Cristiano Focacci Menchini è da sempre interessato e affascinato dai luoghi naturali e dai paesaggi, spesso protagonisti delle sue esplorazioni e dei suoi lavori.
Grecale raccoglie una serie di dipinti ispirati alle spiagge della Versilia, luogo di provenienza dell’artista, e in particolare alla spiaggia della Lecciona, a lui particolarmente cara.
Lecciona è un luogo selvaggio, una lingua di terra costretta tra il mare e la pineta, un paesaggio di dune selvagge. In inverno, battuta dal Grecale, vento freddo che da Nord-Est soffia verso il Tirreno, cambia fisionomia in ogni momento e le dune si trasformano di continuo creando paesaggi inaspettati. Qui arbusti e piante si piegano al vento e lo assecondano per sopravvivenza. Il mare trascina a riva oggetti e rifiuti di ogni tipo che l’acqua, il vento, il sale corrodono e modificano. Elementi inerti che, arrivati fin qui per caso, trasformati dalle forze della natura, entrano con naturalezza a far parte dell’ambiente.
Da queste suggestioni nascono i paesaggi di Menchini; in D’Inverno, tra le Dune gli elementi naturali e artificiali creano preziose e nuove composizioni, in cui riferimenti reali e coordinate geografiche si confondono e si perdono.
Cristiano Focacci Menchini (Viareggio 1986)
Studia Design e Restauro al liceo artistico Felice Palma di Massa Carrara e si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia in Pittura e Arti Visive.
Nel 2013 è cofondatore del collettivo How We Dwell (Make your own residence) con Marco Gobbi, Andrea Grotto e Adriano Valeri, assieme ai quali è assegnatario di uno studio in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 2015 è artista in residenza presso il DOCVA Viafarini di Milano e i suoi lavori sono esposti al Centro Luigi Pecci di Prato nella mostra TU35 Officina Giovani Prato.
E’ del 2016 la sua personale Pssstt…Stiamo Arrivando…Carta Canta curata da Samuele Menin presso lo Spazio 74/b a Milano. La mostra è il risultato della collaborazione dell’artista con lo storico stampatore Franco Sciardelli di Milano.
Nel 2017 partecipa alla collettiva Collezione Malutta + Black Market presso Monitor, Roma
Vive e lavora tra Pietrasanta e Venezia.
17
marzo 2017
Andrea Grotto – Leda / Cristiano Focacci – Grecale
Dal 17 marzo al 04 maggio 2017
arte contemporanea
Location
CATERINA TOGNON ARTE CONTEMPORANEA
Venezia, San Marco (Campo San Maurizio), 2746, (Venezia)
Venezia, San Marco (Campo San Maurizio), 2746, (Venezia)
Orario di apertura
martedì| sabato 10.00 | 19.00
Vernissage
17 Marzo 2017, h 19
Autore