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Andrea Guerzoni – La poesia non è un babau
L’artista presenta una selezione di opere grafiche recenti e i suoi librini” (aforismi, poesie e disegni)
Comunicato stampa
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Chi ha paura della poesia?
“La poesia non è un babau”: Andrea Guerzoni sembra voler rassicurare tutti, sé stesso compreso, con il titolo della nuova mostra personale.
Come ogni suo lavoro, anche questa asserzione nasconde un dubbio, una domanda o un trabocchetto: far apparire come un gioco ciò che in realtà è molto serio.
La forza del Poeta (Artista) è quella di svelare al mondo le proprie debolezze, le paure, l’Io nascosto: chi partecipa a queste manifestazioni può riconoscere in frammenti una parte di sé.
Perché avere timore della Poesia, dell’Arte?
Gli artisti esorcizzano le loro paure e le loro ossessioni attraverso la creazione di opere che costringono anche la società a misurarsi con tabù come la sofferenza, la malattia, la morte, il sesso e la solitudine.
L'arte riflette l'incertezza e il terrore di tutti gli esseri umani di fronte a se stessi e alle loro possibilità e miserie. Il rischio è dunque nel guardare, nello sguardo di quest'epoca, tanto negli occhi dell'artista come in quelli del pubblico.
Andrea Guerzoni crea personaggi all’apparenza divertenti, inoffensivi e rassicuranti. Le sue immagini comunicano invece altre tematiche, messaggi disorientanti, irritanti, che richiamano la difficoltà esistenziale avvertita nella società.
Il terreno di ricerca di Guerzoni è quello della condivisione, accettazione e rielaborazione della sofferenza. Con modalità proprie della tecnica poetica ed aforistica, in particolare, Guerzoni afferma che “l’arte (come la vita) è un gioco serio”: le sue immagini e i suoi testi rimandano al disagio interiore rispondendo al contempo ad una esigenza (ed urgenza) di espressione immediata e “gioconda”.
L'iconografia di Andrea Guerzoni si dissolve in un'altra realtà attraverso riferimenti a contesti estetici propri di un mondo intimo, ad artisti segnati dalla difficoltà esistenziale, al fumetto e al mondo dei bambini.
Con soluzioni volutamente ironiche, leggere, semplici, in netto contrasto e ad esaltazione del titolo e del sottotesto, Guerzoni ritrae stati d’animo e sentimenti privandoli del loro contenuto originale e del significato oggettivo, a favore di un nuovo valore estetico comune.
La mostra (itinerante) prevede una location specifica: la libreria.
Luogo di parole scritte e di parole sussurrate, spazio di incontri e di solitudine, occasione di stimoli e di ricerca, punto di ristoro e di sana agitazione dell’anima, la libreria è diventata da qualche anno la meta espositiva congeniale a Guerzoni.
E’ in questa sede che l’artista preferisce presentare le sue opere grafiche ed i suoi “librini” (aforismi, poesie e disegni).
E’ questa la finestra dalla quale ha deciso nuovamente di affacciarsi per ribadire che la poesia (l’arte) non è un corpo astratto, un qualcosa che fa paura, ma al contrario un bel gioco da prendere seriamente e da far durare il più a lungo possibile.
“La poesia non è un babau”: Andrea Guerzoni sembra voler rassicurare tutti, sé stesso compreso, con il titolo della nuova mostra personale.
Come ogni suo lavoro, anche questa asserzione nasconde un dubbio, una domanda o un trabocchetto: far apparire come un gioco ciò che in realtà è molto serio.
La forza del Poeta (Artista) è quella di svelare al mondo le proprie debolezze, le paure, l’Io nascosto: chi partecipa a queste manifestazioni può riconoscere in frammenti una parte di sé.
Perché avere timore della Poesia, dell’Arte?
Gli artisti esorcizzano le loro paure e le loro ossessioni attraverso la creazione di opere che costringono anche la società a misurarsi con tabù come la sofferenza, la malattia, la morte, il sesso e la solitudine.
L'arte riflette l'incertezza e il terrore di tutti gli esseri umani di fronte a se stessi e alle loro possibilità e miserie. Il rischio è dunque nel guardare, nello sguardo di quest'epoca, tanto negli occhi dell'artista come in quelli del pubblico.
Andrea Guerzoni crea personaggi all’apparenza divertenti, inoffensivi e rassicuranti. Le sue immagini comunicano invece altre tematiche, messaggi disorientanti, irritanti, che richiamano la difficoltà esistenziale avvertita nella società.
Il terreno di ricerca di Guerzoni è quello della condivisione, accettazione e rielaborazione della sofferenza. Con modalità proprie della tecnica poetica ed aforistica, in particolare, Guerzoni afferma che “l’arte (come la vita) è un gioco serio”: le sue immagini e i suoi testi rimandano al disagio interiore rispondendo al contempo ad una esigenza (ed urgenza) di espressione immediata e “gioconda”.
L'iconografia di Andrea Guerzoni si dissolve in un'altra realtà attraverso riferimenti a contesti estetici propri di un mondo intimo, ad artisti segnati dalla difficoltà esistenziale, al fumetto e al mondo dei bambini.
Con soluzioni volutamente ironiche, leggere, semplici, in netto contrasto e ad esaltazione del titolo e del sottotesto, Guerzoni ritrae stati d’animo e sentimenti privandoli del loro contenuto originale e del significato oggettivo, a favore di un nuovo valore estetico comune.
La mostra (itinerante) prevede una location specifica: la libreria.
Luogo di parole scritte e di parole sussurrate, spazio di incontri e di solitudine, occasione di stimoli e di ricerca, punto di ristoro e di sana agitazione dell’anima, la libreria è diventata da qualche anno la meta espositiva congeniale a Guerzoni.
E’ in questa sede che l’artista preferisce presentare le sue opere grafiche ed i suoi “librini” (aforismi, poesie e disegni).
E’ questa la finestra dalla quale ha deciso nuovamente di affacciarsi per ribadire che la poesia (l’arte) non è un corpo astratto, un qualcosa che fa paura, ma al contrario un bel gioco da prendere seriamente e da far durare il più a lungo possibile.
01
dicembre 2006
Andrea Guerzoni – La poesia non è un babau
Dal primo dicembre 2006 al 27 gennaio 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MOOD LIBRI & CAFFE
Torino, Via Cesare Battisti, 3E, (Torino)
Torino, Via Cesare Battisti, 3E, (Torino)
Vernissage
1 Dicembre 2006, ore 18,30-21
Autore