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Andrea Jori – Il ciclo della vita
Lo scultore racconta frammenti di umanità e presenta una grande installazione multimediale
Comunicato stampa
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Nell’ambito dei festeggiamenti per il quarantesimo anno di attività, il Consultorio prematrimoniale e matrimoniale di Mantova, con il contributo del Comune di Mantova, ha organizzato un importante convegno nazionale e ora prosegue il suo percorso con una mostra dedicata a “Il ciclo della vita” che ha per protagonista l’artista mantovano Andrea Jori. Mentre è in corso “Intorno all’uomo”, una monumentale esposizione allestita nel Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia e dedicata ai temi della metamorfosi e della cosmogonia, Jori completa la sua riflessione sul ciclo della vita con una personale che apre nuove prospettive oltre che artistiche anche spirituali e filosofiche. Dopo l’antologica allestita nel 2006 presso il Museo di Gazoldo degli Ippoliti e la sua partecipazione alla Biennale di Sabbioneta dello scorso anno, Jori torna a esporre nella sua città in un’esposizione curata dalla critica d’arte Paola Artoni. A partire dal 20 giugno 2009 l’ex Chiesa della Madonna della Vittoria accoglie una grande installazione, intitolata “Olam” (termine che, nell’antico ebraico, significa il tempo infinito, sia nel passato sia nel futuro), accompagnata dal supporto musicale del compositore mantovano Matteo Bigi, oltre a un ciclo di sculture, acquerelli e un video del regista Vittorio Tripodo.
La mostra è articolata in due sezioni: la prima parte accoglie lo spettatore con le opere preparatorie, una sorta di preludio a quello che è il vero fulcro della mostra, ovvero la seconda parte: l’installazione multimediale ispirata al ciclo della vita. Jori ha per l’occasione ideato un dialogo tra diverse opere che diventa un’armonia cosmica: al centro vi è l’uomo, collocato in una forma piramidale, illuminato e in dialogo spaziale con gli elementi e le forze della natura. Si viene così a creare un quadrato simbolico, ai cui vertici si trovano le rappresentazioni della vita (simboleggiata dalla nascita di Venere che diventa allegoria della Resurrezione) e della morte (l’installazione “Transizione”, con l’uomo nudo di fronte al proprio destino e la rappresentazione dell’ombra fugace), della maternità (una “Grande Madre” che assume la connotazione del mito della perduta innocenza) e del mondo legato alle pulsioni e all’inconscio (modellato come un “Dioniso”).
La mostra, che proseguirà sino al 12 luglio, è stata organizzata dal Consultorio di Mantova con il contributo del Comune di Mantova, ed è patrocinata dalla Provincia di Mantova, dal Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti, in collaborazione con l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e il sostegno di Citroën Autoelite di Porto Mantovano, Biondelli restauri di Asola, Global Informatica di Mantova, Mexem di Mantova, Sb di San Giorgio.
In occasione della mostra sarà pubblicata un’ampia monografia edita da Publi Paolini, con una selezione di testi elaborati da esperti e docenti in diverse discipline, ovvero della curatrice Paola Artoni, dello storico dell’arte Paolo Bertelli (Università di Verona, già curatore della mostra gazoldese), di Giuseppe De Carlo (antropologo biblico), di Luca Odini (studioso di filosofia), di Stefania Provinciali (critico d’arte e giornalista, curatrice della mostra reggiana), di Beppe Sivelli (psicoterapeuta, docente universitario e Presidente Nazionale Ucipem) e di personalità attive nel Consultorio di Mantova come Chiara Mortari (psicologa e psicoterapeuta), Gabrio Zacchè (dirigente U.O. complessa di Ginecologia, Ospedale “C. Poma” di Mantova, dirigente del Consultorio).
Un significato profondo assumono anche le presenze dei saluti del vescovo di Mantova monsignor Roberto Busti, del direttore del Consultorio Giancarlo Odini.
Andrea Jori è nato nel 1953 a Mantova, dove vive e lavora. Ha esordito alla fine degli anni Sessanta con un ciclo di grafiche. Successivamente, negli anni Settanta, ha iniziato ad affrontare la scultura polimaterica sino ad aprire, nel 1981, un proprio laboratorio. Artista eclettico alterna dipinti, ceramiche, sculture in terracotta, fusioni in bronzo e oreficeria.
La mostra è articolata in due sezioni: la prima parte accoglie lo spettatore con le opere preparatorie, una sorta di preludio a quello che è il vero fulcro della mostra, ovvero la seconda parte: l’installazione multimediale ispirata al ciclo della vita. Jori ha per l’occasione ideato un dialogo tra diverse opere che diventa un’armonia cosmica: al centro vi è l’uomo, collocato in una forma piramidale, illuminato e in dialogo spaziale con gli elementi e le forze della natura. Si viene così a creare un quadrato simbolico, ai cui vertici si trovano le rappresentazioni della vita (simboleggiata dalla nascita di Venere che diventa allegoria della Resurrezione) e della morte (l’installazione “Transizione”, con l’uomo nudo di fronte al proprio destino e la rappresentazione dell’ombra fugace), della maternità (una “Grande Madre” che assume la connotazione del mito della perduta innocenza) e del mondo legato alle pulsioni e all’inconscio (modellato come un “Dioniso”).
La mostra, che proseguirà sino al 12 luglio, è stata organizzata dal Consultorio di Mantova con il contributo del Comune di Mantova, ed è patrocinata dalla Provincia di Mantova, dal Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti, in collaborazione con l’associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e il sostegno di Citroën Autoelite di Porto Mantovano, Biondelli restauri di Asola, Global Informatica di Mantova, Mexem di Mantova, Sb di San Giorgio.
In occasione della mostra sarà pubblicata un’ampia monografia edita da Publi Paolini, con una selezione di testi elaborati da esperti e docenti in diverse discipline, ovvero della curatrice Paola Artoni, dello storico dell’arte Paolo Bertelli (Università di Verona, già curatore della mostra gazoldese), di Giuseppe De Carlo (antropologo biblico), di Luca Odini (studioso di filosofia), di Stefania Provinciali (critico d’arte e giornalista, curatrice della mostra reggiana), di Beppe Sivelli (psicoterapeuta, docente universitario e Presidente Nazionale Ucipem) e di personalità attive nel Consultorio di Mantova come Chiara Mortari (psicologa e psicoterapeuta), Gabrio Zacchè (dirigente U.O. complessa di Ginecologia, Ospedale “C. Poma” di Mantova, dirigente del Consultorio).
Un significato profondo assumono anche le presenze dei saluti del vescovo di Mantova monsignor Roberto Busti, del direttore del Consultorio Giancarlo Odini.
Andrea Jori è nato nel 1953 a Mantova, dove vive e lavora. Ha esordito alla fine degli anni Sessanta con un ciclo di grafiche. Successivamente, negli anni Settanta, ha iniziato ad affrontare la scultura polimaterica sino ad aprire, nel 1981, un proprio laboratorio. Artista eclettico alterna dipinti, ceramiche, sculture in terracotta, fusioni in bronzo e oreficeria.
20
giugno 2009
Andrea Jori – Il ciclo della vita
Dal 20 giugno al 12 luglio 2009
arte contemporanea
Location
MUSEO MADONNA DELLA VITTORIA
Mantova, Via Claudio Monteverdi, 1, (Mantova)
Mantova, Via Claudio Monteverdi, 1, (Mantova)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19, giovedì, venerdì e sabato anche dalle ore 21 alle 22.30
Vernissage
20 Giugno 2009, ore 11
Sito web
www.andreajori.it
Editore
PUBLI PAOLINI
Autore
Curatore