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Andrea Martinelli – L’ombra gli occhi e la notte
Andrea Martinelli è uno dei pittori e disegnatori italiani più affermati, che si è distinto per la sua originale ricerca, ricca di riflessioni e spunti critici sul tema delle ombre, del volto e della figura umana
Comunicato stampa
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La mostra di Urbino arriva dopo le sue ultime esposizioni in due luoghi simbolo dell’arte italiana come la Galleria degli Uffizi e la Biennale di Venezia. Le sale di Palazzo Ducale ospiteranno quaranta opere dell’artista realizzate nell'ultimo decennio, molte delle quali di grandi dimensioni e alcune molto recenti e inedite.
La matrice di tutto il lavoro dell'artista toscano è il disegno, che è tratto distintivo di tutta l'arte fiorentina e dei grandi artisti toscani. Il disegno, nelle figure umane e nei volti di Martinelli, è inteso non soltanto come esercizio grafico, ma come espressione di un linguaggio figurativo e di un pensiero che esplora la profondità umana.
“Noi vediamo in lui la testimonianza di una formidabile ricerca di mestiere - scrive il curatore - un risalire alle fonti della tradizione pittorica italiana e tedesca del disegno, con una partecipazione straordinaria, legata a sentimenti veri, di famiglia, di tradizione, nel nome del padre e nel nome del nonno. Quindi con radici profonde, contadine, in cui si avverte un'Italia che non ha scontri, come oggi spesso avviene, ma in cui si crede, in valori che dovrebbero essere di tutti, valori che Martinelli ricostruisce risalendo a un tempo perduto, a cui deve corrispondere anche un disegno perduto. Un pittore attualissimo, ma le cui fonti risalgono alla grande tradizione classica italiana.”
L’esposizione si arricchisce anche degli scatti fotografici di Martina Jones Lombardi, compagna dell'artista, che ritraggono Martinelli nell'intimità della propria vita e del proprio lavoro.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Maggioli Editori a cura di Vittorio Sgarbi e con le testimonianze di Paolo Crepet e di Moni Ovadia, che sarà in distribuzione nel bookshop di Palazzo Ducale.
Biografia
Andrea Martinelli (Mistràl) è nato a Prato il 12 marzo 1965, città dove attualmente vive e lavora. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il premio Tito Conti, grazie al quale l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze gli assegna come borsa di studio un atelier in Piazza Donatello per la durata di cinque anni. In quel periodo dà vita ad una serie di opere dal titolo Senescenze, che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori. Tra il 1992 e l’anno seguente nascono dunque imponenti ritratti di anziani e del nonno Dino, in cui l’artista si concentra con singolare perizia nell’impietosa e ossessiva definizione dei tratti somatici. In queste opere emerge la forte attenzione per il disegno, tecnica che nel corso degli anni acquista un predominante interesse nella sua ricerca. Nel dicembre del 1993 questi lavori vengono riuniti presso le sale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e poi, l’anno seguente, alla Compagnia del Disegno di Milano con un testo in catalogo di Maurizio Cecchetti.
Da quel momento intraprende un’importante attività espositiva, tra cui ricordiamo quella a Strasburgo al Parlamento Europeo, al Frissiras Museum di Atene, allo Scheringa Museum di Amsterdam, al Panorama Museum di Bad Frankenhausen in Germania, alla Fondation Rustin di Anversa e al Museo della Permanente di Milano.
Espone nel 1999 alla XIII Quadriennale di Roma e alla Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2011
Nel 2011, in concomitanza con la sua partecipazione alla Biennale d’arte di Venezia, il Padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi, promuove una sua mostra personale presso il Museo Pecci di Milano in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia. Per questa mostra la Betty Wrong e il Gruppo Terna, per la regia di Elisabetta Sgarbi, producono un documentario dal titolo Andrea Martinelli-Lotta silenziosa. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Marco Bazzini, sarà corredata anche dagli scatti fotografici del grande fotografo e amico Gianni Berengo Gardin.
Nel 2013 l’artista dona alla Galleria degli Uffizi, su volontà del Direttore Antonio Natali, l’autoritratto dal titolo La Bocca.
Per l’occasione, nella Sala del Camino della Galleria degli Uffizi, viene allestita una mostra personale in cui, oltre all’autoritratto donato, sono presentati anche i disegni e i bozzetti preparatori, accompagnati dagli scatti in bianco/nero di Gianni Berengo Gardin, eseguiti durante il lavoro preparatorio dell’opera.
Nello stesso anno al Museo Civico di Palazzo Pretorio a Prato, città dell’artista, viene presentata la mostra Hyper-portraits. Il mondo di Andrea Martinelli, una mostra sperimentale in cui le opere dell’artista diventano l’oggetto delle installazioni video-interattive realizzate da Digital Contemporary Museum, mostra ideata e creata da Elisabetta Rizzuto, che da quel momento diventa la sua fedele collaboratrice.
Nel 2015 Martinelli realizza Mistral, un cortometraggio per la regia Alessandro Pucci. Il film è presentato in anteprima al Centro per l’Arte Contemporanea di Prato.
Nel settembre del 2017 la Casa Editrice Le Lettere di Firenze pubblica un libro dei diari dell’artista dal titolo “Il volto, l’ombra, la memoria - pagine di diario 1992/2017”. Questo libro, curato da Stefano Crespi per la collana Atelier/Laboratorio, è presentato prima a Firenze al Gabinetto Viesseux, e poi a Prato presso la Galleria Farsetti.
Dal 2004 è membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Tra le firme che hanno accompagnato le sue mostre ricordiamo Vittorio Sgarbi, Michael Draguet, Edward Lucie Smith, Mario Botta, Paolo Crepet, Moni Ovadia, Carlo Castellaneta, Maurizio Cecchetti, Edoardo Nesi, Sandro Veronesi, Antonio Natali, Alda Merini, Marco Vallora, Luca Beatrice, Flavio Arensi, Marco Goldin, Marco Bazzini, Gerd Lindner, Ada Masoero, Franco Fanelli.
La matrice di tutto il lavoro dell'artista toscano è il disegno, che è tratto distintivo di tutta l'arte fiorentina e dei grandi artisti toscani. Il disegno, nelle figure umane e nei volti di Martinelli, è inteso non soltanto come esercizio grafico, ma come espressione di un linguaggio figurativo e di un pensiero che esplora la profondità umana.
“Noi vediamo in lui la testimonianza di una formidabile ricerca di mestiere - scrive il curatore - un risalire alle fonti della tradizione pittorica italiana e tedesca del disegno, con una partecipazione straordinaria, legata a sentimenti veri, di famiglia, di tradizione, nel nome del padre e nel nome del nonno. Quindi con radici profonde, contadine, in cui si avverte un'Italia che non ha scontri, come oggi spesso avviene, ma in cui si crede, in valori che dovrebbero essere di tutti, valori che Martinelli ricostruisce risalendo a un tempo perduto, a cui deve corrispondere anche un disegno perduto. Un pittore attualissimo, ma le cui fonti risalgono alla grande tradizione classica italiana.”
L’esposizione si arricchisce anche degli scatti fotografici di Martina Jones Lombardi, compagna dell'artista, che ritraggono Martinelli nell'intimità della propria vita e del proprio lavoro.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Maggioli Editori a cura di Vittorio Sgarbi e con le testimonianze di Paolo Crepet e di Moni Ovadia, che sarà in distribuzione nel bookshop di Palazzo Ducale.
Biografia
Andrea Martinelli (Mistràl) è nato a Prato il 12 marzo 1965, città dove attualmente vive e lavora. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel 1988 vince il premio Tito Conti, grazie al quale l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze gli assegna come borsa di studio un atelier in Piazza Donatello per la durata di cinque anni. In quel periodo dà vita ad una serie di opere dal titolo Senescenze, che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori. Tra il 1992 e l’anno seguente nascono dunque imponenti ritratti di anziani e del nonno Dino, in cui l’artista si concentra con singolare perizia nell’impietosa e ossessiva definizione dei tratti somatici. In queste opere emerge la forte attenzione per il disegno, tecnica che nel corso degli anni acquista un predominante interesse nella sua ricerca. Nel dicembre del 1993 questi lavori vengono riuniti presso le sale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, e poi, l’anno seguente, alla Compagnia del Disegno di Milano con un testo in catalogo di Maurizio Cecchetti.
Da quel momento intraprende un’importante attività espositiva, tra cui ricordiamo quella a Strasburgo al Parlamento Europeo, al Frissiras Museum di Atene, allo Scheringa Museum di Amsterdam, al Panorama Museum di Bad Frankenhausen in Germania, alla Fondation Rustin di Anversa e al Museo della Permanente di Milano.
Espone nel 1999 alla XIII Quadriennale di Roma e alla Esposizione Internazionale della Biennale di Venezia nel 2003 e nel 2011
Nel 2011, in concomitanza con la sua partecipazione alla Biennale d’arte di Venezia, il Padiglione Italia, diretto da Vittorio Sgarbi, promuove una sua mostra personale presso il Museo Pecci di Milano in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia. Per questa mostra la Betty Wrong e il Gruppo Terna, per la regia di Elisabetta Sgarbi, producono un documentario dal titolo Andrea Martinelli-Lotta silenziosa. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Marco Bazzini, sarà corredata anche dagli scatti fotografici del grande fotografo e amico Gianni Berengo Gardin.
Nel 2013 l’artista dona alla Galleria degli Uffizi, su volontà del Direttore Antonio Natali, l’autoritratto dal titolo La Bocca.
Per l’occasione, nella Sala del Camino della Galleria degli Uffizi, viene allestita una mostra personale in cui, oltre all’autoritratto donato, sono presentati anche i disegni e i bozzetti preparatori, accompagnati dagli scatti in bianco/nero di Gianni Berengo Gardin, eseguiti durante il lavoro preparatorio dell’opera.
Nello stesso anno al Museo Civico di Palazzo Pretorio a Prato, città dell’artista, viene presentata la mostra Hyper-portraits. Il mondo di Andrea Martinelli, una mostra sperimentale in cui le opere dell’artista diventano l’oggetto delle installazioni video-interattive realizzate da Digital Contemporary Museum, mostra ideata e creata da Elisabetta Rizzuto, che da quel momento diventa la sua fedele collaboratrice.
Nel 2015 Martinelli realizza Mistral, un cortometraggio per la regia Alessandro Pucci. Il film è presentato in anteprima al Centro per l’Arte Contemporanea di Prato.
Nel settembre del 2017 la Casa Editrice Le Lettere di Firenze pubblica un libro dei diari dell’artista dal titolo “Il volto, l’ombra, la memoria - pagine di diario 1992/2017”. Questo libro, curato da Stefano Crespi per la collana Atelier/Laboratorio, è presentato prima a Firenze al Gabinetto Viesseux, e poi a Prato presso la Galleria Farsetti.
Dal 2004 è membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
Tra le firme che hanno accompagnato le sue mostre ricordiamo Vittorio Sgarbi, Michael Draguet, Edward Lucie Smith, Mario Botta, Paolo Crepet, Moni Ovadia, Carlo Castellaneta, Maurizio Cecchetti, Edoardo Nesi, Sandro Veronesi, Antonio Natali, Alda Merini, Marco Vallora, Luca Beatrice, Flavio Arensi, Marco Goldin, Marco Bazzini, Gerd Lindner, Ada Masoero, Franco Fanelli.
14
marzo 2018
Andrea Martinelli – L’ombra gli occhi e la notte
Dal 14 marzo al 30 maggio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
Da lunedì a domenica dalle ore 10 alle ore 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 Giorno di chiusura: martedì
Autore
Curatore