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Andrea Mori – Patriarchi arborei
Una mostra viaggio alla ricerca dei cinque alberi secolari più importanti della Valtellina, custodi di saperi, memorie, avvenimenti storici del territorio e del mondo. Ma anche una riflessione di carattere estetico e civile sulla tutela del territorio e delle sue peculiarità naturalistiche e
paesaggistiche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese inaugura, giovedì 9 novembre, presso la Galleria Credito Valtellinese
di Sondrio, la mostra dell’artista e camminatore visionario Andrea Mori intitolata “Patriarchi Arborei”.
I lavori di Andrea Mori nascono lungo i sentieri e i percorsi a piedi tra valli e montagne: disegni, cartine, appunti ma
anche elementi naturali, come campioni di piante e terriccio, raccolti lungo la strada e racchiusi in taccuini per
fornire indizi utili a ripercorrere idealmente i suoi viaggi.
La mostra Patriarchi Arborei, che si sviluppa nella Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e nelle sale del Museo
Valtellinese di Storia e Arte, nasce dal desiderio dell’artista di riportare all’attenzione storie, tradizioni,
meraviglie che ormai nel mondo contemporaneo stanno lentamente scomparendo, si stanno perdendo, forse sono
già perdute. L’artista diventa strumento di risonanza di saperi, vicende e aneddoti che non siamo più abituati ad
ascoltare ed amplificatore della voce della natura.
“Patriarchi arborei” è una mostra che si trasforma in una riflessione di carattere estetico e civile sulla tutela del
territorio e delle sue peculiarità naturalistiche e paesaggistiche. Andrea Mori ha visitato camminando gli alberi
progenitori dei nostri boschi, dormendo ai loro piedi e ascoltandone il sussurro, narrandone la storia e l’essenza
attraverso materiale documentativo fotografico, campioni botanici e geologici, intersecando le vite di questi
“patriarchi” con gli avvenimenti storici di maggior rilievo della Valtellina e del Mondo. Partendo da Novate Mezzola,
passando per la Val Codera, la Val Tartano, la Valmalenco, per arrivare, in ultimo, a Livigno - alla ricerca dei
cinque alberi secolari più importanti del territorio.
Imponenti piante secolari e, nello specifico, un abete, tre larici e un castagno, che possono essere considerati i
capostipiti dei nostri boschi nonché i custodi di saperi, memorie, accadimenti importanti di vite passate.
Gli alberi sussurrano le loro storie, la storia delle loro cortecce, la storia delle loro fronde, la storia delle loro radici.
E in queste storie – sostiene l’artista – sono sedimentate le storie del paesaggio che li ospita. I secoli passano e
questi monumenti vegetali restano lì, immobili, aggrappati alle rocce, alla terra. Crescono, si deformano,
invecchiano ma rimangono custodi premurosi di memorie lontane.
L’artista ha costruito la mostra sull’atto e sul rito del camminare inteso come esplorazione, ricerca e
meditazione. Camminare rappresenta il trionfo del corpo, con sfumature diverse secondo il grado di libertà della
persona, favorisce l’elaborazione di una filosofia elementare dell’esistenza, induce il viandante ad interrogarsi su di
sé, sul suo rapporto con la natura e con gli altri. Camminare è entrare in contatto con i luoghi, le loro storie, i loro
abitanti, i tanti saperi che stanno scomparendo, conoscerli per diventarne poi una voce.
Il cuore del percorso espositivo si compone di cinque stanze, ciascuna delle quali è dedicata a un albero
secolare con foto, campioni botanici, appunti di viaggio e racconti. A queste si aggiungono una stanza introduttiva,
che ospita una grande mappa della Valtellina con indicata la posizione dei 5 alberi, e una stanza finale contenente
la mappa del percorso esplorativo compiuto dall’artista nei dodici giorni di cammino. L’allestimento è volutamente
lineare, l’illuminazione soffusa induce il visitatore al raccoglimento e alla riflessione.
L’artista, che ha curato in prima persona il progetto espositivo, rivela tra gli intenti della mostra quello di dar luogo
ad una visita esperienziale che dia valore alla lentezza come nuova forma di conoscenza.
La mostra si svolge in concomitanza al 31° Sondrio Festival Mostra Internazionale dei documentari sui
parchi - rassegna internazionale unica nel suo genere, dedicata ai documentari naturalistici, di alto livello
scientifico e cinematografico, realizzati nei parchi naturali e aree protette di tutto il mondo, ospitata dal 1987 nella
città di Sondrio.
Con la curatela di Roberto Borghi, la mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese.
Biografia
Nato a Sondrio nel 1977. Artista, “cantacontastorie” e camminatore visionario, durante i suoi tragitti crea mappe dei tesori,
riporta annotazioni, campioni vegetali, estratti di terra, fotografie. Vive a Dalmine (BG). Lavora lungo i sentieri lungo cui
cammina. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera conseguendo il diploma con una tesi sul camminare, quindi la
specializzazione in Arteterapia con una tesi su sentieri e cultura popolare della Valmalenco. Di seguito una selezione delle sue
mostre: gennaio 2017 Guida di Bologna per bighelloni, Bologna; settembre - ottobre 2016, INN-EN, Innsbruck; novembre
2015, 13.333 passi nudi, Innsbruck; maggio - giugno 2015,10 giorni in cammino al parco Lambro 1 alba e 1 luna piena;
febbraio 2015, Un viandante verso Innsbruck, Milano; maggio 2014, "D’Alberiantichi" Sordevolo (BI); maggio 2013
"Montagna Immaginata" - Chiesa in Valmalenco (So); novembre 2012 "Montagna in corpo" - Chiesa in Valmalenco (So);
settembre 2010 "D'Antichi Saperi" - Palazzo Martinengo, Sondrio.
di Sondrio, la mostra dell’artista e camminatore visionario Andrea Mori intitolata “Patriarchi Arborei”.
I lavori di Andrea Mori nascono lungo i sentieri e i percorsi a piedi tra valli e montagne: disegni, cartine, appunti ma
anche elementi naturali, come campioni di piante e terriccio, raccolti lungo la strada e racchiusi in taccuini per
fornire indizi utili a ripercorrere idealmente i suoi viaggi.
La mostra Patriarchi Arborei, che si sviluppa nella Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e nelle sale del Museo
Valtellinese di Storia e Arte, nasce dal desiderio dell’artista di riportare all’attenzione storie, tradizioni,
meraviglie che ormai nel mondo contemporaneo stanno lentamente scomparendo, si stanno perdendo, forse sono
già perdute. L’artista diventa strumento di risonanza di saperi, vicende e aneddoti che non siamo più abituati ad
ascoltare ed amplificatore della voce della natura.
“Patriarchi arborei” è una mostra che si trasforma in una riflessione di carattere estetico e civile sulla tutela del
territorio e delle sue peculiarità naturalistiche e paesaggistiche. Andrea Mori ha visitato camminando gli alberi
progenitori dei nostri boschi, dormendo ai loro piedi e ascoltandone il sussurro, narrandone la storia e l’essenza
attraverso materiale documentativo fotografico, campioni botanici e geologici, intersecando le vite di questi
“patriarchi” con gli avvenimenti storici di maggior rilievo della Valtellina e del Mondo. Partendo da Novate Mezzola,
passando per la Val Codera, la Val Tartano, la Valmalenco, per arrivare, in ultimo, a Livigno - alla ricerca dei
cinque alberi secolari più importanti del territorio.
Imponenti piante secolari e, nello specifico, un abete, tre larici e un castagno, che possono essere considerati i
capostipiti dei nostri boschi nonché i custodi di saperi, memorie, accadimenti importanti di vite passate.
Gli alberi sussurrano le loro storie, la storia delle loro cortecce, la storia delle loro fronde, la storia delle loro radici.
E in queste storie – sostiene l’artista – sono sedimentate le storie del paesaggio che li ospita. I secoli passano e
questi monumenti vegetali restano lì, immobili, aggrappati alle rocce, alla terra. Crescono, si deformano,
invecchiano ma rimangono custodi premurosi di memorie lontane.
L’artista ha costruito la mostra sull’atto e sul rito del camminare inteso come esplorazione, ricerca e
meditazione. Camminare rappresenta il trionfo del corpo, con sfumature diverse secondo il grado di libertà della
persona, favorisce l’elaborazione di una filosofia elementare dell’esistenza, induce il viandante ad interrogarsi su di
sé, sul suo rapporto con la natura e con gli altri. Camminare è entrare in contatto con i luoghi, le loro storie, i loro
abitanti, i tanti saperi che stanno scomparendo, conoscerli per diventarne poi una voce.
Il cuore del percorso espositivo si compone di cinque stanze, ciascuna delle quali è dedicata a un albero
secolare con foto, campioni botanici, appunti di viaggio e racconti. A queste si aggiungono una stanza introduttiva,
che ospita una grande mappa della Valtellina con indicata la posizione dei 5 alberi, e una stanza finale contenente
la mappa del percorso esplorativo compiuto dall’artista nei dodici giorni di cammino. L’allestimento è volutamente
lineare, l’illuminazione soffusa induce il visitatore al raccoglimento e alla riflessione.
L’artista, che ha curato in prima persona il progetto espositivo, rivela tra gli intenti della mostra quello di dar luogo
ad una visita esperienziale che dia valore alla lentezza come nuova forma di conoscenza.
La mostra si svolge in concomitanza al 31° Sondrio Festival Mostra Internazionale dei documentari sui
parchi - rassegna internazionale unica nel suo genere, dedicata ai documentari naturalistici, di alto livello
scientifico e cinematografico, realizzati nei parchi naturali e aree protette di tutto il mondo, ospitata dal 1987 nella
città di Sondrio.
Con la curatela di Roberto Borghi, la mostra è accompagnata da un catalogo edito dalla Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese.
Biografia
Nato a Sondrio nel 1977. Artista, “cantacontastorie” e camminatore visionario, durante i suoi tragitti crea mappe dei tesori,
riporta annotazioni, campioni vegetali, estratti di terra, fotografie. Vive a Dalmine (BG). Lavora lungo i sentieri lungo cui
cammina. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera conseguendo il diploma con una tesi sul camminare, quindi la
specializzazione in Arteterapia con una tesi su sentieri e cultura popolare della Valmalenco. Di seguito una selezione delle sue
mostre: gennaio 2017 Guida di Bologna per bighelloni, Bologna; settembre - ottobre 2016, INN-EN, Innsbruck; novembre
2015, 13.333 passi nudi, Innsbruck; maggio - giugno 2015,10 giorni in cammino al parco Lambro 1 alba e 1 luna piena;
febbraio 2015, Un viandante verso Innsbruck, Milano; maggio 2014, "D’Alberiantichi" Sordevolo (BI); maggio 2013
"Montagna Immaginata" - Chiesa in Valmalenco (So); novembre 2012 "Montagna in corpo" - Chiesa in Valmalenco (So);
settembre 2010 "D'Antichi Saperi" - Palazzo Martinengo, Sondrio.
09
novembre 2017
Andrea Mori – Patriarchi arborei
Dal 09 novembre 2017 al 26 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA CREDITO VALTELLINESE – PALAZZO SERTOLI
Sondrio, Piazza Quadrivio, 8, (Sondrio)
Sondrio, Piazza Quadrivio, 8, (Sondrio)
Orario di apertura
da martedì a venerdì h. 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00. Chiuso sabato, domenica e lunedì; 8 dicembre
Vernissage
9 Novembre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore